L'IPER DI PONTIGNALE

Ai nastri di partenza l’iter amministrativo per la realizzazione del centro commerciale Unicoop a Pontignale. Dopo il vaglio della Giunta e della seconda Commissione consiliare per l’Urbanistica il progetto arriva all’esame del Consiglio comunale. Il nuovo centro sarà costruito su un’area di 52 mila mq, di cui 10 mila in superfici di vendita per grande distribuzione, oltre ad attrezzature commerciali fino ad un massimo di 15 mila mq. La previsione delle superfici di vendita era già contenuta in un’intesa dell’aprile 2000 tra i Comuni di Firenze, Scandicci e Lastra a Signa, e dal 2003 nella disciplina urbanistica delle attività commerciali. Il vicesindaco Baglioni: “Un centro all’avanguardia, di qualità architettonica, con funzioni dedicate alla città, e particolare attenzione alle soluzioni ambientali e agli aspetti occupazionali”.

Due edifici accoppiati, con 10 mila mq di vendita per grande distribuzione e attrezzature commerciali per un massimo di 15 mila mq, 800 posti auto pubblici che serviranno in futuro da parcheggio scambiatore con la tramvia, verde pubblico, piste ciclabili, viabilità interna ed esterna con il raccordo di Borgo ai Fossi. Sono questi i contenuti dell’intervento di Pontignale che sarà realizzato da Unicoop su una superficie complessiva di 52 mila metri quadri, nell’area dell’ex Cdr, che è stato presentato alla Giunta e alla seconda Commissione consiliare per l’Urbanistica. La previsione di queste superfici di vendita era già contenuta in un protocollo d’intesa firmato dai Comuni di Firenze, Scandicci e Lastra a Signa nell’aprile del 2000: l’accordo riduceva le dimensioni del centro di San Lorenzo a Greve, portava da 62 mila a 52 mila i metri quadri a Pontignale, fissa per il futuro di Lastra a Signa una media distribuzione per gli alimentari con le superfici restanti riservate al no food. In base a questo accordo nel 2003 il Consiglio comunale ha approvato la Disciplina urbanistica delle attività commerciali, ripresa nel maggio del 2007 nel Regolamento urbanistico. “Sarà un centro all’avanguardia, non solo dal punto di vista commerciale”, spiega l’assessore all’Urbanistica Alessandro Baglioni, “avrà anche funzioni rivolte alla città con particolare attenzione ai cittadini della zona di Pontignale, a questo proposito prevediamo risorse per incrementare il verde pubblico di mitigazione; al centro del progetto ci sono poi le soluzioni per il risparmio energetico e l’assetto idrogeologico; soprattutto saranno interessanti gli aspetti occupazionali, non soltanto per l’insediamento ma per tutto l’indotto”. Secondo le previsioni il centro del Pontignale sarà raggiunto in futuro da un ramo della tramvia, per ottenere con gli 800 posti auto pubblici il secondo parcheggio scambiatore del sistema tramviario, così come fissato anche nel Piano strategico. “Per quanto riguarda la viabilità – prosegue Baglioni – i flussi di traffico sono stati simulati da uno studio di Spea: la previsione è che il centro attrarrà veicoli da Scandicci, da Lastra a Signa e da Signa e in parte dal quartiere 4 di Firenze, ma non dal quadrante nord ovest né dal circondario di Empoli, zone dove già si trovano altre strutture di grande distribuzione”. Oltre alle opere per la viabilità a carico dei costruttori, il sistema del traffico nella zona funzionerà grazie anche alla rotonda all’incrocio tra via Baccio da Montelupo e via Minervini, per la quale il Comune di Firenze ha già previsto lo stanziamento nel 2008. Gli aspetti ambientali, idrogeologici e della mobilità sono riuniti in un documento di sintesi che è stato presentato alle associazioni di categoria, ai sindacati e a Legambiente come associazione riconosciuta. [M. G.]


