CONVIVENZE
“CI VOGLIAMO BENE E STIAMO INSIEME”
In attesa di una legge nazionale che - come avviene in molti paesi - regoli le convivenze, il Comune riconosce quelle fondate sui vincoli affettivi; rilasciato il primo attestato ad una giovane coppia





E’ stato rilasciato dal Sindaco, a fine febbraio, il primo attestato di convivenza fondata su vincoli affettivi. Destinataria dell’atto, una giovane coppia – una donna ed un uomo - che ne avevano fatto richiesta al Comune. Questo il primo effetto determinato dall’approvazione - avvenuta il 23 gennaio scorso - da parte del Consiglio Comunale di una mozione a sostegno del riconoscimento dei diritti alle persone che vivono in convivenze non matrimoniali. Presentata da consiglieri dei gruppi Ds, Sdi, Verdi, Pdci, Prc e dal consigliere Gennaro Oriolo della Margherita, la mozione venne approvata grazie ad un voto trasversale: pronunciamento ovviamente favorevole di tutti i proponenti ai quali si è aggiunto il gruppo di Forza Italia. Voto contrario, invece, quello espresso da Alleanza Nazionale. Astenuti, invece, tre dei quattro consiglieri della Margherita. All’inizio del dibattito, il capogruppo Mario Ballo, aveva annunciato che ciascuno dei consiglieri si sarebbe espresso liberamente esercitando il diritto di voto secondo coscienza. Approvata la mozione - ed in attesa di una legislazione nazionale più stringente che regoli la materia come già avviene in altri paesi (europei e non solo) - il Comune è ora in grado di rilasciare a chi ne fa richiesta, l’attestazione pubblica di famiglia anagrafica basata su vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozioni, tutela o vincoli affettivi.
L’ancoraggio istituzionale è nel Decreto 223 del Presidente della Repubblica il quale definisce che “agli effetti anagrafici per famiglia si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozioni, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso Comune”. Un atto, quello approvato, “certamente non contrario al matrimonio”, commenta il sindaco Simone Gheri, “né alla famiglia: che è e resta una delle architravi che sostiene la nostra società. Abbiamo semplicemente fatto un altro piccolo passo verso l’estensione dei diritti di cittadinanza a coloro che sino ad oggi ne erano privati”.
Il Comune di Scandicci già dal 1998 aveva istituito il registro contenente l’elenco delle unioni civili, (il regolamento del Registro delle unioni civili è pubblicato sul sito web www.comune.scandicci.fi.it alla voce “Regolamenti”; informazioni presso la Segreteria Generale del Comune), riconoscimento che solo pochi Comuni italiani avevano già garantito. Conseguenza di quell’atto è stata, negli anni successivi, l’estensione anche alle coppie di conviventi di agevolazioni e diritti contemplati da alcuni regolamenti comunali per le coppie regolarmente sposate. Per esempio, il Regolamento comunale sulI’ICI prevede, all’articolo 4, per le unioni di fatto regolarmente iscritte al registro del Comune, le stesse detrazioni per la prima casa stabilite per tutti gli altri. Per quanto riguarda il diritto alla casa, in conformità alla legge regionale 96 del 1996, anche le unioni di fatto partecipano alla formazione delle graduatorie per l’assegnazione di alloggi di edilizia popolare. Infine il Regolamento comunale di polizia mortuaria equipara le unioni di fatto alle famiglie, per esempio nel poter richiedere la sepoltura accanto al proprio congiunto. [Cla. Ar.]


