PREVISIONE DI BILANCIO
5 MILIONI DA IMMOBILI E TERRENI
Approvato dal Consiglio il piano delle alienazioni immobiliari 2008.
In vendita la ex scuola elementare di San Michele a Torri, l’ultimo terreno edificabile dell’area Pa4 Padule, l’area nel nuovo centro dove è prevista la costruzione di un albergo.

Il Consiglio comunale ( 6 maggio) ha approvato il piano per le alienazioni immobiliari per il 2008. Nel piano la vendita, per un valore di massima complessivo di 5 milioni di euro, tre proprietà comunali: la ex scuola elementare di San Michele a Torri e due terreni edificabili, uno all’interno dell’area Pa4 in località Padule per funzioni produttive, direzionali e commerciali, l’altro nel nuovo centro cittadino dove è prevista la costruzione di un albergo. La delibera del Consiglio è stata approvata con i voti della maggioranza ad eccezione dei due consiglieri di Sinistra democratica che si sono astenuti. A motivare questo voto non la contrarietà alla scelta complessiva delle alienazioni, ma quella di aver inserito tra i beni da vendere la scuola di San Michele che Sd avrebbe preferito fosse recuperata per politiche sociali rivolte ai bisogni abitativi dei giovani. Voto contrario, invece, da parte dei gruppi dell’ opposizione di centrodestra e di Rifondazione Comunista.
Le alienazioni sono previste dal Piano generale di sviluppo del Comune di Scandicci per gli anni 2008-2009, per ottenere le risorse necessarie all’estinzione di mutui e di conseguenza alla riduzione della spesa per interessi passivi, così come fissato nel Bilancio comunale del 2008. Con l’approvazione del piano delle alienazioni il Comune può procedere all’iter per la vendita dei tre beni immobili, da effettuare entro quest’anno. I valori di massima indicati –in tutto 5 milioni di euro- serviranno a stabilire le basi d’asta. L’edificio di San Michele a Torri, il cui valore di massima è di un milione di euro, è stato sede di una scuola elementare fino agli anni ’90, dopodiché è stato utilizzato fino all’anno scorso per residenze d’emergenza. La superficie lorda è di 345 metri quadri e comprende anche il vecchio alloggio che era destinato ad ospitare l’insegnante. Nel Regolamento urbanistico la struttura è ricompresa in un’area di riqualificazione.
Il terreno in località Padule invece è l’ultimo rimasto al Comune dopo l’alienazione con bando pubblico, lo scorso anno, di 40 mila mq a 96 aziende. In quell’area sorgerà il nuovo insediamento produttivo cittadino, secondo il piano particolareggiato Pa4 Padule; stavolta il Comune alienerà 1600 metri quadri di superficie fondiaria, per un valore di massima di 737 mila euro, dove potranno essere edificati 9.317 metri cubi, per funzioni produttive, commerciali e terziarie. L’altro terreno in vendita, per un valore di massima di 3 milioni e 300 mila euro, è un’area ricompresa nel Progetto guida del nuovo centro civico firmato da Richard Rogers: qui è prevista la realizzazione dell’albergo con superficie utile lorda di 5.079 metri quadri. [M.G.]


