PRIMO PIANO
IL PIANO DELLE STRATEGIE

I ricercatori dell’Irpet hanno presentato al Consiglio Comunale il Piano strategico e il Piano della mobilità di area vasta, due studi riguardanti la competitività e le vocazioni del territorio di Scandicci in relazione alle infrastrutture verso la costa tirrenica, e lungo la direttrice nord sud, il cosiddetto corridoio 1 Berlino Palermo. I Piani sono stati redatti grazie ad un finanziamento del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che nel 2005 aveva individuato Scandicci Comune leader del sistema territoriale. Tra le necessità di carattere strutturale emerse c’è la terza corsia della superstrada, nel tratto tra Lastra a Signa e il casello Scandicci dell’A1, l’estensione della tramvia e altri parcheggi scambiatori. Nel piano sono segnate idee progettuali anche per urbanistica, formazione, cultura, economia.


Scandicci come piattaforma dell’area fiorentina verso la zona costiera, il porto di Livorno, l’aeroporto di Pisa, e al tempo stesso in posizione centrale lungo l’asse nord-sud, verso Roma e Milano, grazie ad infrastrutture come l’Autosole, la Fi Pi Li, la futura bretella Lastra a Signa - Prato, la tramvia con il prossimo parcheggio scambiatore di Villa Costanza. Per queste caratteristiche e prospettive nell’aprile del 2005 Scandicci fu individuata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che allora era guidato da Pietro Lunardi, come “città leader del sistema territoriale denominato ‘nodo multimediale di connessione Corridoio 1 (Berlino-Palermo) - Corridoio tirrenico’”, compreso tra Livorno e Campi Bisenzio; in quell’occasione il Comune ricevette dal Ministero un finanziamento per due studi, il Piano strategico e il Piano di mobilità di area vasta, che sono stati redatti dall’Istituto programmazione regionale economica toscana Irpet e presentati il 16 aprile scorso al Consiglio Comunale di Scandicci; i Piani, che verranno approvati entro l’estate, hanno capitoli relativi anche a quelle che sono le vocazioni della città di Scandicci.
“Lavoriamo nell’ottica di un’identità e di una competitività sempre più spiccate per questo territorio – dice il Sindaco Simone Gheri – in questo il Piano strategico ci viene incontro, perchè conferma la definizione delle vocazioni di Scandicci; la nostra città secondo lo studio è, al tempo stesso, una cerniera di collegamento verso la costa, un’interprete della contemporaneità, un paesaggio urbano e naturale di alta qualità, un motore di cooperazione di area vasta, che reinterpreta le sue competenze manifatturiere e si propone con creatività come polo di alta formazione”.
Il Comune di Scandicci ha coinvolto in questa attività la Regione Toscana, le Province di Firenze, Pisa e Livorno e i principali Comuni di questo territorio, mentre nella redazione degli studi il responsabile Gianni Maltinti dell’Irpet ha coordinato un gruppo di lavoro con competenze anche dell’Università di Firenze e del Politecnico di Milano; il responsabile per il Comune è il direttore generale Paolo Barbanti. Il Piano strategico è sostanzialmente articolato in quattro parti: un quadro analitico, una parte sulle vocazioni della città, una sugli obiettivi del territorio e dell’area vasta, una sulle linee d’azione e sulle idee progettuali. Scandicci viene inquadrata nella dinamica economica regionale, con punti di eccellenza che riguardano la dinamicità della comunità, il polo manifatturiero di livello nazionale e il territorio ad alta accessibilità, anche se soggetto a congestione. In questo contesto vengono individuate quattro linee di azione (la qualità del territorio, la città della conoscenza, l’accessibilità, la città della produzione) e dodici idee progettuali, tra le quali l’estensione della tramvia, la terza corsia per la Firenze Pisa Livorno nel tratto di tre chilometri tra Lastra a Signa e il casello Scandicci dell’A1 e un sistema di stazioni di scambio intermodale tra trasporto privato e mezzi pubblici, da organizzare con il prossimo parcheggio scambiatore A1-tramvia a Villa Costanza e con un altro parcheggio a Pontignale, in prossimità del futuro centro commerciale, per un totale di 1500 posti auto.
Le quattro idee progettuali relative alla qualità del territorio riguardano il nuovo centro della città, il patrimonio storico paesaggistico e ambientale, “Servizi, vitalità e coesione sociale” e “Una nuova residenzialità”. Sul nuovo centro cittadino vengono riprese le idee del programma direttore redatto dall’architetto Rogers e approvato nel luglio 2003.

