Medioriente
Due popoli due stati
Dopo aver approvato, con una maggioranza ampia e trasversale, un ordine del giorno presentato dalla Giunta sul conflitto israelo-palestinese, in cui veniva espressa ferma condanna alla guerra ed al terrorismo, affermato il diritto dei due popoli, israeliano e palestinese, a vivere in pace e sicurezza ognuno sotto le bandiere del proprio stato, Scandicci ha aderito all’iniziativa “Pace in Terrasanta” promossa dalla Provincia di Firenze. Sotto la parola d’ordine “due popoli due stati”, l’iniziativa è stata pubblicamente presentata l’8 maggio con una assemblea, nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, di tutti i Consigli Comunali della provincia fiorentina. “Pace in Terrasanta”, si legge in un documento di lavoro dei Sindaci e della Provincia, chiede il rispetto delle risoluzioni Onu, l’organizzazione di un programma di aiuti umanitari urgenti per la popolazione palestinese, in particolare per quella di Nablus, città gemellata con la Provincia di Firenze. Il documento comunica l’adesione alla Marcia per la Pace Perugia-Assisi del 12 maggio e l’esposizione, in tutti i comuni della provincia, delle bandiere di Israele e Palestina. (Cla.Ar)
Soldati israeliani
tra le macerie della città
palestinese di Jenin


La città che cambia
Varianti in corso
Il Consiglio Comunale ha approvato una delibera che stabilisce le sanzioni da pagare in caso di edificazioni non in regola con le autorizzazioni – Il ricavato sarà reinvestito in progetti per l’ambiente.
Una variante per consentire la demolizione degli edifici nell’area dell’ex Impronta e poter ricostruire con i volumi già dettati, mentre fino ad ora la prescrizione era quella di ristrutturare l’esistente.
Un altro atto analogo che permetterà di ospitare nella cosiddetta “Cittadella delle imprese” nella zona industriale funzioni diversificate, come quelle direzionali e per il tempo libero. Una richiesta di finanziamento di 387 mila 342 euro al Ministero dei Lavori pubblici, per studiare la fattibilità di una Società di trasformazione urbana per il nuovo centro di Scandicci. I tre documenti sono stati deliberati dal consiglio comunale nella seduta del 23 aprile scorso.
Il primo atto è passato con i voti favorevoli della maggioranza e di Rifondazione comunista e quelli contrari del Polo per le libertà, tranne quello di Piero Betti di Forza Italia che si è astenuto; il secondo con il sì della maggioranza ed il voto contrario di tutte le opposizioni compreso il Prc; sulla richiesta di finanziamento ha invece votato a favore la maggioranza di centro sinistra e Rifondazione mentre il Polo si è spaccato, dal momento che hanno votato contro i consiglieri di Alleanza nazionale, del Ccd ed il capogruppo di Forza Italia Alessandro La Rosa e invece i consiglieri di Fi Piero Betti ed Enrico Meriggi si sono astenuti.
Lo strumento della Stu - Società di trasformazione urbana – è attualmente utilizzato anche da altre città, come ad esempio in Toscana Grosseto e Livor-no; si tratta di dar vita ad un soggetto pubblico privato costituito dall’ente locale, dai proprietari delle aree, dagli istituti di credito, dalle imprese di costruzione, dalle associazioni di categoria e da aziende dei settori del menagement finanziario e di gestione dei servizi.
“Nel nostro caso – spiega il Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica Simone Gheri – la Stu potrebbe ad esempio permettere allo studio di Richard Rogers di dedicarsi al disegno architettonico di alcuni edifici che faranno parte del nuovo centro di Scandicci, invece che limitarsi soltanto ad un lavoro di pianificazione territoriale. Inoltre consentirebbe una semplificazione nei rapporti tra noi che indichiamo le funzioni da ospitare nell’area e chi invece dovrà costruire”.
“Non dimentichiamo inoltre – prosegue Gheri – che il ruolo dell’Ente locale è sempre più anche quello della ricerca di finanziamenti per le politiche di pianificazione urbanistica e territoriale”.
(Matteo Gucci)

Urbanistica a due velocità
Prima velocità, le varianti al vecchio PRG. Con questo programma l’Am-ministrazione mira a condurre in porto quei progetti che non necessitano di modifiche alle quantità volumetriche previste dal vecchio piano regolatore, ma hanno bisogno di essere adeguati, dopo previsioni vecchie di oltre dieci anni, alle nuove esigenze ed alla necessità di prevedere destinazioni e funzioni allora non contemplate.
Varianti che permetteranno, ad esempio, di realizzare il Piano per gli Insediamenti Industriali, atteso da quasi vent’anni, e l’intervento sull’area della ex Sims, anche questa una ferita aperta nel cuore della città. Varianti che hanno suscitato la risentita protesta dell’opposizione di centro destra, ma con il distinguo di alcuni consiglieri comunali –Betti e Meriggi di Forza Italia- che, astenendosi, hanno tenuto e tengono una posizione più dialogante e di merito: se, come oggi per il PIP o il piano per gli ex macelli e l’Impronta, e domani per la ex Sims, le varianti portano a soluzioni soddisfacenti, perché non considerarle operazioni utili.
Seconda velocità, quella regolatrice e progettuale del nuovo Piano Strutturale affidato alla equipe di architetti ed urbanisti capitanata da Giancarlo Paba e Richard Rogers. I lavori sono in corso.
Ad aprile, in una riunione ancora a porte chiuse, è stato fatto un altro passo in avanti nella definizione del disegno più complessivo. Tra non molto partirà la fase delle consultazioni aperte alla città ed alle sue organizzazioni. La previsione è di poter mostrare un quadro sufficientemente definito nel prossimo autunno. Tutto secondo la tabellina di marcia.
(Claudio Armini)

Cooperazione
Una scuola per il Senegal
Una collaborazione avviata con la gemellata città di Pantin ha permesso alla Giunta Comunale di Scandicci di approvare il primo atto per l’inizio di un progetto di cooperazione internazionale che prevede la realizzazione, nel distretto di Welingara in Senegal, di un edificio scolastico destinato ad ospitare un liceo. Questa, aperta dall’assessore ai gemellaggi Giuseppe Punturiero è senza dubbio, per Scandicci, una nuova strada delle politiche di cooperazione.
Ed una svolta anche nei rapporti con il comune della cintura parigina gemellato da oltre trent’anni con Scandicci. Dopo le relazioni culturali e sportive, gli scambi giovanili e quelli tra le scuole, le due amministrazioni si avventurano oltre e lanciano la sfida anche all’ Unione Europea chiedendo di finanziare con propri fondi il progetto.

Per costruire questa importante scuola, Welingara conta 130mila abitanti di cui 13 mila in età scolare, serviranno infatti 300.000 euro di cui la metà, 150, secondo le aspettative di Scandicci e Pantin, dovrebbero arrivare dall’Europa. I restanti verranno suddivisi tra i due comuni, 75 mila euro per ciascuno, scadenzati in tre finanziamenti da 25 mila euro per tre anni, a partire dal 2003.
(Claudio Armini)