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ARCIPELAGO LAVORO

Così si presenterà l’insediamento produttivo del Padule

Sarà la nuova zona produttiva della città, costruita in cinque “isole” ellittiche per 480 mila metri cubi complessivi; verrà realizzata nell’area di 21 ettari compresa tra l’A1, il torrente Vingone, via Newton, via Charta 77 e via Bachelet, per un terzo di proprietà del Comune che alienerà la propria capacità edifi catoria con un bando pubblico, in uscita in queste settimane. Le industrie e le aziende artigiane che in base a precisi requisiti potranno acquistare dal Comune avranno uno sconto del 30% sui prezzi di mercato. Il Sindaco Gheri: “Sarà un nuovo pezzo di città, costruito con l’attenzione alla compatibilità ambientale, alla qualità estetica e di vita dei lavoratori”.


Di giorno vi lavoreranno migliaia di persone: nelle industrie, nei laboratori artigiani, nei negozi, negli uffici, nel Polo del lusso che riunirà in un unico grande edificio molte imprese della pelletteria di alta gamma, che già a Scandicci hanno patria. Di sera, la notte, nei week end sarà un posto dove incontrarsi, per fare sport, per partecipare ad eventi, per sentire concerti. Tutto questo al Padule, nel futuro pezzo di città che non può essere definito semplicemente area produttiva, che vivrà nelle ore diurne dei feriali come posto di lavoro e per il resto come un luogo del tempo libero, che negli incartamenti e nelle pratiche è ancora definito piano particolareggiato PA4 in località Padule; nel futuro pezzo di città che sorgerà in un area di 21 ettari, perimetrata dal Vingone, dallAutosole e dalle vie Newton, Charta 77 e Bachelet. I progettisti di Ipostudio architetti associati e Quadra progetti lhanno pensato, ormai negli anni scorsi, come un complesso di cinque isole ellittiche, cinque grandi edifici da paragonare per la forma a cellule con un volume totale di 480 mila metri cubi, e nello spazio ricavato tra le strutture, in quello che in biologia sarebbe l'interstizio, un luogo pubblico ampio, dove organizzare manifestazioni o attività per i cittadini. Circa un terzo dell'area, e quindi della possibilità di costruire, appartiene all'amministrazione comunale, e sarà alienato con un bando in pubblicazione per trenta giorni nelle prossime settimane, salvo imprevisti: in gran parte il Comune lo metterà in vendita per le aziende industriali e artigiane, che se l'aggiudicheranno in base a requisiti specifici con il 30% di sconto, mentre per il commercio ed il terziario i prezzi resteranno quelli di mercato. I restanti due terzi dellarea sono proprietà di privati che tratteranno riservatamente la propria quota, restando salvo il fatto che l'intervento deve essere realizzato intero ed un'itariamente. All'interno del Padule esistono comunque progetti comuni per più imprenditori, come appunto quello del Polo del Lusso, un'iniziativa proposta per la prima volta nel settembre scorso dal vicepresidente della Cna di Scandicci e presidente del consorzio Centopercento italiano Andrea Calistri: all'interno di un'unica isola del PA4, in un'area di oltre 15 mila metri quadri, raggruppare imprese dell'alta gamma della pelletteria e della gioielleria, in uno spazio unico da destinare per quattro quinti alla produzione, e per il 20 percento ad una struttura di servizio alle imprese gestita dall'associazione di categoria. Caratteristica della futura area produttiva del Padule sarà anche la sostenibilità ambientale: per l'insediamento sono in corso le procedure per ottenere la certificazione ambientale Emas, già in fase progettuale. Sarà un nuovo pezzo di città - dice il Sindaco Simone Gheri - costruito con l'attenzione alla compatibilità ambientale, alla qualità estetica e di vita dei lavoratori.

Il bando per l’alienazione
Il bando per l'alienazione delle quote di capacità edificatoria del Comune sarà pubblicato a breve, e resterà aperto per trenta giorni; già pronto da alcune settimane, per la pubblicazione all'albo pretorio del bando serve la conclusione dell'iter per il piano delle permute e degli espropri, ovvero è necessario che il Comune entri in possesso di tutte le aree da cedere, con procedure che hanno impegnato gli uffici dell'amministrazione per tutto il mese di agosto.

