L'arte contemporanea attraverso il cinema, dal 24 al 28.9 in Biblioteca Moving Archive

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Lo Schermo dell'arte film festival Da lunedì 24 a venerdì 28 settembre 2018 nell'Auditorium Mario Augusto Martini della Biblioteca di Scandicci (via Roma 38/a), è in programma lo Schermo dell'Arte Film Festival, con la proiezione di sette pellicole nell'ambito del progetto Moving Archive per l'educazione all'arte contemporanea attraverso il cinema. Questo il programma: lunedì 24 settembre alle 17,30 “Exit Through the Gift Shop” di Banksy, USA, Gran Bretagna 2010, 87'; alle 20,45 “Episode 3 - Enjoy Poverty” di Renzo Martens, 2008, 90'; martedì 25 settembre alle 17,30 “Le ceneri di Pasolini” di Alfredo Jaar, 2009, 38'; alle 18,30 “Megunica” di Lorenzo Fonda, Italia 2008, 55'; mercoledì 26 settembre alle 17,30 “Peggy Guggenheim: Art Addicted” di Lisa Immordino Vreeland, Stati Uniti 2015, 97' ; alle 20,45 “The Great Contemporary Art Bubble” di Ben Lewis, Regno Unito 2009, 90';giovedì 27 settembre alle 17,30 #ARTOFFLINE di Manuel Correa, Norvegia, Colombia, Canada 2015, 58'; alle 18,30 “Le ceneri di Pasolini” (replica); venerdì 28 settembre alle 17,30 “Megunica” (replica); alle 18,30 #ARTOFFLINE (replica). Lo Schermo dell'Arte Film Festival ha il contributo della Città Metropolitana di Firenze e il patrocinio del Comune di Scandicci. Per info La Biblioteca di Scandicci, via Roma 38/a, 0557591.860/861.

MOVING ARCHIVE è un progetto di educazione all'arte contemporanea attraverso il cinema.

Lo schermo dell'arte è un progetto multidisciplinare dedicato a esplorare, valorizzare e promuovere le relazioni tra arte contemporanea e cinema secondo una formula originale che gli ha permesso di posizionarsi tra i progetti più innovativi dell'arte contemporanea italiana. Nato a Firenze nel 2008, è articolato in un insieme di attività che hanno radicato la sua azione sul territorio e lo hanno fatto conoscere in Italia e all'estero. I suoi principali obiettivi sono la promozione della conoscenza dell'arte contemporanea e il sostegno alla produzione di giovani artisti internazionali che lavorano con le moving images.

Lo Schermo dell'arte rende fruibili documentari sottotitolati in italiano presenti nell'archivio del Festival attraverso la creazione di una videoteca temporanea che viene diffusa in associazioni, circoli, biblioteche e istituzioni che hanno sede nei Comuni della Città Metropolitana di Firenze.

Film in programma

Megunica di Lorenzo Fonda, Italia 2008, 55'
Documentario fuori dai consueti schemi e creazione artistica ibrida, Megunica è il diario del singolare viaggio di formazione e di scoperta intrapreso alla fine del 2006 in America Latina dal noto street artist Blu con il regista Lorenzo Fonda e gli amici Silvia Siberini (Sibe) e Ivan Merlo. Attraverso cinque Paesi (Messico, Guatemala, Nicaragua, Costa Rica e Argentina, da cui l'acronimo che da il titolo al film) le riprese di Blu al lavoro su muri anonimi e fatiscenti e le straordinarie animazioni realizzate dall'artista a partire da rapidi schizzi tracciati sulla carta restituiscono, con immediata freschezza, lo slancio delle numerose persone incontrate e la vitalità respirata nei luoghi visitati. In uno scambio osmotico creativo che si rinnova ad ogni tappa. Premiato per la sua originalità da un vasto successo di pubblico e di critica, tra i vari riconoscimenti nel 2008 Megunica ha ricevuto il Best Creative Documentary Award al Documentary Film Festival di Amsterdam.

Episode 3 - Enjoy Poverty di Renzo Martens, 2008, 90'
Per due anni l'artista olandese Renzo Martens ha attraversato la Repubblica Democratica del Congo, riprendendo con la sua videocamera le drammatiche condizioni di vita della popolazione e osservando come la povertà sia diventata una risorsa economica nel paese, più redditizia dei mercati di materie prime quali il cacao e l'oro. Secondo film di una serie tematica iniziata dall'artista nel 2004, Episode III ruota attorno all'installazione al neon Enjoy Poverty Please - collocata da Martens, durante il suo viaggio, nei villaggi per attirare l'attenzione degli abitanti - e racconta il tentativo dell'artista di insegnare ai congolesi a riappropriarsi della povertà e dei suoi benefici. Provando a forzare i meccanismi legati al potere dello sguardo propri del mondo della comunicazione e dell'immagine, Martens coinvolge un gruppo di fotografi locali trasformandoli temporaneamente in reporter. Ma il suo programma è destinato inevitabilmente a fallire, e l'imperativo-logo della sua scritta al neon sembra trasformarsi lentamente in un monito: per i congolesi, ad accettare l'impossibilità di un cambiamento rapido e per lo stesso artista a prendere coscienza della vanità della propria missione. Provocatorio e controverso, il film è stato presentato nel 2008 nell'ambito di Manifesta 7 a Rovereto e nel 2010 alla Biennale di Berlino.

