“Il Libro della vita”: domenica 8 febbraio Lombardi Vallauri

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Il manifesto de Il libro della vitaOltre 400 partecipanti domenica 25 gennaio nell’Auditorium di Scandicci per il secondo appuntamento de Il Libro della vita, con il filosofo Sergio Givone che ha presentato Memorie dal sottosuolo di Fedor Dostoevskij; prossimo appuntamento domenica 8 febbraio 2015, alle 11, sempre nell’Auditorium di piazza della Resistenza (fermata tramvia Resistenza), con Luigi Lombardi Vallauri che presenta I Centomila canti di Milarepa. Il Libro della vita sono undici appuntamenti domenicali (alle 11 del mattino) dall’11 gennaio al 24 maggio nell’Auditorium del Centro Rogers, con intellettuali, professionisti, studiosi italiani che parlano per cinquanta minuti del libro più importante per loro. Protagonisti de Il Libro della vita sono Alberto Melloni che presenta Il Giornale dell'Anima di Papa Giovanni XXIII (11 gennaio), Sergio Givone con Memorie dal sottosuolo di Fedor Dostoevskij (25 gennaio), Luigi Lombardi Vallauri con I Centomila canti di Milarepa (8 febbraio), Franco Cardini con Il Maestro e Margheria di Michail Bulgakov (22 febbraio), Giovanni Gozzini con Guerra e Pace di Lev Tolstoj (1 marzo), Sergio Staino con Paperino di Walt Disney (15 marzo), Marco Malvaldi con Pensieri lenti e veloci di Daniel Kahneman (22 marzo), Riccardo Illy con Manuale di management di Peter Drucker (12 aprile), Tomaso Montanari con Apologia della Storia di Marc Bloch (19 aprile), Giampiero Maracchi con Asterix il Gallico di René Goscinny e Albert Uderzo (10 maggio), Fabio Picchi con Candido o l’ottimismo di Voltaire (24 maggio).

Il libro della vita è organizzato dal Comune di Scandicci e da Scandicci Cultura, da un’idea di Raffaele Palumbo. Gli incontri sono ad ingresso libero

Gli appuntamenti de Il libro della vita sono le prime iniziative pubbliche organizzate all’interno del nuovo Auditorium di Scandicci, progettato da Richard Rogers nell’ambito del project financing per il Centro cittadino.

“’Il libro della vita’ è un progetto, un invito alla lettura, che Scandicci propone ai cittadini di tutta la città metropolitana fiorentina”, spiegano gli organizzatori, “Abbiamo chiesto a undici autori, autorevoli nei loro campi e di provenienza eterogenea, di parlarci in cinquanta minuti del libro che ha cambiato la loro vita di uomini, di studiosi, di in­tellettuali, di professionisti. ‘Il libro della vita’ propone un sogno: che sia possibile fare comunità condividendo una storia e la conoscenza”.

Il terzo appuntamento è domenica 8 febbraio 2015 alle 11

Domenica 8 febbraio 2015
Auditorium piazza della Resistenza
a Scandicci, ore 11, Luigi Lombardi Valauri presenta I Centomila canti di Milarepa.

Luigi Lombardi VallauriLuigi Lombardi Vallauri è un filosofo del diritto, già ordinario di filosofia del diritto presso l'Università degli Studi di Firenze, dal 2011 è stato chiamato per "chiara fama" dall'Università degli studi di Sassari. Dopo una formazione teologica, si è laureato in Giurisprudenza e, dal 1970, è professore ordinario di Filosofia del diritto nell'Università di Firenze. Dal 1976 al 1998 ha inoltre insegnato Filosofia del diritto presso l'Università cattolica di Milano. Autore di una vastissima serie di saggi filosofico-giuridici, pubblicati tra il 1967 e il 1981, Lombardi Vallauri è passato nel 1989, con Terre: Terra del Nulla, Terra degli uomini, Terra dell’Oltre, alla filosofia della religione e della spiritualità, aprendo un nuovo filone della sua ricerca. Successivamente, con Nera Luce: Saggio su cattolicesimo e apofatismo, apparso nel 2001, Lombardi ha condotto una critica serrata ai dogmi del cattolicesimo, dirigendo la propria ricerca filosofica verso una mistica laica che coniuga il pensiero scientifico occidentale con le tecniche di meditazione tipiche delle filosofie orientali. Conseguente è anche il suo interesse per la tutela giuridica dei diritti degli animali, di cui è ritenuto tra i massimi esperti mondiali. È vegano.

Nell'opera capitale del buddhismo tibetano, compilata nel XV secolo dallo «yogin folle di gTsang», alla Vita di Milarepa, in cui si raccontano le vicissitudini, i crimini, le prove e il riscatto del Grande Mago, fa seguito la vasta raccolta dei Canti che qui presentiamo, consacrata alle sue successive avventure. In brevi, scintillanti episodi non di rado di alta comicità, pervasi di delicata irriverenza, sono incastonati gli ammaestramenti impartiti in forma poetica da Milarepa, che con parole semplici, quali solo possono sgorgare dall'esperienza e da una conoscenza certa, insegna con sapienza impareggiabile l'arte sottile della meditazione, dando nel contempo libera espressione alla gioia e alla libertà sconfinate che ne sono il frutto. E gli incontri, spesso prodigiosi, con numerosi personaggi – beffardi esseri «non umani», dotti compiaciuti della loro scienza polverosa, discepoli devoti o riottosi, taumaturghi pronti alla sfida, creature umili disposte a essere toccate nel cuore – diventano altrettante occasioni per additare quella condizione naturale della mente tersa e imperturbabile in cui tutti i fenomeni appaiono quali sono, eterei e inafferrabili, in un perenne zampillio di immagini, pensieri, sensazioni che, insostanziali ed effimeri, solcano senza ostacoli il cielo vuoto della coscienza. I centomila canti di Milarepa, vera e propria summa del buddhismo tantrico, sono ancora oggi fonte d'ispirazione e oggetto di venerazione nel mondo tibetano. [Dalla presentazione dell'edizione Adelphi].

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Pubblicata Lunedì 26 Gennaio 2015 16:15
Ultimo aggiornamento Martedì 10 Febbraio 2015 13:27