Presto cablati
Venti chilometri di fibre ottiche per mettere in rete la città, un intervento di modernizzazione del territorio per cittadini e imprese
Entro il 2003 fibre ottiche sotto a venti chilometri di strade, sui settanta complessivi di rete viaria di Scandicci. E’ questo l’obiettivo dell’amministrazione comunale per far giungere al più presto le nuove tecnologie, informatiche ma non solo, nelle case e nelle aziende della città. Un piano strategico – servizi in gestione ai privati e rete del cablaggio in mano al pubblico – destinato però a realizzarsi in tempi ben più ridotti, dal momento che grazie a due diversi accordi con Albacom ed E-via saranno stesi già dai prossimi mesi diciassette chilometri in tutto di dorsali, indispensabili in un secondo momento per le derivazioni secondarie. Albacom realizzerà il collegamento tra Lastra a Signa e l’Isolotto – in tutto sette chilometri lungo via Pisana – mentre E-via quello tra Lastra e il Galluzzo, ovvero dieci chilometri inizialmente lungo la stessa strada che poi devieranno verso Vingone e le colline.
Scandicci ha anche firmato un documento d’intenti con tutti i comuni dell’area Consiag assieme ad E Planet e ad altri otto privati pratesi, “ma ci riserviamo – spiega il Sindaco Giovanni Doddoli – di trovare accordi anche con altri gestori privati, dal momento che per raggiungere con le fibre ottiche il nostro territorio non possiamo non tener conto dell’ostacolo fisico rappresentato dall’Arno". I primi due tratti, per l’appunto, stanno al di fuori dell’accordo pratese, e rispondono alle esigenze di Albacom e di E-via che hanno da congiungere le proprie linee che terminano a Lastra a Signa con quelle fiorentine. “Ma non dimentichiamo che il Comune otterrà da queste due intese un’interessante contropartita – dice l’Assessore allo Sviluppo Economico Marcello Dugini - dal momento che i gestori realizzeranno due terne di passaggio per le fibre ottiche, una a propria disposizione e l’altra invece per il soggetto pubblico che potrà a sua volta affittarla”. Inoltre l’ente locale avrà un beneficio economico stimabile attorno alle 70 mila lire al metro. Per realizzare le nuove infrastrutture tecnologiche la strategia è quella di scindere i due ruoli del pubblico e del privato: al primo andrà la proprietà della rete, ai secondi invece la gestione dei servizi per gli utenti. “Proprio per questo – prosegue il primo cittadino di Scandicci - il nostro impegno è quello di dar vita a due società, la prima presumibilmente con un 80 percento di quote al Consiag, 10 percento ad E Planet e il restante pacchetto ad altri soggetti, mentre la seconda per l’erogazione del servizio prevalentemente in mano ai privati”. I primi diciassette chilometri di strade cablate, intanto, sono manna dal cielo per la zona industriale di Scandicci, proprio perché rappresentano una dorsale che attraversa i capannoni delle aziende, che saranno raggiunti con successive diramazioni. Ma la stesura in tempi brevi delle fibre ottiche non è certo un’esigenza esclusiva del mondo del lavoro; “certo – spiega Doddoli – i diversi settori produttivi e dei servizi vanno sempre più caratterizzandosi come sistemi in rete, dove le lavorazioni e le diverse funzioni vengono spostate all’esterno delle aziende. Ma anche la vita stessa dei cittadini sta mutando, con l’esigenza crescente di intercettare informazioni, sia attraverso internet che con i canali televisivi tradizionali e via satellite: tutte queste informazioni in futuro dovranno passare sotto terra”. (Cl.Ar)


