Block Notes
Il linguaggio delle preghiere
Alla Badia di Settimo, fino al 28 aprile,
Atti di fede, cinquanta foto di Andrea Pistolesi
Momenti di preghiera, attimi nei quali si crea un rapporto assoluto ed esclusivo con il divino, che è l’essenza delle principali religioni del mondo”. Questi, secondo Andrea Pistolesi, sono gli istanti catturati dal suo obiettivo e proposti, fino al 28 aprile alla Badia di Settimo, in una mostra di 50 foto, titolata Atti di Fede, organizzata dal Comune di Scandicci, dalla Fondazione Ernesto Balducci e da Porto Franco. Un vero e proprio reportage in giro per il mondo per il fotografo fiorentino che, nei molti anni della sua attività, si è specializzato nel documentare uomini e am-bienti, realizzando servizi per le più importanti riviste specializzate, sia italiane che straniere, e pubblicando volumi per case editrici di settore.
Ed anche in questa occasione la mostra è accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo che ospita il contributo di un ricercatore della materia, Giorgio Bizzi, che nel suo scritto titolato “Ovunque poggiano i miei piedi, lì è il mio tempio” propone una lettura personale, psicologica ed antropologica, della religiosità e della preghiera e dice “cosa vuol dire appartenere a questa o quella religione: proclamare la verità? Vedo, nel presente o nella Storia, gli effetti di queste presunzioni di certezza: massacri, oppressioni, discriminazioni. No, deve voler dire altro.
Quelle buone persone che pregavano…il significato deve stare lì”: l’averle viste e conosciute mi ha aiutato a comprenderle, come studiare le regole dei loro idiomi mi ha aiutato a capire cosa dicono quando parlano”.
Sulla stessa onda, il catalogo propone anche una breve prefazione a firma dell’assessore alla cultura Simone Gheri e di quello alla pubblica istruzione Claudio Raspollini che scrivono: “se l’atto di fede è patrimonio esclusivo di chi crede, la preghiera è invece qualcosa di anche profondamente laico, ric-co di quella umanità che, varcando le soglie della religiosità, sa costruire rapporti fra gli uomini”.
Certo un approccio ottimista che, però, non ignora le molte contraddizioni presenti, il fatto, scrivono ancora Gheri e Raspollini che “in troppi paesi del mondo la Città degli dei e la Città degli uomini viene calpestata in nome degli uni e degli altri”.
Quindi “Atti di fede” è, nelle intenzioni degli organizzatori, sicuramente qualcosa di molto più che una mostra di foto, per altro davvero belle ed intense. E’, infatti, un tassello –non il primo e neppure l’ultimo- del “Progetto Toscana 2002: per una rinascita della pace”, una operazione culturale, si legge ancora nelle note introduttive al catalogo, “che, nell’ambito del Progetto Regionale Porto Franco, rappresenta un’esperienza vocata alla visione di una terra di popoli e di culture diversi e diverse, si misura con molti limiti, ma cerca di dischiudere ulteriori potenzialità affinché sia possibile realizzare il desiderio di guardare ad un orizzonte lontano, laddove molti uomini e molti popoli potranno pacificamente ri-unirsi”.
Atti di Fede è in programma fino al 28 aprile alla Badia di Settimo.
La mostra è aperta tutti i giorni, compresi i festivi, dalle ore 16 alle ore 18.
La mattina, dalle ore 10 alle ore 12, visite guidate per le scuole.
(Claudio Armini)

Informazioni e prenotazioni:
Comune di Scandicci Ufficio Cultura
tel. 055.7591260
uffcultur@comune.scandicci.fi.it
Badia di Settimo
tel. 055.7310537
info@badiadisettimo.it


