2001
PUBBLICI -
PRIVATI
PARTECIPATI

Farmacie e cimiteri, acqua e gas, rifiuti e trasporto pubblico, sport e sociale. Cambiano, anche per effetto delle norme dell’Unione Europea e per la nuova legislazione nazionale, i sistemi di gestione dei servizi pubblici. E mutano gli strumenti operativi e le strategie che le amministrazioni locali individuano per raggiungere e realizzare con maggior efficacia i propri obiettivi. Per questo l’assessore alle partecipate Alessandro Baglioni ha presentato al Consiglio Comunale un dettagliato rapporto sul sistema delle partecipazioni comunali, sui progetti in corso, sulle scelte future che, da qui alla fine del 2001, vedranno partire diversi processi di privatizzazione, la nascita di organismi di gestione indiretta di alcuni servizi fino ad oggi garantiti dalla conduzione comunale e pubblica, il consolidamento di quelli che già funzionano, il ritiro da quelli non più ritenuti efficaci.
Verso nuove forme di partecipazione privata per i servizi pubblici. Farmacie comunali e aziende per il trasporto che diventano società per azioni, project financing per i cimiteri, l’ipotesi di una istituzione per alcuni servizi sociali sul modello di quella per la cultura, proposte per far passare sotto una S.p.A. anche gli impianti sportivi.

Come a livello nazionale e in tutti gli enti locali anche a Scandicci sono in atto stravolgimenti di sistemi in atto da decenni. L’obiettivo migliorare i servizi, ottimizzarli e renderli più economici, recuperare risorse da indirizzare ad altre voci nei bilanci comunali, studiando modalità che conservino le garanzie sociali che sono state fondamento delle moderne società di massa. Addio quindi alla gestione diretta dei servizi statali, comunali, provinciali e delle regioni.
Sono le stesse norme comunitarie e la legislazione nazionale a prevedere adesso un ruolo dei privati nell’erogazione di prestazioni per trasporti, sanità, acqua, gas, rifiuti, energia elettrica e più in generale per tutti quei settori fino al decennio scorso in mano alle amministrazioni pubbliche.

Da valutare adesso le modalità di partecipazione degli imprenditori nelle società e nelle istituzioni che nasceranno, le quote azionarie da riservare ai privati e quelle invece che dovrà conservare il pubblico.

“Siamo adesso nella fase di trasformazione in società per azioni di alcuni dei nostri servizi - spiega l’Assessore al Patrimonio e alle Partecipazioni Ales-
sandro Baglioni - pas-
saggio indispensabile prima di avviare qualsiasi discussione sulle diverse quote di partecipazione. Siamo entrati nell’Unione europea, non scordiamocelo, e dal 2003 per alcuni servizi ci troveremo a gare comunitarie: quella delle trasformazioni in S.p.A. è quindi una scelta obbligata, non possiamo certo arrivare a quella data senza avere la possibilità di partecipare agli appalti.
Al di là delle posizioni ideologiche, inoltre, l’apporto dei privati determina sicuramente un’economicità dei costi, dal momento che per alcune gestioni pubbliche in media l’80 percento delle spese ricade sotto le voci per il personale, e un miglioramento qualitativo nell’erogazione del servizio.
Alla componente non privata spetta anche il compito di una distribuzione equa delle ricchezze, per accrescere la capacità di garantire risposte alla domanda sociale”.


Il quesito resta comunque: maggioranza pubblica o maggioranza privata per le S.p.A.?
Il dilemma dovrà presto avere una risposta anche a Scandicci per risolvere ad esempio il rebus della privatizzazione delle otto farmacie comunali, e comunque dovrà essere affrontato tutte le volte che vengono valutati servizi diversi.

