REPORTER DI PACE
‘IL SOGNO DI BAGDAD’ VERSO L’IRAQ
Il video realizzato dagli studenti del Russell Newton è partito per l’Iraq per essere trasmesso in quel paese da alcune tv satelliatri. Positivo il bilancio dell’edizione 2007 che ha presentato anche i risultati di un questionario-inchiesta sulla pena di morte

“Il sogno di Bagdad”, il video di Reporter di pace, dei ragazzi dell’Istituto Russell Newton e di Information Safety and Freedom è partito per l’Iraq per essere trasmesso da alcune tv satellitari di quel paese. Poco più di tre minuti emozionanti e commoventi, un messaggio di pace e di speranza inviato dai giovani di Scandicci ai loro coetanei iracheni: per dire loro che la pace può non essere un sogno. Il video è stato presentato durante una iniziativa svoltasi nell’auditorium dell’istituto lo scorso mese di dicembre. In quell’occasione sono stati illustrati anche i risultati di un questionario-intervista sui temi della pena di morte e delle politica internazionale realizzato dai volontari del Servizio Civile Nazionale.
Le domande sono state sottoposte ad un campione casuale di 103 persone (52 maschi e 51 femmine) comprese nella fascia di età dai 13 ai 77 anni. Il principale tema affrontato è stato la pena di morte. Alla domanda “Che ne pensa della pena di morte?” 77 intervistati si sono dichiarati contrari , 12 favorevoli, 11 hanno risposto “dipende dai casi”. In 3 non hanno risposto. Il grado di interesse rilevato riguardo al tema è stato molto alto e molti degli intervistati hanno deciso di motivare la propria opinione. Chi ha dichiarato di essere favorevole alla pena di morte ha argomentato il proprio pensiero con frasi come: “Sono favorevole ma deve essere dimostrata la reale colpevolezza, per alcuni casi la adotterei, quando il soggetto è irrecuperabile”. Oppure “E’ il miglior deterrente, è giusta in caso di certezza del reato”, “sono favorevole in certi casi, solo per i delitti di estrema gravità”. Altri intervistati si sono soffermati sul tema ma senza sbilanciarsi su posizioni nette. “Penso sia una pena troppo dura”, “Tanti la vogliono abolire ma come reagiremmo se qualcuno uccidesse uno dei nostri cari?”. La maggioranza netta degli intervistati che si è apertamente dichiarata contraria alla pena di morte ha spiegato la propria scelta affermando che: “E’ sbagliata perchè non si può pensare di uccidere ogni persona che commette un omicidio. Non ci sarebbe più nessuno ad abitare il pianeta”. “E’ sbagliato anche mettere in carcere e poi rilasciare. Occorrerebbero pene più dure da contrapporre alla pena di morte”. “Prima di tutto la giustizia dovrebbe funzionare meglio. Il mio essere contrario dipende in primis dal fatto che spesso a rimetterci sono degli innocenti ingiustamente incriminati”. “Contraria, totalmente. E’ una questione di civiltà.” “Lo stato non ha il diritto di uccidere nessuno, solo quello di far rispettare le leggi”. La maggioranza degli intervistati ha anche dichiarato di non essere soddisfatta dalla quantità e dalla qualità dell’informazione sui temi della politica internazionale. Il programma di Reporter di pace 2007, che si era aperto con Città in guerra, lo spettacolo di teatro- reportage di Annet Henneman , si è concluso il 16 dicembre al Teatro Studio dove la Compagnia Virgilio Sieni ha presentato Sonate Bach di fronte al dolore degli altri , undici coreografi e che rammentano altrettanti tragici confl itti: Sarajevo, Kigali in Rwanda, Srebrenica, Tel Aviv, Jenin, Baghdad, Istanbul, Beslan, Gaza, Bentalha, Kabul. Reporter di pace si avvale della partnership della Provincia di Firenze, dell’Università di Firenze Corso di laurea in operazioni di pace, dell’Ordine dei giornalisti della Toscana e dell’Istituto superiore Russell-Newton.. [Cla. Ar.]


