20.9, i Krypton a Santa Verdiana “Nel chiostro delle geometrie”

Stampa

Il chiostro di Santa Verdiana“Nel chiostro delle geometrie” è un composito progetto laboratorio di teatro-architettura realizzato da Teatro Studio Krypton e Dipartimento di Architettura dell'Università di Firenze (Dida), diretto da Saverio Mecca, un evento sostenuto da Estate Fiorentina del Comune di Firenze e sponsorizzato da Firenze Parcheggi, che ha come fulcro il Chiostro di Santa Verdiana, nel cuore della città e nel quartiere di Sant'Ambrogio.

La prima fase laboratoriale pura ha preso inizio l'8 settembre nello spazio Sevs del Dipartimento, seguita da un nutrito gruppo di studenti e condotta dal regista Giancarlo Cauteruccio, con il coordinamento scientifico di Carlo Terpolilli, insieme a vari docenti e operatori dello spettacolo. La sezione aperta al pubblico prende il via il 20 settembre 2014 e prosegue con un variegato calendario di iniziative fino al 26 settembre, tutte le sere alle 21,30 ad ingresso libero, fino ad esaurimento degli spazi disponibili.

Si intitola “Demolizione” la performance inaugurale di Teatro Studio Krypton, sabato 20 settembre alle 21,30 in piazza Annigoni. Durante la performance operai e macchine edili apriranno un varco nel muro che separa la piazza dal complesso di Santa Verdiana, mentre Giancarlo Cauteruccio e gli studenti del laboratorio presidiano il luogo dell'azione urbana. Un'azione che anticipa l'imminente costruzione del nuovo ingresso del Dipartimento su progetto dell'architetto Breschi, ma che è anche metafora di una riunificazione fra università e città, un attraversamento dal passato alla contemporaneità. Attraverso questo passaggio il pubblico verrà introdotto nel Chiostro delle Geometrie.

Sconosciuto al quartiere e alla città, l'antico chiostro del monastero costituisce una vera sorpresa con il colonnato e gli alberi di magnolia, ed è in questo spazio, così ricco di fascino e storia, che Cauteruccio allestisce l'installazione Trees and Places, analizzando la relazione tra gli elementi naturali e gli elementi architettonici preesistenti; e leggendola con la luce, il suono e l'immagine per comporre un ambiente di contemplazione e percezione poetica.

In questo scenario saranno accolti dal 22 al 26 sonorizzazioni, reading, lectures. Il 22 settembre i giovani musicisti Umanzuki interpreteranno lo spazio del chiostro, sonorizzandolo con scintillanti e sottili variazioni elettroniche, note liquide, ritmiche sintetiche e melodie lontane. Il 23 settembre l'attrice romana Patrizia Schiavo leggerà il testo La signorina Metrò di Enzo Fileno Carabba, una drammaturgia partecipata sulla città metropolitana.

Dopo aver interrogato varie persone su “cosa ne pensi della città metropolitana?” e aver manipolato gli spunti raccolti, Carabba ha scritto la storia in cui racconta una città metropolitana giovanissima, appena nata, che va in giro facendo domande a coloro che la abitano per capire chi è. Il 24 settembre il poeta e scrittore Franco Dionesalvi legge pagine salienti del suo poemetto drammatico Duna, la città, alternandosi con gli interventi di Gianfranco De Franco ai fiati. Si narra di una città immaginaria e archetipica, Duna, in cui gli abitanti conducono un'esistenza rispettosa della natura e dagli intensi contenuti spirituali. Un omicidio commesso opera un ribaltamento che da una democrazia alla maniera delle antiche polis degrada in una dittatura rozza e grottesca. Una riflessione politico-filosofica sulla città, sul potere e sulle strade che l'energia spirituale sa imboccare per rintracciare un senso più alto delle cose.

Il 25 settembre Francesco Dal Co, storico dell'architettura allo Iuav e direttore di Casabella, dà voce al suo racconto su Madison Square: L’assassino dell’archistar, vicende storiche, sociologiche e urbane che ruotano intorno alla celebre piazza newyorkese, con un commento sonoro di Andrea Allulli. Dal Co si addentra in una narrazione lunga più di un secolo in cui la piazza è protagonista e scenario. Attorno agli edifici sorti e scomparsi dal suo skyline si muovono uomini e donne della controversa borghesia americana del Novecento: Stanford White, il progettista del Madison Square Garden, Henry Thaw e Evelyn Nesbit. L'architetto, il suo assassino e la donna più bella di New York, ai primi del secolo scorso.

Chiudono il 26 settembre i poeti Paolo Iacuzzi e Davide Rondoni con un reading intitolato Archi severi tra sfiorir di fiori. Da Campana dei Canti Orfici a Sebald di Austerlitz, la vertigine dell'architettura è stata al centro della poesia-racconto del Novecento. Tra estetica ed etica in rapporto all'architettura esiste forse una terza via che da Le Corbusier e da Michelucci non scinde l'architettura costruita dal poiein del segno grafico-pittorico che la pensa.

I due poeti sceglieranno dalla loro produzione poetica pagine ispirate all'architettura e alla città.

"Nel chiostro delle geometrie" vuole essere il primo segnale di cultura metropolitana in vista della nascente città metropolitana, un ponte tra Firenze e Scandicci; ed è inoltre il primo risultato concreto del laboratorio sperimentale permanente di teatro architettura, approvato dalla direzione del Dida, che svolgerà attività di ricerca e che approderà entro il 2016 all'apertura di un nuovo spazio teatrale nella chiesa di Santa Verdiana, in stretto collegamento con il progetto artistico che la compagnia attua al Teatro Studio di Scandicci.

Si precisa che il 20 settembre l'ingresso per assistere alla performance di inaugurazione sarà da piazza Annigoni, nelle serate successive l'ingresso sarà da piazza Ghiberti 27.

Info 055 7591591 – info@teatrostudiokrypton.it www.teatrostudiokrypton.it - Ingresso libero fino ad esaurimento degli spazi disponibili.

Seguici su twitter @comunescandicci

Pubblicata Giovedì 18 Settembre 2014 16:52
Ultimo aggiornamento Mercoledì 01 Ottobre 2014 08:22