Le Vie Nuove


Con il nuovo Piano strutturale e l’accordo tra Firenze e Scandicci sul Sistema per la viabilità nel quadrante sud ovest verranno realizzate nuove strade, cercate differenti direttrici per la mobilità automobilistica interna alla nostra città e tra questa e Firenze. Soprattutto viene abbandonata la vecchia “filosofia” che voleva tangenziali e bypass che permettessero soltanto di attraversare velocemente i territori e non si poneva la soluzione dei nodi e la riorganizzazione delle reti interne e dei suoi flussi di traffico. In questo numero come cambierà la circolazione a Scandicci, zona per zona, e quali nuovi interventi saranno realizzati per migliorare i collegamenti in entrata ed uscita.
Cambia la filosofia: non più strade per attraversare sempre più velocemente gli spazi urbani, per tagliare i territori. Non più bypass o tangenziali. Ma vie cittadine per migliorare la circolazione, risolvere i nodi e gli intrecci, rispettando al massimo possibile le caratteristiche dei luoghi e degli abitanti che vi vivono.
Cioè il tentativo, non certo facile da realizzare, di avere allo stesso tempo una mobilità più fluida e meno invadente, ripensando i percorsi per raggiungere ipotetici punti B partendo da punti A, creando nuovi collegamenti interni a Scandicci, e da Scandicci a zone di Firenze e dell’area metropolitana, alle infrastrutture regionali e nazionali.
Per dirla in breve gli attuali tragitti mentali che ognuno di noi ha per muoversi tra i luoghi del lavoro, della residenza, del tempo libero, del commercio, andranno abbandonati quando sarà realizzato il “Sistema per la viabilità nel quadrante sud-ovest Firenze-Scandicci”, già disegnato nell’ambito del nuovo Piano strutturale del nostro Comune e di un’intesa siglata assieme al Comune e al Quartiere 4 di Firenze, con la collaborazione dell’Ufficio tranvia dell’Ataf. “Un piano – come dice il Vicesindaco con delega all’Urbanistica Simone Gheri – che tiene conto, che anzi parte da quel che accadrà in futuro nella nostra città e nella zona sud ovest dell’area fiorentina, sempre più proiettata verso l’organizzazione territoriale in un contesto di Città metropolitana. Per il nuovo sistema sono stati abbandonati il vecchio concetto delle tangenziali e l’idea ispiratrice del cosiddetto viale dei Colli bis. Ci lasciamo alle spalle definitivamente, insomma, una stagione nella quale da altre parti Scandicci era stata candidata ad ospitare il traffico regionale di attraversamento: quello sarà invece indirizzato sull’A1, adeguata grazie alla terza corsia. Per quanto riguarda la viabilità cittadina, abbiamo lavorato rispettando l’equilibrio restituitoci dai tre baricentri dell’Autosole, della superstrada Firenze Pisa Livorno e della tranvia Scandicci Santa Maria Novella”. Assieme allo staff del Piano strutturale e agli amministratori del capoluogo sono stati affrontati nodi fondamentali, alcuni dei quali non presentano ancora problematicità: le presenterebbero però in futuro, qualora si trovassero in contrasto con i nuovi progetti, primi tra tutti la tranvia e il nuovo centro. Spiega Gheri: “Abbiamo studiato come armonizzare il rapporto tra tranvia e traffico privato, come pedonalizzare fin da subito il centro cittadino che sta disegnando l’architetto Rogers senza renderlo un ostacolo ai traffici quotidiani: le auto saranno deviate a valle grazie a due rotonde sul viale Aldo Moro e all’apertura del viuzzo della Marzoppina, mentre un asse centrale della viabilità diventerà la direttrice via Rialdoli via Ponte di Formicola”.
Sempre nei pressi del centro, compresa tra questo ed il parcheggio scambiatore di villa Costanza, è stata disegnata la rete stradale per collegare, attraverso il prossimo insediamento produttivo dell’ex Pip, la piana di Settimo con Vingone e le colline.
Il quartiere di Vingone sarà inoltre alleggerito del traffico di attraversamento interno. “Assieme a Firenze”, dice ancora il Vicesindaco, “abbiamo inoltre individuato quattro aree di intervento, che sono quella di San Giusto–Torregalli–Le Bagnese, di Ponte a Greve, della Piana di Settimo e di Pontignale. Si tratta di una progettazione comune tra le due amministrazioni per fluidificare il traffico dove le strade non siano sufficientemente adeguate e per ridurne la portata nei casi di congestionamento”.

