ECONOMIA 1
Il Centopercento
Italiano è etico
Il consorzio che riunisce nove aziende della pelletteria
ha ottenuto la certificazione SA 8000
Lo scorso 10 luglio, nella suggestiva cornice della Sta-zione Leopolda, a Firenze, il Consor-zio Centopercento Italiano, che dalla sua nascita ha voluto farsi portabandiera del patrimonio genetico che contraddistingue le imprese del distretto toscano della pelletteria creando un marchio alternativo ed unico, ha annunciato ufficialmente, nell’ambito di una tavola rotonda dal titolo “Qualità Competitiva, Qualità Etica” l’ottenimento della certificazione etica SA8000.
La norma SA8000 (Social Accountability 8000) è stata istituita nel 1997 con riferimento agli accordi dell’Organizzazione Internazionale del lavoro, alla Dichiarazione dei Diritti Umani e alla Convenzione delle Nazioni Unite per i Diritti del Bambino, per garantire la responsabilità etica dell’azienda e di tutta la catena dei suoi fornitori . Le aziende che aderiscono alla SA8000 si impegnano cioè a rispettare i requisiti di responsabilità sociale dettati dalla norma stessa. Quindi non utilizzano manodopera minorile o lavoro coatto; non usufruiscono di un contesto di discriminazione razziale o sessuale e di illegali pratiche disciplinari; garantiscono la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro, la libertà di associazione e il diritto alla contrattazione collettiva, la giusta remunerazione e l’orario di lavoro; adottano sistemi di gestione adeguati e corretti. La SA8000 è lo sbocco naturale di un percorso, non facile, che il mondo del lavoro ha intrapreso parecchi anni fa, quando a causa del profitto “ad ogni costo” cominciarono a comparire i problemi socio-ambientali sorti per perseguirlo. Sono però gli ultimi 10-15 anni quelli in cui si è realmente trasformato il modo di operare delle imprese passate dall’ottica del mero guadagno alla visione più evoluta di una società che fonda le proprie basi sulla qualità non solo del consumo bensì della vita.
Si è cominciato garantendo la qualità del prodotto e del servizio con la ISO 9000, quindi la qualità della vita sul luogo di lavoro ovvero la sicurezza con la 626; poi si è pensato anche all’ambiente circostante con la certificazione ISO 14000. La Regione Toscana ha individuato nella SA8000 un valore aggiunto per le imprese operanti sul proprio territorio, ed introdotto questa certificazione in una misura del DoCUP dedicata agli investimenti immateriali per le aziende. Nel paniere che include l’insieme delle certificazioni di qualità si trovano allocate risorse pari a 28 milioni di euro. Questa azione porta la Toscana sullo scenario europeo ed internazionale ad aggiudicarsi la posizione di prima Regione europea ad incentivare solidamente l’acquisizione della SA 8000. (Cl.AR.)

ECONOMIA 2
Pelletteria, ha da passa ‘a nuttata!
L’undicesimo rapporto della Cna sul primo semestre 2003 conferma il momento difficile per le piccole e medie imprese della pelletteria.

Che la situazione non fosse rosea si sapeva. E il tradizionale appuntamento di fine giugno con il Rapporto semestrale sullo stato della pelletteria –l’undicesimo della serie redatto dal Centro studi della Cna di Firenze- conferma lo stato di difficoltà del settore anche in questa prima metà del 2003. Tra le cause del momento non certo felice che sta attraversando il comparto della piccola e media impresa della pelletteria, alcune sono di natura internazionale: la debolezza del dollaro sull’euro che spinge gli americani ad un atteggiamento assai prudente; gli effetti della guerra con l’Iraq e le forti tensioni mondiali; l’epidemia Sars che ha condizionato molto il mercato e gli scambi. Non da meno, secondo quanto espresso dagli imprenditori monitorati, influiscono negativamente l’aumento dei prezzi ed i costi aziendali. Il risultato più tangibile di tutto questo sta in un fatturato mediamente in calo del 17.8% rispetto all’ultimo semestre del 2002; ed in un andamento degli ordini che scende del 25%. Secondo Roberto Aiazzi, curatore del Rapporto, siamo nel pieno di una fase avviatasi nella seconda metà del 2001 quando iniziarono a comparire segnali indiscutibili di difficoltà. Ma il settore, che è contrassegnato da una certa alternanza di positivo-negativo del proprio andamento, esprime un cauto ottimismo per il prossimo futuro. Solo l’8.8% ha aspettative in calo. Ad un 35.7% che le vede incerte corrisponde una percentuale uguale che ha aspettative in crescita. Aspettative stabili invece per un 19.6%. La situazione critica non pare avere avuto invece troppe ripercussioni sui livelli occupazionali stabili per il 58.9%, in crescita per il 14.3%, in calo per il 26.8%. In appendice il Rapporto presenta poi uno specifico approfondimento sull’export.
La Toscana resta ad oggi la regione più importante del settore coprendo circa il 37% dell’export nazionale e con un indice di specializzazione assai marcato compreso tra 4 e 5, il massimo. I principali mercati destinatari della nostra pelletteria sono quelli dell’Unione Europea (30% circa), seguiti dai paesi europei non comunitari (27%), dal Nord America e dall’Asia orientale (circa 20%).

