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Raccolta fondi per la terapia intensiva Torregalli: nei primi 5 giorni 420 donazioni per 79.282 euro

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La locandina di Sono 420 le donazioni effettuate nei primi 5 giorni di raccolta fondi per il potenziamento della terapia intensiva dell’ospedale di San Giovanni di Dio a Torregalli, per un importo di 79.282 euro. La seconda rilevazione della raccolta “Io dono, tu donai, noi vinciamo”, promossa dal Comune di Scandicci, dalle associazioni del Social Party cittadino ed attuata attraverso l’associazione La Melagrana per contribuire attivamente al contrasto dell’emergenza sanitaria Covid-19, è relativa al pomeriggio di lunedì 23 marzo 2020 (la campagna ha preso il via mercoledì 18.3). La raccolta fondi prosegue, è aperta ai contributi di cittadini, associazioni e imprese, ed è finalizzata all’acquisto di attrezzature per la rianimazione dell’ospedale della Ausl Toscana Centro; tutti possono donare tramite bonifico all’Iban IT17Z0867338080023000234372 , intestato a La Melagrana Associazione di promozione sociale Aps, causale “Emergenza Covid-19”. Il conto è stato aperto per l’occasione ed è finalizzato esclusivamente a questa raccolta fondi; i contributi saranno detraibili fiscalmente. L’acquisto delle attrezzature sarà effettuato per conto della Ausl Toscana Centro dalla Fondazione Santa Maria Nuova, che già nelle prossime ore grazie ai fondi raccolti nella fase iniziale della campagna “Io dono, tu doni, noi vinciamo” procederà agli ordini della prima parte delle dotazioni necessarie al potenziamento della terapia intensiva del San Giovanni di Dio a Torregalli. “Questa emergenza riguarda ognuno di noi, e ognuno di noi può contribuire secondo le proprie possibilità – dice il Sindaco Sandro Fallani – Scandicci è da sempre città generosa e solidale, adesso è più unita che mai per affrontare e vincere questa grande sfida”.

"L’infezione da Coronavirus determina una polmonite interstiziale che decorre in maniera anomala”, dice il direttore del Dea dell’ospedale San Giovanni di Dio a Torregalli, professor Gianfranco Giannasi, “determinando una grave insufficienza respiratoria che non risponde alle terapie usuali con antibiotici e con ventilazione non invasiva. Purtroppo questi pazienti necessitano di intubazione precoce e ricovero presso i reparti di rianimazione. Poiché la degenza è molto lunga, circa 3-4 settimane rispetto ai 5-7 giorni delle polmoniti usuali, ne consegue che il potenziamento della terapia intensiva ed il conseguente utilizzo di ventilatori sono uno step necessario per affrontare l’emergenza Coronavirus. Ecco perché in questo momento abbiamo bisogno di tanti ventilatori, perché in questa patologia sono salvavita. È l’unica arma che veramente ci aiuta a combattere la pandemia in corso”.

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Pubblicata Lunedì 23 Marzo 2020 18:18
Ultimo aggiornamento Martedì 24 Marzo 2020 18:11