San Giusto-Torregalli-Le Bagnese
“Per quest’area – è scritto nell’intesa siglata da Comune di Scandicci e da Comune e Quartiere 4 di Firenze – si perseguono gli obiettivi di migliorare l’accesso all’ospedale di Torregalli dal viale Nenni, attraverso il rafforzamento del tratto viario tra l’asse tranviario e l’Ospedale” e di “fluidificare il quadrivio di via delle Bagnese–via Poccianti”. In pratica sarà “ovalizzata” la rotonda di viale Nenni, in mezzo alla quale passerà la tranvia, allungandola fino all’incrocio con via Stradone dell’Ospedale. Dove questo attualmente finisce con una curva a 90 gradi verso via di San Giusto, è prevista una rotatoria con tre sbocchi: uno in uscita verso via Vittorio Emanuele Orlando, strada che sarà prolungata ed avrà senso di marcia invertito, un altro sempre in uscita verso via di San Giusto, e un terzo in entrata dal prolungamento attraverso i campi della strada di accesso alla caserma dei Lupi di Toscana.
Quest’ultimo percorso servirà a chi da via di Scan-dicci dovrà dirigersi verso viale Nenni, le altre al contrario per chi avrà provenienza da viale Nenni. All’altezza dell’incrocio tra via di Scandicci e via de Le Bagnese, dove adesso si trova un distributore di carburante sarà realizzata una rotonda spartitraffico per eliminare gli incolonnamenti al semaforo. Via de Le Bagnese, a sua volta sarà modificata nel tratto fiorentino, e seguirà un tracciato più pianeggiante e meno tortuoso che giungerà direttamente al Galluzzo.

Ponte a Greve
Via Baccio da Montelupo sarà raddoppiata dall’innesto del Lotto zero fino a via Minervini (la via del carcere di Sollicciano); quest’ultima diventerà la direttrice principale verso la zona industriale di Scandicci, “in modo da migliorare la vivibilità dei tratti residenziali di via Pisana e di via Baccio da Montelupo, studiando l’eventuale pedonalizzazione del centro storico di Ponte a Greve”. L’obiettivo dichiarato nell’intesa “è l’alleggerimento del traffico su via Pisana e nella zona Ponte a Greve Casellina”.

Piana di Settimo
Via del Pellicino e via della Pieve saranno messe in sicurezza ed ampliate; sarà realizzata inoltre una nuova viabilità di collegamento da via del Pellicino alla bretella Ugnano-Argingrosso, strada quest’ultima prevista a carico di Autostrade spa nell’accordo per la realizzazione della terza corsia dell’Autosole.
Si tratta di un “adeguamento della viabilità a servizio delle nuove residenze di Badia a Settimo, Mantigna-no e Ugnano”, studiata “per non gravare ulteriormente su Ponte a Greve”.

Pontignale
Saranno ampliate via del Pantano, via di Pontignale e verrà adeguato viuzzo di Dogaia. L’obiettivo di questi interventi, è scritto nell’accordo tra Firenze e Scandicci, è quello di un “adeguamento e rafforzamento della viabilità a servizio delle nuove residenze previste nell’area del Pontignale”.
Per questi interventi previsti nel protocollo d’intesa, “le due Amministrazioni comunali si impegnano a definire entro il 30 settembre 2003 la stima di massima delle opere al fine di predisporre il Piano triennale degli investimenti 2004/2006, e a concordare un programma temporale per la realizzazione delle opere previste e per il reperimento delle risorse necessarie”.
Sono inoltre fissati interventi riguardanti esclusivamente il nostro territorio comunale.

Via Rialdoli - via Ponte di Formicola: il nuovo asse
Il nuovo centro, lo abbiamo già detto, sarà pedonalizzato, e verrà progettato e costruito fin da subito per essere vissuto a piedi. Le città europee che hanno già un centro, ovvero la quasi totalità, lo liberano dalle auto a poco a poco; Scandicci con l’onere di realizzarne uno ex novo ha assieme la fortuna di non dovervi intervenire a posteriori. Detto questo, resta il fatto che in futuro ciò costituirà un ostacolo per il traffico privato e pubblico che ora attraversa quest’area, specialmente davanti al Palazzo comunale dove verrà costruita la “stazione” della tranvia. All’interno del Piano strutturale è stato individuato il nuovo asse viario che starà sul fianco ovest del nuovo centro, e sarà costituito da via Rialdoli e da via Ponte di Formicola. Quest’ultima strada sarà adeguatamente allargata e resa più rettilinea. In pratica la nuova direttrice passerà tra l’attuale sede dell’Asl e gli impianti sportivi del Turri, accanto al Palazzo comunale e alla nuova piazza in costruzione, a fianco dell’istituto Russell Newton (e quindi in futuro al lato del centro), fino a giungere al parcheggio scambiatore di Villa Costanza, il cosiddetto “Aereroporto” di Scandicci; da qui si riunirà alla nuova viabilità di collegamento, con le colline e Vingone ad est, e con la zona industriale ad ovest.

