StudioTeatro, dal 18 al 20.10 al Teatro Studio ErosAntEros con “Sconcerto per i diritti”

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La locandina di “Sconcerto per i diritti” è il titolo dello spettacolo in programma al Teatro Studio Mila Pieralli di Scandicci (via Donizetti, 58) da venerdì 18 a domenica 20 ottobre 2019, il venerdì e il sabato alle 21 e la domenica alle 16,45. Lo spettacolo, in prima nazionale, è messo in scena dalla compagnia ErosAntEros nell’ambito della rassegna StudioTeatro, il programma di residenze artistiche pensato dalla Fondazione Teatro della Toscana per il Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci. L’ideazione di Sconcerto per i diritti” è di Sacco e Agata Tomsic di ErosAntEros, lo spettacolo è con Silvia Pasello e Agata Tomsic, drammaturgia Agata Tomsic, regia, disegno musicale, luci e video Davide Sacco, disegni Gianluca Costantini, costumi Laura Dondoli, sartoria Fondazione Luzzati e Teatro della Tosse, consulenza per i dispositivi sonori Tempo Reale. Lo spettacolo ha il riconoscimento di Amnesty International. I biglietti interi costano 12 euro, i ridotti (compresi residenti a Scandicci) 8 euro. Info: http://www.teatrostudioscandicci.it/ .

Sconcerto per i diritti è la terza tappa del progetto CONFINI iniziato da ErosAntEros a novembre 2018 attraverso una serie di residenze presso il TNL - Théâtre National du Luxembourg e OTSE - Officine Theatrikès Salento Ellàda.

Il progetto si concluderà nel 2020 con la produzione di uno spettacolo internazionale che coinvolge alcuni dei collaboratori artistici incontrati durante il percorso di residenze, godendo ad oggi del sostegno produttivo del Teatro della Tosse di Genova, del TNL - Théâtre National du Luxembourg e di Ravenna Festival.

Due attrici, Silvia Pasello e Agata Tomsic, danno voce agli articoli della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Incarnano due figure provenienti da un altro mondo, forse dal futuro, che si interrogano su concetti chiave quali Dignità, Libertà, Uguaglianza, Solidarietà, Cittadinanza, Giustizia, verificandone l’effettivo rispetto nel nostro tempo.

Dialogano con lastre d’acciaio, navicelle spaziali o porte di passaggio tra la loro e la nostra dimensione; due lamiere, che, percosse dalle attrici e rielaborate dal live electronics di Davide Sacco, si fanno strumenti musicali all’interno di un’ambientazione sonora da cui emergono le note della Nona Sinfonia di Beethoven. In tal modo, i suoni metallici, che richiamano al mondo delle miniere e delle acciaierie su cui si fondava l’economia dell’Unione europea ai suoi albori – quando ancora si chiamava Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio – arrivano a fondersi con il famoso tema finale dell’Inno alla gioia, rappresentazione in musica dell’uguaglianza e fratellanza tra i popoli, la cui versione strumentale è eletta a Inno europeo nel 1972.

Che cos’è un diritto? Come viene tutelato? In che modo l’individuo entra in relazione con i limiti giuridici e politici con cui è organizzata la nostra società?

Queste alcune delle domande che risuonano all’interno di una drammaturgia plurilinguistica, in cui parola, suono e video giocano a scambiarsi vicendevolmente di ruolo. Altro elemento fondamentale sono infatti i disegni dell’artista-attivista Gianluca Costantini, premio “Arte e diritti umani” Amnesty International Italia 2019, che da anni si fa testimone con le sue opere della mostruosità del nostro presente. Emergono anch’essi dalla superficie delle lastre, assieme a immagini di realtà, per rivelare come i diritti dichiarati dalle nostre democrazie vengano ancora disattesi nella pratica.

Grazie a Pietro Valenti, Marco De Marinis, Andrea Maestri, Gabriela Jacomella, Alessandro Santoro e la comunità de Le Piagge, Miriam e le ragazze di Libera Scandicci, il comitato del Viale dell’Umanità e dei Diritti Umani di Scandicci, Paolo Baldassini, Lorenzo Gheri, Dino Lorimer e a tutte le persone che hanno nutrito il percorso di ideazione dello spettacolo.

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Pubblicata Lunedì 14 Ottobre 2019 12:23
Ultimo aggiornamento Lunedì 21 Ottobre 2019 14:37