TEMPO di Bilanci

Comune previsione 2001
Quanto costa
amministrare la città
Come ogni anno è febbraio il mese dell'approvazione del Bilancio di previsione e del Programma triennale delle opere e degli investimenti. Presentato al Consiglio Comunale a dicembre, raffinato, limato, confrontato con le parti sociali e le associazioni di categoria, il documento economico e finanziario che riguarda il 2001 torna in aula per la discussione, gli emendamenti ed infine il voto. Gli indirizzi e le scelte della Giunta e della maggioranza di centro sinistra sembrano in ogni modo ben definiti: aumenti tariffari contenuti nei limiti dell'indice inflattivo (fino al 3%), ritocchi a Ici, Tarsu ed addizionale Irpef. Il tutto per far fronte agli investimenti in corso, a quelli in programma, per garantire i servizi, anzi, in certi settori, potenziarli.


ICI per abitazioni principale

Il Bilancio di previsione per il 2001 dice che dalle casse del Comune usciranno 87 miliardi di cui 29 per il personale, 17 per i rifiuti, 13 per il sociale. A fronte di queste spese 19 miliardi e mezzo arriveranno dai trasferimenti di Stato e Regione. Dopoché, i rimanenti 68 miliardi necessari a raggiungere il pareggio devono essere trovati dal Comune in proprio. In alternativa ridurre o chiudere i servizi. Altre strade, almeno per il 2001, non ve ne sono, dicono Sindaco e Giunta, che hanno già aperto la discussione sulla spa per le farmacie e su quante quote assegnare al partner privato. Ma questa, comunque vada a finire, sarà in ogni caso storia "economica e finanziaria" del 2002. Così una buona metà di quei 68 miliardi che mancano per arrivare a 87 vanno trovati, perché dentro questa cifra stanno anche le politiche sociali, educative ed urbanistiche che vedranno crescere offerta di servizi, di strutture ed opere. "Chiediamo ai cittadini un altro sforzo", dice il Sindaco. Sforzo che viene anche quantificato: 136 lire a testa al giorno in più rispetto allo scorso anno. "Nel 2000", dice Giovanni Doddoli, "ogni cittadino con Irpef, Ici e Tarsu dava al Comune 718 lire al giorno. Nel 2001 dovrà darne 854: tutto sommato non ci pare una cifra esagerata".
Guardiamo allora da cosa vengono queste 136 lire al giorno di aumento. L'addizionale Irpef dovrebbe passare dallo 0,2% allo 0,35% che significa un +29.000 lire a testa all'anno; l'ICI sulla prima casa salirebbe dal 5 al 5,2 permille, equivalenti a + 5000 lire; la TARSU registrerebbe un incremento di 15.000 lire. Aumenti in parte dovuti all’interruzione dell'effetto benefico della lotta all'evasione che aveva consentito negli anni passati di ridurre sia l'Ici sia la Tarsu. E, per i rifiuti, alla legge che impone comunque, entro il 2003, che la tariffa copra per intero il costo del servizio, per cui "è inevitabile che progressivamente il costo salga", dice il Sindaco. Il settore, in ogni caso, è proprio in questo periodo in gran movimento: Safi e Quadrifoglio stanno andando verso la fusione,come ormai sembra difficile rinviare ancora, da parte degli enti locali e della Provincia, quel piano di intervento che prevede nuove tecnologie per gli impianti di smaltimento -dai termodistruttori alle stazioni di compostaggio- da realizzare con forti investimenti.


Tassa rifiuti abitazioni (in lire al metro quadro)

Complessivamente nel 2001 l'Amministrazione Comunale prevede così di incassare 3,5 miliardi dall'addizionale Irpef, 12,6 miliardi dalla Tarsu, 4 miliardi di Ici per la prima casa ed altri 11,3 miliardi dalle imprese.Il rimanente necessario a raggiungere il pareggio di bilancio arriverà poi dagli incassi delle farmacie (19 miliardi), dalla refezione (quasi 2 miliardi), dalle multe (1 miliardo e mezzo), dai nidi (850 milioni), dai trasporti scolastici (105 milioni). Infine ancora 12 miliardi di entrate sono previsti dai cimiteri, i canoni idrici, la depurazione, la pubblicità, etc. In cambio investimenti, opere e servizi affermano Sindaco e Giunta. Come il potenziamento di nidi e materne: una nuova struttura alla Dino Campana per 60 posti di nido e 2 nuove sezioni di materna statale. A Badia a Settimo, nella ex scuola, altri 60 posti per i più piccoli ed 1 sezione di materna statale, a partire dal prossimo anno scolastico, quando cesserà la privata delle suore. Sempre per le materne una nuova sezione di statale alla scuola di Largo Spontini. E per l'handicap un nuovo servizio in Vicolo Busoni, a Casellina, in collaborazione con il Comune di Firenze, dove è stato acquistato un appartamento per sperimentare, con la gestione del CUI, un percorso di vita indipendente. Alla voce Programma Triennale, solo per dire degli interventi più sostanziosi, 4 miliardi e mezzo per il piano integrato di Badia, 3 miliardi e mezzo per la RSA ed il centro sociale, 3 miliardi per l'Acciaiolo, 2 miliardi e 700 milioni per aree a verde e parcheggi, 2 miliardi e 400 milioni per la viabilità a San Colombano ed altri 500 milioni per il piano integrato, 1 miliardo per la ristrutturazione di Piazza Matteotti. (Cl.Ar.)


