AFFITTI CALMIERATI
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BADIA, 30 CASE IN COSTRUZIONE | ||||
Lassessore Dugini ha spiegato anche le novità per via Pace Mondiale e per la manutenzione delle strade interessate dai cantieri; per le attività vicine ai cantieri listituzione di un fondo di rotazione |
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CASELLINA | ||||
ADESSO IL PARCHEGGIO, POI LA PALESTRA | ||||
LAVORI GIÀ INIZIATI CON LE OPERE DI SBANCAMENTO | ||||
Cantiere già aperto e opere di sbancamento già in atto per il parcheggio privato di Casellina, sopra al quale lAmministrazione comunale costruirà una palestra. Lintervento, iniziato ad aprile, durerà dodici mesi, al termine dei quali saranno pronti anche settanta posti auto pubblici e spazi di verde, in unarea lungo lasse di via Pisana. I privati che stanno costruendo il parcheggio sotterraneo, infatti, dovranno realizzare anche gli spazi a valenza pubblica, come opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione. In base ad un accordo tra la parte privata e lAmministrazione comunale, inoltre, una volta terminato lintervento per i parcheggi, su quellarea il Comune edificherà la palestra di Casellina. I lavori per questa struttura partiranno dopo la gara dappalto per laffidamento dellintervento. Limporto previsto per il nuovo impianto sportivo è di un milione e centomila euro. |
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ALBERI | ||||
VIA DELLE BAGNESE, LECCI AL POSTO DEI PINI | ||||
INTERVENTO DI SOSTITUZIONE DELLE PIANTE INSTABILI E QUINDI PERICOLOSE | ||||
Al posto dei pini ormai instabili e pericolosi, in via delle Bagnese saranno piantati lecci, piante storicamente presenti nella zona; se sarà tecnicamente possibile, inoltre, sulla striscia di verde pubblico tra le case e la strada verrà piantata anche una siepe, per la mitigazione del rumore, così come richiesto dai cittadini. E quanto emerso nel corso di unassemblea pubblica che si è tenuta agli inizi di aprile a Le Bagnese, alla quale hanno partecipato il Sindaco Simone Gheri, lassessore al Verde Simona Bonafè, il dirigente del settore Parchi Andrea Martellacci e il presidente del quartiere Salvatore Fusco. La decisione di sostituire i pini domestici con lecci è stata presa a seguito di una relazione agronomica che indica 49 esemplari sui 54 lì presenti come instabili, e dunque pericolosi per la vicinanza della abitazioni e della strada. Le condizioni delle piante, troppo inclinate e dal fusto sottile, sono dovute alletà avanzata, 40 anni circa, e dalla vicinanza con la quale i pini erano stati piantati tra di loro. Il progetto prevede la ripiantumazione di 32 lecci, già adulti. Lintervento avrà un costo di 38.521 euro più iva. Nel corso dellassemblea il primo cittadino ha anche assunto lidea di un gruppo di cittadini, riguardante una siepe da piantare nella striscia di terra tra le case e la strada, al fine di mitigare il rumore dei veicoli di passaggio. LAmministrazione fa propria questa proposta ha detto il primo cittadino i nostri tecnici studieranno da un punto di vista progettuale questa idea che in ogni caso è valida. E la conferma che assemblee come questa, che sono occasioni ulteriori per il confronto diretto con i cittadini, portano ad un prezioso scambio di idee e di informazioni tra tutti coloro che la città la vivono e la curano quotidianamente. |
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ALBERI | ||||
UN NUOVO CIPRESSO IN VIA DE ROSSI | ||||
IL TAGLIO DELLA VECCHIA PIANTA DECISO DOPO TRE ANNI DI STUDIO DELLUNIVERSITÀ | ||||
Il cipresso al centro della rotonda spartitraffico tra via de Rossi e piazza Togliatti presentava gravi anomalie morfologiche e strutturali, tali da compromettere la stabilità dellalbero e rendere vane eventuali misure di risanamento: per questo motivo viene sostituito con una pianta della stessa specie, alta almeno dieci metri. Il parere sullo stato di salute e sulla stabilità dellalbero, che era alto 14 metri, è scritto in una relazione del Dipartimento scienze e tecnologie ambientali e forestali dellUniversità di Firenze, che per tre anni ha studiato e monitorato le condizioni del cipresso. Il settore Parchi dellAmministrazione comunale, infatti, aveva notato che sul fusto erano presenti ferite, che invece di cicatrizzarsi assumevano un colore scuro, oltre ad un rialzamento della zolla alle radici. Per questo affidarono lo studio al Dipartimento