CELEBRAZIONI
La Giornata della Memoria
Scandicci celebra la liberazione dei prigionieri di Auschwitz. Incontri con la cittadinanza e due spettacoli teatrali
Il 27 gennaio del 1944 le porte del campo di sterminio di Auschwitz furono aperte dall’esercito dell’Armata Rossa in marcia verso Berlino. Così questa data è quella scelta dall’Unione Europea per ricordare tutte le vittime dell’Olocausto.
La Giornata della memoria, così come la Festa della Toscana celebrata il 30 novembre scorso, è quindi nel calendario anche del Comune di Scandicci che organizza per questa ricorrenza una serie di iniziative culturali ed istituzionali. Tutto anticipa e segue la seduta straordinaria ed aperta del Consiglio Comunale, convocato per le ore 15 del 27 gennaio, al quale parteciperanno e prenderanno la parola i rappresentanti delle comunità ebraica, dell’associazione rom Amalipe Romano, delle associazioni dei deporati, di Arci gay e Anpi.

IL CINEMA L’associzione Senza Denari propone la proiezione di tre film: Kapò (25 gennaio, ore 21.15, Sala Consiliare del Comune), “Amen” (27 gennaio, ore 21.15, alla Casa del popolo di San Giusto) e Rosenstrasse (1° febbraio, ore 21.15, Casa del popolo di Vingone) .

GLI INCONTRI Il 9 febbraio (ore 10, Informagiovani, Piazza Togliatti) si svolgerà la presentazione del volume “Ebrei a Firenze 1938-1944”. Parteciperanno i curatori M.Giovanna Bencistà, Silvano Priori, Giovanni Verni e Ugo Sergio Yona. Il 15 febbraio (ore 10, Istituto Russel Newton) Bruno Venezia, reduce di Auschwitz, in un appuntamento che va sotto il titolo “Testimoni di oggi, testimoni di ieri” incontrerà gli studenti delle scuole di ritorno dalla visita a quel campo di sterminio.

LA “MEMORIA” A TEATRO Il 27 gennaio, al Teatro Studio (ore 10.30 per le scuole e 21.15 per il pubblico) andrà in scena “Brundibar”, un’operina di Hans Kràsa , per 10 bambini solisti e coro di bambini accompagnati da un’orchestra. La storia è quella di Pepicek e Aninka, due bambini orfani di padre che hanno bisogno di denaro per comprare del latte per la loro mamma gravemente ammalata. Decidono pertanto di esibirsi in canti e danze come già fa un burbero musicista ambulante chiamato Brundibàr, suonatore di organetto. Ma il burbero Brundibàr, irritato per l’indebita intrusione, fa scacciare i due fratellini dalla piazza, impedendo così il loro generoso ed ingenuo tentativo. In loro aiuto arrivano, però, tre amici animali: un passerotto, un gatto e un cane. Il cattivo Brundibar, non ancora rassegnato, strappa il danaro dalle mani dei bambini e si dà alla fuga, ma viene raggiunto e sconfitto dai fratellini e dai loro amici che suggellano in tal modo la vittoria sulla malvagità con un canto finale. La prima stesura dell’opera fu redatta da Kràsa fra il 1938 e il 1939, ma il precipitare degli eventi e lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, giocarono un ruolo decisivo nel destino del Brundibàr. Kràsa la orchestrò nuovamente a Terezìn, dove fu deportato insieme ad altri musicisti ebrei cechi. La versione che va in scena al Teatro Studio vede la parte vocale curata dalla scuola di musica di Scandicci e dalla Accademia Musicale Fiorentina con solisti della filarmonica Vincenzo Bellini. La direzione orchestrale è di Volfango Dami, la regia di Giancarlo Cauteruccio.
“Kinder-Traum Seminar” (dal 18 al 20 febbraio, ore 21.15, Teatro Studio) è uno studio scenico su un pensiero-parola dedicato alla memoria collettiva dell’ olocausto, ideato ed interpretato da Enzo Moscato. La traduzione del titolo tedesco è “Seminario sui sogni dei bambini” o, in una interpretazione più giusta “Seminario sui bambini in sogno”. “Kinder –Traum Seminar” è una raccolta di voci differenti catturate all’ interno della più devastante tragedia collettiva di cui la storia dell’ umanità possa ammantarsi: l’ olocausto. Lo spettacolo non vuole essere una rielaborazione storico-cronologica di quegli avvenimenti anche perché il luogo prescelto , il Teatro, è sede per eccellenza non dei fatti o del reale, ma del simbolico e dell’ immaginario. Simbolica, immaginaria, evocativa, elusiva, è la dimensione, scenica e di scrittura, in cui l’ autore-interprete-regista della rappresentazione, vuole calare quelle truci vicende, sulla scia, del resto, di quanto Enzo Moscato ha già fatto, lavorando sulla storia, in altre sue ‘performances. (C.A.)

