Sono 398 le domande pervenute al Comune di Scandicci per l’assegnazione dei rimborsi economici per la tariffa del servizio idrico 2017; l'agevolazione prevede il riconoscimento di una riduzione sulla bolletta Publiacqua a nuclei familiari in difficoltà economiche con Isee inferiore ai 20 mila euro. “Il contributo complessivo a disposizione dei cittadini di Scandicci è di 85.668 euro – dice l’assessora alle Politiche sociali Elena Capitani – mentre l’agevolazione media per famiglia è di 215 euro: è un aiuto concreto ai bilanci mensili di chi si trova in difficoltà economica, che nei fatti è raddoppiato rispetto ai 108 euro ipotizzati inizialmente. Quest’anno, inoltre, avevamo alzato il reddito Isee a 20 mila euro, andando incontro alle esigenze dei cittadini anche in considerazione delle richieste fatte dall’associazione Famiglie numerose; va tenuto conto che il bonus in bolletta è moltiplicato per il numero dei componenti familiari, e che quindi dà risposte calibrate ai bisogni dei diversi nuclei”. L’agevolazione si concretizza tramite rimborso in bolletta Publiacqua; l’erogazione dei contributi farà seguito alla verifica finale del gestore sui consumi effettivi d’acqua.
Le famiglie con Isee pari a 0 (per le quali l’ammissibilità della domanda era vincolata alla presentazione di un’autodichiarazione circa la fonte di sostentamento) sono state 13; con Isee tra o e 3000 euro 44, tra 3000 e 6000 euro 101, tra i 6 e gli 11 mila euro 145, tra 11 mila e 16.500 euro 66, tra 16.500 e 20 mila euro 29. Il numero medio di componenti delle famiglie che hanno presentato domanda è superiore alle tre unità: i nuclei costituiti da una persona sono 76, da due componenti 62, da tre persone 83, 91 da quattro e 86 da cinque o più componenti.
La presentazione (entro lo scorso 31 luglio) della domanda di richiesta di agevolazioni in bolletta Publiacqua era sottoposta ai seguenti requisiti: essere residenti nel Comune di Scandicci; essere titolari di fornitura domestica individuale e residenza presso l’indirizzo della fornitura (nel caso di utenze aggregate, ad esempio condominiali o gestite da società di lettura, la residenza presso il corrispondente indirizzo di fornitura); essere inquilini che sostengono la fornitura dell'acqua intestata al locatore, relativamente all'abitazione in cui gli inquilini stessi hanno la residenza; essere in regola con il pagamento dei consumi per l'anno 2016 (a meno che tutta la morosità non fosse stata sanata prima della presentazione della domanda); essere in possesso di un Indicatore della Situazione Economica Equivalente del nucleo familiare (Isee ordinario in corso di validità) non superiore a 20 mila euro.
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