LA NUOVA ASL

Tra un anno circa il presidio sanitario che attualmente si trova in via Rialdoli si trasferirà in via Vivaldi, nello stesso edificio in fase di ultimazione che ospiterà la Residenza sanitaria assistita per gli anziani non autosufficienti. Per consentire lo spostamento i posti in Rsa inizialmente diminuiranno da 60 a 40, ma grazie ad un ampliamento già in progettazione delledificio le disponibilità tagliate saranno recuperate; il trasferimento consentirà un miglioramento dei servizi e degli ambienti, unottimizzazione delle risorse oltre ad un notevole risparmio per lAzienda sanitaria, dal momento che laffitto annuale dellattuale sede è di 380 mila euro. Loperazione, già nel programma della Società della salute, è stato formalizzato dalla Asl con una delibera e dal Comune.

L'Asl di Scandicci tra un anno cambierà sede. Il distretto sanitario della Azienda sanitaria locale infatti si trasferirà, dallattuale struttura di via Rialdoli, allinterno delledificio della Residenza sanitaria assistita in fase di ultimazione in via Vivaldi. Loperazione dovrebbe concludersi entro il 2008. Il trasferimento comporterà in una prima fase la riduzione dei posti in Rsa, dai sessanta previsti originariamente a quaranta, ma è già in progettazione un ampliamento della struttura per recuperare lo spazio in meno. Il presidio Asl in via Vivaldi porterà ad una razionalizzazione e ad unottimizzazione degli spazi e dei servizi, con vantaggi per lorganizzazione e una migliore accessibilità per gli utenti, ma soprattutto consentirà allazienda di risparmiare 380 mila euro annui di affitto per ledificio di via Rialdoli; questa somma dovrà essere reinvestita in servizi per il territorio.
Ledificio che attualmente ospita il distretto, inoltre, necessiterebbe di lavori di adeguamento proprio per una razionalizzazione dei locali, che comporterebbero un ingente investimento per una struttura non di proprietà. Lo spostamento del presidio era previsto nei piani della Società delle salute dellarea Nord ovest, di recente è stato formalizzato da una delibera dellAzienda sanitaria locale e dal Comune. Siamo impegnati in una rivisitazione complessiva dellofferta socio sanitaria di Scandicci – dice Simone Naldoni, assessore ai Servizi sociali e alla sanità di Scandicci e presidente della Società della salute area Nord ovest – che fa perno sulla nuova Rsa, la quale da esclusivo presidio socio sanitario rivolto alla degenza degli anziani non autosufficienti, diventerà un centro polifunzionale, rivolto allintera popolazione del nostro Comune e non solo. Tutte le attività attualmente presenti in via Rialdoli, oltre ad altri servizi che adesso si trovano dislocati nel comune, avranno posto nelledificio di via Vivaldi.
Lo spostamento sarà possibile attraverso una razionalizzazione degli spazi, prosegue il presidente della Società della salute, oltre che attraverso il ridimensionamento della struttura residenziale di degenza; questa sarà in futuro compensata dal nuovo presidio che sorgerà in adiacenza alla Rsa. Il progetto di trasferimento è già definito in quasi tutti i suoi aspetti; vi ha lavorato, partendo da dettagli fondamentali conosciuti soltanto da chi lavora tutti i giorni in un ambiente, la responsabile del presidio Asl di Scandicci e responsabile sanitaria del progetto di via Vivaldi, dottoressa Stefania Riccucci, che ha competenze specifiche in materia di ergonomia. Abbiamo lobiettivo di procedere con il trasferimento senza allungare i tempi – spiega la responsabile Riccucci – ma il nostro primo fine è quello di effettuare lo spostamento con la cura di tutti i particolari, per ottenere miglioramenti concreti e avvertibili sia dal personale che dagli utenti; anche perché, come di regola accade, una migliore organizzazione si traduce in un servizio di qualità più alta per chi ne usufruisce; abbiamo tenuto conto delle necessità operative dei vari servizi, della possibilità di ottenere un trasferimento migliorativo per il personale, abbiamo valutato tutti gli spazi disponibili e collaborato con tutte le organizzazioni che vi troveranno posto; sono stati studiati percorsi differenziati per utenze particolari, per il rispetto della privacy, sono stati accorpati gli ambulatori per garantire una continua presenza degli infermieri, che al tempo stesso annientano gli sprechi di tempo dovuti agli spostamenti tra ambienti distanti. Nel nuovo presidio Asl sarà accorpato anche lo Smia, il servizio di Salute mentale infanzia adolescenza, che adesso era smembrato in locali diversi nel territorio di Scandicci; anche il Servizio di prevenzione igiene e infortuni nei luoghi di lavoro, Pisll, troverà posto nel nuovo distretto, contrariamente a quanto previsto da unipotesi iniziale secondo la quale avrebbe potuto trasferirsi allOsmannoro.
