PRIMO PIANO
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FAR QUADRARE I CONTI | ||
Con i voti favorevoli della maggioranza e quelli contrari di Fi, An e Prc il Consiglio comunale ha approvato il Bilancio di previsione 2007. Per il rispetto del Patto di stabilità previsto dalla Finanziaria, il Comune di Scandicci deve chiudere lesercizio finanziario con un saldo positivo di 3.385.000 euro, ovvero il 9% dellintero Bilancio. Per quanto riguarda le entrate è fissato un aumento dello 0,1% delladdizionale Irpef, con il passaggio dallo 0,4 allo 0,5%, mentre per lIci non ci sono variazioni; per la Tariffa igiene ambiente (Tia), una progressiva copertura verso il 100% dei costi dei servizi ambientali, con un aumento medio mensile di 38 centesimi a famiglia. |
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NOI, IN TRINCEA CON I CITTADINI | ||
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BILANCIO 2007 |
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LA PAROLA AL CONSIGLIO COMUNALE | ||
SERGIO POSI (SDI) Il bilancio preventivo 2007 è condizionato da una legge finanziaria che impone una drastica politica di risanamento dei conti, la riduzione del debito e del deficit dello stato. Lasse strategico della politica amministrativa opera un taglio alla spesa con lotta agli sprechi, posticipando alcuni interventi previsti e un moderato incremento dellimposizione fiscale e delle tariffe. Per questimposizione, la manovra trova il nostro consenso. Gli aumenti generano malcontento e una reazione critica nellopinione pubblica: i massmedia si soffermano ed evidenziano gli oneri, piuttosto che dare rilievo alle motivazioni. E rilevante il fatto che il tavolo della concertazione con le organizzazioni sindacali non si è chiuso positivamente. La questione Tia è uno degli elementi di frizione: raggiungere la copertura dei costi del servizio rapportando lonere alla quantità dei rifiuti prodotta dai contribuenti era lo scopo del passaggio da tassa a tariffa. Questo meccanismo, a nostro giudizio è un pò troppo automatico provocando un costante aumento della tariffa che va oltre ladeguamento agli indici di inflazione; sappiamo che si tratta di un sistema complesso, ma riteniamo possibile una maggiore efficienza e razionalizzazione. Dopo alcuni anni di blocco laddizionale Irpef ha un incremento dello 0,1% che, a fronte delle scelte di altri Comuni, è contenuto. Tale aumento è più sostenibile per i contribuenti, ma inevitabilmente provoca un ridimensionamento degli interventi di manutenzione (strade, marciapiedi ) che la cittadinanza richiede con insistenza e vorrebbe più incisivi. Forse sarebbe stato auspicabile un maggior coraggio verso alcune voci di bilancio, che si giustificano in periodi finanziari floridi, ma che richiedono rigore nellattuale congiuntura. Il livello qualitativo raggiunto nelle varie attività culturali onora la città con riconoscimenti di valore. I passi in avanti fatti sul versante della autonomia gestionale devono essere sviluppati: si tratta di rivisitare le opportune strategie, salvaguardando e proiettando nel tempo la qualità raggiunta che ottiene riconoscimento a livello metropolitano e nazionale. VERDI Il Bilancio preventivo per lanno 2007, anche se sembra un refrain già sentito, è stato sicuramente un bilancio più difficoltoso dei precedenti. Questo giudizio è prodotto dallo sforzo richiesto agli Enti locali per chiudere il bilancio, non tanto in pareggio (come è sempre avvenuto negli anni precedenti), ma addirittura con un saldo attivo e, allo stato attuale, non utilizzabile nemmeno in futuro, di oltre tre milioni di euro. La cosa singolare è che su tutti i giornali si parla di ridurre i costi della macchina pubblica e rilanciare gli investimenti. È ben difficile rilanciare gli investimenti bloccando proprio quelli degli Enti locali, che sono tra i primi motori degli investimenti pubblici sul territorio, proprio perché sono i più vicini ai cittadini e più direttamente investiti dalle esigenze di questi e del territorio. Quello che senza dubbio è stato fatto, producendo risparmi per oltre un milione e mezzo di euro, è stato di produrre risparmi sui costi della struttura (riduzione del personale e dei dirigenti) e sui costi delle utenze. Proprio a questo