PRIMO PIANO
PER IL TRAM

Aprono i cantieri per la costru-zione della prima linea della tramvia. I disagi sulla viabilità saranno inevitabili, ma i piani per il traffico hanno l’obiettivo di ridurli il più possibile, grazie anche ai parcheggi scambiatori. Per costruire la tramvia sarà necessario anche abbattere 198 alberi a Firenze e 16 a Scandicci, ma nei due comuni ne saranno ripiantati rispetti-vamente 515 e 111. In questo numero parlano l’assessore ai Grandi cantieri Marcello Dugini, e quello all’Ambiente e alla mobilità Fabrizio Signorini.




L’Assessore Marcello Dugini
In alto il Sindaco Gheri e l’Assessore Fabrizio Signorini


Il primo gennaio del 2008 i tram dovranno già viaggiare sui binari della prima linea Scandicci-Santa Maria Novella, e trasportando passeggeri contribuire a finanziare le linee 2 e 3 del sistema tramviario fiorentino. Quel capodanno per Scandicci sarà soltanto l’inizio dell’anno che verrà, perché ci sarà il tram ma non ancora il nuovo centro con la piazza e la stazione dell’architetto Richard Rogers, né il parcheggio scambiatore con l’Autosole; quelli verranno dopo, assieme a cinquemila nuovi cittadini, assieme al nuovo sistema della viabilità, a dare anima e forma alla Scandicci del futuro, secondo gli obiettivi strategici che la politica cittadina si è data in questi ultimi dieci anni per i decenni a venire. I primi lavori nel nostro territorio comunale per la realizzazione della linea tramviaria Scandicci Firenze, dopo che a fine febbraio la Giunta ha approvato in linea tecnica il progetto esecutivo dell’opera, saranno di quelli da poco clamore; alla fine di questo mese il Comune avrà infatti acquisito i primi terreni, che saranno a disposizione della ditta per l’apertura dei cantieri; l’acquisizione delle diverse aree private avverrà in tre fasi distinte; la prima riguarderà appezzamenti in via della Marzoppina, in zona via San Bartolo in Tuto – via Sassetti e tra via dei Ciliegi, via Ponte di Formicola e il sottopasso autostradale, la seconda terreni in via delle Sette Regole e via Don Perosi, mentre la terza aree lungo viale Aldo Moro tra via della Marzoppina e il confine con il Comune di Firenze.
“I primi interventi interesseranno al viabilità – ha detto il Sindaco Simone Gheri – e serviranno a riorganizzare il sistema delle strade cittadine prima che siano posati i binari, in modo da ridurre per quanto possibile i disagi ai cittadini”. Viuzzo della Marzoppina, che adesso si immette su viale Aldo Moro soltanto dal lato degli impianti sportivi, sarà prolungato anche sul lato opposto della carreggiata, per realizzare un attraversamento a raso anche con la linea tramviaria, regolato da un impianto semaforico; questo nuovo incrocio servirà a convogliare il traffico in direzione delle zone di piazza Togliatti e di Casellina prima che giunga a ridosso di piazza della Resistenza, che in futuro sarà pedonalizzata, con il nuovo centro e con la stazione della tramvia. Gli altri due interventi riguarderanno invece: lo sfondamento tra via Don Lorenzo Perosi e via delle Sette Regole, dove con i lavori per la terza corsia autostradale sarà realizzata una rotonda che smisterà il traffico anche sul viadotto, che sempre nell’ambito dell’intervento per l’A1 sarà allargato; l’allargamento di via delle Sette Regole all’altezza del parcheggio scambiatore e della relativa fermata di Villa Costanza. Proprio qui saranno poi posati i primi binari della linea tramviaria. “Compito importante della Giunta comunale – ha detto l’assessore ai Grandi cantieri Marcello Dugini – è anche quello di coordinare i lavori per la terza corsia autostradale e per tutti gli interventi annessi, e quelli che invece sono relativi alla realizzazione della prima linea della tramvia”. Il compito di Dugini è rendere organiche tra loro le diverse fasi dei lavori in tutti i cantieri che apriranno in città; la scommessa, dice, “è riuscire a smistare il più possibile i flussi di traffico anche in presenza di strade chiuse o a carreggiata ridotta per i lavori, in modo da ridurre al minimo, per i cittadini, i disagi che innegabilmente ci saranno. Proprio per rendere permeabili nuovi sistemi di viabilità, i lavori per la tramvia iniziano con interventi per le strade”.
IL DEPOSITO - L’impresa appaltatrice ha già la piena disponibilità dell’area dove dovrà essere realizzato il deposito della tramvia, il cui perimetro è gia tracciato fisicamente dai muri di recinzione; l’ostacolo all’avvio dei lavori sta nel passaggio su quel terreno di un elettrodotto da 220 kv, che dovrà essere spostato nell’ambito del progetto per il nuovo elettrodotto, come da accordo tra Enel e Comune. Non potendo aspettare lo spostamento dei tralicci, per iniziare i lavori è necessario alzare le linee aeree, e al tempo stesso, grazie ad un accordo tra Comune, Terna, Ataf e i proprietari dell’insediamento produttivo del Padule, procedere con l’interramento di 1,5 km di linea che serviranno ad alimentare la cabina elettrica del deposito.