ATAF - Il 26 a San Colombano
Pronto il nuovo percorso del 26
Il capolinea del 26 si sposta da Badia a Settimo a San Colombano.
Il Comune ha infatti concordato con Ataf il prolungamento di 1 chilometro e 200 metri della linea che fino ad oggi collegava la stazione di Santa Maria Novella alla frazione scandiccese di Badia. Il potenziamento del servizio, richiesto anche da alcuni cittadini e lavoratori della zona, va incontro alle nuove esigenze della Piana di Settimo, che negli ultimi anni ha visto crescere la propria offerta abitativa. Il costo dell’operazione per il Comune di Scandicci si aggirerà attorno ai cinquecento milioni di lire.
Soddisfazione per il prolungamento del servizio è stata espressa dal Presidente del quartiere Badia a Settimo-Zona Industriale Bruno Cappelli. “Anche i cittadini si erano espressi per questa soluzione – spiega – e si erano rivolti al nostro consiglio di circoscrizione per far presenti le loro necessità. San Colombano ha visto crescere negli ultimi anni la popolazione; non va inoltre dimenticata la presenza nella frazione del secondo cimitero di Scandicci per dimensioni, che sarà interessato anche da ulteriori interventi di espansione”. Secondo l’Assessore alla Mobilità Maria Grazia Martignoni si tratta di un avvicinamento ai servizi della città per gli abitanti della frazione. “Sicuramente la popolazione è cresciuta – dichiara – ma soprattutto la zona ospita importanti attività produttive. Questo intervento rientra in un piano complessivo di razionalizzazione del trasporto pubblico a Scandicci”. Infatti il Comune, da un lato sta lavorando con Ataf e Li-nea per riorganizzare anche la rete dei collegamenti interni, attraverso quel sistema di trasporto più volte definito delle "circolari". E dall'altro sta verificando con la Provincia di Firenze la possibilità del biglietto unico che permetta l'utilizzo sia dell'autobus urbano che dei mezzi Lazzi. (MG)

Notti d'estate
al Parco dell'Acciaiolo
Ideata da Progetti Toscani Associati, da giugno a settembre, quattro mesi di concerti, cinema, mostre, eventi, giochi per una estate dal suggestivo titolo "Castello dell'Acciaiolo: duemila e una notte"
Lo scorso anno, con "Assaggi d'estate", la prova generale di quello che Comune ed lstituzione Cultura avevano in mente di realizzare. Quest'anno la promessa è mantenuta e con "Castello dell'Acciaiolo: duemila e una notte" prende il via la prima estate di Scandicci che durerà dal 15 giugno al 16 settembre. Ideato da Toscana Progetti Associati e scelto dopo una selezione, il progetto è caratterizzato da un approccio multiculturale e prevede la realizzazione di uno spazio dove si alterneranno musica, cinema, arti visive, laboratori per bambini, incontri. In attesa del programma in via di stesura, queste per grandi linee e per settori le proposte.

Musica
“Duemila e una notte” propone uno sezione concerti che spazia dalle brass band macedoni (Braka Zejnelovi e Stip Bleh Orkestra) alla musica zingara balcanica e manuche (Nasser Nasser dance band, Sali Sali wedding band, Maurizio Geri Swingtet), dalla musica mediterranea (Arabica Orkestra, Les Italiens, Mouna Amari, Baladì, Nura flamenco) a quella africana (Shionkama, Tam Tam). Incursioni gradite nella rilettura contemporanea della tradizione con Hovercraft Ensamble, Archaea e Maurizio Dami.

Cinema
Anche qui la proposta è decisamente multiculturale ed articolata in quattro sezioni: l'Oriente in alcuni tra i titoli più emblematici (Il bagno turco, Harem soirèe, East is East, Il silenzio, La coppa, etc); l'Africa (Il destino, L'assedio, Muzungu, etc.), i Balcani (Train de vie, Underground, Mirka, Luna Papa, Prima della pioggia, etc.); il film d'animazione (Il principe d'Egitto, Mulan, Kirikù e la strega Karabà, etc).

Arte contemporanea
Dopo che Fabbrica Europa ha ospitato Ex Temporanea, tutte le arti sono chiamate a partecipare al progetto delle Duemila e una notte che porta il titolo EXT FABULA.

Video
Il meglio di Visionaria dall'archivio della Mediateca del Cortometraggio di Siena sugli schermi dell'Acciaiolo.

Spazio Bambini
Le terre dell'incontro, questo il nome del luogo dedicato ai bambini con fiabe, giochi, letture, musiche, danze, mestieri e creazioni con materiali plastici.

