VIABILITA'
Lo snodo di Torregalli secondo il Comitato
Presentata all’assessore Gheri una proposta alternativa rispetto a quella dell’ accordo tra Firenze e Scandicci – Un esempio di buona partecipazione: affrontare i problemi proponendo soluzioni
I cittadini di un comitato nato in via Vittorio Emanuele Orlando hanno presentato un progetto di riorganizzazione della viabilità per il nodo di viale Nenni-Torregalli-Le Bagnese. Si tratta di una soluzione per il traffico che supera quanto fissato per quella zona dal piano per la viabilità di confine, firmato congiuntamente dai Comuni di Scandicci e Firenze, già illustrato nel Primo piano del numero di settembre 2003 di Città Comune Notizie.


Nella foto: Il Comitato di via Orlando presenta il progetto all’Assessore Gheri e alla stampa
Proprio sul nostro giornale i cittadini di via Orlando avevano letto delle modifiche che riguardavano la loro strada, attualmente residenziale e utilizzata solo dal traffico di vicinato.
Secondo quanto previsto dall’accordo quella via doveva essere prolungata fino ad una nuova rotonda su via Stradone dell’Ospedale, e in virtù di un’inversione del senso di marcia avrebbe dovuto recepire assieme a via di San Giusto il traffico di passaggio da viale Nenni a Torregalli. Le auto in transito nel senso inverso avrebbero invece dovuto passare dalla strada per la caserma Gonzaga e da lì raggiungere la stessa rotonda verso viale Nenni.
Allarmati, i residenti di via Orlando si costituirono subito in un comitato, supportato da oltre centosettanta firme, per esprimere contrarietà alla soluzione studiata.
L’intransigenza è durata ben poco: all’interno del comitato è nato un gruppo di lavoro, formato da Giovanni Sernissi, Massimo Riva e Massimo Monepi, che ha studiato un’ipotesi alternativa: le vie d’entrata e d’uscita da e verso Torregalli nei pressi di un distributore di benzina in via di Scandicci (ma il Comune valuta anche l’allargamento della strada delle caserme per farla a doppio senso), l’eliminazione della nuova strada verso via Orlando e via di San Giusto, lo spostamento dello spartitraffico a verde verso le abitazioni in via di Scandicci, un nuovo svincolo al Cantone verso via delle Bagnese. Così si salverebbero via Orlando e le strade del quartiere San Giusto, certo, ma verrebbero trovate soluzioni anche per il passaggio delle ambulanze in percorsi riservati verso Torregalli, e ad esempio si faciliterebbe l’accesso al parcheggio dell’ospedale. Questa bozza di progetto è piaciuta al Vicesindaco Simone Gheri, che la utilizzerà per il prossimo confronto con il Comune di Firenze. “Gli abitanti di via Orlando hanno mostrato un approccio maturo al problema – ha detto Gheri – E’ un esempio alto di partecipazione dei cittadini alle scelte politiche. Invece che limitarsi a dire il proprio ‘no’ hanno progettato ex novo un nodo del traffico di valenza metropolitana”. (Matteo Gucci)

TRASPORTI
Taxi di area metropolitana
ma senza Firenze

Un accordo per unificare il servizio taxi nell’area che comprende Scandicci, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Impruneta, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino e Signa. Nei nove comuni attualmente sono presenti 30 licenze, che in base all’accordo approvato anche dal Consiglio comunale di Scandicci cresceranno di sei unità, una delle quali nel nostro comune che già ne conta sei. La novità principale della convenzione, che avrà durata triennale, riguarda le modalità di prelievo del cliente: se arriva una richiesta ad una delle cooperative fiorentine da un comune limitrofo, la prima chiamata dovrà essere dirottata verso uno dei parcheggi del comune da dove giunge la telefonata, oppure verso un altro dei territori limitrofi; solo in mancanza di disponibilità la chiamata potrà essere indirizzata ad un tassista fiorentino; i tassisti dei comuni limitrofi non potranno però recarsi a Firenze per prelevare un cliente, al fine di garantire il servizio nei territori di competenza.
“Un passo importante sulla via della razionalizzazione del servizio”, come ha definito l’accordo l’Assessore Marcello Dugini. Dall’accordo manca la firma del Comune di Firenze, che tuttavia era presente assieme alla Provincia in un primo protocollo siglato nel 1997 e richiamato in quest’ultima intesa. L’accordo fissa anche l’unificazione degli scatti del tassametro in tutti e nove i Comuni interessati; vengono definite tre aree territoriali per l’applicazione delle tariffe, ovvero quella urbana, quella a bassa urbanizzazione e quella extraurbana. Per Scandicci la prima è delimitata dall’Autosole da piazza Kennedy a via Minervini, la seconda comprende via Pisana all’altezza de La Pieve e la frazione di Badia, la terza il territorio rimanente. Unificato lo scatto di inizio corsa a 2,50 euro e la corsa minima a 4,07 euro; le tariffe per la percorrenza varieranno invece da 0,81 a 1,45 euro al chilometro.

