PRIMO PIANO
FAR QUADRARE I CONTI

Con i voti favorevoli della maggioranza e quelli contrari di Fi, An e Prc il Consiglio comunale ha approvato il Bilancio di previsione 2007. Per il rispetto del Patto di stabilità previsto dalla Finanziaria, il Comune di Scandicci deve chiudere l’esercizio finanziario con un saldo positivo di 3.385.000 euro, ovvero il 9% dell’intero Bilancio. Per quanto riguarda le entrate è fissato un aumento dello 0,1% dell’addizionale Irpef, con il passaggio dallo 0,4 allo 0,5%, mentre per l’Ici non ci sono variazioni; per la Tariffa igiene ambiente (Tia), una progressiva copertura verso il 100% dei costi dei servizi ambientali, con un aumento medio mensile di 38 centesimi a famiglia.


Un attivo imposto dal Patto di stabilità di 3 milioni e 385 mila euro, tagli alla spesa per un milione e 250 mila euro, un aumento dallo 0,4 allo 0,5% dell’addizionale Irpef, che significa un’incidenza media annua di 22 euro a famiglia con maggiori entrate da destinare a politiche sociali e alla pubblica istruzione; per la Tia, la Tariffa igiene ambiente, una progressiva copertura verso il 100% dei costi dei servizi ambientali, con un carico maggiore per le utenze imprenditoriali e un aumento per famiglia di 38 centesimi medi mensili. Questi i contenuti principali del Bilancio di previsione 2007 del Comune di Scandicci, approvato dal Consiglio comunale con i voti favorevoli della maggioranza e quelli contrari di Fi, An e Prc. “L’amministrazione comunale”, ha detto il Vicesindaco e assessore al Bilancio Alessandro Baglioni nella sua relazione, “ha predisposto una manovra di bilancio che, seppur selettiva per i vincoli posti dalla Finanziaria, tende a contenere nei limiti dello stretto necessario il nuovo carico fiscale e a ripartirlo equamente, limitandone gli aggravi per le famiglie e le fasce più deboli attraverso interventi di copertura sociale”. Sempre Baglioni ha detto che tra gli obiettivi di questo Bilancio vi è anche l’utilizzazione di parte delle nuove entrate “per qualificare e sviluppare politiche di sostegno, e al tempo stesso non sacrificare quegli investimenti che più di altri contribuiscono allo sviluppo della città e delle sue attività economiche”.

ICI, IRPEF E TIA
Queste le principali linee di indirizzo: invarianza delle aliquote Ici, con detrazione a tutti di 103,29 euro e con riduzione dell’importo dovuto per l’abitazione principale, di 47 euro a favore di soggetti con reddito Isee da 0 a 8500 euro, di 25 euro su redditi Isee tra 8501 e 10500 euro, fino alla concorrenza di uno stanziamento di 90 mila euro; l’aumento dello 0,1% dell’addizionale Irpef, che tra l’altro era già stato deliberato nel 2003 e poi bloccato dai governi fino a quest’anno; per quanto riguarda la Tia, che va verso il raggiungimento della copertura totale del costo dei servizi ambientali prevista dal decreto Ronchi, rimangono intatte le facilitazioni per le famiglie numerose o con portatori di handicap; le tariffe più alte per asili nido e mense resteranno invariate e non subiranno neppure l’aumento del tasso di inflazione, con adeguamenti di quelle più basse all’interno delle fasce Isee. “Sul Bilancio 2007 vi è stato un accordo con le categorie economiche – ha detto Baglioni – mentre non è stata raggiunta un’intesa con i sindacati, con i quali, peraltro, abbiamo discusso e condiviso molti punti della concertazione, non trovando, per il 2007, una condivisione piena sull’impostazione fiscale. D’altra parte la via della concertazione è importante ma non può rappresentare un vincolo per l’Amministrazione nel governo complessivo della città”.