EDILIZIA POPOLARE
CASE PEEP, POSSIBILE SVINCOLARSI
DALLA CONVENZIONE

E’ una novità importante, per i proprietari di case all’interno dei piani di edilizia economica popolare –i cosiddetti peep- quella che deriva dall’approvazione, da parte del Consiglio comunale, della delibera che fissa i criteri e le tabelle di calcolo per trasformare il diritto di superficie di un immobile in diritto di proprietà, e per liberare -al tempo stesso- il proprietario dal rispetto del vincolo convenzionale di trent’anni con il Comune, attraverso il pagamento per intero dell’effettivo valore venale dell’area edificabile. Operazioni analoghe sono state fatte, in questi ultimi anni, per gli alloggi di comparti tra i quali Socet e Italposte con prezzi agevolati: ma in quei casi si trattava di aree per le quali la convenzione con il Comune era in scadenza o già scaduta. Con la delibera approvata dal Consiglio Comunale (6 maggio) - con i voti favorevoli della maggioranza e i voti contrari di Prc, Fi e An- gli appartamenti nei peep, se riscattati, diventano a tutti gli effetti beni immobiliari, che possono essere venduti a prezzi di mercato anche nei casi in cui la convenzione non sia in scadenza. Scandicci, dice il sindaco, “è tra i primi Comuni in Italia ad offrire questa opportunità che facilita i cittadini proprietari delle case peep”. In pratica l’amministrazione da loro la possibilità di liberarsi dalla convenzione, che vincola molto nei casi in cui abbiano bisogno di vendere il proprio alloggio, rimuovendo un ostacolo pesante per la libertà di scelta delle famiglie che abitano in questi appartamenti. Negli anni scorsi l’amministrazione comunale ha avviato la prima operazione di trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà al comparto Socet, dove è stato constatato un buon risultato con l’adesione del 70% dei proprietari. Successivamente la stessa operazione è stata riproposta nelle aree di Ponte a Greve, di via Masaccio e dell’Italposte. Ma per alcune di queste operazioni sono ancora da registrare notevoli ritardi nella stipula dei contratti. Anche se, spiega l’assessore agli affari legali Agostina Mancini, entro poco tempo la situazione dovrebbe essere finalmente risolta. Rimanevano da affrontare soltanto i peep di Badia a Settimo e di San Vincenzo: così il Comune ha valutato l’inutilità di procedere con gli stessi criteri in quanto lo svincolo dalla convenzione è ancora lontano, e ha scelto la nuova soluzione per andare incontro alle richieste di una parte dei proprietari.


ELETTRODOTTO
AL VIA GLI ESPROPRI PER IL NUOVO IMPIANTO

Dopo un complicato iter burocratico che ha coinvolto il Cipe e la Corte dei Conti, e rallentato le procedure autorizzative, è arrivata finalmente in porto l’approvazione del progetto definitivo del nuovo tracciato dell’eletrodotto da 380kv che va dalla centrale di Santa Barbara a quella di Casellina. L’approvazione comporta l’imposizione dei vincoli ai terreni lungo il tracciato che sono quindi da espropriare. La cronologia degli interventi, come fissata nel Piano di sviluppo nazionale di Terna, prevede l’avvio dei lavori nel 2009. Saranno realizzati complessivamente 41 chilometri di elettrodotto da 380 kv, 6 chilometri da 220 kv e 10 da 132 kv. Contemporaneamente ne saranno demoliti 8 chilometri da 380 kv, oltre 100 chilometri da 220 kv e circa 5 chilometri da 132 kv. Inoltre sarà realizzata la nuova centrale di Casellina, dove entrerà la linea ad alta tensione. Secondo Terna il costo finale dell’intera opera è stimabile in 90 milioni di euro: un prezzo molto più alto degli originari 30 previsti a causa delle molte modifiche apportate al progetto di partenza. Il tratto del nuovo elettrodotto che parte da Casellina per arrivare a Tavarnuzze (e poi proseguire per Santa Barbara) sarà a terna singola, lungo 8,1 chilometri (6,6 dei quali sul territorio di Scandicci) con un ulteriore chilometro e 700 metri interrato (tra Colleramole e Tavarnuzze). I ventisei tralicci della tratta saranno mediamente più bassi di 20 metri rispetto agli attuali e di colore verde anziché bianco e rosso. Di questi, nel tratto collinare da via Ponte di Formicola fino a via Torcicoda (sotto Casignano), nove saranno quelli disegnati e progettati dall’architetto inglese Norman Foster.


CRED
NUOVI NUMERI TELEFONICI,
UN RISPARMIO DI 8 MILA EURO ALL’ANNO

Un risparmio stimato di quasi 8000 euro nella spesa annua telefonica del Comune, con l’unificazione del centralino dei servizi Cred, Pubblica istruzione e Ufficio immigrati con quello del municipio. Il nuovo numero della struttura di via Rialdoli è 055.7591560; cambiano anche i numeri interni dei diversi uffici, che possono essere raggiunti telefonicamente chiamando il numero principale. La stima del risparmio annuo è ottenuta sommando le spese fisse per il centralino separato, pari a 5.570 euro ogni dodici mesi, e quasi 2400 euro di risparmio per le telefonate verso i cellulari, con l’utilizzo del sistema già in uso in municipio dallo scorso anno. Nei prossimi mesi sarà unificato al centralino del palazzo comunale anche quello del Teatro Studio, sempre con lo stesso obiettivo: ridurre la spesa.


