SIPARIO!
Riparte il Teatro Studio. In cartellone le nuove produzioni di Krypton, GogMagog, Kinkaleri e Piccoli Principi. Dal mito dei Sex Pistols di Sid Vicious a quello di Amore e Psyche. Passando per “Gli artigiani dei sogni”, una programmazione rivolta ai ragazzi e dedicata all’opera di Mario Lodi. Questo e non solo questo è "Ai confini della realtà", titolo e progetto della stagione 2002/2003, costruito con l’apporto di Massimo Marino, nuovo coordinatore artistico arrivato dal Festival di Sant’Arcangelo.
Sui confini fra le arti, i linguaggi, alla ricerca di un teatro che col suono, la musica, il racconto, la danza, la visione ponga il problema di come guardare dentro, più a fondo alle cose. Si muove borderline la stagione del Teatro Studio. Il progetto, costruito con la collaborazione del nuovo coordinatore artistico Massimo Marino (già condirettore del Festival di Sant'Arcangelo), parte dalle quattro compagnie residenti e si allarga a ospitare una comunità di artisti che ricercano diversamente, per provare ad attingere il brusio spoglio ed emozionante del mondo.
Centrali, nel cartellone della stagione 2002-’03, le nuove produzioni. Partiamo con i Krypton. La compagnia dei fratelli Cauteruccio e di Pina Izzi si misura quest’anno col mito dei Sex Pistols e con la provocatoria esistenza di Sid Vicious, mettendo insieme, sulla scrittura di Giampaolo Spinato, attori e pop star. Ico no Clast, con la regia di Fulvio Cauteruccio, va in scena a dicembre. Con GogMagog la programmazione si sposta su altri stili di drammaturgia contemporanea: da quella illustre, ma per nulla paludata, di Howard Barker, autore inglese che fa da cerniera fra l’esperienza di Pinter, a quella degli ultimi “arrabbiati”, visitato sotto la guida di Alfonso Santagata (Possibilities in prima nazionale a fine novembre), a quella autoprodotta in inquiete variazioni sul disagio quotidiano (Azione Peste 0 a febbraio e una nuova produzione ad aprile in una fabbrica dismessa).
Con Kinkaleri, ancora, saranno messe in discussione, in modo assolutamente originale, le frontiere della rappresentazione e quelle fra arti del corpo, suoni che invadono il nostro orizzonte percettivo e comportamento quotidiano: in prima nazionale, dopo un lungo rodaggio internazionale, debutterà a gennaio l'ultimo lavoro Otto).
Accanto alle produzioni altre compagnie che, con mezzi e risultati diversissimi, miscelano suoni e parole, trasformando cantanti in attori o attori in interpreti di una partitura di voci, immagini e suoni. Iniziamo con l’Iliade del Teatrino Clandestino che il 24 e 25 ottobre apre la stagione. Poi sarà la volta di una Palermo immobile e grottesca con Emma Dante, nuova sorpresa del teatro italiano, che sarà in scena a febbraio con mPalermu e Carnezzeria. A marzo i giochi di rispecchiamento della fisicissima versione dei Negri di Genet con la firma di Antonio Latella e Brecht’s dance di Koreja, con un protagonista d’eccezione, Raiz degli Almamegretta.
Chiusura di stagione, a maggio, con in cartellone un’altra delle compagnie residenti del Teatro Studio. I Piccoli Principi indagheranno i territori e i compiti estremi della bellezza, in un lungo e articolato percorso laboratoriale che arriverà a confrontarsi con la favola di Amore e Psyche; presenteranno anche gli esiti di lavori con le scuole di Scandicci componendo la III° rassegna "Studi al Teatro Studio" a fine maggio 2003.