RICORSO AL TAR
COMUNI E ANCI CONTRO I TAGLI DEL MINISTERO
Riduzione dei contributi sproporzionata rispetto alle maggiori entrate da Ici

Anche il Comune di Scandicci aderisce all’iniziativa dell’Anci contro i tagli dei contributi ministeriali, sproporzionati rispetto alla maggior base di imponibile per l’Ici. Assieme ad altri enti locali, l’Amministrazione chiede un emendamento alla Finanziaria e impugna davanti al Tar il documento sui trasferimenti erariali pubblicato sul sito web del Ministero dell’Interno. La contestazione è relativa ad una vicenda che parte dal cosiddetto decreto Visco Bersani, secondo il quale i fabbricati che avessero perso il requisito della ruralità non avrebbero più avuto l’esenzione dell’Ici; la norma è stata ripresa nella Finanziaria 2007, con la quale è stato previsto un taglio dei contributi ministeriali in misura delle maggiori entrate ai Comuni, per via dell’aumento della base imponibile per l’Ici. Il Ministero degli Interni, invece che aspettare il computo complessivo per tutta Italia dall’Agenzia del Territorio, ha stimato l’aumento nazionale in 609 milioni di euro, e sulla base di questo ha tagliato i contributi ai vari enti. Il calcolo dell’Agenzia del Territorio ha invece svelato una grave difformità rispetto alla stima del Ministero, rivelando un aumento della base imponibile pari a 117 milioni. “Da tutto ciò - spiega l’assessore al Bilancio Alessandro Baglioni – si evince come i trasferimenti agli enti locali siano stati ridotti sulla base di presupposti errati; per il Comune di Scandicci le minori entrate sono state fi ssate in 460 mila euro”.


MANUTENZIONE STRADE
DA AUTOSTRADE 3 MILIONI E 374 MILA EURO IN CINQUE ANNI
Convenzione per le vie cittadine utilizzate dai mezzi di cantiere della terza corsia

E’ di 3.374.776,44 euro la somma che società Autostrade verserà al Comune di Scandicci in cinque anni, per la manutenzione delle strade cittadine utilizzate dai mezzi di cantiere nella realizzazione della terza corsia dell’A1. Nel pomeriggio di giovedì 6 dicembre 2007 tra l’Amministrazione comunale e Autostrade per l’Italia spa è stata fi rmata una convenzione, con oggetto la “Realizzazione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di alcuni tratti di viabilità comunale utilizzati da mezzi di cantiere durante i lavori di ampliamento a tre corsie del tratto autostradale Firenze nord – Firenze sud”. “Con questa convenzione – ha commentato il primo cittadino di Scandicci Simone Gheri – miglioreremo ancora di più le nostre strade e i nostri marciapiedi, e avremo quindi maggiore sicurezza e una miglior vivibilità della città”. L’importo complessivo, che è comprensivo di iva e oneri fi scali, sarà corrisposto in quattro rate: la prima ammonta ad un milione e 350 mila euro, la somma restante verrà versata in tre rate da 674.925 euro ciascuna al compimento del secondo, quarto e quinto anno dalla data di effi cacia della convenzione. Con queste somme il Comune realizza gli interventi di riqualifi cazione del manto stradale, per l’adeguamento necessario a sopportare il carico dei mezzi di cantiere; successivamente l’Amministrazione comunale provvederà anche alla manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti i tratti di strada per l’intera durata del loro utilizzo da parte dei mezzi diretti ai cantieri autostradali; sempre il fi nanziamento di Autostrade per l’Italia sarà infi ne utilizzato, al termine dell’uso delle strade comunali da parte dei mezzi impiegati nei cantieri autostradali, per il rifacimento fi nale dello strato di usura e per la segnaletica defi nitiva. Nella convenzione fi rmata tra l’Amministrazione comunale e la società Autostrade è specifi cato che questo contributo sarà utilizzato dal Comune anche per la manutenzione dei nuovi tratti di viabilità cittadina, realizzati da Autostrade per l’Italia sempre nell’ambito del progetto per la terza corsia dell’A1.


TEATRO STUDIO '08
LA SOSTENIBILITÀ DELLE ARTI
Inaugura l’11 gennaio 2008 la nuova stagione realizzata da Scandicci Cultura e Compagnia Krypton sotto la direzione artistica di Giancarlo Cauteruccio. Quattro mesi di spettacoli, mise en éspace, poesia, letteratura, arti visive e laboratori. Titolo della-stagione progetto Sostenibilità delle arti: Parole di terra/La terra sulla lingua – Visioni di teatro contemporaneo.

