CITTA' Dopo Open City la Fiera Migliaia di persone hanno animato l'estate in Piazza Matteotti, nel centro cittadino ed al Parco dell'Acciaiolo. Dal 2 al 10 ottobre la Fiera intitolata "Cittadini d'Europa" |
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Dopo aver
inaugurato l'intera stagione estiva ospitando le letture
dantesche di Arnoldo Foà (nella foto), la piazza
è andata in crescendo con il suo Open Cafè,
le conversazioni e le interviste con attori e scrittori, i
concerti, gli incontri. "Scommessa vinta", dichiarano Marcello Dugini, assessore allo sviluppo economico, e Giancarlo Cauteruccio, direttore artistico del programma, che hanno costruito questo evento stringendo anche una forte collaborazione ed intesa con le categorie del commercio e gli operatori che hanno contribuito alla realizzazione e gestione del caffè all'aperto. Sinergia, quella tra amministrazione e commercianti, che ha determinato anche lo straordinario risultato raggiunto con "Vetrine di notte", l'apertura dei negozi del centro nei giovedì del mese di luglio. Conferma per il Parco dell'Acciaiolo che ha ospitato diverse chicche: il circo teatro di Piccole tribù corsare, i concerti di Womusic e di Assalto al Castello, i grandi recital de La parola al Teatro che ha proposto Arnoldo Foà, Franca Valeri e Patrizia Zappa Mulas, Piera degli Esposti, Katia Beni, Flavio Bucci, Iaia Forte, Cristina Borgogni e Paolo Lorimer, Anna Bonaiuto. Chiusa l'estate, ora tocca alla Fiera (dal 9 al 17 ottobre). Il tema di quest'anno sarà l'Europa Soprattutto l'Europa dei diritti, della sua Carta Costituzionale appena scritta, l'Europa dei popoli, dei cittadini e delle nazioni. E L'Europa delle Regioni: come la Regione Toscana che ha da poco approvato il Nuovo Statuto e che all'Europa guarda da sempre. Proprio al rapporto tra Carta Costituzionale Europea, Costituzione Nazionale e Statuto della Toscana sarà dedicato un grande appuntamento di discussione e riflessione. (Cl.Ar.) |
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DEPURAZIONE Dal Galluzzo gli scarichi nell'impianto di San Giusto Una riorganizzazione complessiva del sistema di depurazione a sud di Firenze consentirà di eliminare completamente gli scarichi a cielo aperto nel fiume Greve, in attesa che il depuratore di San Colombano ed i collegamenti verso questo vengano completati e sia possibile di conseguenza la dismissione dell'impianto di San Giusto. La Giunta Comunale di Scandicci ha approvato una delibera che fissa "il collegamento della centrale di sollevamento di via Allende con la fognatura di via Pestalozzi, allo scopo di ridurre la portata ed il carico urbano sul depuratore di San Giusto"; quest'opera al fine di poter procedere con "l'attivazione dell'allacciamento del depuratore di San Giusto con la centrale di sollevamento del Galluzzo; la depurazione nello stesso impianto degli scarichi reflui delle frazioni del Galluzzo, le Due Strade e Cascine del Riccio; l'eliminazione degli scarichi non depurati nel torrente Greve all'altezza del Galluzzo, a monte del territorio di Scandicci". Questa delibera consente a Publiacqua di procedere con l'affidamento dei lavori dell'intero progetto, con una spesa di 514.400 euro. In realtà fin dai primi anni '80 i Comuni di Firenze e Scandicci programmarono un collegamento fognario tra il Galluzzo e l'impianto di San Giusto; nel 1985 il collegamento fu fatto, ma fu accertato che il depuratore scandiccese, che già trattava i reflui dei quartieri di San Giusto, Le Bagnese, Scandicci centro e San Lorenzo a Greve, era sottodimensionato per accogliere il nuovo carico; quel sistema di adduzione fino ad oggi è quindi rimasto inattivo, con gli scarichi fiorentini che immessi nella Greve senza depurazione raggiungono l'Arno dopo aver attraversato Scandicci. Nel frattempo le nuove politiche ambientali di area hanno dato la possibilità per le utenze di Scandicci di passare progressivamente all'impianto di San Colombano, che adesso è ultimato per due terzi e che in futuro tratterà tutti gli scarichi di Firenze e dell'area fiorentina. Quando San Colombano funzionerà a pieno regime sarà congiunto con un collettore di tre chilometri a San Giusto, e quest'ultimo impianto dismesso. (Cl.Ar.) |
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Autocertificazione per le caldaie C'è tempo fino al 30 settembre per inviare i moduli a PubliEs Gli impianti con autocertificazione saranno verificati a campione Entro il 30 settembre prossimo i cittadini del Comune di Scandicci, proprietari di impianti di riscaldamento con potenza inferiore a 35 kw che hanno scelto di avvalersi dell'autocertificazione, devono inviare a PubliEs, la società incaricata dal Comune di Scandicci per l'attività di controllo sugli impianti termici, il modello H compilato in ogni sua parte. Il modello H (ovvero il rapporto di controllo tecnico) deve essere rilasciato dal proprio manutentore di fiducia al termine della manutenzione annuale (obbligatoria per legge) e, per essere valido, dovrà riportare firma del tecnico (oltre al timbro della ditta) e firma dell'utente. Sono utilizzabili tutti i modelli H rilasciati dopo il 1-07-2003. Gli impianti con autocertificazione saranno sottoposti a una verifica a campione con un sopralluogo dei tecnici di PubliEs che rilasceranno un rapporto tecnico. Diverse le modalità di controllo per gli utenti che hanno scelto di non avvalersi dell'autocertificazione: in questo caso i tecnici di PubliEs effettueranno un controllo biennale. Tutti soggetti a controllo biennale, invece, gli impianti con potenza superiore a 35 kw. I Modelli H devono essere inviati a PubliEs, Casella postale 726, 59100 Prato. Per ulteriori informazioni è possibile contattare PubliEs telefonando al numero verde 800-483450, oppure inviando un fax allo 0574-9203025 o una email all'indirizzo publies@consiag.it. |