Libreria e multimedia store
Qualche tavolo, una libreria, pc, videoregistratori, videoproiettori, internet, tv satellitare in una stanza sempre aperta sul parco.

Incontri
Politica e cultura, anche qui in chiave multiculturale: dal rapporto nord sud alle fonti di energia, dai popoli alle religioni, dai bambini stranieri e la scuola al mercato etnico, dalle fiabe all'editoria.

Ovviamente immancabile lo spazio bar e ristoro.
(Cl.Ar)

Sarajevo, la missione è compiuta
E il progetto continua: dopo la consegna dell'elettroencefalografo all'ospedale Kosevo si pensa ad un campo di pace da organizzare nella capitale bosniaca per l'estate 2002
E' stato consegnato lo scorso 5 aprile all'ospedale Kosevo di Sarajevo l'elettroencefalografo portatile, acquistato grazie ad una gara di solidarietà tra i cittadini, gli imprenditori e le associazioni di Scandicci. Il macchinario è stato donato allo staff medico del reparto di neurologia del più grande ospedale della Bosnia durante una cerimonia alla quale era presente una delegazione del Comune, che ha soggiornato a Sarajevo dal 30 marzo al 7 aprile scorsi. Il macchinario, costato oltre trenta milioni di lire, al momento della partenza della missione era già finanziato con circa ventisei milioni di lire di contributi. La somma restante è stata invece raccolta durante il “Mercatino dei Ragazzi” che si è tenuto il 10 di maggio a Casellina.
Secondo quanto ammesso dal personale medico del Kosevo durante i discorsi ufficiali di ringraziamento, il dono offerto dalla città di Scandicci risolverà più di un problema alla struttura sanitaria della capitale bosniaca, costretta al momento ad operare in condizioni di particolare limitatezza di risorse dovute alla fase storica della ricostruzione dopo l'assedio del 1992-1995: fino allo scorso mese, infatti, i tempi di attesa per l'esame di elettroencefalogramma - uno dei più semplici e dei più richiesti - si aggiravano attorno agli otto mesi; va inoltre tenuto in considerazione che tra le conseguenze della guerra, soprattutto tra la popolazione infantile, c'è stato un aumento dei casi di epilessia, che per l'appunto necessitano dell'elettroencefalografo per la diagnostica.
Il macchinario era stato trasportato con un volo organizzato dall'Aeronautica Militare Italiana da Pisa a Sarajevo, poi era stato custodito e trasportato fino all'ospedale dai Carabinieri della base Msu della Bosnia Erzogovina.
Numerosi, inoltre, sono stati nei sei giorni di permanenza gli appuntamenti della delegazione di Scandicci, con l'obiettivo di proseguire nel progetto “Un Ponte oltre le frontiere”, grazie al quale già la scorsa estate erano giunti nelle famiglie di Scandicci per una vacanza un centinaio di bambini di Sarajevo di etnia serba, croata e musulmana.
I membri della delegazione - composta dall'Assessore Claudio Raspollini, dai Consiglieri Comunali Firmando Giovannetti ed Enrico Meriggi, dal Direttore del Terzo Circolo Didattico Michele Pilato, dalla Dirigente Comunale dell'area Sociale Daniela Bonechi, da rappresentanti dei docenti e dei genitori delle scuole di Scandicci e da un'insegnante dell'associazione Tip Cartolina di Pace - hanno incontrato i direttori e gli insegnanti delle scuole Vrhbosna, Osnovna skola, e Jovan Ducic e gli amministratori dei Comuni di Stari Grad, Ilidza e della Republika Srprska. Grazie al progetto nato da un'intesa tra la città di Scandicci e le tre scuole - rispettivamente a prevalenza musulmana, cattolica e ortodossa - queste ultime hanno firmato un accordo che prevede un calendario che comprende numerose iniziative comuni tra alunni e insegnanti delle diverse etnie.
Tra gli obiettivi di “Un Ponte oltre le frontiere”, infine, anche una vacanza nella capitale bosniaca di un gruppo di bambini di Scandicci nella primavera-estate del 2002. (M.G.)