Tutta l’acqua dell’Ato
In una nota del Garante dei servizi idrici le principali novità della gestione del ciclo delle acque, dalla distribuzione alla depurazione.
Dal 1° gennaio 2002 i servizi idrici di acquedotto, fognatura e depurazione di 50 Comuni che compongono l’ATO (Ambito Territoriale Ottimale) del Medio Valdarno, sono stati affidati a Publiacqua S.p.A., la società appositamente costituita dalle amministrazioni comunali e dalla fusione sia delle aziende del settore (Consiag di Prato, Asp di Pistoia e Amag di Agliana) sia di quella parte degli uffici comunali che gestivano direttamente i servizi. Nell’attuale fase transitoria i precedenti gestori stanno provvedendo a fatturare i consumi che a fine 2001 non erano ancora stati pagati. Poiché si tratta di consumi dell’anno passato le tariffe applicate sono quelle in vigore in tale anno. Riguardo ai consumi del 2002 Publiacqua ha iniziato la verifica dei contratti di fornitura e la lettura dei contatori. Per tali attività e per gli interventi sul territorio (allacciamenti, riparazioni ecc) la nuova società si avvale, per adesso, anche della collaborazione dei precedenti gestori. Durante la prossima estate Publiacqua fatturerà il primo semestre del 2002 applicando le nuove tariffe stabilite dall’Autorità di Ambito. Le nuove tariffe sostituiranno tutto quello che i precedenti gestori facevano pagare per il servizio di distribuzione dell’acqua potabile, per il servizio di fognatura e per la depurazione. Poiché esistevano tante tariffe quanti erano i gestori, il Garante ha previsto un programma di graduale avvicinamento delle tariffe in quattro anni. Al termine, in tutto l’ATO si pagheranno le stesse tariffe. Siccome la maggior parte dei cittadini dell’ATO ha una disponibilità di acqua potabile ma non lo stesso trattamento degli scarichi fognari che, in taluni casi, sono immessi dalle fogne direttamente nei fiumi, nei prossimi anni gli sforzi di Publiacqua saranno orientati a migliorare il sistema di depurazione, costruendo nuovi impianti e migliorando quelli attuali. Tali investimenti, insieme a quelli per l’approvvigionamento e la distribuzione dell’acqua potabile ritenuti indispensabili, costituiscono un impegno economico notevole ma anche una garanzia per la qualità dell’ambiente che ci circonda. Pur se i miglioramenti si vedranno soltanto quando i cantieri saranno ultimati, dal 1° gennaio le nuove tariffe comprendono anche questi maggiori oneri. Publiacqua, dopo l’approvazione del Garante, presenterà a tutti gli utenti il nuovo regolamento per la fornitura dei servizi e la Carta del servizio. Nel primo documento saranno elencate, in maniera chiara e facilmente comprensibile, tutte le regole riguardanti la distribuzione dell’acqua potabile e lo smaltimento degli scarichi fognari: dalla documentazione necessaria per la stipula dei contratti ai requisiti tecnici per l’allacciamento alla fognatura. Nella Carta del Servizio saranno invece definiti in dettaglio i diritti dei consumatori riguardo al servizio fornito da Publiacqua: in particolare saranno individuati i tempi massimi per lo svolgimento delle diverse attività richieste dall’utenza e le modalità di accesso agli uffici della società. In tale contesto sarà specificato in che modo richiedere informazioni alla nuova società e inoltrare eventuali reclami. Publiacqua è infatti responsabile degli allacciamenti, dei guasti ed in genere della regolare distribuzione dell’acqua: alla nuova società ci si dovrà rivolgere per ogni informazione che riguarda il servizio e per ogni disservizio. Solo se la risposta di Publiacqua sarà ritenuta insoddisfacente si potrà richiedere l’intervento del Garante che si impegna a esaminare il problema.

Questi i numeri ai quali rivolgersi:
• Il Garante dei servizi idrici
Piazza Indipendenza, 28 - 50129 Firenze
Tel. 055/4625792; autorita@ato3acqua.toscana.it
• Publiacqua S.p.A.
Via Villamagna, 39 - 50126 Firenze
Tel. 055/6558680; publiacqua@anconella.it


Ex Caserma CC
Ritorno
al futuro
I Partigiani, gli archeologi, la Sovrintendenza.La palazzina di via de’Rossi torna ad ospitare funzioni civili.

L'Anpi, Associazione Nazionale dei Partigiani Italiani, avrà la propria sede in uno dei locali della ex caserma dei Carabinieri. L’inaugurazione, fissata per il 25 aprile, sigilla simbolicamente tutta la storia di questo immobile. La palazzina fu infatti costruita alla fine dell’800 per ospitare la Società di Mutuo Soccorso.
Nel marzo del ’21, a seguito dell’assassinio di Spartaco Lavagnini, fu assaltata dai fascisti e, per tutto il ventennio, fu sede della Casa del Fascio.
Dopo la Liberazione, per alcuni anni, tornò ad essere sede della Casa del Popolo. Ma nel 1953 fu requisita dal ministro Scelba che l’assegnò ai Carabinieri.
Oggi, dopo mezzo secolo, la palazzina di via de’ Rossi, lasciata libera dal-l’Arma che, nel frattempo, si è sistemata nella nuova caserma di Via Vivaldi, torna così ad ospitare funzioni civili e pubbliche.
Perché, oltre all’Anpi, destinazione ricca di significato storico e politico resa possibile da un accordo stretto tra l’Ammi-nistrazione Comunale e la Soprintendeza ai beni archeologici alla quale il Demanio, proprietario dell’immobile, ha formalmente assegnato la struttura, nella palazzina sarà sistemato il Laboratorio di studio delle ossa umana rinvenute negli scavi. E, coerentemente a questa destinazione, anche il piccolo museo-laboratorio di archeologia, con tutti i reperti trovati negli anni nei diversi siti emersi a Scandicci, ultimo in ordine di tempo la necropoli etrusca venuta alla luce durante gli scavi nell’area Matec. (Cl.Ar.)