REPORTER DI PACE
I bambini e la guerra
Le foto dei reporter ANSA sui conflitti nel mondo

Due milioni i bambini morti in guerra, sei milioni gli invalidi e i feriti, 37 milioni i profughi tra il 1990 e il 2000. Questi alcuni dati delle guerre dimenticate in Ruanda, nella Guinea Bissau, in Sierra Leone, nello Sri Lanka.
Questo ci fa vedere la mostra “Gli occhi dell’innocenza – Le immagini dei piccoli nelle guerre dei grandi”, organizzata a Palazzo Panciatichi da Consiglio regionale della Toscana e dalla agenzia ANSA e dall’11 febbraio all’11 marzo allestita all’interno del Municipio di Scandicci. Si tratta di un proseguimento del progetto Reporter di Pace al quale è stato dedicato l’ultimo numero del 2004 di Città Comune Notizie. La mostra riunisce 75 immagini scattate dai fotografi dell’Ansa che ritraggono i bambini vittime dei conflitti: dal soldato che trasporta un piccolo superstite del massacro di Beslan, ai bambini soldato dell’Africa, ai ragazzini palestinesi. La mostra, benché abbia immagini che possono sconvolgere, deve essere vista proprio dalle scolaresche, perché “lo spirito di questa iniziativa è soprattutto quello di educare i più giovani a sviluppare una cultura del rifiuto della guerra”, commentano Pierluigi Magnaschi, direttore dell’Ansa, e Giosuè Maniaci, capo della redazione fotografica, convinti della giustezza di questa iniziativa con la quale “l’Ansa si apre al territorio e alla cittadinanza, portando la sua esperienza di stile e dialogo”. Partendo dalla mostra l’amministrazione organizzerà una serie di incontri sulle gurre nel mondo. Per uno di questi è prevista, a metà febbraio, la partecipazione di Giandomenico Picco, ex sottosegretario delle Nazioni Unite ed attualmente stretto collaboratore di Kofi Annan.

TEATRO STUDIO
Il nuovo in scena con SentiMenti
Sotto la direzione artistica di Giancarlo Cauteruccio, una stagione dedicata alle arti sceniche