LA VICENDA URBANISTICA
La Variante generale del Prgc (5 giugno 1991) prevedeva una zona di espansione soggetta a Piano Attuativo (Centro Direzionale Regionale Cdr.”) con varie destinazioni: attività terziario-direzionali, esercizi commerciali (con 800 mq di Sul per la grande distribuzione), centro esposizione e congressi, residence e ricettività minore legata al centro congressi. La volumetria massima di progetto era pari a mc 226.700 con altezza massima di m 50.
Nel febbraio 2000 l’amministrazione, con il documento “Strategie e linee d’indirizzo per lo sviluppo della rete commerciale”, definisce nuovi criteri di pianificazione e programmazione urbanistica per il commercio. Contemporaneamente, in applicazione del ‘Decreto Bersani’, vengono aggiornate le previsioni riferite all’area in esame, e delineato il potenziamento delle attività commerciali la cui disciplina urbanistica viene rimandanta ad un successivo specifico atto di Variante al PRG.
Nell’aprile dello stesso anno il Consiglio Comunale approva il “Protocollo d’intesa fra i comuni di Firenze, Scandicci e Lastra a Signa sulle politiche urbanistiche della grande distribuzione commerciale” nel quadrante sud-ovest dell’area metropolitana riferite al settore della grande distribuzione commerciale. ll documento prevede, nell’ambito di una coerente distribuzione delle superfici commerciali, il ridimensionamento delle previsioni di grande distribuzione localizzate nei comuni di Firenze e Lastra a Signa e la concentrazione di superfici di vendita nell’area ex Cdr.
Nel novembre 2003 il Consiglio Comunale approva la Variante al PRG denominata “Disciplina urbanistica delle attività commerciali”. Al posto dell’originaria previsione a carattere polifunzionale (“Centro direzionale regionale”) viene prevista la realizzazione di un insediamento commerciale pressoché monofunzionale destinato alla grande distribuzione (l’unico nel territorio comunale). In termini di superficie la nuova previsione - parzialmente ridotta come stabilito dal Protocollo d’intesa tra comuni - fissa una superficie utile lorda massima di mq 52.000, dei quali 25.000 per la vendita, ed un’altezza massima di m 20. La superficie territoriale complessiva destinata al Piano attuativo viene individuata in circa mq 94.100, in luogo dei precedenti mq 155.000 circa.
Il 31 maggio 2004 il Consiglio Comunale approva il Piano Strutturale che contiene una specifica scheda (Utoe n° 6) che elenca gli indirizzi e le prescrizioni generali per la tutela degli aspetti idrogeologici, agronomici e ambientali, gli obiettivi e le strategie da perseguire, e conferma le previsioni introdotte dalla Variante ed il dimensionamento massimo per i nuovi insediamenti commerciali e di grande distribuzione.
Nel febbraio 2007 il Consiglio Comunale approva il Regolamento urbanistico che conferma i dimensionamenti e le superfici elevando l’altezza massima consentita da 20 a 30 metri.
Architettura - Grazie a soluzioni estetiche innovative, non consuete per insediamenti di questo tipo, risulta particolarmente curata la progettazione architettonica delle strutture commerciali e direzionali. L’intento è quello di caratterizzare qualitativamente l’ingresso alla città dall’autostrada, cercando di veicolare anche con i segni architettonici la propensione all’innovazione che caratterizza il territorio di Scandicci. E’ previsto un sistema di spazi aperti (verde, parcheggi, percorsi pedonali e ciclabili, etc.) adeguatamente raccordato agli spazi aperti esistenti e/o previsti nelle aree limitrofe.
Parcheggi - Le vaste superfici di parcheggio, sia ad uso privato che ad uso pubblico, fortemente impattanti se distribuite in maniera estensiva al contorno dell’insediamento commerciale, sono collocate su più piani garantendo un notevole contenimento del consumo di suolo.
Tramvia e viabilità - E’ prefigurato un possibile collegamento a ponte con il futuro nuovo capolinea della tramvia, con eventuale partecipazione del soggetto attuatore agli oneri di progettazione e realizzazione dell’opera. E’ inoltre previsto il completamento degli assetti viabilistici nell’area interessata (con particolare riferimento ai tratti necessari per garantire una efficace accessibilità veicolare alle strutture commerciali) e nelle aree circostanti (zona Borgo ai Fossi).
Completamento dell’assetto viario di interscambio con l’Autostrada A1 e la FI-PI-LI - Dal punto di vista della mobilità il progetto fa riferimento allo studio Spea (novembre 2003) riferito all’analisi dei flussi di traffico indotti dalla realizzazione dell’insediamento commerciale ed alla verifica della funzionalità trasportistica del nuovo casello Firenze-Scandicci.
Quadro economico - Il documento “Valutazione degli impatti settoriali e occupazionali” analizza gli effetti dell’entrata in funzione del nuovo polo commerciale sia in termini di incidenza sulla redditività dei punti vendita della rete che in termini di ricaduta occupazionale. Il bacino di riferimento comprende i Comuni di Scandicci, Firenze Q1 - Centro Storico, Firenze Q4 - Isolotto/Legnaia, Lastra a Signa, Signa, Bagno a Ripoli, Impruneta, Montelupo Fiorentino, San Casciano, Tavarnelle, Barberino Val d’Elsa, Capraia e Limite, Castelfiorentino, Empoli, Montespertoli, Greve in Chianti e Vinci, per una popolazione totale pari a n. 421.450 unità. L’estensione di tale bacino è stata definita con riferimento ad altri centri con analoga capacità di attrazione: I Gigli a Campi Bisenzio, i centri commerciali di Sesto Fiorentino, Montecatini, Massa e Cozzile. Lo studio prevede l’assenza di effetti stimabili sul comparto alimentare in quanto la superficie di vendita risulta sostanzialmente equivalente a quella esistente nell’ipermercato di Lastra a Signa, da trasferirsi in tale nuovo insediamento. Per quanto concerne il settore non alimentare l’incidenza sulla redditività dei punti vendita esistenti non costituisce un fattore di rischio.
Quadro occupazionale - La stima degli addetti da impegnare nel polo commerciale di Scandicci (al netto del numero di occupati nell’ipermercato di Lastra a Signa), calcolata in base ai dati disponibili per poli commerciali simili a quello oggetto di studio, è quantificata in 383. Al fine di monitorare la ricaduta occupazionale il soggetto attuatore/gestore dovrà fornire all’Amministrazione Comunale, per sei anni a partire dall’entrata in esercizio della struttura, un rapporto annuale sul numero complessivo degli occupati nel nuovo insediamento commerciale, con precisazione del numero di addetti residenti nel Comune di Scandicci; un rapporto biennale sul saldo occupazionale relativo agli esercizi commerciali non alimentari, calcolato sia all’interno del territorio comunale di Scandicci che nel bacino di riferimento. Dovrà inoltre essere monitorato l’impatto sugli esercizi commerciali non alimentari di Scandicci e del più ampio bacino. A tal fine dovrà essere realizzato anche un rapporto triennale, per due trienni consecutivi, sull’andamento dei punti vendita della rete di distribuzione esistente in termini di cessazione o aperta di nuovi esercizi e/o in termini di incidenza sul fatturato.
Monitoraggio - Saranno monitorati gli effetti legati alla mobilità, ai volumi di traffico veicolare sulle principali direttrici di accesso all’insediamento commerciale e le eventuali conseguenze ambientali legate all’incremento dell’inquinamento acustico ed atmosferco. [Cl. Ar.]