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Nel 2017 Tari giù dell’8,6%; a Scandicci più trasferimenti statali grazie all’efficienza del Comune

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L'ingresso del MunicipioLa Tassa Rifiuti Tari nel 2017 a Scandicci calerà in media dell’8,6%, con un risparmio complessivo per famiglie e imprese di 940 mila euro; riduzioni particolari sono fissate per le categorie economiche che nel tempo hanno avuto un carico maggiore della Tassa Rifiuti, come alberghi (-37%), bar e pasticcerie (-41%), e banchi alimentari del mercato (-35%); risparmi concreti riguardano anche le famiglie (ad esempio un nucleo di quattro persone in un appartamento di 90 mq avrà una riduzione di 21,46 euro, mentre per una famiglia di cinque persone in 100 mq il risparmio sarà di 24,92 euro). Sempre nel 2017 restano invariate Imu, addizionale Irpef e tariffe rispetto al 2016. Le novità in materia di fiscalità locale sono fissate dallo Schema di Bilancio di previsione 2017-2019 approvato dalla Giunta Comunale martedì 28 febbraio; il Bilancio andrà al voto del Consiglio Comunale a fine marzo. “Andiamo incontro alle esigenze di famiglie e imprese, grazie ad un sostanziale abbattimento della Tari – dice il Sindaco Sandro Fallani – a Scandicci attuiamo un taglio delle tasse dal momento che Imu e addizionale Irpef restano invariate, e al tempo stesso incrementiamo le risorse per i servizi alle persone: l’impegno economico per i settori sociale, educativo e culturale aumenta infatti complessivamente del 2,98% rispetto al 2016, ovvero stanziamo 14.580.087 euro in totale, 422 mila euro in più dell’anno scorso”. Aumenta anche l’impegno per la sicurezza, 2 milioni e 147 mila euro, con un incremento di 68.600 euro (+3,3%) rispetto al 2016.

“Il Comune di Scandicci otterrà circa 500 mila euro in più di trasferimenti statali perché ha dimostrato di essere efficiente nella gestione della spesa”, dice l’assessore al Bilancio e Vicesindaco Andrea Giorgi, “dall’analisi dei fabbisogni standard emerge infatti una spesa inferiore di 2.870.424 euro, ovvero -8,48%, tra la spesa storica della nostra Amministrazione pari a 30.994.790 mila euro e il fabbisogno standard previsto dagli studi di settore del Governo per un Comune come il nostro, calcolato in 33.865.214 euro”. In confronto gli altri Comuni della cintura fiorentina hanno registrato spese maggiori rispetto ai fabbisogni standard in percentuali dal 15 al 24%.

“Il rispetto delle esigenze di chi vive e lavora in città, con la riduzione della pressione fiscale e l’incremento dell’impegno per i servizi alla persona – continua Giorgi – sono state riconosciute dai sindacati; Cgil, Cisl e Uil e le rispettive sigle dei pensionati hanno infatti firmato un documento con l’Amministrazione di sostanziale condivisione delle linee di Bilancio 2017”. 

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Pubblicata Giovedì 02 Marzo 2017 12:19
Ultimo aggiornamento Martedì 09 Gennaio 2018 13:23