I diversi servizi saranno organizzati su tre livelli, ovvero un piano terra ribassato, il piano terra vero e proprio e un primo piano.
Al piano terra ribassato, in locali con affacci sul verde e ampie finestre, sarà allestito il servizio del Sert per le tossicodipendenze e lalcologia; per esigenze di riservatezza e di rispetto degli utenti, a questo servizio si accederà attraverso percorsi esclusivi ed unentrata riservata.
Sempre allo stesso livello, ma con accessi e locali separati, avranno posto il centro anziani e i locali per le manutenzioni della struttura.
Al piano rialzato si troverà lingresso principale del presidio; dallentrata comune sarà possibile raggiungere direttamente i servizi dei prelievi, dellanagrafe sanitaria e del Cup, il centro di prenotazione unificata; sempre a questo livello si troverà la piastra con il servizio di accoglienza per lutenza, dove i cittadini potranno accomodarsi in sala daspetto ad attendere il proprio turno per gli ambulatori; chi aspetta per una visita sarà chiamato tramite display.
Allo stesso piano anche unala dedicata alla riabilitazione, con un ingresso separato e un accesso facilitato per pazienti disabili o con problemi deambulatori; qui saranno ricavate le palestre per la riabilitazione, ambulatori per lortopedia, la fisiatria, la neurologia e la geriatria, oltre alla riabilitazione per linfanzia e ladolescenza, con ambulatori di psicomotricità, logopedia, attività neuropsicologiche, terapia fisica.
Al piano terra rialzato saranno ubicati anche il servizio di psichiatria e di terapia familiare, con entrata separata in rispetto alla privacy dei pazienti. Allo stesso livello anche i servizi farmaceutici e di somministrazione; inoltre, nellambito dellofferta della Società della salute, troveranno spazio i locali degli assistenti sociali.
Al primo piano si accederà dallingresso principale del presidio, e quindi dalla sala daspetto, tramite scale ed ascensori.
In unala di questo livello nel progetto è stato raggruppato tutto il poliambulatorio, con laccorpamento delle diverse specializzazioni; andranno insieme cardiologia, medicina legale, chirurgia, urologia, stomia, oculistica, ostetricia e ginecologia con preparazione al parto, medicina sportiva, pediatria, gli assistenti sanitari delligiene pubblica per le vaccinazioni, audiologia e otorino laringoiatria. Sono state raggruppate anche le sorveglianze sanitarie dei minori, del lavoro, delle malattie professionali; tra i vari servizi anche quello di tutela per le lavoratrici madri, dove tra laltro le donne in gravidanza trovano tutte assieme le risposte e le assistenze per lastensione anticipata dal lavoro.
Assieme a tutte le specializzazioni, al primo piano troverà posto anche lambulatorio infermieristico, con un responsabile fisso, a garanzia del servizio per tutte le diverse discipline mediche di questa ala delledificio. A questo piano si troverà anche il Servizio di prevenzione igiene e infortuni nei luoghi di lavoro; Il Pisll, che ha anche funzione di polizia giudiziaria, svolge inchieste su malattie professionali, svolge indagini per infortuni e di igiene ambientale, si occupa di vigilanza nei cantieri e nei luoghi di lavoro; vi lavorano 14 addetti, tra i quali medici, un ingegnere e tecnici della prevenzione.
Nellaltra ala del primo piano si trova lo Smia, il servizio di salute mentale infanzia e adolescenza, con assistenti sociali, psicologi e assistenti domiciliari.
[Matteo Gucci]