La città che cambia
Castelpulci l’università va “di moda”
Dopo una lunga fase di stallo l'ex manicomio dove morì Dino Campana intravede un futuro più certo. A Castelpulci arrivano i corsi di laurea di storia del costume e della moda. L'accordo sottoscritto dal Rettore dell'Ateneo di Firenze, dal Presidente della Provincia e dal Sindaco di Scandicci. Il progetto frutto di un gruppo coordinato dal professor Francesco Gurrieri. Trenta miliardi di investimento, la partecipazione del Ministero per i Beni culturali. Quattro anni di lavori, ma dal prossimo anno in via sperimentale si comincia nelle aule dell'ex liceo artistico di Scandicci.
L'università a Scandicci. Magari il Sindaco Doddoli l'aveva anche in mente quando, nel giugno del '99, al punto 37 del suo programma di governo per il secondo mandato amministrativo scriveva: "recuperare Castelpulci ad una funzione di pregio con un progetto della Provincia di Firenze e del Ministero ai beni Culturali".
Ma che le cose potessero marciare tanto velocemente, ed al meglio delle aspirazioni, non era così facile da prevedere. Invece, a due anni da quel giorno, con nel mezzo altre ipotesi -dalla sede della Soprintendenza al Museo Etrusco- siamo arrivati al concorso di idee lanciato dalla Provincia -proprietaria dell'edificio- vinto dall'Università di Firenze, con un progetto redatto da un gruppo di lavoro condotto dal professor Francesco Gurrieri, e presentato alla stampa lo scorso 28 maggio.
Un progetto che dice, appunto, di mettere a Castelpulci l'Università della moda e del costume. Prima della illustrazione del "piano Gurrieri", il 15 maggio la sottoscrizione dell'accordo, che porta le firme del Sindaco di Scandicci, del Presidente della Provincia di Firenze e del Rettore dell'Ateneo Fiorentino, ha ufficialmente indicato la futura destinazione della villa, ospedale psichiatrico fino al 1973, dove fu rinchiuso e morì Dino Campana.
Università della moda, quindi. "Migliore destinazione non si poteva trovare", dice soddisfatto il Sindaco di Scandicci. "Qui da noi, infatti, c'è, oltre al top della produzione mondiale del lusso, da Gucci a Prada, una rete di medie e piccole imprese di alta qualità, un patrimonio di sapere unico e irripetibile". Analisi condivisa anche dal Rettore Marinelli, per il quale "il futuro dell'università passa anche attraverso la capacità di stimolare la crescita economica dando valore scientifico e culturale, come in questo caso, ad un settore che rappresenta la realtà fiorentina nel mondo del made in Italy".
Insomma, vocazione di un territorio e investimenti ai più alti livelli dell'istruzione, della formazione e della specializzazione per alimentarlo, innovarlo, svilupparlo.
Cinque le aree disciplinari individuate dal progetto e distribuite sui 7.900 metri quadri di superfici interne della villa. L'area del design; l'area teatro e cinema; l'area costume, moda e gadget; l'area multimedialità; l'area espositiva, convegnistica e di show room. Poi alloggi e mensa per gli studenti, oltre mille solo se si riunificassero qui i tre corsi del settore moda oggi divisi nelle facoltà di architettura, economia e lettere.
Ancora di più, per il Rettore Augusto Marinelli, quando partirà l'iniziativa. Quattro, cinque anni, questa la previsione dei tempi necessari al restauro ed al recupero di Castelpulci, per il quale è già pronta una prima tranche di interventi, 9 miliardi di spesa divisi equamente tra Provincia e Ministero. Nel frattempo, però, nessuno dei tre partner intende aspettare, e l'idea che sembra farsi strada è di anticipare i tempi sfruttando sin dal prossimo anno accademico le aule della succursale di Scandicci del liceo artistico Leon Battista Alberti. (CL.Ar.)
Pratoni
Unicoop, dopo il magazzino tocca al parco
Un investimento da 110 miliardi di lire per una struttura da oltre quarantamila metri quadri di superficie. Sono stati completati alla fine di maggio i più grandi magazzini toscani per l’approvvigionamento dell’Unicoop, nell’area dei Pratoni a Scandicci. Adesso, oltre al trasferimento delle merci dalle strutture di Sesto Fiorentino e di Pontedera, alle ditte incaricate dall’azienda di portare a termine il progetto spetta la realizzazione di un parco di dieci ettari che sarà a disposizione di tutti i cittadini, come concordato tra l’Amministrazione Comunale e Unicoop al momento del rilascio della concessione edilizia.
Nell’intervento è prevista anche la ristrutturazione di due case coloniche all’interno dell’area, una delle quali di particolare valore storico in quanto residenza di campagna di Lorenzo Ghiberti. All’interno dei nuovi magazzini di approvvigionamento dei Pratoni lavoreranno cinquecento dipendenti, una parte dei quali trasferiti dalle strutture di Pontedera e di Sesto. Per non andare a gravare sulla già congestionata via Pisana con il transito degli automezzi per il trasporto delle merci – è stato stimato che tra quelli in entrata e in uscita dalla struttura ogni giorno in media ne passeranno cinquecento - l’azienda ha già ultimato anche una strada, che va così a potenziare la viabilità della zona industriale di Scandicci. Sempre di servizio al territorio, con il completamento del parco tutta l’area sarà messa in sicurezza per quanto riguarda la conformazione idrogeologica del terreno; il verde pubblico ospiterà un laghetto, vialetti per i pedoni e per le biciclette e piante delle specie più comuni in Toscana. Ai magazzini dei Pratoni si approvvigioneranno novantuno punti vendita dell’azienda delle province di Arezzo, Firenze, Lucca, Pisa, Pistoia e Prato. A Scandicci, secondo quanto affermato dalla dirigenza dell’Unicoop, saranno trasferiti anche gli uffici commerciali attualmente in via Santa Reparata a Firenze. (M.G.)