Cosa vende il Comune
A fine giugno la Giunta ha approvato la delibera per l'alienazione dell'area edificabile di proprietà dell'amministrazione comunale, all'interno del piano particolareggiato Pa4. Con il bando pubblico il Comune di Scandicci venderà circa 40000 metri quadri edificabili di sua proprietà ad aziende produttive, commerciali e direzionali. Le cessioni per le imprese produttive, ovvero artigiane o industriali, saranno fatte con sconti del 30 percento rispetto ai prezzi di mercato, seguendo quanto indicato in precedenza con indirizzo del Consiglio Comunale, mentre per gli spazi da riservare al commercio e al terziario le alienazioni seguiranno criteri di mercato, con offerte segrete in busta chiusa da parte degli aspiranti assegnatari. Si tratta di aree all'interno del piano particolareggiato Pa4, per le quali l'amministrazione aliena a privati gran parte della propria capacità edificatoria, prima che lintervento venga realizzato. La delibera approvata dalla Giunta stabilisce che mediante procedura di evidenza pubblica l'amministrazione alienerà in tutto 127.380 metri cubi ad aziende artigianali o industriali, 3500 mc per il commercio e 7580 mc per funzioni direzionali, oltre alle quote di parcheggi di pertinenza. Con questo atto siamo al compimento di un percorso importante e al tempo stesso complesso per lo sviluppo di Scandicci – dice il Sindaco Simone Gheri – è l'opportunità che diamo alle nostre imprese di ampliarsi e di mettere in campo tutte le loro possibilità di sviluppo. Ultimiamo inoltre l'operazione di portare fuori dalle zone residenziali le imprese produttive, grazie anche agli abbattimenti che effettuiamo rispetto ai prezzi di mercato, e che rappresentano il nostro riconoscimento al valore dell'impresa. Al tempo stesso auspichiamo che ci siano importanti investimenti nel direzionale, per la realizzazione di una zona produttiva di moderna concezione. Il Comune è proprietario all'incirca di un terzo dellarea dove sorgerà l'insediamento del Padule, mentre le parti restanti appartengono ad altri soggetti che edificheranno secondo la propria quota; le diverse proprietà sono però distribuite a macchia di leopardo, ragione per cui è necessario procedere con le permute prima di poter pubblicare il bando vero e proprio; per i soggetti che non hanno aderito all'iniziativa, inoltre, l'amministrazione ha previsto la procedura espropriativa. La delibera approvata dalla giunta ha fissa i criteri per stilare le quattro graduatorie per l'assegnazione dei volumi edificabili: due graduatorie sono per il produttivo, ovvero una per chi necessita di volumi tra 675 e 2250 mc e l'altra per chi richiede locali tra 2250 e 6755 mc; una graduatoria è per le funzioni direzionali e una quarta per il commercio, settore per il quale al massimo può essere assegnato uno spazio per la media distribuzione, mentre i restanti devono andare agli esercizi di vicinato. Tra i criteri di attribuzione dei punteggi per le graduatorie per gli spazi produttivi vi sono la presenza della ditta richiedente a Scandicci, l'ubicazione attuale in una zona residenziale, la presenza di un procedimento di esproprio o di sfratto esecutivo e la presentazione di programmi di sviluppo aziendale e per assunzioni.

