Elettrodotto
del Consiglio
al nuovo progetto Enel
La maggioranza di centro sinistra e Rifondazione approvano il tracciato alternativo a quello esistente. I tralicci sulle colline verranno rimossi. Verso la conclusione il braccio di ferro che ha visto il Comune ed i comitati opporsi allo scempio ambientale ed al rischio salute.
Forse è la volta buona. Se tutto andrà come previsto - e caparbiamente perseguito dal Sindaco,dall’Amministraz-ione e dai Comitati dei cittadini - l’elettrodotto delle colline di Scandicci, che tanto sdegno ha suscitato in Italia e nel mondo, sarà presto demolito. A far compiere un altro passo avanti in questa direzione è stata l’approvazione da parte del Consiglio Comunale - favorevoli i partiti del centro sinistra e Rifondazione Comunista, contrario il Polo delle Libertà - del progetto di nuovo tracciato presentato da Enel. Soltanto un parere, una approvazione nella sostanza non determinante: infatti l’opera, una volta superato l’esame di valutazione di impatto ambientale da parte del Ministero, può essere realizzata anche senza il beneplacito degli enti locali.Certo, un “no” da parte di Scandicci sarebbe stato un duro colpo alla credibilità del progetto. Un “no” che Impruneta ha invece detto chiaro e forte, né convinta né soddisfatta dalle soluzioni proposte. Un “no” sposato, a Scandicci, anche dal centro destra, per dire che ci sarebbe bisogno di una politica più attenta all’ambiente.
“E pensare”, dice Simone Naldoni - l’assessore alle infrastrutture che sta seguendo questa come altre importanti opere in corso - che questo nuovo progetto è proprio il frutto di una ostinata e puntigliosa vertenza che dalla primavera del 1997 ha impegnato il Sindaco e tutta l’Amministrazione in un solo obiettivo da raggiungere: la demolizione di quei tralicci che deturpano un paesaggio di grande bellezza e pregio”. E che, a causa dell’inquinamento elettromagnetico, avrebbero potuto attentare alla salute di quegli abitanti che avevano visto alzare i tralicci proprio sopra la loro casa.
Diciamo avrebbe, perché il Sindaco Doddoli, ad un certo punto della contesa con Enel, con una ordinanza che fece scalpore, confermata poi dal Tar e dal Consiglio di Stato, impose un esercizio ridotto dell’impianto, con la conseguenza di un forte abbattimento dei fattori inquinanti. Dell’attuale elettrodotto, che da due terne passerà ad una solta terna, rimarrà quindi ben poco. Nella parte pianeggiante i tralicci si allontaneranno dai punti sensibili di via delle Prata e Villa il Diluvio. Poi, la linea, all’altezza di Poggio Secco, invece di continuare ad-arrampicarsi verso la collina di Giogoli, girerà a destra. Si infilerà nella valle del torrente Vingone per risalire verso Poggio della Monaca e da qui, verso la centrale di Tavarnuzze. I piloni del vecchio tracciato saranno demoliti, per essere sostituiti da altri, mediamente più bassi di circa 20 metri, colorati di verde quindi meno invasivi ed impattanti. E probabilmente di un disegno davvero innovativo. (Cl. Ar.)
“I tralicci? Ci piace Foster!”
Già nel febbraio 2000, una giuria di esperti, tra cui, a fianco del presidente di Enel Chicco Testa, figuravano tra gli altri Maria Rosa Vittadini (direttore generale del Ministero per l’ambiente), Costanza Pera (direttore generale Ministero dei lavori pubblici), Augusto Mario Lolli Ghetti (Sovrintendente ai beni ambientali ed architettonici di Firenze, Prato e Pistoia) ed Andrea Emiliani (Presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna) aveva espresso il proprio giudizio: dei cinque progetti di “tralicci d’artista” presentati al concorso di idee bandito da Enel, e messi in mostra al Museo Pecci di Prato, quello dell’inglese Norman Foster era stato classificato al primo posto. Ex equo con la proposta tutta italiana di Castiglioni-De Lucchi, è vero. Ma pur sempre primo. Il modello (nella foto), piacque subito al Comune di Scandicci.
Ed oggi che si tratta di scegliere con quali sostegni realizzare il nuovo elettrodotto, la scelta estetica viene riconfermata. Tanto che il Sindaco e l’assessore Simone Naldoni hanno invitato il prestigioso architetto inglese a venire a Scandicci per discuterne insieme all’Amministrazione, ai comitati, ai cittadini, agli esperti. Rimangono infatti da verificare, sul piano ingegneristico, le compatibilità di questi supporti con le esigenze tecniche dell’elettrodotto. E da compiere una simulazione per valutare l’inserimento ambientale dei piloni. Ma se sarà fattibile e compatibile, potrebbero essere proprio i tralicci Foster a trasportare la corrente del nuovo impianto. Un fatto tecnologicamente rivoluzionario, ma anche forse il primo caso di un elettrodotto concepito come una specie di opera d’arte ambientale. (Cl. Ar.)
Farmacie
Ad Alleanza Salute Italia
il 49% di Farma.net spa”
Alleanza Salute Italia spa, divisione dell’azienda paneuropea Alliance UniChem, si è aggiudicata il 49% di Farma.net, la società delle farmacie di Scandicci.
La società diventa così partner dell’Amministrazione Comunale, titolare del rimanente 51% della spa.
Alleanza Salute, per il 49% delle azioni, ha avanzato una offerta di 7.492.734,48 euro (14 miliardi e 500 milioni di vecchie lire) con un valore ad azione di 15,91 euro. L’altra partecipante, un raggruppamento temporaneo di impresa formato da Farmacom spa, Publiservizi spa e Asa spa, ha offerto invece 5.546.154,00 euro (10 miliardi e 738.885 vecchie lire), con un valore ad azione di 11,75 euro.
La gara partiva da un valore di 11,50 euro per azione, pari a 5.422.797,44 euro (10 miliardi e 500 milioni di vecchie lire) per il pacchetto del 49%.
La procedura prevede adesso di attendere il responso, previsto per legge, dell’Antitrust; ed a settembre la nomina dei 5 membri del Cda (tre indicati dal Comune, 2 dal privato), del Collegio Sindacale e dell’Amministratore Delegato, la cui indicazione è di competenza di Allenza Salute Italia.
Soddisfatta l’Amminmi-strazione Comunale che, con questa privatizzazione, ha realizzato non solo un altro dei punti del programma del Sindaco ma raggiunto anche un risultato economico molto interessante.
“Nel panorama italiano, con il tasso di ricavo dell’1.81% che abbiamo realizzato”, hanno commentato gli assessori Alessandro Baglioni e Giuseppe Pun-turiero, “abbiamo fatto meglio sia di Bologna, Rimini, Prato e Firenze, che hanno privatizzato l’80% , sia di Grosseto che, come noi, ha ceduto al privato una quota di minoranza”. (Cl. Ar.)