Ma i Piccoli Principi, oltre ad essere protagonisti dei loro lavori, sono anche autori della programmazione rivolta ai ragazzi, una vera e propria stagione parallela già in corso dai primi di ottobre, che porta il titolo Gli Artigiani dei sogni e presta particolare attenzione alla figura di Mario Lodi. Da Cipì, suo capolavoro, è tratto lo spettacolo diretto da Maurizio Bercini in programma a febbraio. E Mario Lodi, in occasione dei suoi 80 anni, sarà presente a Scandicci per incontrare bambini ed insegnanti. Altri appuntamenti interessanti, la nuova produzione del Teatro Studio con la compagnia Nautai Tempeste che debutterà qui in prima nazionale a fine novembre; Alice di Fanny & Alexander a marzo 2003 e ad aprile Virgilio Sieni Danza con Yes Yes yes Cappux red. Confermate, come segno distintivo del Teatro Studio, le incursioni sui confini del cinema o dell’infanzia, dell’arte, della poesia e della ricerca sul territorio con progetti speciali ed una particolare attenzione al mondo giovanile e alla creatività di nuove formazioni che stanno emergendo in Toscana e in Italia. (Claudio Armini)

“Ai confini della realtà”
di Massimo Marino, coordinatore artistico
E’ più reale la realtà o la rappresentazione, l’arte o la vita quotidiana? Quali noccioli di verità possono scoprire il teatro, la danza, la musica, certe immagini, quando lo spettacolo dell’apparente comunicazione generale, della nostra dissennata vita sociale, della politica non ci offrono altro, oggi, che illusioni e menzogne? L’arte slabbra e trasfigura i confini della realtà per cercare di attingerla, mentre la società dello spettacolo tende a occultarla, mistificarla, allontanarla. Ai confini della realtà non siamo in un telefilm americano in bianco e nero con strane e inquietanti apparizioni, coincidenze, sfasamenti temporali. Non siamo nella fantascienza, siamo nel pieno della crisi contemporanea. Siamo a chiedere all’arte di adempiere al suo compito più profondo, che non è quello di intrattenere, di vendere, di produrre consenso e omologazione, ma è la forza di inventare, di spiazzare, di portare lontano per trovare qualcosa di molto vicino, di molto intimo, che accende il cuore e attiva il pensiero. E’ un modo diverso di guardare e di esperire. Di porre la grande questione della realtà, centrale oggi quanto quella della primavera. Ai confini della realtà sta l’arte, che si aggira inquieta sui limiti fra le discipline, in un’indisciplina provocatoria, perché non accetta le cose come sono né come appaiono. Il teatro allora può diventare musica, suono, seduzione pop o ritorno, grazie all’elettronica, al rumore del movimento del corpo, delle azioni del vivere. La parola diventa canto o narrazione che cerca nell’assoluta mancanza di ogni effettismo e abbellimento la purezza epica. Il corpo si accelera nella danza e la danza si smussa nella fattografia, nel comportamento quotidiano, nell’impotenza, nella caduta. La drammaturgia si trasforma nella costruzione di azioni che mutano spazi abitudinari, senza rinunciare a diventare viaggio nelle mitologie, antiche o contemporanee, smascheramento di finzioni, viaggio nel buco nero del dolore, della degradazione, della morte. Il fare artigiano si accende nella tensione continua verso la bellezza.

