POGGIO VALICAIA
Il Parco è una galleria d’arte
Inaugurato a Poggio Valicaia il Parco d’arte ambientale con le prime opere di Bartolini, Dompè e Zuffi che seguono quella di Paolo Staccioli

Italo Zuffi
“Territorio”
Prima, molto prima –era l’autunno di tre anni fa- “Cavallo e cavaliere” di Paolo Staccioli, a segnare una scelta ancora non matura ma senza dubbio intuita: che arte e ambiente dovessero essere il connubio ideale e naturale per il Parco di Poggio Valicaia. Oggi “Uccello”, legno di castagno con lunghe zampe di tondino, ed un cervello blu klein sulla testa, in mezzo all’oliveta, incorniciato “Plein air”, e firmato dall’artista fiorentino Dario Bartolini. Poi, proseguendo verso la sommità della collina, ed oltrepassando la colonica in restauro, piegando a destra verso il versante che guarda Firenze, la strabiliante installazione di Maria Dompè, artista romana: un magico cerchio di terra rossa dove si snodano grandi vasi di ceramica, anche questi rossi, “una rilettura del paesaggio e della sua morfologia attraverso segni intensi che quasi si confondono con l’ambiente”, come ha sottolineato la curatrice artistica Adriana Polveroni, consulente del Comune nella realizzazione del progetto e nella scelta delle opere.

Maria Dompé
“Gaia”
Poi, risalendo e seguendo il sentiero di un “percorso vita”, l’impatto con “Territorio” di Italo Zuffi, una sedia di acciaio, enorme, sotto un bellissimo pino, la cui seduta è impedita da un cavo messo di traverso: “come avere la libertà e poi non saperla usare” ha spiegato il giovane emergente artista romagnolo.
Tra olivi, macchia mediterranea, arbusti, lecci e corbezzoli i visitatori del Parco di Poggio Valicaia si troveranno dentro quella che ora è così anche una galleria d’arte all’aperto.

Dario Bartolini
“Uccello e Plein Air”
(particolare)
Il progetto, desiderato e voluto fortemente dal sindaco, punta a sperimentare soluzioni d’ arte ed architettura del paesaggio per valorizzare questo patrimonio ambientale, dargli una dimensione culturale contemporanea ed aprirlo al tempo stesso, sulla scia di altre esperienze toscane ed internazionali, al circuito del “turismo artistico e culturale”. Siamo quindi di fronte ad un percorso appena iniziato e ad un progetto di grande respiro ed impegno.
Prossime tappe, ovviamente la promozione del Parco, poi il coinvolgimento di altri artisti per far loro realizzare opere permanenti. Ma anche organizzazione di mostre ed attività artistiche e culturali. Già si parla di un appuntamento che potrebbe cadere all’inizio della prossima primavera. Poi, quando a fine 2004 sarà ultimato il restauro della colonica che sta a fianco dell’oliveta lungo il sentiero panoramico, il Parco potrà anche ospitare in questa sede attività permanenti di studio e documentazione particolarmente rivolte alla scuola ed agli insegnanti. Realizzato con investimenti del Comune e con il contributo dell’Unione Europea, per lo sviluppo del Parco saranno importantissimi e strategici i rapporti di scambio con lo Yorkshire Sculpture Park di Wakefield (Inghilterra), lo Skultlpturlandshaft di Bodoe (Norvegia) e l’Istituto Universitario Olandese di storia dell’arte, affiliato al Kroeller Mueller Museum di Oetterlo, partners del progetto.
(Claudio Armini)

FOTO
Agenzia Fotocronache Sergio Ciarlo
per Maria Dompè

GLI ARTISTI

DARIO BARTOLINI
Nasce a Trieste nel 1943. Dal 1967 al 1973 membro di Archizoom, gruppo fiorentino di architettura di avanguardia poi consulente industriale. Successivamente si dedica all’innovazione didattica, disegna e scrive libri per bambini. Dal 1989 al 1993 riprende a dipingere, e dal 1992 a lavorare con il tondino di ferro e di vetro. Opere appese, sospese, infisse in parete, ma soprattutto adattate al suolo o alla superficie dell'acqua. Vive a Firenze

MARIA DOMPÈ
La cultura dello spazio e l’impegno civile, due risvolti di un unico percorso artistico che si fondono elaborando una visione spirituale dell’arte. Maria Dompè è nata a Fermo il 4 marzo 1959. Dopo gli studi, dal 1985 inizia a esporre in spazi pubblici. Tra i tanti interventi ambientali, i più recenti sono: per Amina Lawal in Piazza del Campidoglio (Roma, 2003); Sinagoga di Roma (27 Gennaio 2002); Sinagoga di Berlino (27 Gennaio 2001); Agao Xingjian Spazio Industriale Baldassini-Tognozzi (Firenze, 2001); Connecting Worlds for the Galapagos, the John F. Kennedy Center for the Performing Arts (Washington DC, 2001); Ani-La, Arte Contemporanea nei Fori Imperiali, Scavi dei Fori Imperiali (Roma, 2000).

ITALO ZUFFI
Nato a Imola nel 1969. Dopo studi, diplomi e master inizia a realizzare i suoi lavori che vengono esposti in diverse mostre personali: The mystery boy, Institute of Art & Design, Birmingham (GB, 2002); My wallpaper is cracking, Sparwasser HQ (Berlino, 2001) ; Relazione I, Buchmann Gallery (Colonia 2001); ll caso seguente, Studio Massimo De Carlo (Milano 2001); A causa della distanza, Viafarini (Milano, 2000).

PAOLO STACCIOLI
È nato a Scandicci nel 1943. Si dedica alla pittura fin da giovane e la sua prima mostra è del 1973. Dalla fine degli anni ottanta si interessa alla ceramica e i cavalli ed i guerrieri diventano soggetti privilegiati ed approdano alle forme scultoree.
Oltre 40 sono state le sue mostre personali, in Italia ed Europa, fra cui, le più recenti: galleria “L’Ile en Terre”, Saint Paul de Vence; galleria “Man Arte” ,Parigi; galleria “Anderson” Worcestershire, (GB); galleria “Gagliardi”, San Gimignano; “Studio 2005” Er den Haag, NL; “Ken’s Art Gallery”, Firenze.