IL PATRIMONIO STORICO, PAESAGGISTICO E AMBIENTALE
Tra gli obiettivi vi è quello di “valorizzare le testimonianze storico-architettoniche di maggior pregio presenti sul territorio comunale (in particolare il complesso monumentale della Badia di Settimo, favorendo le condizioni per restituire a funzioni di interesse pubblico la parte oggi di proprietà privata), promuovere forme di tutela attiva e di valorizzazione del territorio collinare, realizzare i segmenti comunali del Parco dell’Arno e del Parco della Greve”, costituenti parte integrante di sistemi ecologico-ambientali e funzionali di rilevanza metropolitana. “Una vasta porzione del territorio comunale, circa i tre quarti del totale - si legge nella descrizione del Piano strategico - è costituita da un’area collinare di elevatissimo pregio dal punto di vista paesaggistico e ambientale, ed è tutelata in modo rigoroso dalla disciplina contenuta negli strumenti di pianificazione (Piano Strutturale, Regolamento Urbanistico, Norme regolamentari per il territorio rurale)”. In tale parte del territorio sarà promossa la qualificazione e la differenziazione dell’offerta turistico-ricettiva,
privilegiando il recupero del patrimonio edilizio esistente. Questi gli obiettivi per Servizi, vitalità e coesione sociale: “Rendere ancora più attraente vivere in città, migliorando ulteriormente i servizi alla persona, favorendo un più ampio mix di funzioni per rendere la città animata durante l’intera giornata e rendendola accogliente per tutti i city users che la abitano o la frequentano”.
Con l’idea progettuale “Una nuova residenzialità”, il piano intende “caratterizzare il nuovo centro della città mediante la realizzazione di nuovi insediamenti residenziali di elevata qualità architettonica e con alti livelli prestazionali dal punto di vista dell’efficienza energetica ed ecologica, comprendenti quote significative riservate all’affitto a canone controllato (per studenti, giovani coppie e soggetti che non possono accedere ai prezzi del mercato privato delle abitazioni)”; inoltre vi è l’obiettivo di sperimentare forme innovative di edilizia nell’ambito delle principali aree di trasformazione previste dal Regolamento Urbanistico”.
Con le linee d’azione per “La città della conoscenza” sono individuate tre idee progettuali: il polo dell’alta formazione per la moda e il design, la città degli studenti, la cultura contemporanea.

IL POLO DELL’ALTA FORMAZIONE PER LA MODA E IL DESIGN
“Creare un Polo di alto livello che sia formato da operatori diversi (Dipartimenti universitari, Polimoda, Alta Scuola di Pelletteria, etc.), che operino in modo sinergico, costituendo un sistema formativo capace sia di creare economie esterne per il sistema produttivo, sia di costituire esso stesso un settore di grande attrazione internazionale per l’area. Il tema centrale è la moda, fortemente collegata alla vocazione manifatturiera della città, ma questo sarà solo un punto di partenza per una naturale generalizzazione verso l’ambito della creatività (design, arti figurative ed espressive, tecniche della comunicazione, etc.)”.
A questa idea progettuale, è strettamente collegata quella per la città degli studenti, per favorire la residenzialità dei fruitori del polo di formazione per la moda e il design.

