Politica energetica

all’Agenzia Fiorentina
Il Consiglio Comunale vota l’adesione all’Agenzia Fiorentina per l’energia. Nella Srl oltre alla Provincia ed al Comune di Firenze anche la Publiser di Empoli, il Consiag di Prato, la Fiorentina Gas. Aderiscono l’Associazione Industriali, la CNA, la Camera di Commercio e la Cassa di Risparmio di Firenze.

Con una quota societaria del 2.9%, valore di 1.459 euro/ 29 milioni di lire, il Consiglio Comunale ha votato ed approvato l’ingresso di Scandicci nella Agenzia Fiorentina per l’Energia, una srl con 50.000 euro di capitale sociale. Oltre alla Provincia di Firenze, che detiene la maggioranza del pacchetto con il 22.4%, ed al Comune di Firenze che con il 16.3% è il secondo socio per importanza, fanno parte della società, con la stessa quota del 2.9% Sesto, la Comunità Montana del Mugello, la CNA, l’Associazione Industriali e la Camera di Commercio fiorentine.
Con una quota del 7.8% aderiscono la Publiser di Empoli, il Consiag di Prato, Fiorentina Gas, Quadrifoglio e Cassa di Risparmio. Al 4.9% l’adesione di E.T.A. srl.
Il Consiglio d’Amministrazione sarà composto da 9 membri. Il Presidente sarà indicato dalla Provincia di Firenze che si riserva anche l’indicazione di due consiglieri, uno dei quali su proposta delle associazioni dei consumatori. Tre membri saranno proposti dalle imprese e dai consorzi, due dalle associazioni di categoria, uno ciascuno dal Comune di Firenze e dagli altri enti locali. Tra gli organismi societari non è al momento previsto il Collegio dei Sindaci che potrà essere costituito in un secondo momento quando l’Assemblea dei soci ne dovesse valutare l’opportunità. Nella discussione che ha portato il Consiglio Comunale di Scandicci ad approvare l’atto è stata anche questa “anomalia” a suscitare, insieme al sospetto che l’Agenzia sia solo un modo per occupare potere e distribuire poltrone, il voto contrario di Forza Italia.
Diversamente Alleanza Nazionale si è astenuta, come una astensione — quella del consigliere dei Democratici — è stata registrata anche nel fronte della maggioranza di centro sinistra alla quale pero, nel voto favorevole, si è associato il Partito di Rifondazione Comunista.
Gli obiettivi principali dell’Agenzia, una scelta che l’Unione Europea sostiene politicamente e finanziariamente con un supporto di 290 milioni, sono stati sintetizzati e presentati alla discussione dal consigliere comunale Elena Finocchietti. Il primo, costituire un data base per la raccolta di informazioni dettagliate e destinate alla pianificazione energetica ed alla redazione del Bilancio Energetico Provinciale e Metropolitano. Il secondo, la realizzazione di progetti pilota per l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili. Il terzo, la promozione del risparmio e dell’efficienza energetica. Il quarto ed ultimo la costituzione di Servizio Energia finalizzato alla consulenza tecnica ed economica. L’Agenzia avrà scadenza nel 2010.
Cl.Ar.C.

Servizi
A scuola con il personal bus
Anche il Comune di Scandicci ha provveduto a recepire ed applicare il Decreto Ministeriale n° 119 del 4 aprile scorso che ha fissato i criteri per determinare le nuove indennità per sindaci ed amministratori ed il gettone di presenza dei consiglieri. Per sindaco ed assessori le nuove indennità sono state determinate applicando rigidamente le cifre base stabilite dal Decreto e non è stata presa in considerazione, come il Decreto stesso permette di fare, né la possibilità di aumentare o ridurre le indennità standard fissate dal provvedimento governativo. Così a partire dal giugno 2000 il Sindaco riceve una indennità lorda mensile di £ 8.400.000, £ 6.300.000 lordi vanno al vicesindaco, £. 5.040.000 lordi a ciascuno dei cinque assessori che compongono la Giunta. Al Presidente del Consiglio (nella foto) va invece una indennità mensile lorda di £ 2.520.000.
Successivamente, nel Consiglio del 27 giugno scorso, l’Assemblea ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che stabilisce invece in £. 1.200.000 lorde mensili l’indennità per i consiglieri comunali per la loro partecipazione alle sedute del Consiglio, delle Commissioni e della Conferenza dei Capigruppo.
Ai componenti dell’Assemblea, ritenute assenze giustificate solo quelle per motivi di salute o quelle relative ad altri impegni di carattere istituzionale legale al ruolo di consigliere comunale, verrà detratta per ogni mancata partecipazione ai lavori del Consiglio e delle Commissioni la cifra di £ 150.000 lorde pari al valore del gettone di presenza.
Precedentemente alla entrata in vigore del Decreto le indennità, tutte al lordo, erano di £ 6.442.040 per il Sindaco e di £ 3.865.244 per gli assessori. Ai consiglieri comunali andava un gettone di presenza di £. 44.000 lorde per ogni seduta del Consiglio e delle commissioni.

