Consiglio straordinario
Lo scorso 21 marzo, all’indomani dell’attacco degli eserciti angloamericani all’Iraq, il Consiglio Comunale si è riunito in seduta straordinaria per discutere la gravissima crisi internazionale. Dopo un approfondito e lungo dibattito l’assemblea ha votato due ordini del giorno presentati rispettivamente dai gruppi del centrosinistra e di Rifondazione Comunista e da quelli del centrodestra. Il primo è stato approvato, il secondo respinto.
Questi i testi dei due documenti
“Con l’ONU
contro la guerra

Ordine del giorno dei gruppi
dell’Ulivo e Rifondazione Comunista


“IL CONSIGLIO COMUNALE apprende con sgomento l’avvenuto attacco delle forze anglo-americane nei confronti dell’Iraq, atto unilaterale per una guerra di aggressione preventiva priva anche del consenso del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e che non è in alcun modo neanche legittimata dalla risoluzione n. 1441 dell’8 novembre 2002;

APPRENDE E NON CONDIVIDE la disponibilità che l’attuale Governo italiano ha offerto alle Forze armate degli Stati Uniti per l’uso dello spazio aereo, delle infrastrutture di trasporto e delle basi militari sul territorio italiano, ritenendo tale decisione una grave deroga ai principi della Costituzione;

SI RICONOSCE pienamente nelle dichiarazione di ripudio della guerra stabilita all’art. 11 della Costituzione italiana e nei principi fondamentali della Carta istitutiva della Nazioni Unite, in cui si mette al bando l’uso della forza militare come “strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, e si limita l’uso della forza solo per “reagire ad un attacco armato” e “quale estrema misura costrittiva finalizzata a mantenere o ristabilire la pace”;

ACCOGLIE con favore la posizione della stragrande maggioranza dei Paesi che aderiscono alle Nazioni Unite e di quelli che siedono nel Consiglio di Sicurezza i quali si sono opposti all’uso della forza contro l’Iraq ;
riconferma il ruolo e la funzione indispensabili dell’ONU e dell’Europa per il ripristino ed il mantenimento della pace e della sicurezza in Iraq, per lo sviluppo delle relazioni amichevoli tra le Nazioni, per risolvere i conflitti internazionali, per sconfiggere il terrorismo e per promuovere il rispetto dei diritti umani;

SOTTOLINEA ED APPREZZA la grande mobilitazione pacifica, non violenta e unitaria contro la guerra in Iraq condotta in questi mesi da singoli cittadini, gruppi spontanei, istituzioni ed associazioni locali e nazionali, sindaci, partiti e che ha visto il fatto inedito di una grande manifestazione convocata lo stesso giorno nelle città del mondo (15 febbraio 2003) oltre ad innumerevoli iniziative tra cui quella avvenuta a Scandicci il 5 marzo scorso;

INVITA i cittadini a partecipare attivamente e pacificamente alle manifestazioni contro l’intervento militare unilaterale degli Stati Uniti e condiviso da alcuni paesi, tra cui Regno Unito e Spagna;

CHIEDE AL SINDACO di mantenere l’attenzione dei cittadini sul conflitto in atto anche per mezzo di gesti simbolici quale, per l’intera durata della guerra, l’accensione notturna delle luci della Sala del Consiglio Comunale, l’apposizione della lista abbrunata quale simbolo di lutto sul Gonfalone del Comune di Scandicci e sulle bandiere esposte all’interno della sala comunale; le bandiere poste sui pennoni esterni siano alzate “a mezza asta” anche esse in segno di lutto per le vittime di questi tragici eventi.”
“Con gli USA
contro Saddam

Ordine del giorno dei gruppi
della Casa delle Libertà


“Il regime iracheno ed il suo Presidente hanno rappresentato nella storia un sistema dispotico spietato nei confronti del proprio popolo, privato della libertà, ridotto alla miseria nonostante le immense ricchezze petrolifere, vessato e torturato con esecuzioni sommarie che a più riprese hanno falcidiato perfino membri dell’esercito e gruppi di potere costringendo all’esilio migliaia di oppositori.

Ma la brutalità e lo spirito di sopraffazione si sono rivolti anche contro minoranze etniche, come i Kurdi, o paesi vicini, come il Kuwait invaso nel 1991, arrivando a dotarsi di armi di distruzione di massa, fomentando il terrorismo e lanciando proclami per la distruzione dell’America, con ciò dimostrando di essere un pericolo per tutto il mondo civile, non rispettando le risoluzioni dell’Onu e facendosi beffa degli ispettori.

L’11 settembre 2001 è stata una data storica per il mondo occidentale e per gli Stati Uniti in particolare: il terrorismo di Al Qaeda e dei paesi fiancheggiatori ha dichirato guerra colpendo il cuore stesso del territorio americano, ma contestualmente ha radunato una vastissima coalizione di paesi di diverse ideologie politiche, fedi religiose ed interessi strategici.

Esaurito il tempo di tutte le opzioni diplomatiche, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna si sono assunti l’onere dell’intervento militare in Iraq, ma con la solidarietà politica di tanti paesi europei e non: tra questi l’Italia che ben appropriatamente ha ribadito i vincoli di amicizia ed alleanza con gli Stati Uniti d’America grazie ai quali fummo liberati ed aiutati economicamente e politicamente a conquistare la libertà ed il benessere che ci pone tra le grandi nazioni democratiche, così come è avvenuto per tutta l’Europa e per altri popoli.

Pertanto il CONSIGLIO COMUNALE DI SCANDICCI CONDIVIDE ed appoggia pienamente il comportamento e le posizioni assunte dal Governo italiano in questa vicenda ed in particolare nel riaffermare il sostegno e l’allenza con Gli Usa;

AUSPICA che le ostilità abbiano il minimo impatto sulla popolazione e cessino al più presto con la liberazione del popolo iracheno dal regime di Saddam Hussein;

AUSPICA che l’Europa possa ritrovare sempre una propria posizione nella politica internazionale;

AUSPICA che nel mondo sempre più cresca il numero delle nazioni la cui organizzazione statuale ricalchi i principi di libertà e democrazia”.