GARANZIA E CONTROLLO
IL PRESIDENTE PRESENTA IL BILANCIO
IN UNA RELAZIONE LE ATTIVITÀ DELLA COMMISSIONE NEL 2006

Presentata la relazione sulle attività dell’anno 2006 della Commissione garanzia e controllo. Durante l’anno passato, è scritto nella relazione del Presidente Giuseppe Stilo, è stato chiesto all’assessore Simone Naldoni lo stato di avanzamento dei lavori per la Rsa di via Vivaldi; si è discusso con il presidente del Consorzio di bonifica, Francesco Piragino, degli errori nell’emissione di fatture ai cittadini, dei programmi e degli impegni futuri sul territorio. “E’ da segnalare anche l’incontro con il direttore e il presidente di Publies, allo scopo di ottenere informazioni sulla convenzione con il Comune per la revisione delle caldaie e sull’organizzazione della società”, prosegue Stilo, “sono state riscontrate, infatti, delle difficoltà da parte dei cittadini a rapportarsi con la Publies: a questo proposito è stato aperto in piazza Matteotti uno sportello di Consiag aperto al pubblico alcuni giorni la settimana”. Si sono svolte, inoltre, due riunioni sui residui attivi sulla base del bilancio consuntivo 2005. Queste riunioni hanno consentito di stilare una documentazione dei crediti che l’Amministrazione vanta nei confronti di enti pubblici, aziende partecipate e privati, “verso i quali la Commissione sollecita un’azione più incisiva ed attenta per accelerare il processo di recupero”. La Commissione ha affrontato, infine, le problematiche inerenti la linea 1 della Tramvia, esaminando l’aspetto finanziario, lo stato dei lavori, la natura dei ritardi, la situazione dei singoli cantieri, l’ipotesi dei tempi di ultimazione. [E. E.]


CONTROLLI
TRENTA CERTIFICAZIONI ISEE INVIATE ALLA GDF
INCONGRUENZE NELLE DOCUMENTAZIONI PER LE AGEVOLAZIONI TARIFFARIE

Gli uffici della Sicurezza sociale hanno inviato alla Guardia di Finanza trenta certificazioni Isee, nelle quali sono state riscontrate gravi incongruenze. I documenti servono per assegnare alle famiglie un parametro di reddito, e sono necessari per ottenere agevolazioni per le tariffe dei servizi scolastici e all’infanzia. Già due anni fa erano state scoperte irregolarità che avevano portato ad alcune denunce penali. Quest’anno l’ufficio della Sicurezza sociale ha evidenziato una sessantina di certificazioni che presentavano alcuni dettagli da chiarire; su queste sono state effettuate delle prime verifiche, con un controllo delle dichiarazioni dei redditi, delle banche dati Inps e delle composizioni dei nuclei familiari. Da questa prima scrematura sono emersi i trenta casi con incongruità che sono stati passati alla Guardia di Finanza. “Chi ha reali necessità – dice il Sindaco Gheri - viene sostenuto dal nostro sistema di welfare, ma chi non ha titolo alle agevolazioni non può pesare abusivamente sulla collettività”.


ECONOMIA
SEGNI “+” PER COMMERCIO E TURISMO
SONO 601 I NEGOZI IN CITTÀ, I POSTI LETTO NELLE STRUTTURE RICETTIVE 738

Sono piuttosto positivi i dati per commercio e turismo nel 2006. Per quanto riguarda i negozi, il bilancio è sostanzialmente in pareggio, come negli anni passati, anche se con segnali di ripresa. Nel corso dell’anno sono nati 25 nuovi esercizi, a fronte di 22 cessazioni di attività; questo ha permesso di passare da 598 punti vendita di fine 2005 ai 601 conteggiati al termine del 2006. Secondo l’assessore allo Sviluppo economico Marcello Dugini, “il quadro positivo è merito anche delle iniziative dei commercianti e delle scelte dell’Amministrazione per la riqualificazione della città; ma guai a stare fermi: sono già in partenza o allo studio altri interventi”. Cresce anche l’offerta turistica: alla fine del 2006 si sono registrati 738 posti letto nelle strutture di Scandicci, il 3,87% in più rispetto alla capacità ricettiva dell’anno precedente. “Crescono gli investimenti nel settore ricettivo – spiega l’assessore Dugini – negli strumenti urbanistici, inoltre, è prevista la presenza di altre strutture turistiche che potranno dare interessanti risultati economici alla città”. [E. E.]