universitario, che effettuò il primo controllo il 30 giugno del 2005; da allora la pianta era stata tenuta sotto costante osservazione, fino allultimo sopralluogo del marzo 2007, dopo il quale il pronunciamento è stato il seguente: Le condizioni dellalbero appaiono precarie e il livello di pericolosità relativa elevato. Lufficio Parchi e qualità della vita urbana ha già provveduto allabbattimento della pianta. Abbiamo pensato di sostituire lalbero esistente con una pianta della stessa specie ha detto lassessore a Parchi e verde pubblico Simona Bonafè per mantenere inalterato il segno di riconoscibilità del luogo, un punto di riferimento storico per i cittadini. Ina base a quanto fissato, il nuovo cipresso è della specie cupressus semprevirens, in clone brevettato per la resistenza al cancro corticale, tipo Bolgheri, con altezza di dieci metri. |
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EDILIZIA
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QUANTI OSTACOLI CON QUEI DECRETI | ||||
Tempi ancor più lunghi e costi maggiorati per i cittadini, un sovraccarico di lavoro per i tecnici privati e per gli uffi ci comunali e della sovrintendenza, con le novità introdotte dal dm 12.12.2005 e dal decreto legislativo 157 del 2006, il cosiddetto decreto Buttiglione |
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In media quattro mesi di attesa per il rilascio di unautorizzazione paesaggistica, sanzioni pesantissime per violazioni anche di minima entità al codice dei beni culturali e del paesaggio. Ostacoli e rischi di inceppamenti negli iter per i progetti edilizi, dopo lentrata in vigore del dm 12.12.2005 e del decreto 157 del 2006, il cosiddetto decreto Buttiglione che modifi ca il codice Urbani. Lequiparazione ai fi ni paesaggistici di tutti gli interventi, con linstallazione di uninsegna e la costruzione di un palazzo posti sullo stesso piano, rischia inoltre di distogliere lattenzione dovuta ai progetti potenzialmente ad impatto paesaggistico ed ambientale maggiore. Per Scandicci, le novità procedurali entrate in vigore a partire dal maggio 2006, si traducono nei fatti in un sovraccarico di lavoro per gli uffi ci dellAmministrazione comunale, e in ritardi nelle risposte ai privati che presentano i progetti. Fin da subito ci siamo mossi nelle sedi appropriate per capire come venire a capo di questa situazione dice lassessore allEdilizia Agostina Mancini le novità introdotte, infatti, complicano la vita sia ai cittadini, rendendo più costoso in termini economici e di tempo qualsiasi intervento edilizio, sia per i nostri uffi ci e per quelli della Sovrintendenza. Aggravare così lattività amministrativa può distogliere lattenzione dagli interventi davvero rilevanti dal punto di vista paesaggistico, anche con un danno per leffi cacia del controllo. Con lentrata in vigore del dm 12.12.2005 ogni intervento eseguito in area vincolata deve obbligatoriamente essere accompagnato da una relazione paesaggistica, con un ricco corredo di documentazione allegata. Una volta acquisito il parere positivo della commissione comunale per il Paesaggio, lautorizzazione con la relativa documentazione viene inviata alla Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio di Firenze, Pistoia e Prato. La Soprintendenza potrà, se ritiene lautorizzazione paesaggistica non conforme alle prescrizioni di tutela del Paesaggio, annullarla con provvedimento motivato entro 60 giorni. Solo a questo punto si potrà procedere al rilascio dei relativi atti validi ai fi ni edilizi. Sommando i tempi comunali e quelli della Sovrintendenza, lintero procedimento comporta in media unattesa di 4 mesi. Con le novità sopra citate, questa procedura è ormai da ritenersi obbligatoria nelle zone sottoposte a vincolo paesaggistico - ed il territorio di Scandicci si trova per la quasi totalità in zona vincolata, comprese le zone residenziali e produttive - per tutti gli interventi, anche per quelli meno rilevanti come insegne, cartelloni, annessi temporanei per lagricoltura, antenne, parabole, cartellonistica stradale e pubblicitaria, manufatti di arredo urbano. Il Comune di Scandicci ha promosso un quesito, che Anci Toscana ha fatto proprio ed inoltrato al Ministero nel luglio 2006, sullapplicazione del decreto Buttiglione. Il quesito è rimasto ad oggi senza risposta ma è stato di recente risollecitato dal presidente dellAnci Paolo Fontanelli; lAmministrazione comunale ha anche invitato la Regione a trovare dintesa con il Ministero forme di aggiornamento della situazione vincolistica. [M. G.] |