IL PATTO DI STABILITÀ
Il Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2007 cade in una fase in cui anche le autonomie locali devono giocare una partita decisiva per il risanamento dei conti pubblici. “Il nuovo patto di stabilità che abbandona i tetti di spesa e introduce quello dei saldi tra entrate e uscite è più corrispondente agli obiettivi nazionali di riduzione del disavanzo rispetto al Pil”, dice Baglioni, “tuttavia, così come è strutturato incide pesantemente sui Comuni”. L’obiettivo di miglioramento del saldo per il Comune di Scandicci, come già detto, ammonta a 3.385.000 euro, che costituiscono un fondo di accantonamento non spendibile, mentre per gli esercizi del 2008 e del 2009 tale fondo è previsto rispettivamente di 1.914.500 e 1.909.300 euro; questo meccanismo costringe gli enti a realizzare una manovra di bilancio molto stringente, con un contenimento della spesa, sia corrente sia in conto capitale. “E’ chiaro che l’impatto delle nuove regole, che potevano e dovevano essere più graduali e flessibili – è scritto nella relazione letta in Consiglio comunale come introduzione alla discussione - ci costringerà a modifiche strutturali del bilancio per non incappare nelle sanzioni previste che fissano, qualora il Patto di Stabilità non venga rispettato, l’aumento obbligatorio di tre punti dell’addizionale Irpef. La speranza di tutti è che questo meccanismo sia reso più flessibile a partire dal 2008 perché sarebbe inconcepibile dover sommare le risultanze dei tre anni senza poterle utilizzare.
Ci auguriamo tutti che sia l’ultima volta che, come accade annualmente dal 1999, sono modificate le regole del Patto di Stabilità, vanificando qualsiasi programmazione finanziaria e previsione pluriennale”.

OPERAZIONI IMMOBILIARI E PATRIMONIO
Per quanto riguarda le operazioni immobiliari e sul patrimonio, sono confermate le previsioni di entrata derivanti dalla cessione delle aree del Pa4 Padule il cui iter, legato al Bando, è concluso con la presentazione di 115 richieste. L’altra priorità è quella di concretizzare la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà sugli alloggi Peep presenti sul territorio: si tratta di una leva di entrata importante, anche se ormai ridotta nell’entità, per il programma degli investimenti sul patrimonio comunale e per l’edilizia sociale, essendo le risorse finalizzate a tali scopi.



GLI INVESTIMENTI
“Nel settore degli investimenti, dove scontiamo il patto di stabilità con la sterilizzazione delle risorse destinate ad alcuni interventi, e dove sono in corso grandi opere di trasformazione e miglioramento del territorio – è scritto nella relazione - dovremo cercare di potenziare, nonostante le carenze di risorse, il programma delle manutenzioni ordinarie e dell’illuminazione pubblica, dell’arredo urbano, dei piccoli interventi; è necessario spingere verso una politica di investimenti, mirata, davvero realizzabile e compatibile con le risorse a disposizione”.

IL PIANO TRIENNALE DELLE OPERE
Assieme al Bilancio il Consiglio comunale ha approvato il Programma triennale delle opere pubbliche 2007-2009. Il piano prevede investimenti in interventi pubblici di 10 milioni e 534 mila euro nel 2007, da finanziare per 901.000 euro con mezzi propri del Comune, per 2.604.000 euro con mutuo, per 4.118.000 euro con introiti da alienazioni, per 496.000 euro con entrate a destinazione vincolata e per 2.415.000 euro a carico di soggetti terzi. Per il 2008 sono fissate opere per un totale di 5.356.650 euro, mentre per il 2009 per 7.333.500 euro. Nello specifico del 2007, i due investimenti più importanti riguardano entrambi la tramvia, con un milione e 800 mila euro finanziato da terzi per la viabilità a servizio dell’infrastruttura e un milione di euro invece destinati all’opera stessa, finanziati per 650 mila euro con mutuo e per 350 mila euro con proventi da alienazioni. 800 mila euro, da alienazioni, sono invece per l’inserimento dell’asilo nido nel plesso scolastico Spinelli a San Giusto, mentre per il Castello dell’Acciaiolo 700 mila euro, 500 mila da alienazioni e 200 mila da entrate a destinazione vincolata. Lo stesso importo di 700 mila euro, da mutuo, è stanziato per la manutenzione straordinaria delle strade, con il piano triennale che prevede questa cifra anche per gli anni 2008 e 2009.
Per la ristrutturazione del centro polifunzionale Socet a Vingone il programma prevede 650 mila euro, 450 mila da alienazioni e 200 mila da terzi, per interventi di arredo urbano e di adeguamento della viabilità nel centro cittadino sono stanziati 600 mila euro, 554.000 da mutuo e 46 mila da entrate vincolate; per il rifacimento dell’impianto elettrico alla Rodari sono fissati 500 mila euro da alienazioni, mentre per il parco fluviale dell’Arno 450 mila euro, 250 mila da introiti del condono ambientale e 200 mila da alienazioni. Come terza rata di finanziamenti per il project financing per i cimiteri, lo stanziamento è di 401 mila euro, con mezzi propri del Comune. Per l’acquisizione delle aree per le opere di urbanizzazione dell’insediamento produttivo del Padule saranno spesi 400 mila euro, da soggetti terzi.
Gli altri interventi fissati riguardano l’interramento di linee Terna da 220 kv (370 mila euro), 350.000 euro per la manutenzione straordinaria di edifici comunali, nuovi impianti di illuminazione (300.000 euro), il project financing per la stazione della tramvia (300.000), la bonifica delle terre di riporto della scuola materna Turri (300.000), 250 mila euro per espropri, contenziosi e acquisizione di aree, 248 mila euro per la palestra di Casellina, 150 mila euro per la manutenzione del verde pubblico, piazza di Vittorio (150.000), l’estensione di reti idriche e del gas (100.000), e 15.000 euro per la realizzazione dell’edificio polifunzionale al circolo La Fiorita.