LA FIERA - L’edizione 2005 della Fiera sarà l’ultima a tenersi nell’area davanti al Palazzo Comunale; lì infatti saranno posati i binari del tram, che proprio in quel punto si fermerà per far salire e scendere i passeggeri in quella che sarà la piazza principale di Scandicci, con la stazione della tramvia; prima della posa delle rotaie in tutto il tragitto dovranno essere poste delle fondamenta. Non è escluso che nella settimana della Fiera siano già iniziati i lavori per le fondamenta dei binari lungo il tracciato della linea 1, ma la scelta è stata quella di lasciare il tratto davanti al Comune per ultimo, proprio per consentirvi ancora per un ultimo anno lo svolgimento della rassegna fieristica.
I LAVORI A FIRENZE - Nel territorio comunale di Firenze i lavori per la tramvia erano iniziati già lo scorso dicembre con la posa della prima pietra per il ponte sull’Arno, che collegherà piazza Paolo Uccello a viale Lincoln, e quindi al parco delle Cascine, e che potrà essere utilizzato anche da pedoni e ciclisti; per quest’opera era però già stato approvato uno specifico progetto esecutivo. I primi lavori relativi al progetto complessivo della prima linea riguardano invece gli interventi preparatori in via del Sansovino, in viale Talenti e in via Foggini in corrispondenza del sottopasso. In via del Sansovino l’intervento riguarda i lavori sul controviale, quattrocento metri compresi tra piazza Paolo Uccello e piazza Batoni, e consiste nello spostamento dei sottoservizi, linee elettriche e telefoniche, gas, acquedotto, e nella realizzazione di nuovi marciapiedi e delle opere complementari come i nuovi impianti di illuminazione, le alberature e altro; i lavori sono previsti in quattro fasi per una durata totale di sei mesi, fino al 15 settembre. Con l’avanzamento dei lavori sarà poi chiuso il sottopasso di via Foggini; il traffico privato sarà deviato su due corsie che saranno realizzate per i veicoli in ingresso in via Foggini (lato Inps) e per quelli in uscita da viale Talenti (lato scuola). Previsti anche lavori di preparazione della sede viaria di viale Talenti in prossimità dell’incrocio con viale Canova.
PARCHEGGI SCAMBIATORI - Con l’apertura dei cantieri per la tramvia si creeranno inevitabilmente problemi per il traffico privato, da e verso il Ponte alla Vittoria. Per la necessità di ridurre il numero dei veicoli privati sulle strade, i Comuni di Firenze e di Scandicci predispongono una serie di parcheggi scambiatori, dove poter lasciare l’automobile per prendere l’autobus: a Scandicci un centinaio di posti auto in piazza Kennedy a Vingone, in corrispondenza con il capolinea della linea bus 27; sempre a Vingone centosettanta posti nell’area Socet, presso il capolinea del 16; in via Europa, in zona Pratoni, un centinaio di posti in coincidenza con la fermata del 26. A Firenze le aree sosta nella zona di via Simone Martini, via Piombino, via del Cavallaccio e i parcheggi a servizio del Warner Village. Successivamente saranno messi a disposizione ulteriori mille posti auto. I parcheggi scambiatori saranno collegati alla zona della stazione di Santa Maria Novella dalle linee Ataf 1 e 80, appositamente deviate. Per rendere il trasporto pubblico più funzionale, sarà realizzato ex novo un itinerario protetto in direzione centro storico per garantire una maggior regolarità e velocità alle linee 1, 9 e 16. Nella prima fase la corsia preferenziale sarà istituita in viale Talenti, via Palazzo dei Diavoli e via Bronzino; quando verrà chiuso il sottopasso di via Foggini, l’itinerario protetto si estenderà anche in via Fra’ Diamante e via Antonio del Pollaiolo. Con l’avanzamento dei lavori entrerà in funzione anche il servizio di navetta che collegherà, nella fascia oraria 7-21 con una frequenza di 10 minuti, i parcheggi scambiatori alla zona della stazione di Santa Maria Novella passando lungo l’Arno.
ALBERI - I lavori per il passaggio della tramvia hanno comportato l’abbattimento dei pini in via del Sansovino. In tutto si tratta di 67 alberi che però saranno sostituiti dallo stesso numero di piante. Il progetto prevede infatti siepi e alberature di arredo. La scelta è caduta su biancospini a fiore bianco e rosa e tigli. L’effetto visivo sarà così assicurato: alberi fioriti a primavera e carichi di bacche rosse in autunno. Prevista anche la realizzazione di aiuole con superfici a prato ed edera sempreverde nelle fasce laterali dei passaggi pedonali. Complessivamente per la realizzazione della tramvia è necessario l’abbattimento di 214 alberi (198 a Firenze e 16 a Scandicci). Il progetto di massima di sistemazione delle aree a verde, approvato dalla Soprintendenza, prevede che siano piantati circa 626 nuove piante, di cui 515 a Firenze e 111 a Scandicci. [Matteo Gucci]