Dopo un’anteprima di stagione caratterizzata da una serie di eventi tutti connotati all’insegna della multidisciplinarietà delle arti sceniche,
il direttore artistico delle attività teatrali, degli eventi urbani e dell’estate culturale di Scandicci Cultura, Giancarlo Cauteruccio, ha presentato “SENTI-MENTI” il progetto culturale su cui si basa la programmazione del Teatro Studio e del Teatro Aurora di Scandicci, che inizia dai primi giorni di gennaio. “Si tratta di un progetto complesso” dice Cauteruccio, “per una ricerca artistica che produce interrogazione e non sterile appagamento, non basato su un regime di accondiscendenza nei confronti del pubblico ma sul recupero di un vero sentire, il sentire delle menti”.
Un progetto che mette in gioco lo spettatore in un reciproco scambio di tensione e energia: da un lato, pensando prevalentemente ad un pubblico di nuova generazione, intende restituire al Teatro Studio la sua funzione di “laboratorio permanente delle arti sceniche e dei linguaggi spettacolari”; dall’altro, pensando al grande pubblico, valorizza l’utilizzazione del Teatro Aurora, una sala per 800 spettatori, come spazio di riferimento cittadino, pensato appositamente per produzioni di qualità con caratteristiche di intrattenimento.
Il Teatro Studio vede la nuova stagione connotarsi come di consueto sulla linea della sperimentazione e del “nuovo teatro”. L’inaugurazione è affidata a HAMLETMASCHINE di Heiner Muller (8 e 9 gennaio), un lavoro di ricerca pura con cui Egumteatro mette a fuoco il tema del dolore, la disperazione, lo smarrimento, la morte. A seguire, poi, i Motus presentano COME UN CANE SENZA PADRONE (21-23 gennaio), uno spettacolo basato su alcuni appunti di Petrolio di Pier Paolo Pasolini; i Kinkaleri con la loro ultima produzione I CENCI (29 gennaio-3 febbraio) mettono in scena la rappresentazione del fallimento ispirandosi ad Artaud.
Enzo Moscato, propone una struggente rappresentazione dell’Olocausto visto dai bambini con KINDER-TRAUM SEMINAR (18-20 febbraio).
Facendo il punto sulla realtà calabrese, tra degrado ambientale e vuoto spirituale Scena Verticale presenta KITSCH HAMLET (25- 27 febbraio); con GIOVANNA D’ARCO APPUNTI DI VIAGGIO (1° e 2 marzo), in una poetica sovrapposizione di parole, suoni e movimenti coreografici, Ilaria Drago di Fortebraccio Teatro porta sulla scena un’inedita rilettura della vita della pulzella d’Orleans. L’Accademia degli Artefatti, insieme al transgender Ermanno Castrista, in arte H.E.R. presenta SAMPLE FROM DIE, DIE MY DARLING (12 e 13 marzo), un concerto teatrale neobarocco la cui drammaturgia s’ispira a “La voce umana” di Jean Cocteau; i Gogmagog, straordinariamente diretti da Graziano Staino, si cimentano in un nuovo lavoro, INAUS (18 marzo- 20 marzo); Fanny & Alexander portano sulla scena ADA, CRONACA FAMILIARE - ARDIS II (15-17 aprile), un lavoro sul rapporto incestuoso tra due fratelli, la poesia e la crudeltà della sessualità e dell’amore infantile; Pureshow Tech presenta TRACKLIST (29 e 30 aprile), uno spettacolo ideato da Giacomo Bernocchi.
Inoltre la Compagnia Krypton, con due riprese, L’ULTIMO NASTRO DI KRAPP (17, 18, 19 gennaio) e UBU C’È (10-16 febbraio), e una prima nazionale con Giancarlo Cauteruccio autore e interprete di MI FA FAME (1-7 aprile), un recital basato su un poemetto in dialetto calabrese sulla fame causata dalla condizione di disagio che si avverte nel mondo contemporaneo.
Parallelamente prosegue anche la stagione del treatro ragazzi con la Compagnia Piccoli Principi che presenta LA FAVOLA DI AMORE E PSICHE (16 gennaio) e la Fondazione Sipario Toscana con DIARIO SEGRETO (4 e 5 marzo). Sviluppando la propria vocazione di centro di aggregazione e fucina creativa, il Teatro Studio porta avanti i progetti di residenza della Compagnia Teatrale Krypton, dei Kinkaleri e della Compagnia Teatrale Piccoli Principi.
Krypton presenta la centesima replica di ROCCO U STORTU (24 gennaio), il fortunato lavoro diretto e interpretato da Fulvio Cauteruccio, e, in prima nazionale, nell’ambito del progetto speciale dedicato a Dino Campana, TRAFITTO DA LANCE (23-28 maggio).
Inoltre cura un Corso di cultura teatrale e dell’attore (ottobre 04 -maggio 05) e sviluppa due laboratori, il primo finalizzato alla realizzazione di un evento urbano realizzato con la direzione di Cauteruccio in collaborazione con alcuni corsi della Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze e dell’Accademia delle Belle Arti (marzo-luglio 05), il secondo dal titolo DINO CAMPANA VISTO DAL TEATRO (maggio 05).
Kinkaleri prevede per la primavera 2005 la presentazione in prima assoluta del progetto video WEST; la Compagnia Teatrale Piccoli Principi, realizza due laboratori: ZITTI ZITTI, finalizzato all’allestimento di uno spettacolo realizzato da bambini, e SILENZI, E PROFONDISSIMA QUIETE rivolto a ragazzi e adulti che presenteranno un evento conclusivo.
Infine i progetti speciali. NEL SENSO DEL CORPO”, sui linguaggi della danza in relazione allo spazio e ai nuovi sistemi visuali (in collaborazione della Fondazione Toscana Spettacolo). OCCHI SUL TEATRO, una rassegna di video che coincide con una serie di documenti unici sull’arte di maestri come Tadeusz Kantor, Heiner Muller, Robert Wilson, Jean Jenet, Bernard-Marie Koltès, Anatoli Vassiliev. PROGETTO POESIA, una lunga serie di serate dedicate a scrittori di nuova generazione ma già ampiamente riconosciuti. VISUAL ART, dove ad essere coinvolto sarà lo spazio urbano, per favorire l’interattività, coinvolgimento indispensabile in quello scambio energetico tra spettatore/luogo e nuovi linguaggi contemporanei.

Invece al Teatro Aurora...
Sei gli spettacoli programmati insieme alla Fondazione Toscana Spettacolo nella sala del Teatro Aurora, seconda edizione della fortunata esperienza del 2004 di Viva l’Italia. Primo appuntamento il 13 gennaio con “Italiani Cincali” con Mario Perrotta. Il 3 febbraio “Reportage Cernobyl” con Roberta Piangiarelli. Giovedì 17 febbraio è la volta di Alessandro Benvenuti con “L’Atletico Ghiaccia”. Il 10 marzo va in scena “Corale dell’attesa” di Giuseppe Manfridi. Mentre il 24 marzo tocca a “SexMachine” del Teatro Club di Udine. Dulcis in fundo l’omaggio a Eduardo De Filippo di Alfonso Santagata e Iaia Forte in scena con “Le voci di dentro”. Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21,15.