proposito, dobbiamo segnalare quella che potrà essere una possibile sofferenza del Bilancio, non tanto e non solo di questo, ma anche di quelli futuri. Le limitazioni al volume di investimenti, non permetteranno al Comune di fare investimenti che andrebbero proprio nella direzione di ridurre le spese per le utenze. Dovremo dotare gli edifici pubblici di impianti di produzione di energia elettrica con pannelli fotovoltaici, intervenire sugli impianti di riscaldamento degli stessi edifici, produrre acqua calda per usi sanitari, per esempio nelle strutture sportive e scolastiche, con pannelli solari termici, installare infissi che garantiscano un maggiore isolamento termico. Tutti interventi che avrebbero sicuramente effetti benefici sulle bollette che il Comune paga per le utenze. In aggiunta a questi benefici, peraltro positivi per se stessi, avremmo anche un virtuoso effetto di trascinamento nei confronti dei cittadini, che vedrebbero adottati dallAmministrazione proprio quegli interventi di risparmio energetico e di autoproduzione dellenergia dei quali tanto si parla e, in Italia, poco si fa. Citando a questo proposito un vecchio detto popolare, sicuramente conosciuto da tutti, potremmo dire: Chi più spende, meno spende. PIER LUIGI PRATOLINI (COMUNISTI ITALIANI) La predisposizione del Bilancio e del Piano triennale delle opere sono stati senza dubbio un impegno difficile e complesso. Infatti si sono dovuti rispettare i vincoli pesanti per gli Enti locali dettati dalla Legge Finanziaria, primo fra tutti il Patto di stabilità. Sappiamo quanto fosse necessario e urgente per il Governo intervenire in maniera decisa (vista la situazione ereditata dal precedente governo Berlusconi) per riordinare i conti dello Stato, rilanciare leconomia e la ripresa anche perseguendo efficacemente levasione e lelusione fiscale, causa primaria di enormi ingiustizie a danno dei lavoratori e dei contribuenti onesti. Però, oltre le luci, noi comunisti italiani abbiamo rilevato in questa finanziaria anche le ombre: ad esempio, linadeguatezza degli stanziamenti per la scuola e le politiche sociali, ed un mancato riconoscimento del ruolo dei Comuni, vere e proprie cellule dello Stato in prima linea per dare risposte ai bisogni dei cittadini. E quindi evidente che anche il nostro Comune, per mantenere il livello e la qualità dei servizi, ha dovuto rivedere -certamente non a cuor leggero- lIrpef dello 0,1%, la TIA (con un incidenza per le famiglie di 0,38 centesimi/mese) e riequilibrare le tariffe minine dei servizi a domanda individuale. In questo contesto abbiamo registrato, con grande rammarico, il dissenso dei sindacati ai quali -seppur a Bilancio approvato- dobbiamo lasciare aperti tutti i canali di confronto per trovare il giusto punto di equilibrio e di chiarezza nel merito delle scelte fatte. Infatti, ci preme ricordare che il Bilancio riconferma con forza la volontà di mantenere e sviluppare il welfare locale, carattere peculiare di questa maggioranza. Per quanto riguarda le opere programmate per il triennio si è reso necessario (nel rispetto del Patto di Stabilità) differire lattuazione di alcuni interventi: ma, nel caso dovessero determinarsi condizioni economiche positive, auspichiamo sia data priorità a quelli destinati alle scuole. ENRICO MERIGGI (FORZA ITALIA) Il Bilancio del 2007 porta a conclusione liter burocratico che evidenzia, per lennesima volta, gli aumenti e la scelleratezza della manovra finanziaria portata dal Ministro Padoa Schioppa e sottovalutata dagli stessi amministratori comunali, che però hanno portato il malumore in tutte le categorie commerciali e non e alle numerosissime associazioni che annoverano nelle loro file milioni di cittadini. Nel nostro Bilancio aumenta lIrpef e per lennesima volta la Tia, che colpirà soprattutto le attività commerciali (come se già non fossero state tartassate dalla Finaziaria 2007). Del resto perfino i sindacati non hanno voluto firmare il Bilancio comunale per il 2007. A differenza di quanto si voglia far credere, le difficoltà e i sacrifici per i cittadini non finiranno certamente con la manovra 2007, anche perché ci si è completamente dimenticati di intervenire sul problema più grosso della nostra Nazione, che è la spesa pubblica. Purtroppo