Ordine del Giorno
Quasi unanimità
contro la pena di morte
Un “no alla pena di morte” quasi all’unisono -unica voce fuori dal coro quella del consigliere di Alleanza Nazionale Stefano Dorigo- è stato espresso dal Consiglio Comunale attraverso l’approvazione di un ordine del giorno presentato dalle forze di maggioranza. Il documento è arrivato alla discussione sulla scia dell’ultima esecuzione applicata nello stato americano del Texas contro Graham, un uomo di colore che, nonostante sulla sua colpevolezza fossero stati sollevati moltissimi dubbi, è stato mandato ugualmente a morte. L’ordine del giorno, “fatte proprie le parole di condanna alla pena di morte ed a chi la applica espresse dal Papa”, condanna tutti i paese che praticano il sistema della pena capitale ed invita il Sindaco sia a far pervenire al Parlamento ed al Governo la protesta del Comune di Scandicci nei confronti dei paesi che applicano la pena di morte che ad aderire alla campagna ed alla raccolta di firme contro la pena di morte promossa da “Zapping”, trasmissione radiofonica di Radio Uno.

Pari opportunità
Una mozione
per l’imprenditoria femminile

Maria Luisa Dipalo Presidente Commissioni Pari Oppurtunità
Un documento a doppia firma, quella di Maria Luisa Dipalo — presidente DS della commissione pari opportunità, ed espressione della maggioranza di centro sinistra — e di Erica Franchi — capogruppo di Alleanza Nazionale, partito dell’opposizione di centro destra — per invitare Sindaco e Giunta ad intraprendere una azione decisa e ad assumersi un impegno determinato a sostegno di una azione politica che favorisca l’emergere ed il consolidarsi di una imprenditoria femminile locale. Questo il contenuto della mozione sottoposta alla discussione del Consiglio che la ha approvata all’unanimità. La mozione parte dalle analisi socio economiche più aggiornate le quali rilevano come le dinamiche dell’occupazione femminile costituiscano uno dei principali elementi di novità nell’andamento del mercato del lavoro degli ultimi venti anni. Ma nonostante questo dato, sostengono le due firmatarie del documento, “in Toscana perdurano fenomeni di segregazione delle donne nella loro distribuzione all’interno dei settori produttivi”. Così per superare queste condizioni di disparità si rendono ancora necessarie da parte delle istituzioni politiche attive del lavoro. In questo senso va anche la legislazione. Per esempio la legge 125 del 1991 prevede per la realizzazione della parità delle opportunità occupazionali e lavorative tra uomo e donna che il Ministero del Lavoro finanzi progetti che — presentati da imprese, consorzi, enti, associazioni, etc — adottino azioni tese alla rimozione degli ostacoli esistenti nella realtà economica e sociale tali da impedire alle donne di avere le stesse chances degli uomini nell’accesso al mercato del lavoro.
Uno di questi progetti è citato dalla mozione Dipalo-Franchi: si tratta di “Misure a favore dell’impiego, dell’autoimpiego e della imprenditorialità femminile” che spinge alla promozione della formazione, dell’orientamento professionale rivolti a donne che intendono intraprendere attività autonome ed imprenditoriali. Si inserisce in questo orientamento la richiesta che la mozione pone al Sindaco ed alla Giunta: di promuovere azioni a supporto della nascita appunta di una imprenditoria femminile che, come la Dipalo scrive nel suo contributo ospitato in altra pagina di questo giornale, potrebbe aggredire settori di possibile nuovo sviluppo come il turismo. A Sindaco e Giunta viene richiesto anche che nei prossimi bilancio siano previste voci di spesa tese a supportare questa politica di incentivazione imprenditoriale e che la struttura tecnica ed operativa dell’Amministrazione, collaborando con la commissione pari opportunità, contribuisca al raggiungimento di questi obiettivi.