"La città da vivere senz'auto"
Le maggiori richieste per visti e permessi

Fabrizio Signorini, assessore alla Mobilità e all’Ambiente del Comune di Scandicci, ritiene che l’unica strategia possibile per il futuro dei centri abitati sia quella degli investimenti nei trasporti pubblici. “Nelle nostre città per ridurre inquinamento e traffico servono interventi strutturali sul sistema della mobilità urbana – spiega – bisogna favorire il passaggio dall’attuale situazione, nella quale sono utilizzati in prevalenza mezzi privati, ad una in cui sia diffuso l’uso del trasporto collettivo: dobbiamo infatti ridurre al tempo stesso le emissioni inquinanti ed il volume delle auto che congestionano le nostre strade”. Il sistema delle tre linee tramviarie nell’area fiorentina sarà lo scheletro attorno a cui riorganizzare il modo di muoversi nella nostra città. “Proprio in queste settimane a Scandicci partono i lavori per la realizzazione della prima delle tre linee della tramvia, che quando sarà ultimata sarà utilizzata per spostarsi in tutta sicurezza e velocemente tra le diverse zone di Firenze e dell’area fiorentina – prosegue Fabrizio Signorini - i vantaggi per i cittadini sono quelli di non rischiare ingorghi, muovendosi in sede protetta, e di non dover trovare parcheggio una volta arrivati a destinazione”. La scommessa da vincere sarà poi quella di far usare il tram al maggior numero di cittadini. “Il mezzo pubblico va reso più competitivo rispetto ai veicoli privati, e per farlo è necessario anche che l’utilizzo dei mezzi individuali in città sia disincentivato: una tra le soluzioni potrebbe essere quella di adottare una politica dei prezzi per i parcheggi che siano direttamente proporzionali alla densità e alla centralità della zona cittadina in cui si trovano”. Secondo l’assessore il mezzo pubblico “dovrà risultare più redditizio in termini di costo, di tempo, di comfort”, perché l’obiettivo è “arrivare ad un modello di città, come purtroppo se ne vedono soltanto all’estero, dove chi sceglie di abitarvi trovi addirittura conveniente non comprare l’automobile; quando poi l’auto sia davvero necessaria, in questa città modello il cittadino deve poter trovare veicoli da noleggiare, magari con il sistema del car sharing che si sta affermando anche a Firenze”. Dare questa organizzazione al sistema della mobilità urbana “sarà strategico anche quando in futuro, come noi auspichiamo, si affermeranno le cosiddette auto ad emissioni zero, ad idrogeno o elettriche, che saranno le benvenute sulle autostrade, sulle statali e sulle provinciali, ma non nelle città: i problemi dovuti al traffico e al congestionamento delle aree urbane si risolvono infatti solo parzialmente eliminando i gas di scarico: se puntassimo solo ad annientare le emissioni puliremmo l’aria, certamente, ma non renderemmo ai cittadini il tempo perso negli ingorghi, e contribuiremmo solo in parte al miglioramento della qualità della vita”. Nella nostra realtà, questo tipo di strategia contempla non soltanto la tramvia, ma anche gli autobus: “Attorno al tracciato dei binari – conclude Fabrizio Signorini - dovrà funzionare una rete di trasporto pubblico su gomma; una buona base di partenza può essere l’attuale organizzazione, dove esistono due linee, il 15 e il 65, che ad oggi uniscono rispettivamente Le Bagnese con il centro e Casellina e Vingone con Badia, e che con la tramvia potrebbero portare i passeggeri fino alla stazione davanti al Palazzo Comunale; al tempo stesso resterebbero le due linee del 26 e 27, parallele al tragitto della prima linea tramviaria, che però dovrebbero raccordarsi e interscambiarsi con la tramvia prima dell’attraversamento dell’Arno”. [M. G.]