Investimenti (in milioni di lire)


I costi dell'Istituzione
Le sfide di
Scandicci Cultura


Preceduto da un giudizio positivo sul primo triennio di attività, ed inserito dentro un quadro strategico di insieme - l'adesione a FederCulture che consentirà un confronto ancor più deciso con le logiche e le sfide del mercato- arriva puntuale il Piano Programma per il 2001 della Istituzione ScandicciCultura. Che, forte di relazioni più o meno complesse con l'economia locale (Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Molteni Farmaceutici, Unicoop di Firenze, Consiag, Gucci),sta affinando anche i suoi rapporti istituzionali non comunali: un finanziamento triennale di 90 milioni del Dipartimento dello Spettacolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; un supporto dalla Regione per la formazione teatrale e la promozione alla lettura tra i giovani; dalla Provincia di Firenze 16 milioni per il coordinamento del sistema interbibliotecario fiorentino ed altri 80 milioni per l'acquisto centralizzato di libri per l'intero sistema.
Risorse che, insieme agli incassi da spettacoli, corsi teatrali e dal recupero spese per i servizi aggiuntivi della biblioteca, ha ridotto in un solo anno di oltre 7.7 punti l'incidenza dei trasferimenti comunali sul totale delle entrate (siamo ora al 71.7%), portandole da 1.136 milioni delle previsioni iniziali a 1.338 milioni dell'ultima variazione di bilancio. Tutto questo, si legge nella relazione firmata dal Direttore dell'Istituzione, Stefano De Martin, "ha consentito di organizzare meglio i servizi, potenziare le attività, ammodernare le dotazioni informatiche e tecnologiche, potenziare comunicazione e promozione".
A proposito di uscite, una voce significativa è la spesa per il personale, oggi di 2 miliardi e 300 milioni, che, scrive De Martin, è comunque carente perché "mancano un esperto teatrale ed un operatore per il settore musicale, ruolo che al momento è stato coperto con un incarico ad un professionista esterno per individuare le giuste modalità di coinvolgimento nel progetto di realtà cittadine e dell'area metropolitana".
Sul versante delle attività, con l'avvio dell'autonomia scolastica, l'Istituzione sta partecipando ad un "tavolo programmatico e di confronto" tra gli operatori dei servizi culturali e quelli della scuola. E già si registrano i primi effetti positivi: per il teatro, con il successo della rassegna dedicata ai ragazzi, con le iscrizioni al corso di aggiornamento sul teatro per le giovani generazioni,con la partecipazione alla costruzione di spettacoli nelle scuole dell'obbligo; per la biblioteca, con l'incremento di visite delle scuole e con il successo del progetto GiovaLeggere; per la scuola di musica, con il riconoscimento che le viene da genitori, docenti e studenti.
"Per questo", dice De Martin, "dovremo ricercare una sinergia maggiore con il Centro Comunale di Documentazione e Produzione Didattica Le Corbinaie".
L'attenzione alle nuove generazioni si ritrova anche nell'arrivo in teatro di due nuove giovani compagnie, GogMagog e Kinkaleri; nella collaborazione con l'associazione Istituto Charenton; nei progetti di formazione per animatori alla lettura, scenotecnici, illuminotecnici, nei corsi di musica elettronica, nel premio di lettura LiberNauta. Senza contare i rapporti con il Fringe Festival, l'Officina Giovani Contatto, StranoNetwork , Le Nozze di Figaro, il Centro d'Arte contemporanea Pecci che, dice De Martin, "danno concretezza a quella politica culturale di area metropolitana dentro la quale Scandicci può svolgere un ruolo da protagonisti solo se riusciremo a confermare la nostra attenzione, per la ricerca e la sperimentazione sui linguaggi artistici".

La biblioteca
Riconfermata la funzione di coordinamento interbibliotecario fiorentino , 33 punti in rete con una mole di attività da svolgere e di progetti da realizzare. Aspetti decisivi del futuro: la nuova struttura di piazza Cioppi, che la accoglierà prevedibilmente nel 2003, il progetto di valorizzazione della storia locale, il progetto GiovaLeggere, il concorso letterario Libernauta l'offerta di spazi ed occasioni di autogestione per universitari, penalizzati nella loro attività di studio dalla mancanza di luoghi nelle sedi preposte.

La musica
Esperienza riconosciuta da tutti come una delle più interessanti nell'area fiorentina.
Aspetti decisivi: individuazione di una nuova sede, costituzione di un centro di promozione e produzione musicale, produzione/distribuzione commerciale dei cd della scuola, apertura di un atelier per la musica elettronica, potenziamento del rapporto e collaborazione con la realtà locale, consolidamento del "gemellaggio artistico", con il Centro Studi Musicali Sheherazade di Reggio Emilia, rilancio in chiave metropolitana della rassegna "I linguaggi della musica".

Il teatro
Il Teatro Studio sta assumendo sempre più le caratteristiche di un cantiere aperto, di un laboratorio dove si produce arte e cultura. In questa ottica va letta la scelta di ospitare permanentemente quattro compagnie: Piccoli Principi, Krypton, GogMagog, Kinkaleri. Inoltre il Teatro Studio dovrà essere sempre più luogo dove si discutono ed elaborano progetti non solo teatrali; le proposte di questi anni, sul piano delle arti letterarie, visive e multimediali,sono state molto apprezzate, evidenziando l'esistenza di spazi poco esplorati e di curiosità assai diffuse nell'area fiorentina.
Per quest'anno è allo studio un progetto articolato in performances, incontri, proiezioni, rappresentazioni teatrali, sulle "frontiere del limite/dei confini del pensiero e delle arti", coinvolgendo testimoni e protagonisti della riflessione filosofica e dell'azione artistica internazionale. Nel 2001, infine,con la realizzazione di un libro e di un evento particolare saranno festeggiati i dieci anni di vita del Teatro Studio. (Cl.Ar.)


Uscite in diversi momenti dell’attività dell’Istituzione