UNIVERSITÀ DELLA MODA
CASTELPULCI, AVANTI CON I LAVORI
E’ in fase di avvio il secondo lotto dell’intervento di riqualificazione dell’edificio; a fine febbraio l’Amministrazione comunale ha convocato un sopralluogo con Provincia e Università.





Al via il secondo lotto di lavori a villa Castelpulci. Ripartono gli interventi, a carico della Provincia di Firenze, per il completamento della riqualificazione dell’edificio, che lo renderà sede dell’Università della Moda. Lo scorso 21 febbraio è stato effettuato un sopralluogo alla presenza dell’assessore provinciale alla Moda Elisabetta Cianfanelli, dell’assessore provinciale all’Edilizia Stefano Giorgetti e dell’assessore alla Pubblica istruzione di Scandicci Mercedes Tamburin, con rappresentanti della III Commissione consiliare di Scandicci (Cultura) tra cui la Presidente Annamaria Bernacchioni.
Presenti per l’Università i Pro Rettori Franco Angotti e Sandro Rogari, i Presidi di Architettura Raimondo Innocenti, e di Lettere e Filosofia Franca Pecchioli, Alberto di Cintio del consiglio di amministrazione ed Elio Montanari del Senato accademico.
Per la Provincia erano presenti anche la Commissione consiliare Sviluppo e programmazione economica, la IV Commissione Lavori pubblici e la V Commissione Pubblica istruzione; i lavori sono stati illustrati dall’architetto della Provincia Pierluigi Caldoro. Villa Castelpulci, il cui riconsolidamento strutturale si è concluso 10 mesi fa, è destinata, secondo il protocollo sottoscritto con l’ateneo fiorentino, ad ospitare l’Università della Moda, accogliendo circa mille studenti, in una superficie di 7000 metri quadri. Il progetto prevede, oltre ad aule dedicate alla didattica, la costruzione di laboratori, di una sala riunioni, di una caffetteria e di un’area ristoro, che si svilupperà su due piani. Saranno inoltre ricavati un parcheggio, e una foresteria con 40 posti letto. Il costo complessivo dell’intervento è di 20.000.000 di euro; in questa fase la Provincia sta predisponendo gli atti per permettere l’avvio dei lavori alla ditta incaricata, subentrata alla vincitrice della selezione che è stata giudicata non in regola. “Abbiamo organizzato questo sopralluogo con Comune, Provincia e Università – spiega l’assessore ai Rapporti con l’Università Mercedes Tamburin – per fare il punto sullo stato dei lavori a Castelpulci e per iniziare a pensare alla futura organizzazione per quanto riguarda le strutture, le infrastrutture e la didattica. Entro breve sarà organizzato un tavolo tra istituzioni e Università: l’impegno richiesto è notevole perché vogliamo rendere Castelpulci un altro importante tassello legato allo sviluppo dell’alta formazione nel nostro territorio; in questo senso si auspica anche una più forte sinergia tra Università e Polimoda”. Villa Castelpulci ha ospitato, fino al 1973, un ospedale psichiatrico e dopo la legge che ha sancito la chiusura dei manicomi è rimasta in stato di abbandono: molte sono state le ipotesi di utilizzo da parte della Provincia, ma solo a cavallo del 2000 è emersa quella che sembrava la possibilità risolutiva: collocare all’interno dell’edificio un museo etrusco; dopo la redazione del progetto esecutivo però sono emerse varie difficoltà, anche di carattere politico, che hanno fatto sì che l’ipotesi venisse abbandonata. Per arrivare ad una soluzione è stato indetto un concorso di idee a livello europeo, che si è concluso con la decisione di trasformare la villa nella sede dell’Università della Moda di Firenze. [Oriana Profeti]


LAVORI PUBBLICI
UN MARCIAPIEDE PERVIA SAN COLOMBANO
INTERVENTI ANCHE IN VIA CHARTA 77 CON FONDI STANZIATI E NON UTILIZZATI

