Contratto
Accordo Giunta-Sindacati
600 milioni all’anno in più ai dipendenti comunali per il contratto integrativo che prevede però anche la riorganizzazione di alcuni servizi ed il recupero della produttività


Assessore Maria Grazia Martignoni
Accordo fatto, anche grazie alla mediazione del Presidente del Consiglio Comunale, tra Amministrazione e Sindacati sul contratto integrativo decentrato. Il documento, che per il Comune porta la firma dell’Assessore Maria Grazia Martignoni (nella foto) e del Dirigente al Personale, e per i sindacati quelle della RSU, della UIL e della CGIL provinciali è stato approvato-anche se con qualche esplicito dissenso da parte delle RDB e con una parte di astensioni- il 26 giugno dalla assemblea dei dipendenti. Nell’accordo, arrivato dopo momenti anche aspri di vertenza che hanno condotto ad una serie di scioperi articolati, è compresa sia la parte economica che quella riguardante la riorganizzazione di alcuni servizi, il recupero di produttività, una nuova armonizzazione degli orari di lavoro. Per il 2000 l’Amministrazione ha reperito per la parte salariale dell’accordo risorse aggiuntive per 425 milioni, che saliranno a 600 per l’anno successivo. Il punto 2 dell’intesa elenca poi una serie di obiettivi per realizzare, attraverso un processo di riorganizzazione, razionalizzazione della spesa e valorizzazione del personale, una maggiore efficacia ed efficienza dei servizi. In particolare l’accordo cita la evoluzione del sistema educativo comunale
per l’infanzia per allargare complessivamente l’offerta alla fascia di età 1-6 anni; una diversa modalità di gestione delle farmacie comunali attraverso la costituzione di una SPA a prevalenza pubblica; la verifica degli orari di apertura al pubblico degli uffici e dei servizi e la verifica contestuale della funzionalità degli orari di lavoro dei dipendenti così da poter ridurre il ricorso agli straordinari. E ancora la riorganizzazione del trasporto scolastico, l’allargamento del sistema delle Istituzioni (dopo quella per la cultura verificare la fattibilità di una istituzione per i servizi sociali), il potenziamento delle procedure informatizzate, una adeguata attività di formazione ed aggiornamento per il personale. Cl.Ar.C.

Giunta e Consiglio

Presidente
del Consiglio
Le nuove identità
Anche il Comune di Scandicci ha provveduto a recepire ed applicare il Decreto Ministeriale n° 119 del 4 aprile scorso che ha fissato i criteri per determinare le nuove indennità per sindaci ed amministratori ed il gettone di presenza dei consiglieri. Per sindaco ed assessori le nuove indennità sono state determinate applicando rigidamente le cifre base stabilite dal Decreto e non è stata presa in considerazione, come il Decreto stesso permette di fare, né la possibilità di aumentare o ridurre le indennità standard fissate dal provvedimento governativo. Così a partire dal giugno 2000 il Sindaco riceve una indennità lorda mensile di £ 8.400.000, £ 6.300.000 lordi vanno al vicesindaco, £. 5.040.000 lordi a ciascuno dei cinque assessori che compongono la Giunta. Al Presidente del Consiglio (nella foto) va invece una indennità mensile lorda di £ 2.520.000.
Successivamente, nel Consiglio del 27 giugno scorso, l’Assemblea ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che stabilisce invece in £. 1.200.000 lorde mensili l’indennità per i consiglieri comunali per la loro partecipazione alle sedute del Consiglio, delle Commissioni e della Conferenza dei Capigruppo.
Ai componenti dell’Assemblea, ritenute assenze giustificate solo quelle per motivi di salute o quelle relative ad altri impegni di carattere istituzionale legale al ruolo di consigliere comunale, verrà detratta per ogni mancata partecipazione ai lavori del Consiglio e delle Commissioni la cifra di £ 150.000 lorde pari al valore del gettone di presenza.
Precedentemente alla entrata in vigore del Decreto le indennità, tutte al lordo, erano di £ 6.442.040 per il Sindaco e di £ 3.865.244 per gli assessori. Ai consiglieri comunali andava un gettone di presenza di £. 44.000 lorde per ogni seduta del Consiglio e delle commissioni.

Farmacie
800 770011
medicine a domicilio
Grazie ad un accordo dell’Amministrazione Comunale con Anpas, l’associazione delle pubbliche assistenze, Afam e Associazione Titolari di Farmacia, tutti i cittadini di Scandicci, con modalità di pagamento o esenzione differenti, potranno ricevere a casa propria -dietro presentazione di una ricetta rilasciata nel giorno stesso - il farmaco prescritto dal medico curante, dalla guardia medica o da uno specialista. Il servizio “ProntoFarmaco” risponde al numero verde 800 770011, è in funzione dal primo luglio, attivo 24 ore su 24 e gratuito per tutti gli appartenenti alle categorie esenti dal ticket e per gli ultrasettantacinquenni. Per tutti gli altri cittadini le tariffe sono di 5.000 lire per il servizio diurno (dalle ore 9 alle ore 20) dal lunedì al sabato e di 15.000 lire per il notturno (dalle ore 20 alle ore 9), il festivo infrasettimanale e la domenica. Il cittadino che ne voglia usufruire deve telefonare, comunicare all’ operatore che risponde alla chiamata il proprio indirizzo, numero di telefono, l’eventuale appartenenza alle categorie esentate dal ticket. Un addetto si recherà a casa del cittadino, preleverà la ricetta, l’eventuale autocertificazione di aver diritto alla gratuità del servizio, provvederà all’acquisto del farmaco ed alla consegna a domicilio.