FRAZIONI
Borgo ai Fossi, priorità ai pedoni
“Il primo investimento per una risistemazione completa del borgo della Piana di Settimo”, come lo ha definito il Vicesindaco Simone Gheri. Un progetto da poco meno di un milione di euro per Borgo ai Fossi, “con l’obiettivo”, dice ancora Gheri, “di sistemare questa frazione che per anni ha convissuto con il traffico”. Priorità ai pedoni adesso, “come è già stato fatto con Grioli, e come sarà fatto in tutti i borghi della Piana con il Piano integrato di Badia. Negli abitati torna la centralità della residenza”. Il progetto di recupero della frazione riguarda livelli di intervento differenziati. La novità principale e che avrà più visibilità è quella relativa a via del Botteghino, la via principale dell’abitato: in questa strada verrà istituito il senso unico, sarà ridisegnato il marciapiede, mentre è fissata la riduzione della sosta ai lati; il problema del parcheggio viene però risolto con la realizzazione di due aree per la sosta alle estremità dell’asse viario.
“Per giungere a queste soluzioni progettuali – spiega Gheri – l’amministrazione ha incontrato in un’assemblea pubblica gli abitanti della zona, che ci hanno rappresentato le loro esigenze sia in quella sede che durante altri incontri in Comune. Le indicazioni fornite sono state particolarmente utili per i nostri tecnici, che hanno ottenuto questo risultato finale andando incontro alle istanze dei cittadini”. Altro punto affrontato dai progettisti è quello dell’illuminazione pubblica; ad illuminare la carreggiata ed i marciapiedi di via del Botteghino sarà un nuovo sistema di luci che utilizza le lampade anti dispersione di ultima generazione, seguendo le indicazioni del Piano regolatore dell’illuminazione comunale illustrato sul numero precedente di Città Comune Notizie.
L’intero progetto per Borgo ai Fossi costerà 929 milioni di euro, 260 mila dei quali sono a carico di Publiacqua, che è coinvolta anche per quanto riguarda la realizzazione di interventi tecnici: provvederà infatti alla revisione e al rifacimento del sistema fognario che in questa zona è ancora legato ai fossi come ad esempio il Dogaia, che in caso di forti piogge non riescono a raccogliere tutta l’acqua, mentre nei periodi di siccità sono causa di cattivi odori.