ISTITUZIONE SCANDICCI CULTURA
Il bilancio previsionale 2007 dell’istituzione Scandicci Cultura ha il pareggio a 745.880 euro, mentre in quello del 2006 era a 762.900 euro. Come entrate, 542.000 euro, ovvero 19.600 euro in meno dell’anno scorso, sono da trasferimenti del Comune; le sponsorizzazioni ammontano a 38.500 euro; 26.100 sono da proventi di spettacoli teatrali, 10 mila da spettacoli musicali; 45 mila euro sono di contributi al teatro, 6.500 euro di contributi alla musica, 26 mila alla biblioteca e al progetto Libernauta, 20 mila alle politiche giovanili. Dei 745.880 euro, 356 mila sono destinati al teatro, 103 mila alla musica, 131.400 alla biblioteca, 61.800 a servizi generali, 56 mila all’Informagiovani e 37.680 euro alla scuola di musica. [Matteo Gucci]



NOI, IN TRINCEA CON I CITTADINI
Rigore, efficienza, equità. Nell’intervento che ha concluso la discussione sul Bilancio di previsione il Sindaco (a fianco) è ripartito da qui, da queste tre parole tante volte pronunciate. Rigore nel controllo della spesa, nella riduzione dei consumi e degli sprechi, nel perseguire l’evasione e l’elusione fiscale. Efficienza della struttura comunale, razionalizzando l’organizzazione del lavoro, aumentando la produttività, elevando il livello di attenzione verso i cittadini. Ma efficienza anche per il fatto che, nonostante la situazione non facile, l’Amministrazione non intende rinunciare ad attuare una politica di investimenti tesi a sostenere e potenziare lo sviluppo della città e del territorio. Infine equità: in quanto gli aumenti previsti non graveranno solo sulle persone ma, come per la Tariffa di igiene ambientale, in parte assai maggiore sulle imprese; mentre per le famiglie gli aumenti saranno calibrati sulla base dei loro redditi, e le fasce più deboli e bisognose della popolazione godranno di tutte le agevolazioni possibili, comprese l’esenzione parziale o totale. Ed è proprio sul tema del welfare che si appuntano le attenzioni del sindaco. “La domanda sociale rivolta alle Amministrazioni locali cresce”, dice Simone Gheri, “ed i Comuni sono lasciati sostanzialmente soli: siamo in trincea”. Come uscirne? Ci vuole, dice il Sindaco, “un patto tra tutte le istituzioni, dalle Province alle Regioni, fino al Governo nazionale”. Altrimenti, di questo passo, i Comuni si troveranno a dover prendere misure drastiche: ridurre i servizi sociali, quelli per gli anziani ed i portatori di handicap. Oppure non aprire nuovi asili nido o, peggio ancora, chiudere quelli che già ci sono. “Sarebbe un colpo ferale, ma ad essere colpiti duramente sarebbero soprattutto quelle giovani coppie e famiglie che, faticosamente ma con caparbietà e fiducia nel loro futuro, si stanno costruendo una vita di relazioni, una casa”. Lottando contro un quotidiano non semplice, tra mutuo per la casa e spesso un lavoro precario ed a termine. [Cl. Ar.]