Ambiente
I Verdi: "Ridurre i rifiuti"
“Senza una seria e drastica riduzione della produzione di rifiuti, la pur necessaria costruzione d'impianti ed il riciclaggio non potranno da soli risolvere problemi che sono sempre più urgenti e pressanti” Questo quanto sostiene Graeme Lorimer (nella foto), coordinatore dei Verdi di Scandicci, a seguito del numero di maggio di questo giornale dedicato all’argomento. Per questo i Verdi chiedono interventi seri di riduzione del rifiuto partendo dalle politiche delle amministrazioni per finire ai comportamenti dei cittadini, delle attività commerciali e delle imprese. “Pensiamo” scrive Lorimer, “all'uso sconsiderato dell'usa e getta – anche nelle mense scolastiche – punta d'iceberg dell'utilizzo scriteriato degli imballaggi nelle strutture di grande distribuzione”. I dati, sostengono i Verdi, indicano che nonostante la raccolta differenziata sia aumentata la quantità del rifiuto da smaltire negli impianti è cresciuta.“È necessario intervenire” conclude Lorimer “sulla riduzione facendo pagare a chi produce il rifiuto il vero prezzo ambientale che questo rifiuto crea”.
Bilancio
Approvato il consuntivo 2000
Diminuisce la spesa per il personale, e grazie anche alla lotta all’evasione aumentano le entrate tributarie. Più autonomia finanziaria e minor dipendenza dallo Stato centrale - Per l’opposizione di centrodestra pressione fiscale ed indebitamento sono troppo alti. PRC critica gli “investimenti fantasma”.
Con il voto favorevole del centro sinistra e quello contrario del centro destra e di Rifondazione Comunista il Consiglio Comunale (27 giugno) ha approvato il Conto Consuntivo del 1999. “Un documento non solo contabile, ma uno strumento che ci consente di leggere e comprendere, attraverso i suoi parametri, le tendenze in atto e di organizzare gli strumenti di gestione più appropriati” ha sostenuto il Sindaco nel concludere il dibattito che è stato introdotto dalla relazione dell’Assessore Amalia Del Grosso. In evidenza la diminuzione dell’incidenza del costo del personale, l’ aumento dell’ autonomia finanziaria del Comune -salita dal 64.5% del ‘95 al 73.1% del ‘99- e la crescita delle entrate tributarie (oltre i 35 miliardi di lire, pari al 42% delle entrate generali) ed extratributarie (+ 3,5 miliardi rispetto al ‘98). Che secondo l’Ammiistrazione non significa aumento della tassazione locale: questo forte aumento delle entrate locali ha infatti diverse spiegazioni. Da una parte è dovuta alla necessità di sopperire alla diminuzione dei trasferimenti da parte dello Stato, scesi tra il ‘90 ed il ‘99 da 31 a 22 miliardi; dall’altra alla straordinarietà di risultati raggiunti dalla lotta alla evasione che ha portato nelle casse del Comune circa 4 miliardi di imposta sulla pubblicità e canoni idrici evasi negli anni precedenti. Al netto di questa cifra la pressione tributaria locale procapite è stata nello scorso anno di £ 619.215. Il 37.4% delle risorse (£ 36.502.911.269) è stato assorbito da interventi nel settore economico ed ambientale, il 26.2% (£ 25.566.840.681) da programmi educativi, sociali e culturali, il 20.7% (£ 20.189.924.728) dai servizi generali ed amministrativi, il 15.7% (£ 15.310.966.932) dalla manutenzione e progettazione. Il 38.1% delle spese correnti è stato destinato alla prestazione dei servizi ed il 31.2% al personale, voce questa in costante e sensibile diminuzione (nel ‘97 era del 34.2%). 8 miliardi e 391 milioni gli investimenti, con un spesa procapite passata dalle 165.571 lire del ‘95 alle 255.724 lire del ‘99: decrescente rispetto ai picchi del 1996 (14 miliardi e 600 milioni) e del 1997 (20 miliardi) “ma in assoluta coerenza con l’andamento dell’ultimo quinquennio”, ha sostenuto il Sindaco “a dimostrazione della nostra capacità di programmare gli interventi”. Al Bilancio Consuntivo, al quale ha espresso parere favorevole il Collegio dei Sindaci Revisori, non sono mancate le critiche delle forze di opposizione. Il consigliere di AN Stefano Dorigo, in una nota diffusa alla stampa, ha indicato nell’aumento della pressione tributaria, nell’incremento dell’indebitamento procapite e nella frenata sugli investimenti gli elementi più negativi. “Sulla base di queste tre voci”, scrive il consigliere di Alleanza Nazionale, “si può dire che nel ‘99 ogni cittadino ha sborsato circa 700.000 lire in tasse e tributi, ha ricevuto una dote di più di un milione per debito mutui, ed ha visto investimenti per sole 255.724 lire”. Anche per il capogruppo di Rifondazione Comunista Francesco Mencaraglia gli investimenti sono la parte più discutibile del documento finanziario-economico presentato dalla Giunta. Nelle conclusioni al dibattito ferma la replica del Sindaco: “la pressione tributaria è cresciuta nei suoi limiti fisiologici, ma molto meno di quanto non siaano dominuite le entrate da parte dello Stato, passate dalle 485.000 lire procapite del 1997 alle 419.000 lire del ‘99”. Stesso discorso per gli investimenti e l’indebitamento. “Se il debito individuale è salito è perchè sono cresciuti gli investimenti”, ha sostenuto Giovanni Doddoli. Che poi ha evidenziato la buona gestione della spesa concrettizzatasi in un avanzo d’amministrazione di circa 2 miliardi che saranno riversati sulla Residenza Sanitaria Assistita e sul progetto di rifacimento di Piazza Matteotti. Cl.Ar.C.