Il dibattito ci sarà per forza di cose, dal momento che in materia le sensibilità delle diverse componenti politiche locali, anche all’interno della stessa maggioranza, sono profondamente differenti.
Secondo l’Assessore Baglioni soggetti privati che acquisiscano almeno il 51 percento del totale delle quote azionarie di una società favoriscono, in alcune situazioni, il superamento della cosiddetta “politicizzazione delle poltrone”, ovvero dall’eventualità che i partiti indichino i propri uomini negli organismi amministrativi e dirigenti delle S.p.A. “E’ così”, afferma “che l’iter delle decisioni diventa più snello ed efficace, e la azione delle società più immediata, meno mediata, più coerente”.

Come tutti i manuali di economia insegnano, inoltre, la differenza tra il valore di una quota azionaria di maggioranza rispetto ad una di minoranza non può essere calcolato come proporzionale al valore complessivo della società: il passaggio del pacchetto azionario dal 49 al 51 percento ha – a fronte di un incremento assoluto del 2 percento delle quote – un valore aggiunto in media del 40 percento: per fare un esempio, a Grosseto dove l’offerta vincente per l’acquisizione del 49 percento delle azioni della Società delle farmacie è stata di 13,5 miliardi, è stato stimato che nel caso fosse stato ceduto a privati il 51 percento della società l’introito avrebbe raggiunto i 22,5 miliardi di lire.

“In entrambi i casi di formazione della S.p.A. - continua Baglioni - ovvero capitale pubblico maggioritario o minoritario, occorre ribadire che non è la costituzione della società il momento culminante dell’operazione, bensì il sistema delle garanzie e dei relativi strumenti: statuto, contratto di servizio, carta dei servizi, bando di gara, piano industriale, contratto di cessione delle azioni e accordo sindacale. Chi acquista accetta in partenza di stare in un quadro di regole ben precise, e la garanzia che vengano rispettate deriva sia dalla firma sotto l’accordo sia dai vantaggi che i privati ricavano in termini di defiscalizzazione”.

Sempre tenendo conto dell’ esempio farmacie come caso paradigmatico delle privatizzazioni delle gestioni è necessario illustrare una breve cronistoria del servizio: nella fase di ampliamento massiccio delle città italiane, avvenuta per circa quattro decenni dall’immediato secondo dopoguerra, le logiche di mercato non consentivano una distribuzione equa degli esercizi per le vendite dei medicinali nei nuovi tessuti urbanizzati.
A Scandicci come in molte altre realtà fu l’intervento pubblico a supplire ad una carenza del privato. Adesso siamo in una fase completamente diversa, non esiste più il rischio di carenze nelle distribuzioni dei medicinali di base, tanto che anche le farmacie comunali si stanno sempre più specializzando nei cosiddetti prodotti da banco.

Sebbene adesso anche il servizio comunale stia realizzando utili importanti – per il 2000 è previsto un attivo di oltre un miliardo di lire – resta a carico del comune il costo opportunità della mancata vendita (come se il proprietario di un terratetto a Manhattan non si accorgesse di avere tutti gli anni perdite di decine di milioni di dollari perché non vende il terreno a chi vuole costruirvi un grattacielo).
Non si tratta quindi di “svendere i gioielli di famiglia”, anche se è vero che i comuni devono fare i conti con bilanci dal respiro sempre più corto, con la necessità di aumentare la pressione fiscale sui cittadini.

“Facciamo un esempio - conclude Baglioni - secondo alcune stime se cedessimo la quota maggioritaria delle nostre farmacie nelle casse del comune entrerebbero oltre 35 miliardi di lire: con una parte di questi fondi andremmo a finanziare gli investimenti, con l’altra potremmo estinguere i mutui rinegoziati, che non graverebbero più per decenni sul nostro bilancio.
Una bella boccata d’ossigeno per il nostro comune e per i contribuenti scandiccesi. Consideriamo poi il caso bolognese dove, dopo la cessione della quota maggioritaria delle farmacie ad una società tedesca gli utili sono aumentati del 29 percento, con quasi la metà di quell’incremento che è entrato nelle casse di quel Comune”.

