URBANISTICA
Ex Sims, approvato
il piano di recupero
Case, negozi, spazi verdi ed una passeggiata lungo gli argini della Greve. Nel vecchio mulino uno spazio pubblico per la cultura e davanti una piazza
Il Consiglio Comunale (8 luglio) ha adottato il Piano di recupero dell’ex Sims che prevede la riqualificazione dell’intera area attraverso la realizzazione di un progetto architettonico ed urbanistico definito dall’architetto Maurizio De Vita lo scorso anno (vedi Città Comune Notizie, settembre 2002). In luogo del fatiscente stabilimento dell’ex farmaceutico sorgeranno case, negozi, spazi pubblici e giardini.
Lungo l’argine della Greve verrà realizzata una passeggiata. Verrà rifatta la via del Molin Nuovo; davanti al mulino sarà realizzata una piazzetta che, insieme ad una porzione dell’edificio, circa 150 metri quadri, una volta restaurato, saranno ceduti gratuitamente in proprietà all’Am-ministrazione che, come già deciso a suo tempo dal Consiglio Comunale, destinerà quello spazio ad uso culturale. Tutti i passaggi che, una volta realizzata la bonifica (che spetta alla prima proprietà dell’area, Rangoni) e demolite le strutture esistenti (en-trambi interventi che l’amministrazione auspica possano iniziare entro la fine dell’anno) dovranno permettere la realizzazione del progetto, sono contenuti in una convenzione che è parte integrante del Piano di recupero stesso.
Convenzione stipulata tra l’Amministrazione Comunale, le cooperative Unica, Edificatrice di Mezzana, Nomopao ed il Demanio dello Stato nella qualità di proprietarie dei tre quarti delle aree complessivamente assoggettate all’intervento.
Il contratto tra le parti stabilisce anche che, a scomputo degli oneri di urbanizzazione, il Comune riceverà un milione di euro che saranno destinati ai lavori di ampliamento della scuola Spinelli.
Il Piano di recupero e la convenzione sono stati approvati con i voti favorevoli della maggioranza di centrosinistra e di Rifondazione Comunista.
Astenuta Alleanza Nazionale.
Contraria l’Udc. Non presenti al momento del voto i consiglieri di Forza Italia.
(Cl.Ar.)

NEWS

Una Onlus per il fiume
- Il Consiglio Comunale (8 luglio) ha deciso l’adesione all’Associazione per l’ Arno”, una onlus promossa dal Comune di Empoli e della quale fanno parte molte delle città che si affacciano sul corso del fiume, dalla sorgente alla foce. Scopi dell’associazione quello della valorizzazione della natura e dell’ambiente fluviali, della cultura e della memoria, del rapporto tra sviluppo del fiume, territorio ed abitanti e la promozione ed organizzazione di un uso ambientalmente sostenibile del fiume stesso. Per realizzare questi obiettivi l’associazione organizzerà attività di documentazione, convegnistiche, didattiche, editoriali e di informazione. A questo scopo è previsto un comitato tecnico scientifico formato da accademici ed esperti del settore.

Commissione Pari Opportunità - Lo scorso 4 luglio, con un decreto legislativo, il Consiglio dei Ministri ha trasformato la Commissione nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna in un organo consultivo e di proposta sotto l'indirizzo politico-amministrativo del Ministro per le pari opportunità. La Presidente della Commissione Pari Opportunità della Toscana ed alcune consigliere del Consiglio Regionale, in una mozione che viene condivisa pienamente anche dalla Presidente della Commissione del Comune di Scandicci, Sonia Simoncini, esprimono tutta la loro contrarietà per una decisione che trasforma un organismo che in questi anni si è caratterizzato per autonomia di elaborazione e capacità di proposta in comitato del Ministero con mere funzioni di consulenza e studio ed al solo servizio dell'esecutivo. In tal senso il Consiglio regionale della Toscana, raccogliendo le tante voci che in questi giorni si sono espresse per manifestare preoccupazione, invita il Governo a correggere il provvedimento in questione.

Cambio sui banchi DS - Il consigliere Leandro Bicci ha rassegnato le proprie dimissioni dal gruppo consiliare dei Democratici di sinistra per andare a ricoprire il ruolo di consigliere dell’Humanitas. Intercorrendo infatti rapporti stretti ed economici tra l’amministrazione comunale e l’associazione di pubblica assistenza è stata rilevata l’incompatibilità tra i due ruoli. A Leadro Bicci subentra Gianna Randelli, 56 anni, capo sala all’Ospedale di Torregalli.

Giardino al Viottolone - Partono a metà settembre i lavori per la realizzazione del nuovo giardino di via Pisana, tra Olmo e Viottolone. L’intervento, reso possibile dopo la firma della convenzione tra la proprietà dell’area, che farà i lavori, e l’amministrazione comunale, interessa una superficie di circa 8300 metri quadrati. I lavori, costo complessivo 250 mila euro di cui 29 mila a carico del Comune, dovrebbero concludersi nella prossima primavera.