BILANCIO 2007
LA PAROLA AL CONSIGLIO COMUNALE

SERGIO POSI (SDI)
Il bilancio preventivo 2007 è condizionato da una legge finanziaria che impone una drastica politica di risanamento dei conti, la riduzione del debito e del deficit dello stato. L’asse strategico della politica amministrativa opera un taglio alla spesa con lotta agli sprechi, posticipando alcuni interventi previsti e un moderato incremento dell’imposizione fiscale e delle tariffe. Per quest’imposizione, la manovra trova il nostro consenso. Gli aumenti generano malcontento e una reazione critica nell’opinione pubblica: i massmedia si soffermano ed evidenziano gli oneri, piuttosto che dare rilievo alle motivazioni. E’ rilevante il fatto che il tavolo della concertazione con le organizzazioni sindacali non si è chiuso positivamente. La questione Tia è uno degli elementi di frizione: raggiungere la copertura dei costi del servizio rapportando l’onere alla quantità dei rifiuti prodotta dai contribuenti era lo scopo del passaggio da tassa a tariffa. Questo meccanismo, a nostro giudizio è un pò troppo automatico provocando un costante aumento della tariffa che va oltre l’adeguamento agli indici di inflazione; sappiamo che si tratta di un sistema complesso, ma riteniamo possibile una maggiore efficienza e razionalizzazione. Dopo alcuni anni di blocco l’addizionale Irpef ha un incremento dello 0,1% che, a fronte delle scelte di altri Comuni, è contenuto. Tale aumento è più sostenibile per i contribuenti, ma inevitabilmente provoca un ridimensionamento degli interventi di manutenzione (strade, marciapiedi…) che la cittadinanza richiede con insistenza e vorrebbe più incisivi. Forse sarebbe stato auspicabile un maggior coraggio verso alcune voci di bilancio, che si giustificano in periodi finanziari floridi, ma che richiedono rigore nell’attuale congiuntura. Il livello qualitativo raggiunto nelle varie attività culturali onora la città con riconoscimenti di valore. I passi in avanti fatti sul versante della autonomia gestionale devono essere sviluppati: si tratta di rivisitare le opportune strategie, salvaguardando e proiettando nel tempo la qualità raggiunta che ottiene riconoscimento a livello metropolitano e nazionale.

VERDI
Il Bilancio preventivo per l’anno 2007, anche se sembra un refrain già sentito, è stato sicuramente un bilancio più difficoltoso dei precedenti.
Questo giudizio è prodotto dallo sforzo richiesto agli Enti locali per chiudere il bilancio, non tanto in pareggio (come è sempre avvenuto negli anni precedenti), ma addirittura con un saldo attivo e, allo stato attuale, non utilizzabile nemmeno in futuro, di oltre tre milioni di euro. La cosa singolare è che su tutti i giornali si parla di ridurre i costi della macchina pubblica e rilanciare gli investimenti. È ben difficile rilanciare gli investimenti bloccando proprio quelli degli Enti locali, che sono tra i primi motori degli investimenti pubblici sul territorio, proprio perché sono i più vicini ai cittadini e più direttamente investiti dalle esigenze di questi e del territorio. Quello che senza dubbio è stato fatto, producendo risparmi per oltre un milione e mezzo di euro, è stato di produrre risparmi sui costi della struttura (riduzione del personale e dei dirigenti) e sui costi delle utenze.
Proprio a questo proposito, dobbiamo segnalare quella che potrà essere una possibile sofferenza del Bilancio, non tanto e non solo di questo, ma anche di quelli futuri. Le limitazioni al volume di investimenti, non permetteranno al Comune di fare investimenti che andrebbero proprio nella direzione di ridurre le spese per le utenze. Dovremo dotare gli edifici pubblici di impianti di produzione di energia elettrica con pannelli fotovoltaici, intervenire sugli impianti di riscaldamento degli stessi edifici, produrre acqua calda per usi sanitari, per esempio nelle strutture sportive e scolastiche, con pannelli solari termici, installare infissi che garantiscano un maggiore isolamento termico. Tutti interventi che avrebbero sicuramente effetti benefici sulle bollette che il Comune paga per le utenze. In aggiunta a questi benefici, peraltro positivi per se stessi, avremmo anche un virtuoso effetto di trascinamento nei confronti dei cittadini, che vedrebbero adottati dall’Amministrazione proprio quegli interventi di risparmio energetico e di autoproduzione dell’energia dei quali tanto si parla e, in Italia, poco si fa. Citando a questo proposito un vecchio detto popolare, sicuramente conosciuto da tutti, potremmo dire: “Chi più spende, meno spende”.