ECOINCENTIVI
CONTRIBUTI A BICI E SCOOTER ELETTRICI
Approvati i nuovi incentivi per l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale e la trasformazione delle auto da benzina a metano o gpl. Novità per bici e ciclomotori elettrici. Contributi anche senza rottamazione per auto nuove a metano e gpl.

Nella politica di riduzione dei consumi energetici e di contenimento dell’inquinamento atmosferico le novità principali e più interessanti sono due. La prima: la decisione di dare incentivi comunali anche per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita e di scooter elettrici. La seconda: i tradizionali contributi per l’acquisto di auto a metano o gpl saranno erogati anche senza rottamazione.
Un altro cambiamento, previsto dalla delibera sugli ecoincentivi approvata dalla Giunta e contenente la nuova tabella di contributi comunali da risorse regionali, è il maggior contributo per l’acquisto di auto a metano rispetto al gpl, soprattutto per far fronte ai maggiori costi di questo tipo di impianti. Ma ecco in dettaglio l’elenco completo dei contributi approvati. Per l’acquisto di ciclomotori a 4 tempi fi no a 50 cc euro 2 o euro 3, o di motocicli fi no a 250 cc euro 3, l’incentivo è di 200 euro, ma solo con rottamazione di un veicolo circolante, ovvero assicurato almeno nei sei mesi antecedenti la data di presentazione della domanda. Per l’acquisto di un ciclomotore elettrico il contributo è di 750 euro. Per una bicicletta elettrica a pedalata assistita di 200 euro, entrambi senza obbligo di rottamazione. Per auto a metano o bifuel nuove di fabbrica e di immatricolazione 1500 euro con la rottamazione e 500 euro senza. Per auto nuove a gpl o bifuel 1000 euro con la rottamazione e 500 euro senza. Per auto elettriche o ibride 2000 euro con la rottamazione di un veicolo circolante e 1000 euro senza. Per veicoli commerciali leggeri inferiori a 3,5 tonnellate elettrici o ibridi l’incentivo è di 3000 euro con la rottamazione e di 1500 euro senza. Per l’acquisto di veicoli commerciali leggeri inferiori a 3,5 tonnellate alimentati a metano, gpl o bifuel nuovi di fabbrica e di prima immatricolazione l’incentivo è di 1500 euro, con o senza rottamazione. Per la trasformazione con un impianto a metano di un’auto, indipendentemente dall’età e dalla direttiva di omologazione, il contributo è di 500 euro, con un impianto a gpl è di 350 euro. Per la trasformazione a gpl o metano di veicoli commerciali inferiori alle 3,5 tonnellate l’incentivo è di 1000 euro. Chi fosse interessato ai contributi può contattare l’uffi cio Ambiente del Comune di Scandicci allo 055.7591244, per ritirare i moduli e presentare le domande l’Urp al piano terreno del Palazzo Comunale. [Matteo Gucci]


RIFIUTI
DIFFERENZIATA AL 41,53%
SALE DEL 3% GRAZIE ALLA SPERIMENTAZIONE DEL PORTA A PORTA A CASELLINA.

La quota di raccolta differenziata sul totale dei rifi uti a Scandicci nel 2007 è stata del 41,53%, contro il 38,65% del 2006. In tutto il comune l’anno sorso sono state prodotte 19.343 tonnellate di rifi uti solidi urbani e 12.196 tonnellate di rifi uti differenziati, per un totale di 31.540 tonnellate di rifi uti, ed una produzione media per abitante nei dodici mesi del 2007 di 630 chilogrammi. I dati sono stati comunicati dall’Arrr, l’Agenzia regione recupero risorse che ha elaborato le statistiche per tutti i 10 Ato (ambiti territoriali ottimali) della Toscana. Per quanto riguarda i comuni serviti da Safi (Scandicci, Bagno a Ripoli, Fiesole, Greve in Chianti, Impruneta, San Casciano e Tavarnelle) la quota di raccolta differenziata nel 2007 è stata del 40,28% (nel 2006 era del 37,71%) e la media di rifi uti procapite annua nel 2007 è risultata di 622 chilogrammi. Nei comuni dell’area Quadrifoglio (Firenze, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano e Signa) la quota media di raccolta differenziata è stata del 36,11%, con 732 chili di rifi uti annui pro capite. A Scandicci l’incremento costante negli ultimi anni delle quote di differenziata è stato ottenuto grazie anche ad una serie di provvedimenti tra i quali l’avvio, a settembre dell’anno scorso, della raccolta porta a porta nell’area industriale di Casellina, con il coinvolgimento di 400 aziende e 100 famiglie.