L’ultimo bilancio
in vecchie lire

Approvato dalla maggioranza di centro sinistra del Consiglio Comunale il Conto Consuntivo del 2001. “No” del centro destra: troppe promesse non realizzate. Negativo anche il giudizio di Rifondazione.
Esito scontato per il voto sul Bilancio Consuntivo 2001. Positivo il giudizio della maggioranza di centro sinistra, negativo quello delle due opposizioni, Polo delle Libertà e Rifondazione Comunista.
Se per l’Ulivo il documento economico e finanziario dimostra che l’Amministrazione ha ben lavorato, ben speso, e quindi raggiunto gli obiettivi prefissati, per il centro destra è esattamente il contrario: troppe le cose promesse da anni ed ancora non realizzate. Per Rifondazione Comunista, voto negativo, si è trattato invece di un bilancio troppo liberista soprattutto nella gestione del patrimonio pubblico.
Tutti concordi, comunque, con le premesse contenute nella relazione dell’assessore al bilancio Alessandro Baglioni: “il consuntivo è il momento della verifica dei risultati conseguiti. Su questa base è così possibile giudicare l’operato dell’Amministrazione e dei dirigenti”. Vediamo quindi, settore per settore, la relazione di Baglioni sull’ultimo bilancio stilato in vecchie lire.
Servizi generali e amministrativi
Si tratta di tutti gli strumenti relativi alla gestione della “macchina” comunale. Trattasi cioè di servizi di staff, generalmente a disposizione di quelli operativi. A fronte di stanziamenti per 27 miliardi e 730 milioni circa, gli impegni di spesa effettivamente assunti sono stati pari a poco meno di 25 miliardi e mezzo cioè circa il 92%. Relativamente alla spesa corrente gli impegni sono stati pari al 98,43% degli stanziamenti definitivamente assegnati.