PIER LUIGI PRATOLINI (COMUNISTI ITALIANI)
La predisposizione del Bilancio e del Piano triennale delle opere sono stati senza dubbio un impegno difficile e complesso. Infatti si sono dovuti rispettare i vincoli pesanti per gli Enti locali dettati dalla Legge Finanziaria, primo fra tutti il “Patto di stabilità”. Sappiamo quanto fosse necessario e urgente per il Governo intervenire in maniera decisa (vista la situazione ereditata dal precedente governo Berlusconi) per riordinare i conti dello Stato, rilanciare l’economia e la ripresa anche perseguendo efficacemente l’evasione e l’elusione fiscale, causa primaria di enormi ingiustizie a danno dei lavoratori e dei contribuenti onesti. Però, oltre le luci, noi comunisti italiani abbiamo rilevato in questa “finanziaria” anche le ombre: ad esempio, l’inadeguatezza degli stanziamenti per la scuola e le politiche sociali, ed un mancato riconoscimento del ruolo dei Comuni, vere e proprie cellule dello Stato in “prima linea” per dare risposte ai bisogni dei cittadini.
E’ quindi evidente che anche il nostro Comune, per mantenere il livello e la qualità dei servizi, ha dovuto rivedere -certamente non a cuor leggero- l’Irpef dello 0,1%, la TIA (con un’ incidenza per le famiglie di 0,38 centesimi/mese) e riequilibrare le tariffe minine dei servizi a domanda individuale. In questo contesto abbiamo registrato, con grande rammarico, il dissenso dei sindacati ai quali -seppur a Bilancio approvato- dobbiamo lasciare aperti tutti i canali di confronto per trovare il giusto punto di equilibrio e di chiarezza nel merito delle scelte fatte. Infatti, ci preme ricordare che il Bilancio riconferma con forza la volontà di mantenere e sviluppare il welfare locale, carattere peculiare di questa maggioranza. Per quanto riguarda le opere programmate per il triennio si è reso necessario (nel rispetto del Patto di Stabilità) differire l’attuazione di alcuni interventi: ma, nel caso dovessero determinarsi condizioni economiche positive, auspichiamo sia data priorità a quelli destinati alle scuole.

ENRICO MERIGGI (FORZA ITALIA)
Il Bilancio del 2007 porta a conclusione l’iter burocratico che evidenzia, per l’ennesima volta, gli aumenti e la scelleratezza della manovra finanziaria portata dal Ministro Padoa Schioppa e sottovalutata dagli stessi amministratori comunali, che però hanno portato il malumore in tutte le categorie commerciali e non e alle numerosissime associazioni che annoverano nelle loro file milioni di cittadini. Nel nostro Bilancio aumenta l’Irpef e per l’ennesima volta la Tia, che colpirà soprattutto le attività commerciali (come se già non fossero state tartassate dalla Finaziaria 2007). Del resto perfino i sindacati non hanno voluto firmare il Bilancio comunale per il 2007. A differenza di quanto si voglia far credere, le difficoltà e i sacrifici per i cittadini non finiranno certamente con la manovra 2007, anche perché ci si è completamente dimenticati di intervenire sul problema più grosso della nostra Nazione, che è la spesa pubblica. Purtroppo penso che i sacrifici per tutti noi non siano assolutamente finiti. Balza agli occhi e colpisce come, nonostante questa maggioranza sottolinei che bisogna fare i sacrifici perché il momento è difficile, la Amministrazione comunale decida di spendere 160.000 euro per rifare un circolo.