11 E 12 GENNAIO > ORE 21.15
Compagnia di Franco Scaldati
LA GATTA DI PEZZA
Nello squallore di un basso palermitano all’indomani della seconda guerra mondiale. Il nucleo familiare al centro della vicenda rispecchia la desolazione e la miseria di un’umanità espropriata di tutto: beni materiali, valori morali, affetti, speranze. Nell’opprimente ripetersi delle ripugnanti abitudini quotidiane, l’ambiente si illumina con la presenza misteriosa e straniante della candida Aurora, controcanto muto alle violenze e al sangue cui tutti sembrano condannati.

18 E 19 GENNAIO > ORE 21.15
Centro R.A.T. UN VAJTIM ARBËRESH
Medea in arbëreshe, lingua minoritaria della Calabria, suoni e culture del passato veicoli di miti moderni. Prendendo spunto da un’immagine della Medea di Franz Grillparzer, una tenda davanti al mare all’arrivo di Medea a Corinto, rivive un’altra immagine contemporanea delle tante donne sbarcate sulle nostre coste. Si tratta dei nuovi eroi “mortali” moderni: gli extracomunitari, i viaggiatori per necessità, pronti a tutto anche a rischiare la vita nella lotta contro gli elementi. Medea è una di loro, sbarcata sulla costa calabrese alla ricerca di una nuova terra: ma è e resterà straniera perché vittima della “paura dell’estraneo”.

25 E 26 GENNAIO > ORE 21.00
Compagnia Teatrale Enzo Moscato
LE DOGLIANZE DEGLI ATTORI A MASCHERA
Riscrittura/reinvenzione scenica di uno dei testi ritenuti tra i minori e i meno rivisitati di Carlo Goldoni, “Il Molière”. Moscato mette a fuoco, dell’ antico copione originale, l’ ironica ma non superfi ciale intuizione psicologica dei personaggi. La dimensione drammaturgia, ‘aperta’ e antididascalica, quasi modernamente meta-teatrale: un commediografo che indaga la vita intima di un altro autore, senza malevolenza, ma anche senz’ alcuna ambiguità, reticenza, ipocrisia e tenta di restituirci la trascurata opera del Veneziano in tutta la sua viva e anticonformistica incisività e maliziosa levità.

29 E 30 GENNAIO > ORE 21.15
Centro Teatrale Bresciano
HEDDA GABLER
Un ambiente apparentemente tranquillo, una grande casa borghese: agi, fi ori recisi, il pianoforte, una collezione di pistole, un ritratto del padre di Hedda. Ma niente è quello che appare nella fortezza che ha fondato i suoi valori su un grande equivoco: l’elusione della morte attraverso la fede nella solidità dei beni materiali, il contenimento dei sentimenti con maschere e convenzioni. In questo “olimpo mortale” la posta in gioco è il potere di uno sull’altro guadagnato a suon di duelli, attuati secondo un codice di regole molto raffi nato, durante i quali i personaggi acquistano una dimensione animale che li avvicina per un attimo ai miti delle grandi tragedie.

DAL 1° AL 3 FEBBRAIO > ORE 21.15
Fondazione Teatro Piemonte Europa / Egumteatro
UN ANNO CON 13 LUNE
In ogni secolo gli anni con 13 lune sono sei. Il 2007 è il primo anno con 13 lune del nuovo secolo. Sono anni che suscitano profondissime crisi nei tipi emotivi. Il 1978 è stato un anno con tredici lune. Ed è proprio l’anno in cui si svolgono a Francoforte gli ultimi cinque giorni di vita di Elvira/Erwin Weishaupt, un transessuale.

DALL’8 AL 17 FEBBRAIO > ORE 21.15 (11 RIPOSO)
PRIMA NAZIONALE Compagnia teatrale Krypton
ANTARTIDE
o dell’immersione nel bianco
Dopo la poesia di Luzi, Carifi e Palladini Cauteruccio si misura con quella di Mussapi. Protagonista è la voce di Virginio Gazzolo che narra la drammatica avventura dell’equipaggio dell’Endurance. E’ il 1901. L’uomo occidentale si avventura nell’ultimo continente inesplorato, la mitica Antartide. Quando fi nalmente lo raggiunge comprende che è solo ghiaccio e allucinante biancore. La conquista con cui si apre il nostro secolo: il nulla.