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EDILIZIA - I TECNICI | ||||
SANZIONI PENALI PER VIOLAZIONI MINIME | ||||
INTERVENTO DELLARCHITETTO LORENZO PAOLI | ||||
Recenti provvedimenti ministeriali soprattutto la legge delega del 2004 e il cosiddetto decreto Buttiglione, entrato in vigore nel maggio 2006 - hanno modificato sostanzialmente il Codice dei beni culturali e del paesaggio prevedendo pesantissime sanzioni penali e amministrative anche per violazioni paesaggistiche di minima entità. Forse anche a causa delle carenze di uninadeguata campagna divulgativa tra i professionisti da parte del Ministero e della stampa specializzata, solo pochi addetti ai lavori sono oggi al corrente che da due anni a questa parte ogni violazione paesaggistica (comprese addirittura le opere di manutenzione ordinaria eseguite senza permesso) sono considerate un delitto e non più un reato contravvenzionale, e che nella quasi totalità dei casi sono previste pene detentive (reclusione da 1 a 4 anni) oltre al ripristino obbligatorio della situazione precedente (addirittura anche quando lintervento realizzato senza permesso sia valutato compatibile con il contesto paesaggistico). Anche dal punto di vista della gestione amministrativa delle singole pratiche paesaggistiche i recenti provvedimenti del Ministero dei beni culturali hanno prodotto forti appesantimenti. Il quadro è oltretutto destinato a complicarsi ulteriormente a partire dal maggio 2008, quando - salvo casi eccezionali - la gestione dei vincoli paesaggistici non sarà più affidata ai Comuni, come avviene oggi, ma sarà trasferita alla Regione o ad un livello sovracomunale ancora da stabilire, con inevitabili lungaggini burocratiche aggiuntive. |
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LAVORI PUBBLICI | ||||
SCUOLA SPINELLI, RICONSEGNATO IL CANTIERE | ||||
SI TRATTA DELLA TERZA ASSEGNAZIONE DEI LAVORI, DOPO DUE AGGIUDICAZIONI ANDATE A VUOTO | ||||
Una nuova aggiudicazione, la terza, per i lavori di ampliamento della scuola secondaria di primo grado Altero Spinelli, a San Giusto. Il 26 aprile scorso limpresa Sice srl di Prato, classificatasi quinta nella gara dappalto, ha firmato il documento di consegna dei lavori, dopo diversi sopralluoghi della ditta sul cantiere nelle ultime settimane. Lintervento al plesso scolastico avrebbe dovuto già essere concluso nellautunno del 2006, ma ben due aggiudicazioni sono andate a vuoto: laffidamento alla prima ditta classificatasi era dellottobre 2005, ma limpresa non aveva presentato i documenti necessari; i lavori erano dunque passati alla seconda ditta, alla quale sono stati revocati nel dicembre 2006 dopo ripetute inadempienze. Per questi motivi, come previsto dalla legislazione in materia di opere pubbliche, lAmministrazione ha contattato le altre imprese in graduatoria, fino alla quinta; la terza e la quarta ditta hanno rinunciato allincarico, mentre la Sice di Prato ha accettato dopo aver valutato lo stato dellarte allinterno del cantiere, già recintato dalla ditta precedente. Lappalto è stato aggiudicato per limporto di 781.901,87 euro, corrispondente ad un ribasso del 15,531%, più 53.466,90 euro di oneri per la sicurezza. Linizio dellattività vera e propria, nei primi giorni di maggio, con una prima opera di manutenzione e pulizia del luogo di lavoro abbandonato da mesi, mentre la durata fissata per lintervento è di un anno. Il progetto (nelle immagini sopra) prevede la costruzione di un nuovo fabbricato di due piani, sul davanti delledificio nellarea compresa tra la palestra e lala laterale: al piano terra della nuova struttura dovranno essere ricavati la mensa e lauditorium, al primo piano sei aule speciali per laboratori e laula di disegno. Tra gli intenti vi è quello di procedere con i lavori approfittando soprattutto dei prossimi mesi che coincidono con le vacanze scolastiche, per arrecare meno danni possibili alle attività didattiche. Sulla vicenda dei ritardi per lintervento alla Spinelli il sindaco Simone Gheri aveva scritto al Ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro; Il caso segnalato, è stata la risposta dellesponente del governo, richiama lattenzione su un problema che ho a cuore, quello della qualità delle imprese partecipanti alle gare e dei controlli sulle stesse. |
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