Urbanistica/Piano delle opere
Nuova viabilità a San Lorenzo
a Greve ed ai Pratoni
Slittano al 2001 i lavori per la scuola Marconi
Il Consiglio Comunale —con l’astensione dei soli gruppi di Alleanza Nazionale e Forza Italia — ha approvato la delibera di aggiornamento della viabilità per la zona di San Lorenzo a Greve. L’atto si è reso necessario a seguito del superamento dell’ipotesi di circonvallazione Galluzzo-Ponte all’Indiano. Di conseguenza la previsione attuale contempla soltanto un aggiornamento della viabilità tra San Giusto e Ponte a Greve con un semplice ampliamento a 15 metri della carreggiata di Viuzzo del Roncolino per il breve tratto che ricade nel territorio comunale di Scandicci e la rettifica della sua immissione nel Viale Nenni con un raggio di curvatura più ampio così da renderla più funzionale e maggiormente sicura. Nella stessa seduta il Consiglio ha anche approvato la delibera che dichiara la pubblica utilità delle opere di urbanizzazione da realizzare nell’area produttiva dei Pratoni. Anche qui si tratta di una strada che collega questi insediamenti con l’abitato di Borgo ai Fossi ed il previsto raccordo viario con la A1 e la Fi-Pi-LI. La delibera ha approvato anche il piano degli espropri i cui oneri sono però a carico della società Panara. Su questo passaggio si è centrata la opposizione di An e Fi: i due gruppi temono, nel caso si verifichi sulla stima del prezzo di esproprio un possibile ricorso dei proprietari dei terreni, che il Comune dovrà farsi carico dell’eventuale superiore impegno finanziario. Sempre nella sua ultima seduta prima della pausa estiva di agosto il Consiglio ha votato una delibera di variazioni al piano pluriennale delle opere pubbliche. Si tratta dei lavori di ristrutturazione della scuola Marconi, per un importo di 2 miliardi di lire, che slittano dal 2000 al 2001. Secondo l’assessore Gheri il rinvio si è reso necessario per recuperare al bilancio dell’anno in corso un miliardo e mezzo aggiuntivo a quello già stanziato per l’acquisizione delle aree di via Bassa dove è prevista la riconversione della mai compiuta scuola in appartamenti da destinare ad anziani e giovani coppie. Contrari alla delibera si sono espressi i gruppi di PRC, FI ed AN.

Anticipazioni

Loretta Lazzeri
Presidente
IV Commissione
Un odg sulla legge quadro
per i servizi sociali

Il 31 maggio scorso la Camera dei Deputati ha approvato la Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. A poca distanza di tempo, il 16 luglio, a Campi Bisenzio si è tenuta con gli amministratori locali una giornata di studio per approfondirne i temi. A seguito di questo appuntamento Loretta Lazzeri, Presidente della IVa Commissione consiliare del Comune di Scandicci, ha presentato al Consiglio un ordine del giorno che verrà discusso alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva. Il documento esprime soddisfazione per l’approvazione parlamentare della legge che “sostituisce il tradizionale e superato impianto centralista ed assistenzialista fondato sulla beneficenza pubblica e su sostegni esclusivamente monetari con un sistema di promozione delle persone e delle famiglie imperniato invece sui diritti individuali e sociali e sull’offerta combinata di servizi più estesi e moderni”.
Particolare apprezzamento anche per l’ispirazione federalista della legge che “assegna piena responsabilità al sistema delle autonomie locali secondo il principio della sussidiarietà verticale tra le Istituzioni e della concertazione” di queste con il volontariato, il no profit, le forme di autorganizzazione dei cittadini per la costruzione di un sistema di protezione sociale sia nella erogazione dei servizi che nelle prestazioni. Legge che però, per diventare operativa e permettere l’erogazione dei 1.800 miliardi già stanziati, deve essere licenziata dal Senato.
E proprio con la richiesta che il secondo ramo del Parlamento esamini ed approvi con urgenza la legge si conclude l’ordine del giorno che impegna anche l’Amministrazione Comunale a promuovere in seguito una campagna di sensibilizzazione ed informazione pubblica che spieghi con chiarezza ai cittadini le innovazioni che la legge, una volta definitivamente approvata, introdurrà nel sistema dei servizi sociali.