I bambini, le bambine, i direttori di scuola, gli insegnanti, gli amministratori che sono venuti a Scandicci, hanno vissuto insieme il viaggio, il soggiorno ed il ritorno a casa, sono bosniaci, croati e serbi, musulmani, cattolici ed ortodossi. A Sarajevo hanno tutti vissuto la guerra che ha segnato in modo indelebile la loro esistenza. Ora stanno separati nelle tre municipalità in cui gli accordi di Dayton hanno diviso la città. Ricostruire Sarajevo significa non solo fare case, fabbriche, strade, scuole. Ma riannodare relazioni umane, sociali e politiche che il conflitto civile e militare ha spezzato. In questo difficile obiettivo si riassume il progetto che il Comune di Scandicci sta realizzando ma che senza il coinvolgimento di livelli istituzionali più alti rischia di essere una goccia nel mare. Anche per questo l’Assessore Claudio Raspollini ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi. Pag. 4/5
Pag. 2/3 la posta del Sindaco: Lettera da Sollicciano Pag. 6/7 Dal Consiglio & dalla città: Cambio in Giunta - Difensore civico e Commissione di controllo - al piano per asili e materne