penso che i sacrifici per tutti noi non siano assolutamente finiti. Balza agli occhi e colpisce come, nonostante questa maggioranza sottolinei che bisogna fare i sacrifici perché il momento è difficile, la Amministrazione comunale decida di spendere 160.000 euro per rifare un circolo. FRANCESCO MENCARAGLIA (PRC) Quattro gli elementi insoddisfacenti del bilancio (senza sottovalutare che in una situazione di difficoltà si sono mantenuti i livelli di spesa per il sociale e listruzione). IRPEF: la scelta di un addizionale secca non è in accordo con il principio di progressività delle imposte; un addizionale differenziata in funzione del reddito IRPEF avrebbe evitato leffetto per cui in proporzione l addizionale peserà di più sui cittadini che hanno ISEE più basso (questa osservazione era stata inoltrata all amministrazione già da tempo). ICI: non consideriamo soddisfacente che si continui a segnalare il fatto che le rendite catastali sono inferiori a quelle di comuni circostanti. Che è vero, ma allora il dato deve essere corretto per l aliquota applicata e per le detrazioni previste. In altri termini: l amministrazione dovrebbe indicare un piano globale per quanto riguarda questa imposta. E mancata anche un indicazione sui metodi di riscossione della imposta. Ci risulta che a Sesto, per esempio, la riscossione avviene in proprio con un risparmio stimato di 60.000 euro. Tariffe servizi a domanda individuale: una parte delle tariffe è cresciuta sostanzialmente nei limiti dell inflazione, ma resta il fatto che molte altre (centri gioco, per esempio) sono salite a ritmi esponenziali (raddoppiate o triplicate in quattro anni). Le tariffe scontate per le fasce più disagiate sono quelle che crescono più velocemente (il costo della mensa è raddoppiato). Tariffa igiene ambientale: al di là delle polemiche sulla distribuzione tra famiglie ed imprese (che con la polverizzazione delle imprese può essere mistificante) rileviamo la difficoltà a tenere sotto controllo la spesa totale come risultante della produzione di rifiuti (in continua crescita malgrado le dichiarazioni di buona volontà), delle carenze nella filiera del recupero (ritardo delle industrie) e della visione della ecotassa come facile finanziamento e non forma di educazione. Con queste considerazioni abbiamo votato contro. STEFANO DORIGO (ALLEANZA NAZIONALE) Come ogni anno, siamo a commentare il solito bilancio del Comune di Scandicci. Una trama già vista, con vecchi problemi ed ancor più vecchie ed inefficienti soluzioni. Con buona pace delle intenzioni, pur apprezzabili, dellassessore Baglioni. Due aspetti meritano una riflessione politica. Il primo è una conferma. In tempi di vacche magre, la giunta di sinistra-centro, anziché diminuire e razionalizzare la spesa, ricorre ancora una volta e più che nel passato alle tasche, già tartassate, dei cittadini: famiglie e imprese, indistintamente, si troveranno a dover versare più imposte alle insaziabili casse comunali. Si paga in teoria e stando alle parole della maggioranza per servizi che in realtà non ci sono, o che si rivelano alla meglio carenti, si paga in realtà e soprattutto per una politica assistenziale che forse conviene in un mero calcolo elettorale ma certo non fa il bene della cittadinanza tutta e, comunque, non ha più ragion dessere oggi. E a scontarla, come sempre, sono i ceti più deboli, illusi a parole ma come sempre penalizzati, e le classi produttive. Il secondo è una novità. Dopo cinque anni di lamenti ininterrotti contro la politica del bieco governo Berlusconi, nessuno nella maggioranza ha speso una parola per criticare la scellerata politica dellattuale esecutivo sugli Enti Locali. Va tutto, miracolosamente, bene. Peccato che la spesa sociale sia drasticamente diminuita, così come i trasferimenti statali, mentre la concertazione con i Comuni è rimasta praticamente lettera morta. Nel 2007 non si può governare con lideologia. I cittadini di Scandicci, specie quelli che hanno sostenuto questa maggioranza, riflettano: un governo locale che ragiona ed agisce come si faceva decenni fa (più costi uguale più tasse) e che continua a pretendere dai cittadini dando loro poco o nulla in cambio merita, al di là di come la si pensi politicamente, di essere man-dato a casa al