The Great Contemporary Art Bubble di Ben Lewis, Regno Unito 2009, 90'
Noto per la sua irriverente e ironica serie di film televisivi Art Safari, il critico d'arte e regista inglese Ben Lewis ha trascorso un intero anno a monitorare gli andamenti e ad indagare i misteriosi meccanismi del mercato internazionale dell'arte contemporanea, che ha raggiunto il picco massimo nel settembre 2008, con la celebre asta Sotheby's delle opere di Damien Hirst. Oggi, a causa della sopraggiunta crisi economica mondiale, i prezzi sono calati quasi del 50%. Nel suo viaggio in giro per il mondo, Lewis ha incontrato celebri artisti, visitato case d'asta, fiere e gallerie, intervistato importanti dealers, collezionisti miliardari ed esperti del mercato dell'arte. Muovendosi lungo il confine tra business e passione autentica per l'arte, il documentario svela, nel tipico stile brillante dell'autore, le pratiche inusuali, le speculazioni e i segreti che si celano dietro il complesso e impenetrabile fenomeno della "grande bolla".

Le ceneri di Pasolini di Alfredo Jaar, 2009, 38'
Le ceneri di Pasolini è stato realizzato per The Fear Society - Pabellón de la Urgencia, mostra prodotta dalla Regione Autonoma della Murcia quale evento collaterale della Biennale DI Venezia 2009. La vita di Pasolini e la sua tragica fine vengono raccontati dall'artista cileno attraverso un film documentario nel quale si avvicendano brani girati da Jaar, sequenze tratte dai film di Pasolini, materiali d'archivio e interviste. La denuncia di Pasolini della stereotipata omologazione della società dei consumi appare straordinariamente profetica dell'attuale realtà sociale e politica del nostro paese. E il film dell'artista cileno diventa in tal modo una lucida e spietata lettura dell'Italia consumata dal potere della società dello spettacolo.

Exit Through the Gift Shop di Banksy, USA, Gran Bretagna 2010, 87'
Banksy è famoso in tutto il mondo ma nessuno conosce la sua vera identità, si sa solo che è nato circa 35 anni fa a Bristol, che crea la sua arte con incursioni in luoghi simbolici delle grandi città di tutto il mondo, e che le sue opere, a dispetto delle sue posizioni fortemente critiche nei confronti del sistema dell'arte, fanno gola a migliaia di collezionisti, tra i quali le star Brad Bitt e Angelina Jolie. Tutto è iniziato "come un documentario su un uomo che voleva fare un documentario su di me", racconta Banksy con il volto incappucciato e con la voce alterata elettronicamente all'inizio del film. Ma in verità, il film è molto altro. "Disaster movie" provocatorio, ironico, e assurdo Exit Through the Gift Shop è una sorta di manifesto di Banksy sulla democratizzazione dell'arte contemporanea, un racconto brutale e rivelatore di ciò che succede quando cialtroneria, successo, e denaro vengono a incontrarsi.

Peggy Guggenheim: Art Addicted di Lisa Immordino Vreeland, Stati Uniti 2015, 97 '
Basato sulla biografia di Peggy Guggenheim (1898-1979) scritta da Jacqueline Bograd Weld, il film è un ritratto della collezionista più famosa di tutti i tempi. La regista Lisa Immordino Vreeland ripercorre la sua eccentrica vita, dedicata alla formazione di una straordinaria collezione di arte moderna confluita nei musei di Venezia e New York. Estratti di un'intervista degli ultimi anni s'intrecciano durante le riprese, insieme a numerosi materiali d'archivio, includendo anche dettagli inediti delle sue relazioni con artisti quali Samuel Beckett, Constantin Brancusi e Max Ernst. Il film ripercorre le tappe della vita di Peggy, l'apertura delle sue celebri gallerie, la londinese Guggenheim Jeune e Art of This Century a New York, la relazione con gli artisti da lei sostenuti con grande passione quali Wassily Kandinsky, Salvador Dalí, Robert Motherwell e Jackson Pollock. Nel film compaiono, inoltre, le testimonianze di alcuni personaggi del mondo dell'arte, quali l'artista Marina Abramovic, il gallerista Larry Gagosian, il curatore d'arte Klaus Biesenbach e l'attore Robert De Niro, i cui genitori erano artisti presenti, con le loro opere, nella sua collezione.

#ARTOFFLINE di Manuel Correa, Norvegia, Colombia, Canada 2015, 58'
Oggi l'esperienza dei visitatori in un museo viene sempre più spesso mediata dagli schermi dei devices in nostro possesso. In questo film, Manuel Correa si sofferma su tali comportamenti intervistando numerosi protagonisti, tra i quali i galleristi Andy Sylvester, Mohammad Salemy, gli artisti Jan Wallace, Julieta Aranda, Antonia Hirsch, il critico Clint Burnham e l'antropologo Wade Davis. Ne risulta una riflessione sui modi in cui la tecnologia sta cambiando la modalità di approccio all'arte, e sulla nascita di un nuovo pubblico virtuale collegato al museo solo tramite Internet: la delocalizzazione dell'arte mediante la rete comporta per l'utente il raggiungimento di una sorta di stadio di libertà. Viene tuttavia a mancare il valore dell'esperienza 'offline', l'esperienza diretta avvertita con tutto il corpo e svincolata dall'inespressività dello schermo. Se tutto può essere vissuto on-line qual è l'attuale significato del progetto espositivo del museo? Esisterà un nuovo ruolo di gallerie e musei?

A cura degli organizzatori

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Pubblicata Venerdì 14 Settembre 2018 18:03
Ultimo aggiornamento Lunedì 01 Ottobre 2018 18:12