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Open City 6, l’Estate di Scandicci

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Daniela_Pogg_ridiInizia lunedì 29 giugno, al Teatro Studio, Open City 6, la stagione estiva organizzata da Scandicci Cultura/Comune di Scandicci in collaborazione con l’Accademia Musicale di Firenze/Scuola di Musica di Scandicci e la Compagnia Teatrale Krypton. L’offerta e le occasioni di spettacolo dal vivo sono presentate in ben otto scenari urbani: il Teatro Studio, il Giardino Pomario dell’Acciaiolo, il Parco di San Giusto, piazza Matteotti, il Gingerzone di piazza Togliatti, la Biblioteca di Scandicci , la terrazza del Palazzo Comunale e la Villa di Vico. In tutto la programmazione offre 60 appuntamenti di teatro, musica, poesia, arte, dj set, oltre ad una folta programmazione cinematografica. 78 gli artisti presenti nelle manifestazioni. Chiusura in piazza Matteotti il 3 agosto.

Teatro - “Trasmigrazioni dagli sguardi, dalle terre, dai linguaggi” è il titolo dato da Giancarlo Cauteruccio alla rassegna teatrale di Open City, che ha come fonte di ispirazione la tematica dell’emigrazione e che si svolgerà fra il Teatro Studio e il Giardino Pomario del Castello dell’Acciaiolo, includendo 10 titoli con 3 prime nazionali. Apre il 29 giugno il trittico pirandelliano “Questa sera si recita la nostra fine – Sogno, ma forse no, All’uscita, L’uomo dal fiore in bocca”, la coproduzione di Egumteatro e Gogmagog nella versione per palcoscenico di Virginio Liberti e Annalisa Bianco. Segue il 1 luglio al Pomario l’attore Edoardo Sylos Labini in “FUTURISMO ALL’ACCIAIO… LO”, una serata speciale dedicata al Futurismo, che lo vede protagonista di una strepitosa performance in cui interpreta l’”uomo nuovo che corre verso il futuro”, accompagnato dalla cantante Federica Di Martino. Madrina dello spettacolo è stata Luce Marinetti, l’ultima figlia del fondatore del movimento che, recentemente scomparsa, ha fornito agli autori Francesco Sala, Viola Pornaro e lo stesso Sylos Labini, materiali originali ed inediti, schizzi e fotografie non solo di Filippo Tommaso Marinetti. Patrizia Zappa Mulas il 3 luglio presenta “La lettera a un kamikaze”, teatralizzando la riduzione che ella stessa ha fatto sul libro di Khaled Fouad Allam. Lo spettacolo è una struggente lezione di storia e d’anima di uno scrittore musulmano che vive in Italia e che narra di un mondo lontano e vicino, che pone terribili domande che interrogano anche la nostra vita. Il 7 luglio è la volta di Daniela Poggi (nella foto), nota attrice teatrale e televisiva che dal 2001 è ambasciatrice UNICEF e si interessa di missioni di aiuto ai bambini africani. Le parole di Tahar Ben Jelloun, tratte dal romanzo “Partire”, sono quelle scelte dalla Poggi per raccontare la storia di Azel, giovane arabo che sogna la Spagna come luogo di libertà e di realizzazione, descrivendo un mondo di immigrazione e clandestinità in cui la felicità sta sempre altrove. A un migrante di grande valore Scandicci Cultura e la Compagnia Krypton dedicano uno speciale omaggio il 9 e 10 luglio. È Saverio Strati, lo scrittore di Sant’Agata del Bianco che dalla Calabria si è trasferito a Scandicci dal 1964. “Il Ritorno del Soldato”, drammatizzato con Vincenzo Ziccarelli, viene messo in scena in prima nazionale al Teatro Studio da Giancarlo Cauteruccio che ha scelto come interpreti i quattro attori della giovane formazione calabra Magarìe Teatro. Gruppo di famiglia in un interno; quattro i personaggi; l’Assente, il giovane sposo partito volontariamente per la guerra, la Sposa, il Cognato che ne diviene l’amante durante l’attesa, la Madre dei due uomini. Il testo è concepito dagli autori come un ritorno senza ritorno. Nella regia di Cauteruccio la casa (il luogo scenico descritto dall’autore) si frantuma attraverso la forza evocativa della parola. E questa vicenda minore, sublime e dolorosa, diventa la storia di ogni partenza, di ogni desiderio, di ogni lontananza in cui vibrano i nervi scoperti di un sud che è tale, al di là delle geografie e delle epoche storiche. Ancora all’opera di Strati è ispirato lo spettacolo del 20 luglio - in prima nazionale - di Peppe Voltarelli, per voce, chitarra e fisarmonica dal suggestivo titolo “Parole scolpite nella terra... mangiata dal mare”, un tributo per parole e musica a Strati e al suo immaginario poetico che ha nutrito e ispirato diverse generazioni di artisti. Memorie di campagna e di mare e di gente che in Romagna da decenni sperimenta la convivenza con altre razze e culture rivivono nella lettura cantata “Cittadini del mondo” che Elena Bucci ha creato per il Pomario e che va in scena il 14 luglio. Alle più remote tradizioni della cultura albanese guarda invece “Diventare uomo”, il lavoro di Livia Grossi, giornalista del Corriere della Sera, interpretato il 16 luglio da Emanuela Villagrossi, storica attrice della Compagnia Motus. Un viaggio nelle profondità di un mondo contiguo al nostro, e spesso misconosciuto e ridotto sotto l’identificazione di stereotipi; un viaggio che narra storie estreme di donne, con il contributo di suoni e immagini. Una storia antica, di guerre e “liberazioni”, che si intreccia alle aspirazioni di un uomo partito dalla Sicilia negli anni ‘70 e approdato a Scandicci, è quella raccontata da Fulvio Cauteruccio in questo primo studio di “A’ storia di Pippu, attori ddrammaticu” il 24 luglio. Dalle parole dello stesso protagonista e autore emergono le storie minute di sogni e desideri che affondano radici e ragioni nella storia nazionale di un secolo prima. Chiude la rassegna il 28 luglio, con replica il 29, la prima nazionale di “Quando spuntano le ali”, un lavoro scritto agli inizi degli anni ’80 in Malawi da David Kerr, Vipya Harawa e Edge Kanayongolo con l’obbiettivo di denunciare i soprusi del regime politico e sensibilizzare il pubblico sul tema dei diritti umani. Recitato in francese, la lingua ufficiale del Senegal e sottotitolato in italiano, lo spettacolo vede in scena tre giovanissimi interpreti africani (Moussa Badji, Francois Coly, Ngone Gueye) ed è diretto da Massimo Luconi. L’allestimento e la riduzione del testo sono il risultato di un lungo periodo di lavoro e laboratorio condotto da Luconi a partire da novembre del 2006 a Ziguinchor nel sud del Senegal.