RIFIUTI
Il Mercatino del riuso
Alla stazione ecologica di via Charta 77
Un luogo dove scambiare, comprare, risistemare e rendere nuovamente funzionanti ed usabili computer, stampanti e altro materiale di cui aziende e privati si sono disfatti ma che sono ancora in buono stato. Sarà questo il “Mercatino del riuso” che nascerà a ‘Recupera’ la stazione ecologica di via Charta 77 a Scandicci che stabilirà anche un legame funzionale con il nuovo centro di raccolta e smistamento che sta realizzando, poco distante da lì, Mani Tese. I mobili in buono stato raccolti da SAFI saranno portati a Mani Tese che li rimetterà a posto per rivenderli. Viceversa i computer raccolti da Mani Tese saranno portati a SAFI. Con la società Quadrifoglio, ed in collaborazione con l’Istituto Tecnico Industriale Leonardo Da Vinci, verrà anche sperimentata la messa a punto e sistemazione di computer usati sui quali installare un software libero come Linux per poi affidarli a scuole, enti, associazioni. La stazione ecologica, sottolinea il sindaco di Scandicci Giovanni Doddoli, “ci pone all’avanguardia nel panorama regionale, ed importantissimo sarà farla visitare anche agli imprenditori della zona in modo che ne possano apprezzare le qualità, la funzionalità e soprattutto si abituino ad utilizzarla".