Servizi educativi, ricreativi, culturali e sociali
Interventi per le famiglie ed i singoli individui, asili nido, diritto allo studio, cultura, interventi sociali per portatori di handicap, giovani ed anziani.
In sostanza, tutte le attività socio educative e culturali del Comune e, di fatto, l’insieme degli interventi nel settore sociale allargato.
La percentuale di realizzazione sulla parte corrente, stanziati 28.429 milioni ed impegnati 26.835, è pari ad oltre il 98%

Servizi economici e ambientali
In questo capitolo tutte le attività di carattere imprenditoriale del Comune: la fiera annuale, la gestione delle farmacie, gli interventi nel settore ambientale compreso lo smaltimento dei rifiuti. Le spese correnti relative alla gestione delle farmacie, smaltimento dei rifiuti, fognature e depurazione sono comprensibilmente ad alto grado di rigidità. Da segnalare, da parte del servizio farmacie, un aumento di fatturato di circa 1.650 milioni; confermate invece sostanzialmente allineate alle previsioni le altre entrate. Relativamente alle spese correnti gli impegni, 41.768 milioni sono stati pari al 99,53% delle risorse definitivamente assegnate (41.950 milioni).

Servizi tecnici, manutenzione e progettazione
Sono compresi in questo ambito sia gli interventi relativi alla manutenzione del patrimonio sia quelli per progettualità destinate a nuove opere pubbliche o a manutenzione straordinaria dell’esistente. Riguarda perciò sia l’ordinaria che la straordinaria gestione del Comune. Gli stanziamenti definitivi di spesa corrente si sono assestati a circa 7.622 milioni e gli impegni relativi sono risultati pari a quasi 7.429 milioni (97,47%). Relativamente agli investimenti gli impegni sono stati pari a circa 10.065 milioni a fronte di una previsione definitiva di 10.667 milioni (94,36%).

Investimenti
A fronte di stanziamenti definitivi per 20.062 milioni gli impegni sono stati pari a 18.296 milioni (91,19%). Per quanto riguarda le opere finanziate, 17.121 milioni sono relativi a lavori pubblici e 1.175 milioni ad altri investimenti.
Le fonti di finanziamento delle spese per investimenti sono state assicurate con il ricorso a mutui 59,48% (previsto 58,39%), altri mezzi di terzi 7,63% (previsto 6,96%), mezzi propri 32,89% (previsto 34,65%). Con i mutui sono state finanziate opere pubbliche per 10.882 (previsione di 11.715 milioni), tra cui la rete idrica per Mosciano e Triozzi, la manutenzione straordinaria di strade ed edifici, il depuratore di San Colombano, la ristrutturazione della biblioteca e del teatro, aree per verde e parcheggi, interventi per il Prg.
I finanziamenti di terzi, pari a 1.396 milioni di vecchie lire, sono stati destinati al restauro del Castello dell’Acciaiolo (1.000 milioni dall’Ente Cassa di Risparmio), la costruzione di campi di calcio (235 milioni dalla T.I.M. per canoni di telefonia mobile), l’acquisto di strumenti informatici ed attrezzature per gli asili (75 milioni dalla Regione Toscana). 86 milioni di finanziamento dello Stato sono stati destinati alla Protezione Civile ed al Fondo sviluppo investimenti. Con investimenti propri, citando soltanto alcune delle cifre più alte, l’Amministrazione ha finanziato l’acquisizione di aree per l’edilizia popolare (2.267 milioni), la manutenzione straordinaria del patrimonio (960 milioni), la costruzione di giardini (770 milioni), la fitodepurazione nelle frazioni collinari (380 milioni), la manutenzione del Parco di Poggio Valicaia (200 milioni)

Le entrate
Le entrate tributarie registrano una diminuzione di circa 1.800 milioni nei confronti dell’anno 2000, pur in presenza dell’aumento dell’addizionale IRPEF. Le entrate per trasferimenti segnano invece un aumento di circa 5.170 milioni.
I trasferimenti statali sono cresciuti di 4.536 milioni nei confronti dell’anno precedente, quelli regionali di circa 700 milioni. I trasferimenti da altri enti hanno subito invece una riduzione di circa 70 milioni.
Il consistente aumento dei trasferimenti statali è principalmente dovuto ad entrate per IRAP (2.700 milioni), maggiori oneri I.V.A. (582 milioni), conto affitti (941 milioni) e trasferimenti per consultazioni elettorali (681 milioni).
Le entrate extratributarie, in costante aumento dal 1999, sono state di 30.470 milioni. In questa voce notevole consistenza hanno i proventi delle farmacie comunali, che nel 2001 sono stati pari a 19.248 milioni.
Per l’anno 2001 le entrate tributarie hanno rappresentato circa il 40% delle entrate proprie (45% nel 2000, 42% nel 1999), i trasferimenti statali e da altri enti pubblici circa il 27% (23% nel 2000, 27% nel 1999) e le entrate extratributari circa il 33% (32% nel 2000, 31% nel 1999). (Cl. Ar.)