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Appello del Sindaco Fallani: “La Badia di Settimo non può più aspettare”

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La Badia di SettimoDi seguito il testo integrale di un appello del Sindaco Sandro Fallani, alle istituzioni interessate al recupero dell’Abbazia di San Salvatore e San Lorenzo a Settimo.

“La Badia di Settimo non può più aspettare. La parte privata dell’Abbazia Cistercense, nei fatti abbandonata da oltre vent’anni, rischia crolli imminenti. E’ uno dei complessi monastici di più alto valore in Europa, è stato il granaio di Firenze ai tempi della Repubblica Fiorentina. Deve essere salvato con una funzione di pregio che sia sostenibile e che rispetti la sua storia. Occorre al più presto procedere con lo studio di fattibilità per la realizzazione nella parte privata della Badia della foresteria della Scuola Superiore di Magistratura, che ha sede a pochissima distanza e che ha continua necessità di trovare dimora a chi frequenta i corsi. La soluzione è stata richiesta dalla stessa Scuola di Magistratura, sollecitata pubblicamente dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e già studiata sommariamente dal nostro Comune. Noi sappiamo che è un’ipotesi realizzabile, forse al momento l’unica attuabile. La proprietà è disponibile alla vendita, tutte le istituzioni interessate, Regione Toscana, Ministero dei Beni Culturali, Sovrintendenza, Ministero della Giustizia, si sono dichiarate interessate al progetto. Ci facciamo promotori di un percorso istituzionale che possa indirizzare tutto l’impegno in questa direzione. Stiamo chiedendo alla Fondazione Cassa di Risparmio di finanziare lo studio di fattibilità e al momento i riscontri sono positivi. Chiediamo a tutte le istituzioni interessate di mettere il massimo impegno nell’obiettivo di recuperare la Badia di Settimo. Il momento è questo e non si può perdere”.

“La ragione di questo appello allarmato che rivolgo alle massime responsabilità interessate a questa vicenda, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Consiglio Superiore della Magistratura ed al suo Vicepresidente Giovanni Legnini, al Ministro della Giustizia Andrea Orlando, al Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, alla Scuola Superiore della Magistratura e al suo Presidente Gaetano Silvestri, al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, al Presidente della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella, è quella di avvertire la sensibilità di tutti e di ciascuno che i tempi utili per un intervento si stanno esaurendo; siamo a richiedere quindi un atto di responsabilità che valga a scongiurare una perdita irreparabile, perché lo stato di degrado dell’edificio rischia di essere molto prossimo al punto di non ritorno, se non si apre in tempi brevissimi una prospettiva operativa .

La Badia di San Salvatore e San Lorenzo a Settimo è un bene culturale di inestimabile valore risalente al X secolo, la cui parte conventuale annessa alla chiesa fu privatizzata alla fine del ‘700 dal Granduca Leopoldo. Da molti anni la parte privata è inutilizzata, e da allora è iniziato un processo di progressivo degrado. Questa inevitabile prospettiva, e la consapevolezza del valore del singolare complesso, ha mobilitato coloro che hanno a cuore quel patrimonio, a cominciare dagli abitanti della frazione urbana attorno alla Badia che da essa prende il nome, guidati dal Parroco della Chiesa inserita nel complesso monumentale; del caso se n’è occupato a più riprese il Ministero dei Beni culturali con le iniziative che si sono succedute del Sottosegretario Borletti Buitoni, impegnata a collaborare con la Curia fiorentina, la Regione Toscana, i Comuni di Firenze e Scandicci, la Fondazione Ente Cassa di Risparmio di Firenze, l’ufficio regionale del Demanio dello Stato.

Il Comune di Scandicci, nella consapevolezza che oltre all’acquisto e alla ristrutturazione (per la quale utilizzare i fondi europei) il nodo fondamentale da sciogliere fosse la utilizzazione del bene restaurato e della sua manutenzione, verificò, con un progetto di fattibilità di larga massima, la utilizzazione della parte conventuale del complesso (attualmente privata) quale residence per i frequentanti dei corsi di formazione e aggiornamento della Scuola Superiore di Magistratura. Questa soluzione era stata ufficialmente richiesta dall’allora Presidente della Scuola Valerio Onida, e all’inaugurazione dell’anno accademico 2015 fu fatta propria e incoraggiata dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, come completamento della sistemazione logistica della Scuola. Intervenne allora la Regione offrendo, oltre al suo interesse, la disponibilità presso la Presidenza della Giunta a effettuare gli incontri operativi a cui parteciparono, oltre alla Regione, la Scuola Superiore della Magistratura attraverso il suo Presidente, la Soprintendente dei Beni Culturali e Ambientali di Firenze e la Segretaria regionale del MiBACT, la proprietà del complesso monumentale, fino a determinare orientativamente il prezzo di acquisto del bene.

La nuova gestione della Scuola superiore della Magistratura ha confermato il suo interesse con il suo Presidente Professor Gaetano Silvestri, che recentemente - il 4 ottobre scorso - ha guidato ad un sopralluogo approfondito presso la parte privata della Abbazia tutto il Consiglio Direttivo, alla presenza del Soprintendente ai Beni Archeologici della Toscana Andrea Pessina, dell'Università di Firenze con il Professor Maurizio De Vita, della Regione, della Città metropolitana, del Comune di Scandicci e della proprietà, insieme al parroco Don Carlo Maurizi. A seguito del sopralluogo è stata condivisa la possibile destinazione del recupero del Bene e deciso che il passo seguente immediatamente necessario sia uno studio di fattibilità puntuale, volto a chiarire modi, tempi, oneri del recupero ad uso foresteria della Abbazia di Settimo. Per questo primo adempimento abbiamo chiesto l’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio che si è sempre dimostrata sensibile alla tutela dei beni culturali in genere, e alla considerazione del complesso

della Badia a Settimo in particolare. L’accordo di tutti è stato quindi ribadito cinque mesi fa, adesso è venuto il momento di partire.

Un caro saluto

Sandro Fallani Sindaco di Scandicci”.

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Pubblicata Mercoledì 01 Marzo 2017 20:08
Ultimo aggiornamento Giovedì 07 Settembre 2017 15:11