BILANCIO 2004
Nel segno dell’equità
Lo Stato riduce ancora i trasferimenti agli enti locali e non attiva politiche di federalismo fiscale. Sempre più difficile per i Comuni far quadrare i conti e mantenere i servizi. Tariffe + 2%, aumento medio della Tarsu del 4%, bloccata l’Ici.
Nel 2004 non è previsto nessun aumento per l’aliquota ICI
Un bilancio, quello di previsione 2004, complesso e difficile per la forbice fra risorse disponibili, adeguamento delle tariffe per un parziale recupero dell’inflazione, ed esigenze di spesa non riducibili perché in settori nevralgici quali il sociale, il trasporto pubblico, il personale. In particolare costeranno di più la refezione scolastica (circa euro 600.000,00), il contratto di servizio dei trasporti pubblici (euro 150.000,00) ed il personale (euro 200.000,00).
Le entrate, invece, subiranno il congelamento previsto dalla legge finanziaria dell’aliquota IRPEF (la mancata applicazione nella misura di un ulteriore 0,1% è pari a euro 700.000,00), i minori trasferimenti da parte dello Stato, tagli al fondo nazionale per il sostegno agli affitti. Per ottenere l’equilibrio di bilancio, l’amministrazione comunale si è quindi mossa seguendo gli indirizzi già anticipati dall’assessore Alessandro Baglioni nel documento di programmazione economica e finanziaria.
Sul versante delle entrate, e in particolare dei tributi, ci sarà un incremento medio della TARSU del 4%, contenendo al massimo l’aumento per le abitazioni (+2,3%).
Parallelamente continuerà l’azione di recupero dell’evasione. Un aumento del 2% è programmato anche per le tariffe dei servizi a domanda individuale, mentre quella per la refezione sarà adeguata, a partire dal prossimo anno scolastico, al reale costo del servizio che, negli anni, ha raggiunto una qualità davvero alta con la scelta del biologico.
Altre voci di entrata gli utili di società partecipate, quelli derivanti da rinegoziazione dei mutui, provenienti dalla gestione dei servizi comunali e dalla riscossione dei canoni da Pubbliacqua.
Non aumenteranno invece le aliquote ICI relative alle prime case e agli altri immobili. Sul versante della spesa corrente, che si attesta poco oltre i livelli raggiunti nel 2003, l’amministrazione interverrà con un’azione di migliore lettura dei bisogni per ridurre al massimo le spese comprimibili e rivolgere i servizi a chi effettivamente ne ha diritto.
La manovra, dice l’assessore alle finanze Baglioni, “fuori dalle finzioni propagandistiche e dalle false promesse di non aumentare le tariffe, è l’unica possibile per mantenere inalterati i servizi fondamentali e la loro qualità”.
Veniamo agli investimenti. Il bilancio 2004 prevede interventi che rendono ancora più forte il programma delle manutenzioni stradali, dell’arredo urbano, delle ristrutturazioni delle scuole, della qualificazione dei giardini e degli spazi pubblici, dello sport, contribuendo a migliorare l’organizzazione cittadina e a rimuovere ostacoli per lo sviluppo coerente e compatibile perché, dice l’assessore Baglioni, “siamo fermamente convinti che lo sviluppo di una città sia l’ambiente più favorevole anche all’affermarsi dei diritti delle persone”. E’ un bilancio, quello che è stato approvato dal Consiglio Comunale il 27 di febbraio (a favore la maggioranza di centro sinistra e Lista indipendente, contrario il centrodestra e Rifondazione comunista) che, come di consueto, è stato costruito tenendo rapporti costanti con i gruppi consiliari, la commissione preposta, la Direzione Generale e i dirigenti, i Consigli di Circoscrizione.
Ed ottenuto apprezzamento e consenso, sul metodo e sul merito, sia dalle organizzazioni sindacali, con le quali è stato siglato un importante verbale di intesa, sia dalle associazioni di categoria.
Tuttavia, tiene a rimarcare l’assessore Baglioni, “ bisogna dire ai cittadini che se lo Stato centrale non inverte la tendenza e modifica la sua politica nei confronti dei comuni e delle autonomie locali così non si potrà andare avanti a lungo”. Siamo infatti in una fase in cui non si tratta più di decidere quali servizi tagliare, ma quali mantenere in vita. Cioè cosa si riuscirà a fare con risorse sempre decrescenti senza stressare i cittadini con il prelievo fiscale. A parlare è ancora l’assessore: “occorre – almeno sul welfare locale – pensare a un fondo nazionale per le politiche di sostegno alle famiglie e ai servizi dell’infanzia in cui riversare gli stanziamenti già previsti, da gestire insieme, Stato e autonomie locali”.
In poche parole, questo vuol dire “faccia il Governo la scelta di indirizzo politico, si confronti con i Comuni prima di scegliere perché abbiamo maturato esperienza e valore aggiunto.
Ma lasci ai Comuni l’insieme delle politiche sul territorio, altrimenti sarà difficile mantenere una politica di sostegno alle famiglie, ai più deboli, omogenea ed efficace”. Perché se salta la solidarietà viene meno anche la coesione sociale. (Claudio Armini)

QUARTIERI
Nuovo regolamento
Con una delibera approvata dal Consiglio comunale, favorevole la maggioranza e astenute le opposizioni, è stato approvato il nuovo regolamento per Consigli di Circoscrizione. Rispetto al vecchio testo cambiano il sistema elettorale e le modalità di finanziamento.
Scompare l’arrotondamento per eccesso nel caso che, in seguito alle elezioni, ad una lista spetti un numero non intero di consiglieri. Poi nelle liste per l’elezione dei Consigli di circoscrizione si possono candidare tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età, con l’unica condizione di essere iscritti nelle liste elettorali di un qualsiasi Comune italiano. Finora invece la possibilità di candidarsi era riservata ai cittadini maggiorenni con residenza nel territorio della circoscrizione e con l’iscrizione alle liste elettorali del Comune di Scandicci. Per le risorse finanziarie, il nuovo regolamento stabilisce che il bilancio comunale finanzi soltanto il 50 percento delle attività, mentre il resto della quota viene suddivisa in base alla popolazione residente nel territorio di competenza del quartiere.
Per quanto riguarda le competenze, i Consigli di circoscrizione perdono le due deleghe a sport e cultura. Infine una modifica di procedura: in passato le delibere dei quartieri avevano valore dopo un atto della Giunta; adesso, invece, “le deliberazioni dei Consigli di circoscrizione divengono a tutti gli effetti atti del Comune se, nel termine di venti giorni dal loro ricevimento, non sono rinviate da parte della Giunta comunale con osservazioni”.