Percorsi d'arte

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Percorsi d'arte
E adesso viene il bello
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Io mi Esprimo: il gesto, il segno, il colore
 
 

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 "Tutti i bambini nascono artisti.

Il problema è come rimanere un artista

quando si diventa grandi."

                                    Pablo Picasso

 

" E se riuscissimo a capire quanto l'arte possa risvegliare la nostra coscienza..e se ci rendessimo conto che i bambini sono i più ricettivi e che solo offrendo loro, più spesso possibile, un rapporto come quello proposto da quest' operazione potremmo anche salvarli dal bombardamento ossessivo dei media che li usano come gli strumenti più deboli ed indifesi..E se ci facessimo reinsegnare dai bambini la freschezza dell'intuizione che solo loro ed i grandi artisti hanno.. E se ritrovassimo attraverso i bambini la felicità di creare...Se..se..se.. Forse allora, potremmo anche sperare di riuscire, attraverso le nuove generazioni, a salvare quel poco di mondo che rimane."

Lara Vinca Masini

da "Creare un libro ad arte"

collage 

Questo racconto vuol essere la sintesi di un' esperienza portata avanti con i bambini , all'interno di un nido,  e nata  da un corso di  formazione avente come tema  "il Segno, il Colore e l'uso di materiali extra pittorici." condotto dalla dott.ssa Lara Vinca Masini, storico dell'arte, e dagli artisti A.Lemmi e S.Turrini. Una delle motivazioni di questa proposta nasce dall' osservazione che alcuni artisti contemporanei si sono ispirati e si ispirano a quella libera gestualità e primordialità tipiche dei primi anni di vita. In questo senso risulta importante offrire ai bambini un approccio alla pittura che non li riconduca unilateralmente verso la verità dell'adulto o li ingabbi in stereotipi culturali e formali.

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 Abbiamo iniziato dalle esperienze più semplici, che prevedevano un uso diretto delle mani , dei piedi e del corpo che è stato scoperto e colorato.  Abbiamo poi utilizzato l'ausilio di pennello e spugne.. il colore è stato sgocciolato e spruzzato..In seguito abbiamo mescolato il colore con la colla, la sabbia, la segatura, per dare al foglio un effetto "tattile" oltre che visivo. il lavoro è poi proseguito mescolando le diverse tecniche pittoriche: sopra il collage abbiamo colorato con la tempera mista a sabbia e dopo colorato ed incollato nuovamente. Si sono alternati momenti in cui i bambini hanno lavorato in gruppo a momenti individuali. Abbiamo sempre utilizzato materiali poveri e di recupero per avvicinarci all'esperienza di alcuni Artisti contemporanei che hanno rotto con la tradizione, recuperando all'arte materie nuove, capaci di stimolare un nuovo genere di creatività. Il ruolo dell'adulto è stato quello di stimolare ed incoraggiare i bambini nelle attività interagendo con loro senza forzarli a produrre rappresentazioni convenzionali , stereotipate o semplicemente non spontanee.

Durante il corso di questa esperienza, i bambini hanno anche partecipato a laboratori con gli Artisti, dando vita ad alcune grandi forme di animali, realizzate con il colore e materiali extra pittorici (sabbia, stoffa, ecc..). Parallelamante è iniziata un'esperienza di "educazione all'immagine" per guardare, leggere, inventare storie su immagini d'arte come quelle di Mirò, Klee, Kandinskij, Pollock ecc..

Tutte queste esperienze pittoriche, oltre alle conosciute finalità educative ( conoscenza del corpo, controllo motorio e della manualità fine, coordinazione oculo-manuale, acquisizione delle capacità di rappresentazione, verbalizzazione e costruzione del linguaggio) implicano un'enorme potenzialità espressiva. Per questo ciò che deve interessare l'adulto non è l'opera in sè, il singolo lavoro, in una parola "il prodotto", ma i processi mentali che accompagnano le azioni dei bambini nell'attività pittorica. Sono, si poterbbe dire, movimenti pensati che spesso assumono significato se osservati durante l'esecuzione del lavoro e non dopo.

I bambini amano molto rivedere i loro lavori e spesso li riconoscono in mezzo a tanti altri. Rconoscono i loro personaggi e ricordano i  racconti che hanno interpretato.