I criteri per l’assegnazione dei punteggi
In base agli indirizzi espressi in precedenza dal Consiglio Comunale, la delibera di Giunta ha fissato i punteggi per stilare le graduatorie e selezionare così le aziende produttive che potranno acquistare le quote del Comune a prezzi scontati: alle aziende con sede nel Comune di Scandicci andranno 10 punti; 10 punti anche alle aziende e ai laboratori che si trovano nelle zone residenziali del Comune di Scandicci o il cui insediamento sia causa di incompatibilità ambientale, oppure che abbiano una posizione in contrasto con gli strumenti di pianificazione urbanistica; uguale punteggio alle aziende che si trovino nel Comune di Scandicci in immobili interessati da procedimenti espropriativi; 8 punti per le aziende cittadine che abbiano lo sfratto esecutivo con provvedimento giurisdizionale; alle aziende che partecipino a progetti di certificazione ambientale vanno 5 punti; la delibera prevede lassegnazione fino a 3 punti per aziende che abbiano un piano di occupazione di nuova mano dopera nei tre anni successivi all'agibilità della nuova unità immobiliare al Padule. Chi in base alla graduatoria potrà acquistare la quota del Comune a prezzi scontati dovrà sottostare a vincoli stabiliti dal Comune per la vendita dell'immobile nei primi anni, al fine di scongiurare operazioni di speculazione edilizia.

Le opere di urbanizzazione
Gli oneri di urbanizzazione per il nuovo insediamento del Padule porteranno alla zona opere pubbliche per oltre 7 milioni di euro: il progetto prevede una nuova viabilità interna ed esterna al comparto, parcheggi pubblici, l'area di verde attrezzato nello spazio tra le cinque isole da destinare ad attività culturali, ricreative e sportive, altro verde pubblico di corredo, l'illuminazione, la fognatura e i sottoservizi in genere; con il riassetto della viabilità si creerà un nuovo percorso che permetterà il raggiungimento dell'autostrada A1 e della superstrada Firenze Pisa Livorno da Vingone.
[Matteo Gucci]


A colloquio con il Vicesindaco Alessandro Baglioni

“Il Padule, un nuovo pezzo di città”

Siamo alla conclusione di una vicenda che ha impegnato per molti anni il Comune e gli altri proprietari dell'area del Padule, ma finalmente a breve vedremo i lavori per la costruzione di un nuovo pezzo di città.
Il Vicesindaco e assessore all'Urbanistica Alessandro Baglioni si dice adesso soddisfatto per la prossima realizzazione di un progetto innovativo che niente ha a che vedere con la concezione vetusta di area industriale, di un intervento che si integrerà con Scandicci, di un nuovo pezzo di città dove di giorno soprattutto si lavorerà, e che nel tempo libero sarà vissuto da tutti i cittadini, una zona produttiva con i tratti innovativi dell'architettura contemporanea.

Vicesindaco Baglioni, il Comune partecipa a questa operazione come proprietario che vende le proprie quote con un bando pubblico. Quali i vantaggi per l'amministrazione e quali per le aziende? L'amministrazione avrà insieme i benefici classici delle alienazioni, cioè economici, e al tempo stesso l'opportunità di offrire spazi nuovi e più adeguati alle aziende di Scandicci, oltre che di attrarre nuovi investitori da fuori.

Può spiegare i criteri scelti per selezionare le aziende che potranno acquistare gli spazi produttivi a prezzi scontati?
Sono criteri scelti seguendo gli indirizzi del Consiglio comunale, quindi secondo logiche che sono frutto di un importante dibattito e di riflessioni politiche sulle strategie economiche e urbanistiche cittadine. In primis la precedenza viene data alle aziende della nostra città che debbano risolvere problemi contingenti, per se stesse come nel caso di espropri e sfratti, oppure per chi vi abita intorno come nel caso delle ditte produttive che hanno ancora sede in zone residenziali; il sistema dei punteggi però premia anche chi dimostri di investire assumendo personale, oppure con progetti per la tutela ambientale o la salvaguardia delle risorse: viene riconosciuta importanza a chi crede nel futuro, della nostra città così come del nostro pianeta.

Una parola per definire l'intervento del Padule?
Cittadino. Nel senso che è un vero e proprio pezzo di città, dove non si abiterà ma dove si vivrà lavorandoci e passandoci il tempo libero. Con questa operazione organizziamo in maniera diversa alcune attività di Scandicci, togliamo gli ultimi laboratori da sotto i palazzi ma non li porteremo in una zona periferica: l'area del Padule sarà integrata nel tessuto urbanizzato, e per i cittadini vi saranno organizzati tra l'altro eventi musicali, spettacoli e pratiche sportive che non hanno collocazione ideale nelle zone strettamente residenziali.
[M. G.]