più presto. MARIO BALLO (LA MARGHERITA) La manovra di bilancio 2007 prende spunto dalle risorse effettivamente disponibili, costituite da entrate tributarie, extratributarie da trasferimenti da alienazioni, da accensione di prestiti e da servizi per conto di terzi, il tutto per programmare lattività annuale ed anche in previsione dei futuri impegni. Nel Bilancio si può notare che sono stati rispettati i principi generali previsti dal Testo unico degli Enti locali ed il Patto di stabilità previsto nella Legge finanziaria 2007. Sul fronte delle uscite è da rilevare una piccola ma sensibile contrazione delle spese correnti e delle spese in conto capitale le quali dopo un rialzo nel 2006 vanno ad attestarsi allincirca sui valori del 2005. Gli impegni finanziari dovuti alla realizzazione delle opere riguardano illuminazione pubblica, manutenzione strade, tramvia, interventi di arredo urbano, bonifica terre scuola materna Turri, project financing dei cimiteri, manutenzione verde pubblico, interventi in varie scuole, Acciaiolo, estensione reti gas, ed altro, che però dovranno subire parzialmente un congelamento per rispettare il patto di stabilità. Su un punto particolare, semipedonalizzazione tratta Via Pascoli Via Monti il Gruppo della Margherita si è espresso in modo assolutamente favorevole in termini di inserimento in bilancio riservandosi però anche una successiva attenta valutazione, nelle commissioni preposte, di quello che dovrà essere il progetto definitivo il quale dovrà essere rispondente alle reali, quanto articolate necessità della zona e rispondere ai requisiti del Design for all. Con lapprovazione del bilancio la Margherita pur nel rammarico per non essere giunti ad un accordo sul fronte sindacale intende sostenere le politiche messe in atto dal Sindaco e dalla Giunta, rimarcando il proprio impegno a favore dello sviluppo e della vivibilità di Scandicci, nonché del sostegno particolare alle famiglie ed alle fasce sociali più deboli. ANDREA GIORGI (DEMOCRATICI DI SINISTRA) Lapprovazione del bilancio rappresenta, nella vita di unAmministrazione pubblica, uno dei momenti più delicati ed importanti, in quanto si individuano quelle risorse necessarie alle politiche ed agli investimenti da impiegare durante lanno. La drammatica situazione di dissesto finanziario a livello nazionale ha costretto il Governo ad una dura manovra di risanamento che ha coinvolto pesantemente anche gli enti locali in generale, ed i Comuni in particolare. Per questo il nostro bilancio dovrà chiudersi con un avanzo di quasi 3.400.000 euro. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo proseguito nella strada della razionalizzazione della spesa, eliminando eventuali sprechi e tagliando in settori non prioritari, arrivando a risparmiare 1.250.000 euro. Siamo però anche stati costretti a congelare alcune opere pubbliche programmate per il 2007, mantenendo allo stesso tempo quegli interventi fondamentali per lo sviluppo della città, come ad esempio la prosecuzione della semipedonalizzazione di Via Pascoli. Ma per mantenere elevati i nostri standard nei servizi sociali ed educativi, abbiamo anche dovuto ricorrere alla leva fiscale, aumentando dello 0,1% laddizionale IRPEF. A nessuna forza politica e a nessuna amministrazione fa piacere accrescere la pressione fiscale sui cittadini, essendo ciò, come è facilmente immaginabile, fonte di attenzione e di criticità. Ma, allo stesso modo, siamo convinti che la qualità delle nostre politiche sociali ed educative, e gli ingenti investimenti nel settore scolastico di questi anni, diano il segno di una amministrazione fortemente ancorata ad una cultura di governo di centrosinistra. Abbiamo anche proceduto a completare la transizione da tassa a tariffa per i rifiuti, arrivando ad una copertura del 100% del costo del servizio da parte degli utenti. Il peso più significativo se lo sono accollato le utenze non domestiche, mentre per le famiglie lincremento è poco più del tasso dinflazione. Siamo perciò convinti di aver fatto un buon bilancio, viste la situazione difficile data, che mette a disposizione della città le risorse necessarie per la scuola, il sociale e gli investimenti più urgenti e strategici. |
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