AMBIENTE
A PROCESSO PER SMOG
PRESIDENTE DELLA REGIONE, SINDACI DI FIRENZE, SCANDICCI, SESTO, CAMPI, CALENZANO, SIGNA E RELATIVI ASSESSORI ALL’AMBIENTE RINVIATI A GIUDIZIO PER NON AVER RAGGIUNTO RISULTATI NELL’ABBATTIMENTO DELLE POLVERI FINI

“Vi informo che, insieme al presidente della Regione Toscana, ad altri cinque sindaci ed ai rispettivi assessori all’ambiente, io e l’assessore Signorini siamo stati rinviati a giudizio a termine dell’inchiesta per inquinamento atmosferico”. Così Simone Gheri ha comunicato al Consiglio Comunale, dal quale ha ricevuto immediata solidarietà, la notizia arrivata proprio mentre lo scorso 6 maggio erano in corso i lavori dell’assemblea. L’inchiesta fu aperta dal pm Fernando Prodromo nel febbraio 2005 sulla base di uno studio sui danni provocati dalle polveri fini. Dopo il trasferimento del magistrato al Tribunale dei minori, passò nelle mani del procuratore aggiunto Giuseppe Soresina e del pm Giulio Monferini che nel gennaio del 2007 chiese il rinvio a giudizio per tutti gli amministratori coinvolti. Richiesta accolta poi dal gup Magnelli. L’accusa, non aver realizzato l’obbligo dei risultati nella lotta all’inquinamento da polveri fini, viene considerata dai sindaci “un’accusa ridicola, una indebita interferenza sulle scelte politiche condotte dalle amministrazioni”. E a supporto di questa posizione citano due precedenti. Il primo, l’archiviazione di un provvedimento analogo contro il sindaco di Milano da parte della Procura: “Non si vede come possano essere ipotizzate fattispecie di reato –scrive il Tribunale milanese- e come sia correttamente praticabile un’interferenza dell’autorità giudiziaria che vada a sindacare le scelte della pubblica amministrazione competente”. Il secondo, una sentenza del Tar Toscano che, nella contesa con i comitati cittadini che non volevano il blocco delle auto euro 0, ha dato ragione ai comuni affermando che il provvedimento in questione non solo era legittimo, ma anche effi cace. La prima udienza è stata fi ssata per il 3 ottobre: “sarà l’occasione”, sostiene a nome di tutti i suoi colleghi il sindaco di Firenze Leonardo Domenici, “per far diventare quel processo un grande fatto nazionale. Sarà la sede più opportuna per difenderci e contrattaccare”.


SCOOTER ELETTRICI
RICARICA IN PIAZZA TOGLIATTI
E’ LA SECONDA COLONNINA NEL TERRITORIO COMUNALE, DOPO QUELLA SOTTO AL MUNICIPIO.
PRESTO UN TERZO IMPIANTO IN VIA DON PEROSI

Una nuova colonnina per la ricarica degli scooter elettrici è stata installata in piazza Togliatti, nel parcheggio per motocicli sul lato verso via de’ Rossi. E’ un punto di ricarica della tipologia più recente secondo le norme per l’alimentazione dei mezzi elettrici – spiegano dall’assessorato alla Mobilità e all’Ambiente- che si inserisce nel programma per migliorare la diffusione delle colonnine nel territorio comunale. La prossima installazione è prevista nel parcheggio di via Don Perosi. Quello di piazza Togliatti è il secondo punto di ricarica per le batterie dei mezzi elettrici a Scandicci, dopo quello al Municipio. Il nuovo impianto è stato realizzato dal Comune con i fondi per lo sviluppo della mobilità alternativa.