Assegnati i 29 orti urbani di via Masaccio, 14 vanno a coltivatori under 40

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Gli Orti della diversità in via Masaccio29 orti da coltivare a Vingone – gli Orti della diversità all’interno del nuovo parco di via Masaccio – ma anche un’area da gestire collettivamente con attività di formazione, informazione, socializzazione e aggregazione, interpersonale e intergenerazionale, su tematiche legate alla promozione di stili di vita sani, all’agricoltura biologica e allo sviluppo sostenibile. Gli Orti della Diversità sono stati assegnati dal Consorzio gestore a 29 coltivatori che avevano partecipato ad un bando dello scorso febbraio: degli ortisti assegnatari 12 hanno tra i 18 e i 40 anni, 7 tra i 40 e i 65, 8 sopra i 65 anni, mentre due orti vanno a giovani disoccupati. Il complesso degli orti è stato realizzato dal Comune di Scandicci grazie al contributo regionale del Programma “Centomila Orti in Toscana” ed è gestito da un Consorzio di associazioni anche con un contributo di Fondazione CR Firenze. Il progetto “Orti della diversità” che ha vinto l’Avviso pubblico del Comune di Scandicci permette non solo l'utilizzo e la riqualificazione di quell’area, con l’assegnazione degli orti, ma anche la nascita e lo sviluppo di attività collaterali: “Caratteristica interessante e stimolante dell’iniziativa è la modalità di gestione del complesso degli orti urbani di via Masaccio – come spiegano i promotori degli Orti della diversità - che prevede la costituzione di un’assemblea degli ortisti e del relativo comitato di gestione che si occuperà di funzionamento, apertura e manutenzione ordinaria dello spazio ma anche di eseguire il programma delle iniziative pubbliche, che ivi si realizzeranno, stabilito insieme al Consorzio”.

“Ci siamo, a giorni gli Orti della Diversità verranno consegnati agli ortisti che inizieranno le coltivazioni – dice l’assessora all’Ambiente e al Verde pubblico Barbara Lombardini – sono orti urbani, nati all’interno di un nuovo parco cittadino in uno dei quartieri più vissuti di Scandicci com’è Vingone. Chi si assume l’impegno di coltivare e curare uno dei 29 orti, oltre a lavorare attivamente ad un pezzo del territorio, partecipa ad un processo culturale per la promozione, la conoscenza e lo studio delle biodiversità, per l’educazione, la sensibilizzazione e la formazione sui temi delle coltivazioni biologiche e dei corretti stili di vita. Ognuno degli assegnatari partecipa anche alla nascita di una comunità che opererà collettivamente con un ruolo da protagonista in città; ci sarà il coinvolgimento dei cittadini, che potranno usufruire degli spazi comuni creati nell’ottica di una socialità ambientale. L’obiettivo è di realizzare lo stesso modello di orti urbani anche negli altri quartieri cittadini, intanto facciamo a tutti i migliori auguri di buon lavoro”.

“Soprattutto in questa fase post Covid - dichiara il Direttore di Fondazione CR Firenze Gabriele Gori – la nostra Istituzione sostiene con forza tutti quei progetti che riqualificano aree importanti per la vita della comunità. E’ inoltre orgogliosa di favorire ogni iniziativa che sia anche occasione, dopo il lungo periodo di lockdown, di aggregazione sociale e di stimolo non solo per i giovani ma anche per le categorie più deboli’’.

"Dopo mesi di attesa, causata dal Covid, siamo pronti a partire con gli Orti della Diversità. I colloqui con gli aspiranti ortisti sono stati fatti e le graduatorie sono pronte, nelle prossime settimane i 29 ortisti scelti potranno cominciare a dare vita a questo nuovo spazio di socialità nel quartiere di Vingone. Ci potrete seguire sulla pagina FB Gli Orti della Diversità", ha dichiarato Riccardo Bocci, direttore tecnico di Rete Semi Rurali, l’associazione con sede a Scandicci, che ha vinto con un ricco e diversificato consorzio di associazioni del territorio, l’avviso pubblico pubblicato dal Comune di Scandicci per la concessione del Complesso degli Orti Urbani di Via Masaccio.

Il Consorzio vincitore dell’avviso del Comune, oltre a Rete semi rurali che si occupa di promuovere a livello nazionale la gestione collettiva della agro biodiversità, include: EticaMente organizzazione di volontariato e del commercio equo, che promuove uno stile di vita sostenibile e solidale; la Fierucola associazione di promozione sociale, che promuove mercati locali a piccola scala, con produzioni di alta qualità ecologica e valore sociale; le cooperativa sociale Gaetano Barberi che si occupa di riabilitazione di giovani adulti con disabilità intellettiva e la Giglio del Campo che si occupa della cura del verde e gestisce dal 2018, in consorzio, il Parco Museo di Poggio Valicaia; Seed Vicious associazione di promozione sociale che produce, custodisce, condivide e distribuisce varietà locali di piante ortive; la Società toscana di orticultura (Sto), che incoraggia e promuovere l'orticoltura in Toscana, mediante mostre mercato floro-vivaistiche e formazione aperta a tutti; Terra!, associazione ambientalista impegnata in progetti e campagne sui temi dell'ambiente, delle filiere agricole etiche e dell'agro-ecologia.

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Pubblicata Venerdì 19 Giugno 2020 12:36