Progetto Acciaiolo
Gucci ed Ente Cassa,
sponsor dell’
Acciaiolo

Domenico De Sole
Pres. della Gucci Group
De Sole, presidende Gucci, e l’Ente Cassa di Risparmio hanno annunciato un finanziamento di 1 miliardo e mezzo ciascuno che si aggiungono ai 2 miliardi e 600 milioni investiti dell’Amministrazione Comunale - Dai fondi comunitari europei dell’Obiettivo 2 potrebbero arrivare altri 5 miliardi e mezzo


Prima l’Ente Cassa di Risparmio, con un contributo a fondo perduto di 1 miliardo e mezzo. Poi Gucci, per la stessa cifra. E il Progetto Acciaiolo, per un centro di interesse nazionale rivolto alla pelletteria, dopo la sua sede nel Castello acquistato dal Comune di Scandicci, ha ora i suoi primi fondi per partire.
Se per l’Ente Cassa il finanziamento ha una ragione legata alla sua funzione istituzionale, per Gucci i motivi di questo suo stare dentro questa impresa sono stati spiegati da Domenico De Sole, presidente ed amministratore delegato del gruppo, venuto appositamente a Scandicci per una conferenza stampa tenuta insieme al Sindaco Giovanni Doddoli.
“Qualità, artigianalità e creatività sono le caratteristiche del made in Italy sui mercati mondiali. E’ fondamentale salvaguardare questo patrimonio valorizzando e sviluppando le professionalità necessarie alle aziende. Per questo - ha detto De Sole - il Gruppo Gucci ha aderito con entusiasmo all’iniziativa di Centro polifunzionale che ha lo scopo di dare nuova linfa alle imprese della pelletteria che operano nell’area fiorentina”. Progetto dalle caratteristiche articolate e diversificate. Uno spazio museale ed espositivo della pelletteria e del designer artigianale saldamente collegato ai circuiti turistici fiorentini e dotato di infrastrutture di merchandising. Un polo di formazione di alta qualità con servizio di foresteria dove far confluire le competenze e le attività del Polimoda - di cui la scorsa primavera Scandicci è divenuto socio azionario-, dell’ ISIA, del Centro di San Colombano e dell’ Agenzia Russell che opera nell’orientamento post diploma. Una rinnovata integrazione con le facoltà fiorentine di Architettura, Ingegneria, e con l’ Accademia delle Belle Arti. Si pone quindi l’obiettivo di realizzare un sistema integrato di servizi alle imprese: dalle consulenze tecnologiche all’innovazione di processi e prodotti, dal design alla creatività, dalle competenze manageriali a quelle finanziarie e commerciali. “Un luogo della tradizione, della contemporaneità e delle dinamiche future” ha sottolineato Giovanni Doddoli, “per costruire qui un centro d’eccellenza a livello nazionale”. Su questo progetto, oltre ai 3 miliardi dei due sponsor, vanno considerati i 2 miliardi e 600 milioni investiti dall’Amministrazione Comunale. Con questa dotazione ora il Comune confida in altri 5 miliardi e mezzo di fondi comunitari dell’Obiettivo 2 per accedere ai quali sono già da mesi avviate tutte le procedure necessarie. Nel frattempo, per la ristrutturazione del Castello è in corso lo studio progettuale che il Comune di Scandicci ha affidato alla Facoltà di Architettura di Firenze e che potrebbe portare, come ha detto il Sindaco, all’apertura dei cantieri entro la prima metà del 2001. (Cl.Ar.)

Teatro Studio
Il 2000, apre con i Motus

Alessandro Libertini protagonista con i “Piccoli Principi” di una parte della stagione che il Teatro Studio dedica ai ragazzi.
Continua la stagione 2000-2001 del Teatro Studio, con la programmazione dell’Istituzione del Comune Scandicci Cultura. Gli spettacoli in cartellone sul tema della memoria, che vanno sotto al titolo di Mito Passe Partout, per i mesi di gennaio e febbraio sono messi in scena dalle compagnie Motus, GogMagog, Katzenmacher e Nuovo Teatro Nuovo. Per la rassegna del Teatro Ragazzi, quest’anno dedicata allo scrittore Gianni Rodari, le compagnie che si esibiranno nei prossimi due mesi sono “L’Asina sull’isola”, la “Compagnia Piccoli Principi” e il “Teatro dell’Archivolto”. Per il Mito Passe Partout la prima rappresentazione del 2001 è Visio gloriosa dei Motus, con la regia di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, un’esclusiva per la Toscana che andrà in scena da venerdì 12 a domenica 14 gennaio, con 3 repliche al giorno – alle 20, 21,30 e alle 23 – e prenotazione obbligatoria dal momento che sono ammessi 40 spettatori per ogni replica.
Da martedì 23 a domenica 28 gennaio in prima nazionale i Gogmagog presentano e dirigono Cani, un’opera liberamente tratta da Escuriale di De Ghelderode. Venerdì 9 e sabato 10 febbraio Isaia l’irriducibile con i Katzenmacher, di Alfonso Santagata e con la regia dello stesso autore. Da martedì 20 a giovedì 22 febbraio il Nuovo Teatro Nuovo presenta Quai Ouest, di Bernard Marie Koltès con la regia di Mamadou Dioume. Per il Teatro R

Piazza Matteotti
Concorso on-line,
vince un Livornese
Il lavoro della commissione, chiamata a valutare le idee di ristrutturazione della piazza Matteotti, ha concluso, lo scorso novembre, l’analisi dei 54 progetti arrivati via internet da vari paesi del mondo assegnando il primo posto della categoria "professionisti" alla proposta presentata dall'architetto livornese Sandro Bonannini. La sua idea di riorganizzazione è stata scelta per l'equilibrio dell'intervento proposto e per aver interpretato al meglio la centralità della piazza e la sua restituzione all'uso civico. L'Amministrazione, sulla base del disegno di Bonannini, procederà ora con la messa a punto di un progetto preliminare, del suo inserimento nel programma delle opere per il bilancio pluriennale, per poi passare al progetto esecutivo ed alle necessarie procedure per gli appalti. Condizione essenziale inserita nel bando di concorso era comunque che i costi per la realizzazione del progetto non superassero il miliardo di lire. Per la categoria "studenti" due primi posti ex equo per il romano Roberto Simeone che ha proposto una rilettura in chiave "politica" legata al nome di Giacomo Matteotti e per il fiorentino Pier Nicola Assetta con la sua proposta di palazzo- serra in vetro, speculare a quello che oggi ospita la biblioteca e che in origine era il Comune. Per la categoria "artisti" a nessun progetto è stato assegnato il primo posto. Secondo si è classificato il berlinese Jens Windolf che ha proposto per la piazza una installazione di sculture solide-geometriche colorate. (Cl.Ar.)