LA CULTURA CONTEMPORANEA
“Connotare la città di Scandicci come centro di produzione e di fruizione della produzione artistica e della cultura contemporanea in stretta relazione con gli altri comuni dell’area metropolitana. La scelta fondamentale è di assumere la cultura non come spettacolo ma come linguaggio della comunicazione, come struttura portante dell’identità urbana, come elemento che esalta la capacità di stare nella modernità”. “Punti di riferimento operativi per questo progetto saranno il Teatro Studio, la Scuola di musica, il futuro Auditorium, la nuova biblioteca comunale e il Parco d’Arte contemporanea di Poggio Valicaia”.

I progetti riguardanti l’accessibilità sono relativi all’estensione della tramvia, la terza corsia per la Firenze Pisa Livorno, le nuove stazioni di scambio intermodale.

L’ESTENSIONE DELLA TRAMVIA
“Collegare altre parti importanti del territorio comunale - in particolare il popoloso quartiere di Casellina - con il tracciato della tramvia, incrementando il numero di utenti e favorendo lo scambio intermodale in corrispondenza dei punti di accesso alle grandi infrastrutture viarie”. L’idea progettuale prevede “l’estensione del tracciato della linea tranviaria dal capolinea di Villa Costanza fino al vasto parcheggio pubblico previsto in prossimità del nuovo centro commerciale in località ‘Pontignale’”, all’uscita della superstrada e dell’A1. Il nuovo tracciato, previsto dal Piano Strutturale e recepito dal Regolamento Urbanistico adottato, si estende per circa 2 km e interessa il quartiere di Casellina.

LA TERZA CORSIA PER LA FIRENZE PISA LIVORNO
“Il tratto della Firenze-Pisa-Livorno che corre nel territorio di Scandicci dovrà essere reso percorribile con tempi congrui anche a seguito della realizzazione ed entrata in esercizio della bretella autostradale Prato-Signa”. Per questo motivo tra le idee progettuali del Piano vi è quella di “dotare di una terza corsia la Firenze-Pisa-Livorno nel tratto compreso fra l’uscita di Lastra a Signa e l’attuale uscita per il casello Firenze-Scandicci dell’ A1”. Si tratta di un tratto di circa 3 km che corre prevalentemente in rilevato ed in viadotto, e ricade quasi integralmente sul territorio comunale di Scandicci.

LE NUOVE STAZIONI DI SCAMBIO INTERMODALE
“Realizzare due strutture di nuova concezione che costituiscano punti di interscambio per gli utenti dell’Autostrada A1 e della Firenze-Pisa-Livorno, riducendo gli accessi veicolari sulla viabilità urbana ordinaria”. Le nuove stazioni sono quelle di Villa Costanza in fase di costruzione e di Pontignale. “Potranno ospitare complessivamente circa 1500 automezzi (tra autovetture e pullman) garantendo un efficace interscambio modale con la tramvia o altri servizi di trasporto pubblico”.
Riguardo alla “Città della produzione”, lo studio prevede due idee progettuali, il “centro multifunzionale dell’Acciaiolo” e “Il nuovo assetto delle aree produttive e commerciali”.

IL CENTRO MULTIFUNZIONALE DELL’ACCIAIOLO
“Il Castello dell’Acciaiolo – si legge tra gli obiettivi fissati dal Piano strategico – costituirà il centro multifunzionale a supporto del sistema delle imprese della pelletteria e accessori e il centro del Polo formativo della moda, oltre a fornire con l’attiguo parco spazi ricreativi all’aperto, aree per il tempo libero e per le attività culturali”.

IL NUOVO ASSETTO DELLE AREE PRODUTTIVE E COMMERCIALI
“Migliorare la qualità delle aree produttive esistenti – è scritto tra gli obiettivi e le strategie dello studio - sotto il profilo architettonico, funzionale e ambientale, mediante l’integrazione della rete viaria e dei sistemi di trasporto, il ridisegno degli edifici e degli spazi pubblici, la razionalizzazione dei consumi e della produzione dei rifiuti e, infine, mediante incentivi alla certificazione ambientale ed etico-sociale. Rafforzare l’offerta e la competitività commerciale del territorio anche in riferimento ad un contesto di area vasta”.
[Matteo Gucci]