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Se questa " pagina" potesse animarsi narrerebbe storie realmente accadute e fantastiche scene, avvenimenti ed episodi frutto di fantasia e dei  vissuti dei bambini , poichè la punta del pennello, la spugna, i rulli, le strisce e le macchie di colore  si animano e diventano il lupo, la mamma, il castello, la macchinina, ed il foglio diventa l'ambiente, il contesto simbolico in cui l'azione si svolge.

 

 

 

 


   

                                                           "E adesso viene il Bello"

   Sensibilizzazione all'esperienza del bello e della bellezza

 lentezza

 

 "Parlo della bellezza. Non ci si mette a discutere su un vento di aprile.

Quando lo si incontra ci si sente rianimati. Ci si sente rianimati quando si incontra Platone.

Un pensiero che corre veloce o un bel profilo di una statua."

                                             Ezra Pound

 

La scelta di questo tema nasce dalla percezione che in questo periodo storico e culturale il concetto e la pratica della bellezza sta sempre di più perdendo il carattere di necessità e  di bisogno umano, sfilacciandosi nella veloce trasformazione ambientale, culturale e comportamentale. Sopraffatti dalla dominanza di modelli competitivi, commerciali e consumistici, nella frettolosa quotidianità abbiamo rinunciato al desiderio  e senso di armonia e pace che deriva dal passare del tempo in compagnia di immagini, suoni, poesie, panorami o letture che contengano in sé l'essenza del bello.

L'esperienza estetica è spontanea ed anche soggettiva, ma è comunque patrimonio di ogni essere umano e la trasmissione di essa è parte fondamentale dell'educazione. Tocca all'adulto, educatore e genitore, sollecitare il bambino a guardare intorno a sè, ad incontrare il mondo e a raccontarlo attraverso diversi linguaggi, a formare in lui il gusto per tutto ciò che è bello in natura e nelle varie forme dell'attività umana. Pensiamo che la cultura scolastica ed educativa abbia la necessità di accogliere i linguaggi poetici e la dimensione estetica come importanti elementi di costruzione della conoscenza e dello sviluppo armonico.

Con questo progetto ci siamo proposte di offrire ai bambini esperienze ed occasioni che permettano loro di individuare ed apprezzare il bello nei vari aspetti della realtà circostante mediante la stimolazione dei sensi (percezione, sensazione, emozioni, sentimenti) delle risorse cognitive (attenzione, memoria, osservazione, curiosità) delle risorse sociali e motorie. Tutto ciò attraverso l'utilizzo di diversi linguaggi:

Visivo: " vedere, osservare e creare il bello". Mediante un lavoro di sensibilizzazione sul colore, sull'immagine, sul riconoscimento visivo ed abituando i bambini all'osservazione dei particolari.

Musicale : "ascoltare il bello", educando i bambini all'ascolto, a ritrovare nella musica le proprie emozioni, ma anche a percepire e riconoscere l'equilibrio tra suono e silenzio.

Corporeo : "Il bello di muoversi" il piacere del movimento come conoscenza del mondo e padronanza di questo, ma anche il piacere di esprimersi attraverso l'espressione corporea e la danza.

Scoprire nella natura e nell'ambiente: la bellezza delle cose semplici che ci circondano, nei momenti di vita quotidiana e rituale del nido.

 

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"Ed adesso viene il bello anche per i grandi"

Per dare continuità a questa esperienza abbiamo pensato di coinvolgere  sui contenuti di questo progetto anche le famiglie . La proposta è stata di utilizzare il Postino Tartaruga facendosi recapitare al nido, cartoline e letterine, immagini o oggetti, che possano permettere di condividere con tutto il gruppo esperienze fatte a casa con i genitori relative alla bellezza o al benessere derivato dalle cose vissute.

Solo allargando al mondo sociale e familiare lo stimolo e la riflessione, l'invito e la condivisione del  bello,  potremo sperare di farlo respirare e godere anche ai bambini.

 

 


 

Pubblicata Lunedì 03 Maggio 2010 11:01
Ultimo aggiornamento Mercoledì 20 Aprile 2011 09:26