DAL 22 AL 24 FEBBRAIO > ORE 21.15
Accademia degli Artefatti
AN OAK TREE
Un ipnotizzatore e il suo spettacolo. L’attore che interpreta l’ipnotizzatore e l’uomo-attore. La struttura drammaturgia resta sempre ambigua, aleatoria: il secondo interprete è ogni sera diverso, ignaro della storia e delle battute che interpreterà: la continua metamorfosi della vita nell’arte e viceversa.

28 E 29 FEBBRAIO > ORE 21.15
Piccolo Parallelo
IL GIARDINO DELLE ARANCE E DEGLI ANGELI CHE PIANGONO
Un viaggiatore di nome forse Carlo, arriva in un luogo con dei carteggi. In questo luogo decide di fermarsi e di creare un giardino. Vicino abita un altro uomo, un muratore di cui non si conosce il nome, forse Matteo, forse Pietro. Carlo non ha memoria se non qualche immagine sfuocata e così, senza riconoscibilità, ricordi e affetti, vuole rimanere. Parla però una lingua strana che è una mescolanza delle varie lingue dei posti che ha visitato. Forse è uno straniero. Matteo è un muratore, “un paesano” che ha chiaro il proprio passato, ma ha sfuocato il proprio presente. Lo spettacolo è scandito da tredici scene, una per mese, da marzo a marzo dell’anno successivo. Ad ogni mese un piccolo giardino si aggiungerà agli altri.

12 MARZO > ORE 21.15
La Città del Teatro
UN GRIDO D’ALLARME UNA VISITA
Due misteriosi ospiti sono attesi al banchetto di una ricorrenza familiare. In una calda giornata siciliana i preparativi creano una strana agitazione. L’atmosfera, all’inizio cordiale, si fa ansiosa, poi quasi violenta, per l’invadenza dei due ospiti che cominciano a riesumare ricordi. Un viaggio nei turbamenti della memoria proprio quando l’umanità sembra perdere il senso delle radici.
L’ACQUA SI DIVERTE A UCCIDERE
Quando si è vecchi talvolta accade che le memorie del passato, le ingiustizie e i rancori rendano inaccettabile ogni idea di futuro. Spesso succede di lasciarsi morire, passando il testimone alle generazioni future. Qui, invece, un’improvvisa follia, o una forma paradossale di saggezza, travolge la normalità delle cose, trascinando un’intera comunità verso l’eutanasia. Forse per l’impossibilità di immaginare una qualsiasi forma di riscatto.

14 E 15 MARZO > ORE 21.15
Edit Kaldor
POINT BLANK
(Inglese sottotitolato in italiano)
Una fotografa diciottenne vive a New York. Osserva a loro insaputa personaggi scelti a caso tra quelli che incrocia. Si instaura così un gioco di ricerca e pedinamento che la porta a spingersi sempre più a fondo nel privato degli individui, scoprendo le tracce di un’umanità varia, presa tra lo scorrere del quotidiano e il balenare dell’eccesso. Lo spettatore è posto di fronte ad un catalogo di esistenze altrui catturate dal buco della serratura. Un mondo di vite possibili scorre sul palco: ma qual è la vita che ha un senso?

20 MARZO > ORE 21.15
Compagnia Krypton
IL PONTE DI PIETRA
Due esseri ingenui, cui per età è negata qualsiasi forma di astuzia, devono passare attraverso prove che non intaccano la loro morale e il loro cuore. Prove che permettono di vedere chiaramente oltre i valori adulti riscoprendo, in modo forse fi abesco, una terra dove ricominciare una nuova vita e un luogo dove alla fi ne tutto è possibile. Nel Ponte di pietra, che contiene elementi mitici forti, i corpi si tramutano in alberi carichi di frutti, i lupi offrono le loro pelli per dare calore, gli animali “diventano morti” per trasformarsi in cibo. Tutto ha una forte valenza religiosa.

DAL 28 AL 30 MARZO > ORE 21.15
MOTUS ICS
Racconti crudeli della giovinezza
ICS è un progetto multiplo e poliforme che insiste sulle variazioni e tutte le possibili proliferazioni di forme e contenuti, derive e affondi linguistici. Avviato nella primavera 2007, ha avuto un primo confronto pubblico alla Biennale Danza di Venezia in giugno, una nuova versione (x.02) è stata presentata in Francia a Valence e la conclusione è prevista nel giugno 2008 al Festival Internazionale Theater der Welt di Halle in Germania.