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Bike sharing a flusso libero, Scandicci aderisce al progetto fiorentino Mobike

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Una bici del servizio MobikeScandicci primo Comune della Città metropolitana dopo Firenze ad aderire al progetto Mobike di bike sharing a flusso libero. L’Amministrazione ha infatti autorizzato formalmente - con delibera e successiva determina dirigenziale - all’esercizio del servizio la società Idri bk srl, che già opera nel comune capoluogo, e ha previsto al tempo stesso l’immissione di 500 biciclette al massimo nel territorio comunale. “Già dalle ultime settimane siamo abituati a vedere in città le bici del servizio fiorentino, con le quali i cittadini si muovono negli spostamenti quotidiani tra i due comuni – dice l’assessora all’Ambiente Barbara Lombardini – da adesso la città di Scandicci aderisce formalmente al progetto, primo tra i Comuni dell’area. Come già previsto all’avvio del bike sharing a Firenze, i territori della cintura fiorentina aderiranno via via al progetto, estendendo il raggio d’azione e creando un vero e proprio servizio metropolitano. Il servizio di bike sharing a flusso libero dà risultati migliori rispetto ai progetti con postazioni fisse e funziona molto bene in abbinamento alla tramvia, creando un connubio ideale per l’abbattimento della Co2 dall’aria che ogni giorno respiriamo nelle nostre città. L’uso della bicicletta coordinato con i mezzi pubblici è un’abitudine comoda per i cittadini, pulita e salutare”.

Il servizio di bike sharing a flusso libero Mobike opera mediante un sistema di gestione completamente automatizzato per l’utente, che consente di visualizzare, mediante applicazione per smartphone, le biciclette disponibili, prenotarle, sbloccarle a inizio utilizzo e bloccarle al termine, pagare mediante un sistema di pagamento elettronico sicuro ed identificabile, segnalare guasti o malfunzionamenti. Effettuando l’accesso all’applicazione, l’utente è in grado di visualizzare le biciclette disponibili in tempo reale.

Questa la procedura d’utilizzo delle biciclette: l’utente scansiona, attraverso l’applicazione, uno dei due codici QR presenti sulla bicicletta (o digita nell’applicazione il codice identificativo della smart bike); la richiesta di noleggio viene inviata al sistema centrale (server); il sistema verifica che la bicicletta sia disponibile e in buone condizioni; se tutti i parametri sono a livelli consoni, una richiesta di sbloccaggio viene inviata alla bicicletta e la bicicletta si sblocca automaticamente (senza intervento manuale dell’utente); una volta che la bicicletta è stata sbloccata in questo modo, la corsa inizia nell’applicazione; la corsa viene tracciata durante tutta la sua durata e durante questo lasso di tempo l’utente è collegato alla bicicletta e responsabile per essa; quando l’utente desidera concludere la corsa, l’utente può parcheggiare la bicicletta in ogni area consentita e bloccare la bicicletta manualmente; al momento del bloccaggio manuale, la bicicletta invia un segnale al sistema per concludere la corsa; una volta ricevuto il segnale di fine corsa dalla bicicletta, il sistema invia una “ricevuta” allo smartphone dell’utente e la corsa è conclusa; l’utente può visualizzare alcuni dettagli relativi alla corsa (costo, lunghezza); una volta conclusa la corsa, la bicicletta diventa disponibile e visibile sulla mappa all’utente successivo.

Così come a Firenze, anche l’autorizzazione del Comune di Scandicci all’esercizio del servizio scade il 30 giugno 2022.

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Pubblicata Mercoledì 04 Ottobre 2017 13:16
Ultimo aggiornamento Martedì 09 Gennaio 2018 13:07