FRANCESCO MENCARAGLIA (PRC)
Quattro gli elementi insoddisfacenti del bilancio (senza sottovalutare che in una situazione di difficoltà si sono mantenuti i livelli di spesa per il sociale e l’istruzione). IRPEF: la scelta di un’ addizionale ‘secca’ non è in accordo con il principio di progressività delle imposte; un’ addizionale differenziata in funzione del reddito IRPEF avrebbe evitato l’effetto per cui in proporzione l’ addizionale peserà di più sui cittadini che hanno ISEE più basso (questa osservazione era stata inoltrata all’ amministrazione già da tempo). ICI: non consideriamo soddisfacente che si continui a segnalare il fatto che le rendite catastali sono inferiori a quelle di comuni circostanti.
Che è vero, ma allora il dato deve essere corretto per l’ aliquota applicata e per le detrazioni previste. In altri termini: l’ amministrazione dovrebbe indicare un piano globale per quanto riguarda questa imposta. E’ mancata anche un’ indicazione sui metodi di riscossione della imposta. Ci risulta che a Sesto, per esempio, la riscossione avviene in proprio con un risparmio stimato di 60.000 euro. Tariffe servizi a domanda individuale: una parte delle tariffe è cresciuta sostanzialmente nei limiti dell’ inflazione, ma resta il fatto che molte altre (centri gioco, per esempio) sono salite a ritmi esponenziali (raddoppiate o triplicate in quattro anni). Le tariffe ‘scontate’ per le fasce più disagiate sono quelle che crescono più velocemente (il costo della mensa è raddoppiato). Tariffa igiene ambientale: al di là delle polemiche sulla distribuzione tra ‘famiglie’ ed ‘imprese’ (che con la polverizzazione delle imprese può essere mistificante) rileviamo la difficoltà a tenere sotto controllo la spesa totale come risultante della produzione di rifiuti (in continua crescita malgrado le dichiarazioni di buona volontà), delle carenze nella filiera del recupero (ritardo delle industrie) e della visione della ‘ecotassa’ come facile finanziamento e non forma di educazione. Con queste considerazioni abbiamo votato contro.

STEFANO DORIGO (ALLEANZA NAZIONALE)
Come ogni anno, siamo a commentare il ‘solito’ bilancio del Comune di Scandicci. Una trama già vista, con vecchi problemi ed ancor più vecchie – ed inefficienti – soluzioni. Con buona pace delle intenzioni, pur apprezzabili, dell’assessore Baglioni. Due aspetti meritano una riflessione politica. Il primo è una conferma. In tempi di ‘vacche magre’, la giunta di sinistra-centro, anziché diminuire e razionalizzare la spesa, ricorre ancora una volta e più che nel passato alle tasche, già tartassate, dei cittadini: famiglie e imprese, indistintamente, si troveranno a dover versare più imposte alle insaziabili casse comunali. Si paga – in teoria e stando alle parole della maggioranza – per servizi che in realtà non ci sono, o che si rivelano alla meglio carenti, si paga in realtà e soprattutto per una politica assistenziale che forse conviene in un mero calcolo elettorale ma certo non fa il bene della cittadinanza tutta e, comunque, non ha più ragion d’essere oggi. E a scontarla, come sempre, sono i ceti più deboli, illusi a parole ma come sempre penalizzati, e le classi produttive. Il secondo è una novità. Dopo cinque anni di lamenti ininterrotti contro la politica del ‘bieco’ governo Berlusconi, nessuno nella maggioranza ha speso una parola per criticare la scellerata politica dell’attuale esecutivo sugli Enti Locali. Va tutto, miracolosamente, bene. Peccato che la spesa sociale sia drasticamente diminuita, così come i trasferimenti statali, mentre la concertazione con i Comuni è rimasta praticamente lettera morta. Nel 2007 non si può governare con l’ideologia. I cittadini di Scandicci, specie quelli che hanno sostenuto questa maggioranza, riflettano: un governo locale che ragiona ed agisce come si faceva decenni fa (più costi uguale più tasse) e che continua a pretendere dai cittadini dando loro poco o nulla in cambio merita, al di là di come la si pensi politicamente, di essere man-dato a casa al più presto.