Due nuove rotonde su viale Aldo Moro
Per indirizzare il traffico da un lato verso il nuovo asse viario Rialdoli-Ponte di Formicola, dall’altro verso il centro cittadino ottocentesco (ovvero nella zona di piazza Matteotti e del futuro complesso residenziale che sarà costruito al posto dell’ex Sims), lungo il tragitto della tranvia sul viale Aldo Moro saranno realizzate due rotonde. Chi proviene da Firenze incontrerà la prima subito dopo il ponte sulla Greve, dove adesso il traffico è regolato da un semaforo; come accade già attualmente, svoltando a destra ci si immetterà su via Pestalozzi, a sinistra, invece, su via Allende. La vera novità sarà comunque la rotonda prevista poche centinaia di metri dopo, all’incrocio con viuzzo della Marzoppina; a destra, passando accanto agli impianti sportivi, questo resterà collegato a via Rialdoli; sulla sinistra, invece, dove adesso si trova un’area a verde, viuzzo della Marzoppina sarà prolungato fino all’intersezione con l’incrocio tra via Salvemini e via dei Rossi, in pieno tessuto urbanizzato di Scandicci; da quello stesso incrocio via Salvemini sarà fatta proseguire fino a via Allende. L’obiettivo di quest’ultimo intervento è quello di creare un nuovo sbocco tra il nucleo cittadino già esistente e l’asse tranviario.

Vingone
Grazie ad una serie di provvedimenti sarà riorganizzato il traffico all’interno del quartiere Vingone; in pratica i mezzi privati di passaggio saranno allontanati da direttrici di collegamento al centro cittadino, interne all’abitato, quali ad esempio via Manzoni. Questi flussi verranno spostati ai margini del quartiere.

Vingone, zona industriale, A1
Per togliere traffico da via Roma, e quindi per non congestionare il centro ottocentesco ed il sistema di piazza Matteotti che è in fase di rifacimento, chi scende dalle colline avrà modo di deviare a sinistra prima di incontrare il cavalcavia dell’autostrada. La nuova organizzazione viaria prevede l’allargamento e la messa in sicurezza di una piccola strada che già ad oggi scorre lungo l’Autosole sul lato rivolto alle colline; questa si collegherà in fondo al ponte di Triozzi, che verrà allargato e che servirà per oltrepassare l’A1. Dopo l’attraversamento autostradale la viabilità sarà collegata al sistema dell’asse via di Formicola-via Rialdoli, quindi al nuovo centro e in direzione di Ponte a Greve, ma anche, verso ovest e costeggiando il nuovo deposito della tranvia, alla zona industriale e di conseguenza al nuovo sistema di strade per l’accesso all’Autostrada del Sole, che sarà realizzato da Autostrade spa nell’ambito del progetto per la terza corsia.

Borgo ai Fossi-Badia a Settimo
Oltre alle novità riguardanti i collegamenti tra Badia a Settimo, Ugnano e Man-tignano e la viabilità d’accesso ai prossimi insediamenti abitativi al Pontignale, la Piana di Settimo sarà interessata anche da una nuova viabilità di congiuntura tra Badia e Borgo ai Fossi, tramite una variante a quest’ultima frazione. Questa opera servirà a facilitare l’accesso da Badia a Settimo alla nuova viabilità per l’ingresso all’Autosole.

L’insediamento produttivo di via del Padule
La realizzazione del nuovo intervento edificatorio, meglio conosciuto come ex Pip, sarà l’ultima espansione prevista tra gli insediamenti produttivi della zona industriale cittadina. Sarà organizzato in strutture ovali, che ricordano la forma di cellule, particolarmente favorevoli ad un traffico fluido. All’interno potranno essere realizzate anche strutture per il tempo libero. Verso l’ex Pip verranno aperti tutti gli accessi da via del Parlamento Europeo, tra cui via Helsinki. La viabilità interna e confinante con l’insediamento produttivi del Padule potrà essere utilizzata anche come collegamento per il parcheggio scambiatore di Villa Costanza.

Matteo Gucci