Fiera di Scandicci - L’edizione 2003 della Fiera di Scandicci si svolge quest’anno dal 4 al 12 ottobre. La distribuzione degli stands ripropone l’asse di penetrazione lungo via Pascoli sino a Piazza Togliatti. La parte centrale, che sorgerà ancora nelle aree attorno al Palazzo Comunale, presenterà invece una nuova dislocazione degli spazi espositivi commerciali ed istituzionali. La Fiera, quest’anno, avrà come al tema quello delle opere pubbliche e degli interventi realizzati, in via di realizzazione e di progettazione con la presentazione di materiali fotografici ed audio-video.

PATRIMONIO
Cantiere ed ex-macelli all’asta
Con gli oltre 5 milioni di euro che potrebbero essere ricavati l’Amministrazione finanzierà il programma delle opere pubbliche e la manutenzione delle strade

E’stato pubblicato ed affisso all’Albo pretorio del Comune il bando d’asta con il quale l’Amministrazione mette in vendita il Cantiere dell’Impronta, in via di Scandicci Alto, e gli ex macelli, il complesso di via dei Rossi, proprio sotto l’argine della Greve. Il prezzo di partenza per il primo lotto è di 4 milioni e 330 mila euro; per il secondo invece la stima è di 771.330 euro, ai quali ne vanno aggiunti 239.636 per l’appartamento dell’ex custode.
La gara, che si terrà il prossimo 25 settembre, conclude un iter abbastanza complesso e prolungato. È stata infatti preceduta da una variante urbanistica che ha cambiato la destinazione d’uso degli immobili e reso quindi possibile la loro trasformazione in residenze. L’intervento più significativo è realizzabile nell’ex cantiere dell’Impronta dove potranno sorgere volumetrie per 18 mila metri cubi, circa settanta appartamenti, con la possibilità di usare anche l’area adiacente. Più modesta la previsione per gli ex macelli dai quali sarà possibile ricavare cinque abitazioni.
Il denaro ricavato da questa operazione sarà reinvestito dal Comune per la costruzione della palestra di Casellina, il secondo lotto di lavori per la nuova biblioteca nella ex scuola Duca degli Abruzzi, l’ampliamento della scuola media Altiero Spinelli e per il programma di manutenzione delle strade.

URBANISTICA
Il Piano va in Regione
Il Consiglio ha approvato un ordine del giorno della Giunta sul Piano strutturale che ora viene trasmesso alla Regione. Dibattito centrato sulle scelte per la residenza.

Tredici riunioni della Commissione consiliare.
Tre sedute in Consiglio Comunale. La prima nel settembre 2001 per l’avvio del procedimento, la seconda nel marzo scorso per l’illustrazione della fase conoscitiva.
La terza, il 16 luglio, per trasmettere il Piano Strutturale alla Regione Toscana che dovrà convocare la Conferenza dei servizi. Poi tutto tornerà al Consiglio: prima per l’adozione; poi, una volta accolte o respinte le osservazioni dei cittadini, per l’approvazione definitiva.
Intanto, visto che molti degli argomenti erano già stati sviscerati nei precedenti diversi passaggi, nell’ultimo Consiglio si è discusso molto di politica residenziale. Non solo per i numeri, circa 300 mila metri cubi di nuova edificazione dei quali oltre un terzo nel nuovo centro. Ma perché, come sostenuto dal vicesindaco Simone Gheri, “la politica residenziale che questi numeri ha ispirato, ha l’obiettivo di portare a Scandicci 5000 nuovi abitanti puntando anche su una politica residenziale sociale”.
Che tradotto significa: destinare il 10% delle nuove case alle giovani coppie, piccoli appartamenti da mettere sul mercato al puro prezzo di realizzazione. Una politica contro il caro casa, come l’ha altrimenti definita il sindaco Doddoli, già evidenziato in uno studio di Scenari Immobiliari (vedi Città Comune Notizie gennaio e febbraio 2003) secondo il quale a Scandicci i prezzi delle case sono inferiori soltanto a quelli del centro di Firenze. Certo un elemento di pregio per la città, ma anche un bel problema per quei giovani che una casa a questi prezzi difficilmente potranno permettersela. Case più piccole e più brutte per “i poveri”, allora? La solita edilizia scadente e squadrata? Le intenzioni dell’ Amministrazione non sono affatto queste. Sentite il Sindaco: “Il problema va affrontato al di fuori delle politiche dell’assistenza; il testimone dovrebbe passare ai costruttori, che dovrebbero mettere in vendita, per le giovani coppie, una quota concordata di piccoli appartamenti ai prezzi di realizzazione. I mancati ricavi andrebbero ripartiti sulle altre abitazioni in vendita”. E poi il vicesindaco Simone Gheri: “stiamo parlando di una edilizia per i giovani diffusa sul territorio, quindi non la vecchia logica delle lottizzazioni popolari a rischio ghetto. E poi la maggior parte di questi interventi è prevista nel nuovo centro cittadino compatto, compatibile e di qualità che l’architetto inglese Richard Rogers sta delineando con le fasi finali di progettazione”. La qualità quindi che, come è stato più volte ribadito, è una componente fondamentale e strategica che l’Amministrazione individua per l’evoluzione, il completamento, il passaggio da periferia a “città compiuta” di questa Scandicci nata invece, negli anni ‘60/’70, dalla “quantità”.