RSA
L’impresa apre il cantiere
Lo scorso 13 marzo la cooperativa “La Sor-gente”, aderente al consorzio CER di Bologna, ha preso possesso dell’area di un ettaro, acquistata dal Comune nel 1999 per 361.519 euro, compresa tra le vie Vivaldi, Pisana e Rialdoli, dove sorgerà la Residenza Sanitaria As-sistita.
Erano presenti alla consegna l’assessore alle politiche sociali ed al patrimonio del Comune di Scandicci, Claudio Raspollini, la presidente della IV commissione consiliare Loretta Lazzeri ed i rappresentanti dei sindacati pensionati. Primo atto che l’impresa costruttrice sta compiendo è la recinzione dell’area. Poi l’apertura del cantiere. Il progetto della RSA (vedi CCN novembre 2001) è stato realizzato dall’ingegner Andrea Bacci. Prevede una struttura con oltre 60 posti letto, un centro diurno, la riabilitazione di distretto ed il centro sociale.


La struttura, alla quale si accederà per una piazza pubblica attrezzata ed in parte coperta, sorgerà su tre piani, per una altezza massima di poco più di 14 metri. Complessivamente si estenderà per 7.040 metri quadri ed avrà un volume totale di 26.194 metri cubi. Costo finale dell’opera previsto in 6.032.216 euro, di cui 1.879.903 di finanziamento statale, 1.828.257 euro stanziati dalla Asl e 2.324.056 euro provenienti direttamente dal Comune di Scandicci. Il termine dei lavori e la consegna dell’opera sono previsti per la fine del 2004. (Cl.Ar.)

Diritti umani

Safiya assolta,Amina condannata
S
afiya Hussaini Tungar-Tudu, la trentenne donna nigeriana che in primo grado era stata condannata a morte con la lapidazione per aver avuto rapporti sessuali fuori dal matrimonio, alla fine di un lungo processo, è stata assolta.
Gli avvocati sono riusciti a dimostrare che la figlia avuta dalla donna non è stata frutto di adulterio ma di una relazione avuta, dopo la separazione, proprio con l’ex marito. Comportamento, questo, accettato dalla legge islamica e quindi non punibile. Ma sulla decisione dei giudici di rivedere il primo verdetto emanato secondo la sharia, molto ha contato la forte mobilitazione internazionale che, per mesi e mesi, ha stretto in una morsa di pressioni politiche, civili ed umanitarie il presidende della Nigeria ed il governo del paese africano.
“Questa battaglia è stata vinta, ma un’altra è subito da combattere”, ha spiegato al Consiglio Comunale Sonia Simoncini, Presidente della Commissione pari opportunità, che dopo aver promosso una campagna di mobilitazione per Safiya, indirizzando a tutti i Sindaci della Toscana un appello per la grazia, da sottoscrivere ed inviare al Presi-dente della Nigeria, annuncia una uguale iniziativa per salvare dalla condanna a morte per lapidazione un'altra donna, Amina Lawal Kurami, anche lei nigeriana, trentenne e condannata, mentre si assolveva Safiya, per lo stesso reato di adulterio.


Classica
Ultimi appuntamenti di primavera
S
i avvia a conclusione il programma primavera 2002 dei cicli di concerti di musica classica e delle Conversazioni Musicali. I concerti, tutti alla Badia di Settimo, riprendono domenica 21 aprile ore 16, con il Gruppo da Camera, una ensamble composta da settimino, archi e fiati che esegue musiche di Mozart. Secondo appuntamento, venerdì 10 maggio alle ore 21.15, Festa di San Zanobi, ancora con le musiche di Mozart eseguite dalla Gams Orchestra diretta dal Maestro Vol-fango Dami.
Per il 15 giugno l’ultimo concerto del ciclo con la Gams Orchestra alle prese con un programma composito che va da Mahaler a Leoncavallo, da Respighi a Puccini, da Menotti a Mascagni.
Con le Conversazioni Musicali –tutte alle ore 17.30 presso l’Informagio-vani di Scandicci (Via San Bartolo in Tuto 20)- il primo appuntamento è il 29 aprile per la presentazione de Les Troyens. Seguono il 20 maggio Ratto al Serraglio, ed il 10 giugno Simon Boccanegra.

Per informazioni sul programma dei concerti e delle Conversazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Promozione Culturale del Comune di Scandicci (055.7591260) che organizza questi appuntamenti in collaborazione con le associazioni Amici della Badia di Settimo, Amici della Musica, Centro dell’arte Vito Frazzi , Amici del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.