Per le farmacie la strada pare così segnata: formazione della S.p.A. e, contemporaneamente, discussione sulle quote azionarie da cedere, sulle alienazioni degli immobili, etc.
Passaggi che vedranno protagonisti sul piano politico il Consiglio Comunale, su quello tecnico operativo i dirigenti ed i direttori delle farmacie. Matteo Gucci

Vademecum "Partecipazioni"

L’Assessore Baglioni
Un dettagliato dossier di schede, una per ogni attività a cui l’Amministrazione Comunale partecipa, accompagna la comunicazione che l’Assessore Baglioni ha consegnato alla analisi del Consiglio Comunale. Il Rapporto, che sarà poi oggetto di osservazioni e dibattito da parte dell’assemblea, rappresenta il quadro completo dei vari settori e delle 21 tra società, associazioni o quant’altro vedono protagonista in prima persona o partner , a vario titolo e livello, il Comune di Scandicci.
Servizi sociali
Per scuola, asili, assistenza sociale la legislazione consente poche e molto mediate forme di collaborazione con il privato. Ma si pone in ogni caso la necessità di razionalizzare ed “aziendalizzare” la gestione. La via indicata, come già avvenuto per i servizi culturali -biblioteca, teatro e scuola di musica- potrebbe essere, per alcuni servizi, quella della nascita di una “istituzione” dotata di propria personalità giuridica, autonomia gestionale e statutaria, con obbligo di pareggio di bilancio.

Impianti sportivi
Esiste già, con buoni risultati, una gestione degli impianti da parte delle società sportive convenzionate con l’amministrazione comunale. Tuttavia questa modalità non risolve la frammentazione della gestione stessa e fa ricadere sull’ente locale le non rare tensioni tra i vari soggetti coinvolti. Più che quella della “istituzione”, che nella sua fase costitutiva costringerebbe il Comune a riassumere su di sé l’intera gestione, la prospettiva da seguire pare più essere quella di far nascere in futuro una S.p.A. a prevalente capitale pubblico.

Farmacie
La discussione, da tempo avviata sia a livello regionale che nazionale, ha già prodotto in alcune città l’avvio della privatizzazione della rete delle farmacie comunali. Il Consiglio Comunale di Scandicci ha già affrontato l’argomento nello scorso mese di febbraio. In quella sede fu ribadita la volontà di creare una S.p.A. seppure a prevalente capitale pubblico. In questa fase, sulla base di uno studio realizzato da Fidi Toscana, è in corso d’avvio la procedura per la costituzione della società per azioni. L’ipotesi è quella di individuare un privato con partecipazione azionaria simbolica per incrementare successivamente la presenza di soci privati attraverso la vendita da parte del Comune del proprio capitale in quota percentuale da definirsi. Per la costituzione della S.p.A. sono comunque necessari diversi passaggi istituzionali. In Toscana hanno già proceduto seguendo questo iter Grosseto, Pisa, Lucca, Pontedera. Altri casi in Italia, Bologna e Rimini.

Casa
E’ in corso lo studio per la costituzione di un nuovo soggetto gestore dell’edilizia residenziale pubblica, ed entro la fine del 2000 dovrebbe essere sottoposta alla Conferenza dei Sindaci una bozza di convenzione propedeutica che fissa tutti i punti ed i passaggi necessari alla nascita di Publicasa.

Cimiteri
La via scelta è quella del project financing. Una commissione mista, tecnica e politica, ha valutato utile l’ offerta presentata dal Consorzio Etruria. Entro il 31 dicembre, termine stabilito per legge, verrà affidato il progetto. Il project financing, previsto dalla legge Merloni-ter, è una modalità che -seppur stenti a decollare- è in grado di far fronte ad una domanda di infrastrutture che i soli finanziamenti pubblici non sono in grado di soddisfare. Avviene che il soggetto privato progetta, costruisce e gestisce così da rientrare in un arco di tempo definito delle risorse investite.