TEATRO STUDIO
Una stagione a quota 10.000
Un bilancio assolutamente positivo, sia in termini di pubblico sia di critica, che ha segnato un incremento significativo di presenza rispetto agli ultimi anni – Critiche dall’opposizione di centro destra
Lovemilaottocento-quarantadue spettatori, ventinove spettacoli in calendario, quindici produzioni, novantotto repliche. Questi i numeri della stagione 2002/2003 del Teatro Studio di Scandicci. Il cartellone, apertosi ufficialmente il 17 ottobre 2002 con la performance di Marcello Jori, ha presentato, in quasi 8 mesi di attività, nomi tra i più significativi del nuovo panorama teatrale italiano: Teatrino Clandestino, Katzenmacher, Krypton, Kinkaleri, Emma Dante, Antonio Latella, Koreja, Fanny & Alexander, oltre a giovani compagnie presenti sul territorio quali Gogmagog, Anonimascena, Istituto Charenton e I Sacchi di Sabbia.
Grande successo ha riscosso inoltre la stagione ragazzi "Gli artigiani dei sogni" che ha ospitato compagnie quali Nautai Teatro, Accademia Perduta/Tanti Cosi Progetti, Fontemaggiore, Piccoli Principi e altri. Gli spettacoli hanno coinvolto in matinée le scuole materne, elementari e medie e in pomeridiana domenicale intere famiglie. Più che positivo si è dimostrato il lavoro delle compagnie residenti, in particolare Krypton - con l’ultima produzione di Fulvio Cauteruccio Ico no Clast, che è stato lo spettacolo più visto della stagione (1.196 spettatori in 12 repliche) - e Kinkaleri che hanno presentato Otto, insignito del premio Ubu come miglior creazione di teatro danza del 2002 (851 spettatori in 7 repliche).
La compagnia Gogmagog ha quest'anno avviato un interessante collaborazione con Alfonso Santagata presentando in prima nazionale Possibilities. Il Teatro Studio ha prodotto o co-prodotto 15 dei 29 spettacoli in programma, 98 repliche che hanno registrato, come detto, un totale di 9.842 spettatori.
Un numero significativo che, secondo la classifica dell’Agis, pone il Teatro Studio di Scandicci al terzo posto in Italia per il numero di spettatori nella stagione appena passata nella sua categoria (teatri sotto i 200 posti), dopo il Teatro Libero e i Filodrammatici di Milano. Molti sono stati gli eventi collaterali che hanno arricchito la proposta ed hanno fatto registrare circa 3000 presenze: incontri con autori, registi e attori, convegni, conferenze, laboratori, mostre, ecc. Tra questi grande seguito ha avuto il convegno nazionale "Musiche in scena", dimostrando di essere un valido punto di partenza per sviluppi futuri di progettazione, confronto, scambio e dibattito tra le varie realtà musicali e teatrali italiane.
E ancora il convegno sul punk, quello sulle nuove tecnologie, "Gli stati generali della musica", il convegno "Leggimi", il Progetto Mario Lodi, ecc.Tali eventi collaterali hanno consentito al Teatro Studio di affermare e di consolidare una rete di relazioni importanti e fondanti nella vita culturale della regione: Accademia di Belle Arti di Firenze, Istituto Francese, British Institute, Università di Prato, Università di Firenze e altre. Il Cda di Scandicci Cultura ha riconfermato anche per la prossima stagione la presenza di Massimo Marino quale coordinatore artistico. Particolarmente critiche, durante la discussione in Consiglio Comunale per l’approvazione del bilancio consuntivo 2002 dell’istituzione cultura, le opposizioni di centro destra. Da parte di Piero Betti (Forza Italia) è stata messa in evidenza la difficoltà di rapporto dell’Istituzione, del suo presidente e del cda con il Consiglio Comunale e la Commissione controllo e garanzia. Betti ha anche messo in discussione la funzionalità dell’istituzione così com’è oggi. Per Giovanni Bellosi (Alleanza Nazionale) la criticità è invece nella proposta culturale troppo elitaria, distante dalla città e dalle aspettative dei suoi cittadini, soprattutto i più giovani. (Cl.AR.)
L'EVENTO
I concerti alla Villa di Vico
Quarto anno della rassegna nella dimora storica sulle colline di Scandicci
Una bellissima dimora storica del XV° secolo. Una sala da circa ottanta posti con una acustica invidiabile. Uno scenario mozzafiato, via del Lago, sulle pendici di San Vincenzo a Torri. Due organizzatori - Carlo Belli e Daniele Garella - competenti ed appassionati. Un comune, quello di Scandicci, che li affianca e collabora. Nasce così, dall’estate 2000, l’appuntamento con i Concerti alla Villa di Vico. Dicono Belli e Garella, impegnanti fin dal 1994 in questa direzione: “In un’odierna cultura, che tende a massificare ogni evento, sembra quasi anacronistico organizzare manifestazioni così particolari, adoperandosi, senza snobismi, per fare musica, come un tempo, nella sala di un palazzo antico. Eppure, l’accoglienza sempre entusiastica del pubblico ha premiato nel tempo simili scelte, ideali per assaporare la qualità della musica”. E di qualità è anche il programma proposto quest’anno nel mese di luglio.
Un primo concerto di musica persiana (9 luglio) con Farzaneh Joorabchi (voce e setar) e Mohsen Karirolsafar (zarb e daf ); una parentesi teatrale (16 luglio) con tre atti unici di Pirandello; un concerto di Miriam Sadun (violino) e Victoria Pontecorboli (pianoforte) su musiche di Prokofiev, Sarasate, Dvorak (23 luglio). E l’ultimo appuntamento (30 luglio) con musiche medievali dell’Occitania e del Mediterraneo eseguite da Stefano Albarello. La Villa di Vico si trova a San Vincenzo a Torri (Scandicci, Firenze), in Via del Lago n° 26.

Ulteriori informazioni, anche relative al percorso per arrivare alla Villa, sono reperibili sul sito http://www.danielegarella.com/villavico/concerti.htm

SCANDICCI ESTATE
Il meglio dell’Acciaiolo
Dalla nuova produzione di Di Puccio al Testori di Sandro Lombardi
Continua al Parco del Castello dell'Acciaiolo la programmazione estiva del Comune. Questi i prossimi appuntamenti più interessanti. Il Progetto Axé che da Bahia porterà il 20 luglio un gruppo di oltre 30 giovani artisti di strada che si esibiranno con canti, musica, capoeira, percussioni. Peppe Voltarelli ed il suo gruppo per un viaggio nel repertorio di Domenico Modugno (23 luglio). La nuova produzione di Alessandro Di Puccio fra musiche e poesie zingare manouche e rom (30 luglio). Per il teatro, l'omaggio a Testori con Sandro Lombardi e Stefano Braschi (16 luglio) ed i Kinkaleri con il loro Lusso (31 luglio) insieme ad un gruppo di attori anziani non professionisti di Scandicci.
Infine la prima rassegna internazionale di circo-teatro con 4 compagnie tra le più rappresentative oggi in Europa: Teatro Glimt dalla Danimarca (11 luglio), Full House dalla Svizzera/Usa (15 luglio), Circ Panic dalla Spagna (17 luglio), gli italiani di Arte Effimera (26 luglio).
Info: Teatro Studio - via Donizetti 58 - 50018 Scandicci (Fi) – tel. 055 757348.