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ECONOMIA 1 La filiera della pelletteria Un progetto della Regione Toscana e del Centopercento Italiano
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Per la
realizzazione e la sperimentazione del Laboratorio-Fabrica
Ethica sulla pelletteria è stata attivata una
collaborazione con il Consorzio Centopercento Italiano,
presieduto da Andrea Calistri, attivo da anni sul tema
della certificazione SA8000 e che nel tempo ha saputo
avviare un percorso virtuoso nell'integrazione dei sistemi
di gestione atti ad operare con successo nella promozione
aziendale dei principi della responsabilità sociale
delle imprese. Per Brenna "le sfide sociali della globalizzazione possono essere affrontate in modo adeguato solamente se i valori etici assumono un ruolo centrale nelle strategie delle imprese che operano sia a livello nazionale che internazionale. La Regione Toscana è stata la prima in Europa a misurarsi con strumenti economici sul tema della responsabilità sociale delle imprese e ad intraprendere una strada innovativa decidendo di destinare contributi a fondo perduto alle piccole e medie imprese per acquisire la certificazione SA8000. Fino ad oggi, sono state oltre 100 le piccole e medie imprese toscane che hanno avviato le procedure per ottenere i contributi messi a disposizione dalla Regione per la norma SA8000. Sono già 33 le aziende del territorio che hanno ottenuto il riconoscimento internazionale. Proprio per questo la Toscana è diventata un caso di studio sulla responsabilità sociale a livello europeo come ha dichiarato la Commissione Europea, in occasione della Giunta Regionale che si è tenuta a Bruxelles il 5 e 6 luglio scorso. Per Brenna "la certificazione è uno strumento trasversale e strategico che punta alla qualità e alla crescita dei territori in cui le aziende sono radicate e al progressivo benessere di coloro che vi lavorano, non solo quindi un momento per erogare contributi. Per questo, l'articolazione in distretti tipica del sistema toscano rende la nostra regione un ottimo banco di prova." Alla presentazione del progetto ha partecipato anche Simone Gheri, sindaco di Scandicci, comune che ha tenuto a battesimo la nascita del Centopercento Italiano e che con il consorzio ha da sempre uno stretto legame di collaborazione. Informazioni più dettagliate sul progetto possono essere reperite ai seguenti indirizzi internet: per la Regione Toscana www.fabricaethica.it e per il CentoperCento Italiano www.centopercentoitaliano.com |
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ECONOMIA
2 La pelletteria intravede la ripresa I risultati del 23° Rapporto della Cna relativi al primo semestre 2004. Un monitoraggio su 70 imprese della provincia fiorentina. Forse (il dubbio è d'obbligo) i 70 piccoli e medi imprenditori della pelletteria che operano nella provincia di Firenze intravedono un futuro prossimo leggermente migliore. Intanto crescono il volume degli affari e gli ordini, si assiste ad una tendenza favorevole agli investimenti e ad un positiva dinamica occupazionale. Questo, di positivo, dice il 23° Rapporto della Cna relativo al primo semestre del 2004. Poi le criticità legate al sistema finanziario, al rapporto costi-ricavi che non consente un salto della redditività. "Dati meno allarmanti di quelli relativi ad altri comparti della moda", commenta Andrea Calistri (Cna e presidente del Consorzio Centopercento Italiano) che non si stanca - lo ricorda sempre- di mettere l'accento sul fatto che la fragilità del settore è dovuta sia alla presenza di imprese di dimensioni troppo piccole, che alle performances delle grandi griffes le quali, se è vero che in tempi di crisi fanno da salvagente, altrettanto frenano la crescita in autonomia dei piccoli e dei contoterzisti restringendo, con l'imposizione di prezzi troppo bassi, i loro margini di profitto. Così, per tentare di uscire decisamente da una sorta di enpasse permanente troppo condizionata da fattori esterni, la parola d'ordine -rilanciata da Piero Pieroni (presidente Federmoda Cna) e da Alessandro Iacopi (vicepresidente della Camera di Commercio di Firenze)- è ancora la stessa: innovazione. Dei prodotti, dei processi creativi e di quelli produttivi. Innovazione che vuol dire poi soprattutto qualità dei prodotti: le uniche due strade che possono permettere al settore di vincere la competizione sul mercato nazionale, europeo e mondiale. (Cl.Ar.) |
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