Trasporto pubblico
Dal prossimo 1° gennaio Ataf sarà ufficialmente una società per azioni ad esclusivo capitale pubblico. Scandicci ha già deliberato la propria adesione alla fine di settembre con una partecipazione pari al 4,27 del capitale sociale. Nel corso degli ultimi tre anni si è intanto assistito alla nascita di una rete di aziende specializzate, alle quali Ataf partecipa con quote più o meno significative, ed il cui scopo è comunque quello di rendere più adeguato alla domanda il funzionamento del trasporto pubblico. Sono così nate Li-nea S.p.A., I-mago, Opi-Tec S.p.A., Firenze Metano, Firenze Parcheggi. Ma la vera rivoluzione nel sistema del trasporto pubblico avverrà nel 2004 quando andrà in vigore la totale liberalizzazione. E’ per quella data che dovrà essere bandita una gara europea per l’assegnazione del servizio.

Firenze Parcheggi
Firenze Parcheggi S.p.A. ha come scopo societario la realizzazione, l’ampliamento e la ristrutturazione di strutture immobiliari da adibire a centri intermodali, autosilos e parcheggi assumendone anche la gestione. Scandicci è socio di questa S.p.A. con un valore nominale di 200 milioni pari allo 0,74%. Non ha rappresentanti nel C.d.A., ma ha stipulato con Firenze Parcheggi un protocollo d’intesa per investimenti che riguardano la progettazione di un parcheggio sotterraneo per 200 posti in via Pantin e della sovrastante piazza per la quale è all’esame la proposta di variante urbanistica.

Agenzia fiorentina per l’energia S.r.l.
Scopo di questo soggetto di recente costituzione è la redazione e l’adesione a programmi di intervento per la promozione delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico, l’autorizzazione alla installazione ed all’esercizio degli impianti di produzione dell’energia, il controllo del rendimento energetico degli impianti. Scandicci partecipa all’Agenzia con una quota pari al 2,9% del capitale sociale ed è rappresentata nel Consiglio d’Amministrazione da Giuseppe Notaro, indicato anche dal Comune di Sesto e dalla Comunità Montana del Mugello-Val di Sieve.

Publiservizi S.p.A.
Il Consiag si scioglierà nel 2001 dopo il conferimento dei rami aziendali in altre società operative. I Consigli Comunali dei comuni consorziati hanno già approvato l’operazione. Questo processo è accompagnato dalla nascita di Publiservizi costituita con la trasformazione di Publiser S.p.A. e con il concentramento di altre aziende pubbliche quali Asmiu, Rsu e appunto Consiag. Publiservizi S.p.A. è quindi una società di concentrazione articolata però nelle seguenti società operative di scopo: Publiambiente per i rifiuti, Publienergia per la gestione del metano e delle risorse energetiche, Publiacqua per la gestione completa del ciclo integrato compresa la depurazione. In Publienergia Scandicci è presente nel C.d.A. con il consigliere Fausto Merlotti. In Publiacqua Scandicci ha invece nominato Michele Marallo in qualità di Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti.

Safi
Dell’azienda di raccolta e smaltimento rifiuti che comprende altri comuni del Chianti fiorentino Scandicci possiede il 10% di quota capitale pari a 19.600 azioni per un valore di 376 milioni. E’ ormai avviata una fase che dovrebbe condurre alla fusione con Quadrifoglio, l’azienda dei rifiuti di Firenze. Obiettivi di questo passaggio, che dovrebbe essere suggellato, entro poco tempo, da una firma su un documento condiviso dai Sindaci di tutti i comuni interessati (Firenze, Sesto, Calenzano, Campi e Signa per Quadrifoglio; Scandicci, Impruneta, Fiesole, Bagno a Ripoli, Greve, Barberino, San Casciano e Tavarnelle per Safi) sono sia la costruzione di impianti di termovalorizzazione che una politica tariffaria sui rifiuti omogenea e più bassa.

Consorzio Bonifica della Pesa
Scandicci ha nominato Stefano Mieli quale proprio membro nella Consulta. Il Consorzio si occupa del recupero del patrimonio fluviale e del miglioramento dell’assetto idraulico. E’ operativo anche nella piana di Settimo dove sono in corso diversi progetti di manutenzione del sistema dei fossi.