Commissione di controllo
Piero Betti Presidente
E’ Piero Betti (nella foto), capogruppo di Forza Italia al Consiglio Comunale di Scandicci il Presidente della Commissione consiliare di Controllo e Garanzia. Betti è stato nominato nel corso della prima riunione della Commissione sulla base di un accordo che prevedeva come la carica dovesse spettare ad un esponente delle forze politiche di opposizione. L’istituzione della Commissione era stata approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale nella seduta del 16 maggio scorso. Oltre a Piero Betti compongono l’organismo i consiglieri comunali Giovanni Bellosi (An), Francesco Mencaraglia (Prc), Paolo Papi (Ccd), Gianpaolo Lari (Ppi), Giuseppe Punturiero (RI), Ilio Trapassi (Democratici), Firmando Giovannetti (Pdci), Simone Naldoni (DS), Pasquale Porfido (SdI).

Consiglio
Divisi dal gay pride
Il Comune di Scandicci ha partecipato in forma ufficiale con l’Assessore Osvaldo Cavaciocchi alla manifestazione degli omosessuali che hanno sfilato a Roma l’8 luglio scorso per la difesa dei loro diritti e contro ogni forma di discriminazione. La presenza dell’Amministrazione è stata decisa con l’approvazione, da parte del Consiglio Comunale (27 giugno), di una mozione presentata dai consiglieri dei Democratici di Sinistra Luisa Dipalo, Olmo Gazzarri ed Ernesto Ricci e da un analogo documento firmato da Rifondazione Comunista. La discussione ha messo in evidenza le divisioni interne alle diverse componenti che, per motivi alla fine più culturali che politici, hanno espresso il proprio voto in modo articolato . Da una parte chi, con toni più o meno intensi, ha sostenuto che gli omosessuali subiscono ancora discriminazioni ed ha espresso la convinzione che in uno stato moderno e laico debbano essere garantite a tutti uguaglianza e parità di diritti. Dall’altra chi ha ritenuto soprattutto inopportuno, ed offensivo per un paese cattolico, che gli omosessuali, con i loro atteggiamenti anche provocatori, sfilassero nella capitale proprio nell’anno del Giubileo. Alla fine hanno votato a favore della partecipazione del Comune alla manifestazione romana i DS, i Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista. Tra le forze che sostengono la maggioranza di centro-sinistra si sono astenuti il Presidente del Consiglio, Pasquale Porfido (SDI) ed Ilio Trapassi dei Democratici. Hanno invece votato contro Giampaolo Lari (PPI) e Giuseppe Punturiero (RI). Uguale disomogeneità di posizioni nel centrodestra: i consiglieri di Forza Italia Piero Betti ed Enrico Meriggi insieme a Erica Franchi e Giovanni Bellosi, condividendo i contenuti dell’ordine del giorno ma non la modalità della partecipazione formale alla manifestazione romana, hanno scelto l’astensione. Contrari invece Alessandro La Rosa (FI), Stefano Dorigo (AN) e Paolo Papi (CCD).
Insieme per battere la pedofilia
Il Consiglio Comunale ( 6 giugno) ha approvato all’unanimità un ordine del giorno contro la pedofilia. Presentato dal consigliere di Alleanza Nazionale Stefano Dorigo ed emendato dalla Presidente della IV Commissione Loretta Lazzeri (DS) il documento impegna il Sindaco e la Giunta a predisporre, entro l’inizio del prossimo anno scolastico, un progetto di informazione e sensibilizzazione da rivolgere in primo luogo alle scuole elementari e medie. D’intesa con gli insegnanti delle scuole, i genitori, la ASL e le associazioni del volontariato, l’Amministrazione Comunale dovrà avviare un programma di preparazione di carattere psicologico ed un servizio di ascolto che, sul modello di Telefono Azzurro, consenta ai bambini, vittime di episodi di pedofilia, di trovare aiuto ed assistenza adeguate ed un rapido intervento repressivo delle forze dell’ordine verso gli autori delle violenze e degli abusi.