MARIO BALLO (LA MARGHERITA)
La manovra di bilancio 2007 prende spunto dalle risorse effettivamente disponibili, costituite da entrate tributarie, extratributarie da trasferimenti da alienazioni, da accensione di prestiti e da servizi per conto di terzi, il tutto per programmare l’attività annuale ed anche in previsione dei futuri impegni. Nel Bilancio si può notare che sono stati rispettati i principi generali previsti dal Testo unico degli Enti locali ed il Patto di stabilità previsto nella Legge finanziaria 2007. Sul fronte delle uscite è da rilevare una piccola ma sensibile contrazione delle spese correnti e delle spese in conto capitale le quali dopo un rialzo nel 2006 vanno ad attestarsi all’incirca sui valori del 2005. Gli impegni finanziari dovuti alla realizzazione delle opere riguardano illuminazione pubblica, manutenzione strade, tramvia, interventi di arredo urbano, bonifica terre scuola materna Turri, project financing dei cimiteri, manutenzione verde pubblico, interventi in varie scuole, Acciaiolo, estensione reti gas, ed altro, che però dovranno subire parzialmente un “congelamento” per rispettare il patto di stabilità. Su un punto particolare, “semipedonalizzazione tratta Via Pascoli – Via Monti” il Gruppo della Margherita si è espresso in modo assolutamente favorevole in termini di inserimento in bilancio riservandosi però anche una successiva attenta valutazione, nelle commissioni preposte, di quello che dovrà essere il progetto definitivo il quale dovrà essere rispondente alle reali, quanto articolate necessità della zona e rispondere ai requisiti del Design for all. Con l’approvazione del bilancio la Margherita – pur nel rammarico per non essere giunti ad un accordo sul fronte sindacale – intende sostenere le politiche messe in atto dal Sindaco e dalla Giunta, rimarcando il proprio impegno a favore dello sviluppo e della vivibilità di Scandicci, nonché del sostegno particolare alle famiglie ed alle fasce sociali più deboli.

ANDREA GIORGI (DEMOCRATICI DI SINISTRA)
L’approvazione del bilancio rappresenta, nella vita di un’Amministrazione pubblica, uno dei momenti più delicati ed importanti, in quanto si individuano quelle risorse necessarie alle politiche ed agli investimenti da impiegare durante l’anno. La drammatica situazione di dissesto finanziario a livello nazionale ha costretto il Governo ad una dura manovra di risanamento che ha coinvolto pesantemente anche gli enti locali in generale, ed i Comuni in particolare. Per questo il nostro bilancio dovrà chiudersi con un avanzo di quasi 3.400.000 euro. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo proseguito nella strada della razionalizzazione della spesa, eliminando eventuali sprechi e tagliando in settori non prioritari, arrivando a risparmiare 1.250.000 euro. Siamo però anche stati costretti a congelare alcune opere pubbliche programmate per il 2007, mantenendo allo stesso tempo quegli interventi fondamentali per lo sviluppo della città, come ad esempio la prosecuzione della semipedonalizzazione di Via Pascoli.
Ma per mantenere elevati i nostri standard nei servizi sociali ed educativi, abbiamo anche dovuto ricorrere alla leva fiscale, aumentando dello 0,1% l’addizionale IRPEF. A nessuna forza politica e a nessuna amministrazione fa piacere accrescere la pressione fiscale sui cittadini, essendo ciò, come è facilmente immaginabile, fonte di attenzione e di criticità. Ma, allo stesso modo, siamo convinti che la qualità delle nostre politiche sociali ed educative, e gli ingenti investimenti nel settore scolastico di questi anni, diano il segno di una amministrazione fortemente ancorata ad una cultura di governo di centrosinistra. Abbiamo anche proceduto a completare la transizione da tassa a tariffa per i rifiuti, arrivando ad una copertura del 100% del costo del servizio da parte degli utenti. Il peso più significativo se lo sono accollato le utenze non domestiche, mentre per le famiglie l’incremento è poco più del tasso d’inflazione. Siamo perciò convinti di aver fatto un buon bilancio, viste la situazione difficile data, che mette a disposizione della città le risorse necessarie per la scuola, il sociale e gli investimenti più urgenti e strategici.