Fidi Toscana
Scandicci partecipa a questo S.p.A. con un capitale di 12 milioni, pari allo 0,015%. La società nasce con lo scopo di favorire l’accesso al credito -a breve, medio e lungo termine; ordinario, agevolato- o ad altre forme di finanziamento -factoring, leasing- per le imprese di minori dimensioni che, seppur sprovviste di garanzie, presentano valide prospettive di sviluppo. Oggi, che è però sempre più orientata verso la gestione di agevolazioni finanziarie regionali, comunitarie ed alla finanza di progetto, l’Amministrazione Comunale è intenzionata a ritirare al sua partecipazione alla Fidi entro il 2001.

Promolavoro
Scandicci partecipa con una quota di 117.550.000 di lire, pari al 3,5%. L’associazione nasce nel 1988 per iniziativa dei comuni di Firenze, Prato e della Provincia di Firenze. Ha lo scopo di incentivare e promuovere la creazione, lo sviluppo ed il sostegno di nuove imprese, sostenere la realizzazione di progetti occupazionali in imprese già esistenti, assistere e promuovere progetti di pubblica utilità , etc. Attualmente questo organismo è attraversato da una crisi conseguente i cambiamenti legislativi nel mercato del lavoro. Sarà necessario che si evolva verso nuovi assetti di concentrazione con altre agenzie di servizi per l’economia locale.

Polimoda
Scandicci è entrato da poco in questo Ente che ha come scopi quello di promuovere attività di studio, ricerca, insegnamento, formazione professionale e documentazione nei campi delle arti applicate alla moda ed al costume. Nel piano didattico sono inseriti corsi sulla pelletteria che si collegano al Progetto Acciaiolo.

Progetto Acciaiolo
Si è già costituito un comitato formato da Comune, Associazione Industriali, Aimpes, Cna, Camera di Commercio, Polimoda, Gucci e organizzazioni sindacali che devono individuare, tra le altre cose, anche a forma giuridica, associazione o fondazione, per la gestione del progetto, delle attività e della struttura. (A pagina 3 di questo stesso numero del giornale le notizie sul progetto e sul piano dei finanziamenti).

Associazione Russell
Costituita nella passata legislatura, si occupa della formazione post scuola secondaria. Il valore strategico è di aver assegnato questo compito alla scuola di stato facendola dialogare con le istituzioni pubbliche e con le imprese private. Oltre al Comune ed all’istituto Russell-Newton fanno parte dell’associazione sia la Cna che la Confapi. Legami di collaborazione stabile sono attivi con le aziende Gucci, The Bridge e Salvadori.

Istituzione Cultura
L’obiettivo è di allargare il suo raggio di azione e dotarla di sempre maggiore autonomia. Fondata sulla gestione e programmazione del Teatro Studio, della biblioteca comunale e della scuola di musica, Scandicci Cultura dovrebbe qualificarsi come il braccio operativo a 360 gradi dell’assessorato occupandosi in prospettiva anche delle iniziative promosse dall’Informagiovani e dal Centro di documentazione Le Corbinaie.

Associazione Dino Campana
Presieduta dal Sindaco di Marradi raccoglie tutte le città campaniane. Ha come obiettivo quello di promuovere la poesia, con particolare attenzione ai giovani scrittori. Ogni anno consegna un importante premio, assegnato per il 2000 a Mario Luzi.

Associazione Strade del vino
Ha lo scopo di promuovere e valorizzare i prodotti ed i luoghi dove si produce il Chianti dei colli fiorentini. Ha la propria sede a Lastra a Signa e associa anche alcune aziende di Scandicci. Strumento da sostenere e potenziare in chiave di sviluppo di uno dei terreni di intervento turistico.

Società Poggio Valicaia
Sono in corso le procedure per la sua liquidazione e per il passaggio dei beni al Comune di Scandicci.

Isola dei Renai S.p.A.
Formata da Consiag e Progetto Renai S.r.l., la società, a prevalente capitale pubblico, gestisce il parco naturale Isola dei Renai nato per il recupero ambientale dell’area fluviale. Scandicci ha in atto le procedure per aderire alla società.