IL DIBATTITO
Luigi Baldini (Udc), poi assente come il collega Papi al momento del voto, ha affermato che “non si darà un’anima alla città riempiendo il nuovo centro di residenza e commercio”. E che queste scelte non serviranno neppure a creare un mercato della casa perché la maggior parte delle edificazioni saranno frutto di edilizia convenzionata o cooperativa: si costruirà cioè solo per soddisfare una domanda reale e non un mercato.
Livio Vitali (Ds), presidente della Commissione, da tutti, Giunta e Consiglio ringraziato – insieme ai tecnici ed ai professionisti - per la qualità e la quantità del lavoro svolto - ha ricambiato ed espresso “soddisfazione e condivisione per i contenuti del Piano che permetterà a Scandicci di completare il proprio divenire città secondo uno sviluppo armonico, di qualità e di identità sociale, economica e culturale”.
Giovanni Bellosi (An), rimarcando invece lo scarso contributo di altre Commissioni consiliari, ha sostenuto che “senza contenuti sociali non si fa un Piano strutturale”.
Luciano Baccetti (Pdci) ha espresso la necessità di “garantire qualità estetica degli interventi”. Erica Franchi (An) ha dichiarato la propria opposizione ad un “Piano comunicato e non partecipato ed alle scelte di fondo: la tranvia che taglia in due la città, una sostenibilità messa a rischio da troppi metri cubi da realizzare e da una quasi totale assenza di spazio destinato all’edilizia di qualità”.
Luciano Sacchetti (Ds) invece ha visto, proprio nelle scelte di politica residenziale e demografica e nella tranvia gli elementi di maggior qualità. D’accordo con la filosofia del Piano Saverio Sodi ed Ilio Trapassi (La Marghe-rita) il quale vede nell’edilizia sociale attestata al 10% del costruito una scelta importante.
Il dibattito, invece, è stato ritenuto una forzatura da Piero Betti (Fi): “la maggioranza ci costringe ad un voto su un documento politico mentre l’invio del Piano alla Regione è solo un passaggio istituzionale”.
Mentre Enrico Meriggi (Fi) si è detto preoccupato dal “caro casa e dagli effetti che la scelta del nuovo centro avranno sul commercio esistente”. Leonardo Signorini (Lista indipendente) ha sottolineato “come questo atto rappresenta l’avvio di una importante e determinante nuova fase della politica per la città”.
Raffaello Brogi (Ds), come capogruppo ha invitato Rifondazione Comunista al voto favorevole. Andrea Franceschi (Ds), che ha sottolineato “una esperienza di costruzione della città davvero innovativa: per ultimo costruiremo il centro, e questo sarà davvero il luogo della sintesi delle nostre identità e peculiarità” e Firmando Giovan-netti (Indipendenti per Scandicci) hanno chiuso la lunga lista degli interventi. Poi il voto: a favore la maggioranza di centro sinistra, contraria An e FI. Astenuta Rifondazione. Assente l’Udc. (Cl.Ar.)
L’ASTENSIONE (POETICA) DI RIFONDAZIONE
Francesco Mencaraglia e Francesco Cortelloni, due con lo stesso nome e dello stesso partito, Rifondazione Comunista. Il primo, sempre prodigo di citazioni, di quelle frasi che riesce a pescare e che sono per lui le più giuste per rendere il suo pensiero attraverso quello di altri: “più bravi ed intelligenti di me”, sottolinea sempre. Quell’altro Francesco, invece, le frasi le inventa. “La città è un contenitore di animali”, ha detto. Ed ha aggiunto: “penso ad una città per animali solidali e sognatori”. Hanno molto apprezzato questa idea di città futura della quale si è discusso (e sognato) in quel Consiglio. Alla fine qualcuno ha pensato che, magari, avrebbero anche potuto condividerla appieno. Alla fine si sono astenuti. Ma qualche pezzo di come loro, questa “città per baciarsi” l’intendono, forse è già compreso nel disegno uscito dal Piano strutturale, ed in quello che dovrà essere il nuovo centro di Rogers. E ancora ci sono cose da fare.