PROGRAMMA 2002/2003
5 ottobre 21.15 - Laboratorio Cassiopea Cronache di giorni interi, di notti intere
6 ottobre 16.30- Laboratorio Cassiopea Cronache di giorni interi, di notti intere
10 ottobre 21.30- Intercity Atene Lithi
17 ottobre 10 e 21.30- Marcello Jori Predicazioni (lettura)
24-25 ottobre 21.15- Teatrino Clandestino Iliade
29-30 ottobre 21.30- Ginevra Di Marco Concerto
17 novembre 16.30- Nautai Tempeste
18-19 novembre 10.00- Nautai Tempeste
20-24 novembre 21.15- Katzenmacher/Gogmagog Possibilities
3-15 dicembre (chiuso il 9) 21.15- Krypton Ico no clast
19-20 dicembre 21.15- Istituto Charenton Tracce di Anne
5 gennaio 16.30- Accademia Perduta/Tanti Cosi Progetti Castello di Cart
6 gennaio 15.30 e 17.30- Accademia Perduta/Tanti Cosi Progetti Cappuccetto Rosso
7-9 gennaio 10.00- Accademia Perduta/Tanti Cosi Progetti Cappuccetto Rosso
16-23 gennaio (chiuso il 20) 21.15- Kinkaleri Otto
25-26 gennaio 21.15- Sacchi di Sabbia Orfeo/ Oratorium
5 febbraio 21.15- Sud Costa Occidentale Mpalermu
6-7 febbraio 21.15- Sud Costa Occidentale Carnezzeria
9 febbraio 15.30 e 17.30- Fontemaggiore Cipì
10-12 febbraio 10.00- Fontemaggiore Cipì
21-23 febbraio 21.15- Gogmagog Azione Peste
28 feb- 5 mar (chiuso il 3) 21.15- Kinkaleri Tono
9 marzo 16.30- Piccoli Principi Babele
10-11 marzo 10.00- Piccoli Principi Babele
22-23 marzo 21.15- Koreja Brecht’s Dance
27-30 marzo 21.15- Krypton Roccu u stortu
4-5 aprile 10.00 e 21.15- Fanny&Alexander Alice
6 aprile 16.30- Fanny&Alexander Alice
11-12 aprile 21.15- Anonima Scena Tua Pelle
26-27 aprile 21.15- Kinkaleri Lusso (esito di laboratorio)
3-5 maggio 21.15- Piccoli Principi
9-11 maggio 21.15- Istituto Charenton Doppelganger
26-29 maggio 10.00 e 21.00- Piccoli Principi Studi al Teatro Studio

POST-IT
Sid Vicious, ovvero Clast

Dopo il successo di “Roccu u Stortu” ecco “Ico No Clast”, drammaturgia originale che nasce da un’idea di Fulvio Cauteruccio, dal suo incontro con Giampaolo Spinato, e per il giovane fratello di Giancarlo –che cura luci ed allestimento- secondo appuntamento importante con la regia. Questa volta Fulvio interpreta Clast, ovvero Sid Vicious, cantante e bassista dei Sex Pistols morto a New York per overdose nel 1979. Lo affiancano Paolo Lorimer, nel ruolo di Clam, ed Emanuela Villagrossi nel ruolo di Clad, personaggi rispettivamente ispirati il primo all’autore, partner – promoter - impresario, agente, custode e padre, la seconda alla madre e alla fidanzata. Ico No Clast è la frammentazione dell’inglese iconoclast –in italiano iconoclasta, colui che avversa il culto delle immagini sacre o che si mostra nemico delle opinioni e delle convenzioni radicate in una società- e questa frammentazione in qualche modo rovescia il significato originale; o lo approfondisce, aprendo diverse suggestioni.
Qui si parla di realtà e di rappresentazione, di adolescenza (tutt’altro che anagrafica) e sfida, di Io, di Dio, di padre madre e altri strumenti di coercizione e di potere a cui si dà quel nome; di amore, di bestemmia, di eroina e di assassinio. Ma lo spettacolo è anche un tributo ai Sex Pistols, quindi la musica è fortemente presente e importante. Krypton, continuando il lavoro di contaminazione tra teatro e musica, intrapreso con “Eneide” agli esordi nel 1983 e di recente con “Roccu u Stortu” e “La Tempesta”, ha scelto due musicisti tra i più innovativi nel panorama italiano e molto diversi tra loro che, insieme a Fulvio Cauteruccio, suoneranno dal vivo. Si tratta di Marco Messina, dei “99 Posse” e di Peppe Voltarelli de “Il Parto delle Nuvole Pesanti”. Con le loro reinterpretazioni di alcuni pezzi dei Sex Pistols e con brani originali, composti da entrambi appositamente per Ico No Clast, saranno in scena, protagonisti anch’essi insieme agli attori, dall’inizio alla fine dello spettacolo.
Un vero e proprio dono alla compagnia è il brano inedito intitolato “P.C.” di Giovanni Lindo Ferretti e Gianni Maroccolo, ex C.S.I. oggi P.G.R., due tra i più grandi artisti dell’attuale scena musicale italiana, inserito nella colonna sonora dello spettacolo. Dal 3 al 15 dicembre al Teatro Studio.
(Cl.Ar.)