In Piazza Matteotti un "fuori programma", il 18 luglio, con il comico toscano Andrea Muzzi in “Meglio lasciar perdere” e spettacoli in vernacolo ogni martedì dal 30 giugno al 28 luglio.
Musica - Molto nutrito il programma musicale, ideato da Fabio Caselli per Scuola di Musica di Scandicci/Accademia Musicale di Firenze, che si propone su molteplici palcoscenici: il Pomario del Castello dell’Acciaiolo, Piazza Matteotti, GingerZone, il Parco di San Giusto e la dimora storica di Villa di Vico. Il cartellone spazia dal rock, al jazz, dalla classica al pop, dalla musica antica al teatro musicale. Il clou della programmazione è “Voci Sonore”, Festival della voce parlata e cantata che si terrà dal 6 al 23 luglio nel Pomario del Castello dell’Acciaiolo (Via Pantin). Apertura con “Notte Campana”, uno spettacolo poetico dedicato a Dino Campana dall’attore Carlo Monni (6.7). Poi “Benedetta Maledizione”, omaggio di Giovanni Fochi, Riccardo Tesi e la Banda Italiana a Tiziano Terzani. Ancora testi letterari e musica con “Articolo femminile” con Daniela Morozzi e Ares Tavolozzi al contrabbasso (22.7) mentre il gospel dei Pilgrims (sempre il 22) si propone in Piazza Matteotti. Il 23 in scena “T’Bones Two” del duo voce-percussioni Tiziana Ghiglioni - Tiziano Tononi che presenta un repertorio jazz fatto di standard e composizioni originali. Assolutamente da non perdere il il concerto di John De Leo (15.7), da molti considerato la voce più interessante del panorama musicale italiano dell’ultimo decennio, che insieme a Fabrizio Tarroni (chitarra elettrica) presenta il nuovo disco “Vago Svanendo” (Carosello 2008) che ha vinto il Premio della Critica della rivista “Musica&Dischi”. In piazza Matteotti confermata anche in questa edizione di Open City la Filarmonica Bellini con concerti gratuiti tutti i lunedì dal 29 giugno al 3 agosto.
Due i concerti a Villa di Vico (ore 21,15). Il 23 luglio Maria Billeri (soprano) e Gregorio Nardi ( pianoforte) eseguono Lieder e Chansons di Strauss, Schumann, Wolf, Wagner, Debussy e Ravel. il 30 luglio, invece, la serata è dedicata alla musica barocca della compositrice e soprano Barbara Strozzi (1619-1677), con Tadashi Miroku (controtenor) e Silvia Rambaldi (clavicembalo) (Info: www.danielegarella.com/villavico/vico.htm), 055.769044; 339.5416934; 335.5899881).
Premio il Cappello di Altamante - Il 15 luglio giornata/tributo ad Altamante Logli, il poeta scandiccese dell’ottava rima, che prevede la seconda edizione del premio “Il Cappello di Altamante” che culmina con la consegna della scultura di Paolo Staccioli al nuovo vincitore.e
GingerZone - Dj set, mostre, concerti e una curiosa “Notte nera” con proiezione di corti horror per lo spazio in piazza Togliatti.
Poesia - Lorenzo Bertolani indaga i territori della poesia con la rassegna “Un tracciato poetico” per il Pomario dell’Acciaiolo in quattro serate in cui spiccano i nomi di Milo De Angelis e i polacchi Ryszard Krynicki e Jaros?aw Miko?aiewski Arte - Un workshop gratuito viene tenuto da Marcello Maloberti da venerdì 10 a domenica 12 luglio al GingerZone rivolto a giovani artisti, mentre il 13 luglio l’artista milanese realizza in piazza Togliatti la performance “Ghiaccio”, un progetto site-specific di animazione urbana.
La Biblioteca - Laboratori e spettacoli per ragazzi sono le attività che si terranno dal tardo pomeriggio nei nuovi spazi della biblioteca.
Cinema - Le Notti di Cabiria dal 26 giugno al 9 settembre propongono la consueta rassegna cinematografica sulla Terrazza del palazzo comunale.
Info: Teatro Studio di Scandicci Via Donizetti, 58 – 50018 Scandicci
Tel 055.7591591 - www.scandiccicultura.it
Pubblicata Martedì 23 Giugno 2009 15:18
Ultimo aggiornamento Mercoledì 01 Luglio 2009 16:02