Piano educativo per la prima infanzia, più servizi e valorizzazione dei centri 1-6 anni

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Im bambini all'interno del centro 1-6 anni CiariApprovato dalla Giunta il nuovo Piano educativo comunale per l’anno scolastico 2015/16. Scandicci conferma la scelta di investire sulla prima infanzia rispondendo alle esigenze delle famiglie anche attraverso le diverse tipologie di servizi. Su un totale di 865 bambini della fascia 0-3 anni presenti sul territorio comunale, saranno 320 quelli che frequenteranno i nidi comunali di Scandicci, coprendo una percentuale superiore al 37%, a cui vanno aggiunti i 180 posti dei nidi privati accreditati presenti sul territorio che fanno salire la copertura di posti nel territorio comunale al 57% del totale (oltre 1 bambino su 2 ha la possibilità di essere accolto in una struttura educative, una percentuale abbondantemente sopra il livello richiesto dall’Europa). Questo risultato evidenza la volontà del Comune di mantenere le politiche per l’infanzia a un livello europeo, sostenendo un sistema integrato pubblico privato attraverso convenzioni, formazione congiunta, accreditamenti.

Il Piano educativo conferma il numero di posti disponibili per la fascia 0-6, diminuendo alcuni posti negli Spazi gioco e potenziando le sezioni di Nido (con la chiusura di Tre Civette sul Comò di Badia a Settimo viene potenziato il numero di posti convenzionati all’interno del Nido Albero Mago, nel nuovo insediamento dei giardini Ilaria Alpi; viene aperta una nuova sezione 1-2  anni nella nuova struttura del Turri).

Uno degli obiettivi di sviluppo del sistema riguarda dunque il rafforzamento dei Centri integrati 1-6 con l’apertura a settembre della nuova struttura Turri. I posti nido aumenteranno così a settembre di 32 unità.

La scelta di ampliare e valorizzare la continuità dei percorsi educativi 1-6 anni è legata alla qualità di questa tipologia di servizi (sono tre a Scandicci: Turri, Makarenko e Ciari) e all’apprezzamento delle famiglie che li frequentano; qui i bambini vivono una vera continuità educativa e occasioni di gioco e di relazione con i compagni di età diverse, in situazioni stimolanti e coinvolgenti per l’apprendimento. Su questo fronte verrà avviato un progetto di sperimentazione di continuità 0/6 anni tra Comune e Stato, sostenuto dalla Regione Toscana e accompagnato dall’Università degli Studi di Firenze.

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Pubblicata Lunedì 25 Maggio 2015 11:59
Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Novembre 2015 17:28