Approvato dalla Giunta comunale un pacchetto di interventi in via San Colombano e in via Charta 77. A San Colombano sarà riasfaltato il tratto di strada tra la rotatoria del cimitero e l’ingresso dell’abitato e verrà realizzato un marciapiede sul lato sinistro della carreggiata. In via Charta sarà riasfaltata una traccia eseguita dalla Edisontel per il cablaggio con fibra ottica. Per realizzare gli interventi verranno impiegati fondi stanziati per altri interventi e non utilizzati, pari a 121.355 euro. Una parte dei fondi deriva da un lotto di lavori in via del Padule, che ha subito una riduzione perché non sono stati ritenuti necessari alcuni interventi preventivati. Un altro lotto riguardava l’asfaltatura di via Leoncavallo ed è stato posticipato a causa della necessità di un intervento a carico di Publiacqua. [Gra. C.]


PIAZZA BRUNELLESCHI
LA DITTA NON SI PRESENTA,
I LAVORI ALLA SECONDA
ALCUNE SETTIMANE DI RITARDO PER L’INADEMPIENZA DI UN’IMPRESA

Inizio il primo marzo, con alcune settimane di ritardo, per i lavori in piazza Brunelleschi a Vingone. Dopo la revoca dell’incarico, in data 8 febbraio, alla prima ditta che doveva realizzare l’intervento e che per due volte non si è presentata alla consegna dei lavori, il settore Parchi e qualità della vita urbana aveva provveduto, nello stesso giorno, a convocare l’impresa che è seconda nella graduatoria della gara pubblica, al fine di procedere velocemente con una nuova assegnazione. L’intervento, che dovrebbe concludersi in circa 3 mesi, porterà a una nuova pavimentazione, alla creazione di spazi a verde, sedute, panchine, al rifacimento dell’impianto di illuminazione, alla riorganizzazione degli spazi per il parcheggio; l’obiettivo dell’Amministrazione è quello di caratterizzare quello spazio urbano come luogo di incontro per i cittadini. “Abbiamo cercato di velocizzare il più possibile le pratiche per la nuova assegnazione – dice l’assessore a Parchi e verde pubblico Simona Bonafè – per ridurre al massimo questo ritardo che non dipende dall’Amministrazione”.


TERZA CORSIA A1
IL CAVALCAVIA NEWTON
CHIUSO PER L’ADEGUAMENTO
L’INTERVENTO ANTICIPA L’APERTURA DEI CANTIERI PER L’ABBASSAMENTO DI VIA PISANA

E’ chiuso dal 26 febbraio il cavalcavia di via Newton, per consentire i lavori di adeguamento fissati nell’ambito del progetto per la terza corsia dell’A1. L’ordinanza dell’Ufficio traffico fissa la riapertura della strada il 25 luglio prossimo. Con la chiusura del cavalcavia, come percorso alternativo viene utilizzato il sovrappasso di via Sette regole, già adeguato e riaperto al traffico il 13 febbraio scorso; per motivi di sicurezza nella strettoia dopo il ponte di via Sette regole è stato istituito un senso unico alternato regolato da semaforo, in attesa di un allargamento della carreggiata. La viabilità alternativa prevede che da Vingone o dal centro cittadino il tragitto per raggiungere via Pisana utilizzi via Sette regole, via Bachelet, via Codignola, via Newton, e via Charta 77, e viceversa. Con l’assetto studiato dagli assessorati ai Grandi cantieri, alla Mobilità e alla Polizia municipale, già parzialmente in opera, è stato installato un nuovo semaforo all’incrocio tra via Don Perosi e via Ponchielli; gli itinerari alternativi sono comunque segnalati in loco con cartelli gialli ad alta visibilità. Tra circa sei mesi, quando sarà ultimato l’intervento al cavalcavia di via Newton e sarà costruito il nuovo sovrappasso di via Minervini, le strade per attraversare l’autostrada alternative a via Pisana saranno tre, ovvero queste due e via Sette Regole. “Allora sarà possibile iniziare i lavori in via Pisana – spiega l’assessore ai Grandi cantieri Marcello Dugini – per l’abbassamento della sede stradale e la costruzione della galleria artificiale dell’A1 a Casellina”. [Graziana Corica]