Impianti sportivi
La Befana
riapre la piscina
Dopo sette mesi di lavori ed un investimento di 700 mila euro torna in funzione l’impianto che viene intitolato a Remo Braschi, campione della pallanuoto - Novità per i residenti che avranno parcheggi riservati -
Da ora in avanti si chiamerà piscina comunale Remo Braschi, per ricordare un grande atleta della pallanuoto che concluse proprio a Scandicci la sua carriera. Non prima però di aver vinto, come giocatore, un titolo italiano nel 1948, e nello stesso anno aver partecipato alle Olimpiadi come componente la nazionale di pallanuoto. E in qualità di allenatore aver guidato la Rari Nantes Florentia ed il Lerici. Bene, la Remo Braschi riapre dopo sette mesi di lavori e 700 mila euro di investimenti. Ristrutturata tutta la parte degli impianti, adeguati e consolidati i solai, eliminate completamente le barriere architettoniche, nuovi e più confortevoli gli spogliatoi, rifatta la pavimentazione del piano e del bordo vasca. E ancora non è tutto. Perché in corso d’opera sono gli interventi sullo spazio bar e la sistemazione dell’area verde esterna che comporterà anche l’apertura di un nuovo accesso alla piscina sul lato di via Banti.
L’impianto, di proprietà comunale, è gestito dalla srl Le Bagnese, società formata dalle associazioni Nuoto Scandicci e Uisp che organizzano anche tutta l’attività sportiva per bambini, adulti, anziani: dai corsi per principianti a quelli di nuoto libero, da quelli di acquaerobica a quelli per gestanti. Diverse le fasce orarie e differenti i costi. Tutte le informazioni sono a disposizione presso la piscina e contattando la Uisp (via IV novembre 13, tel. 055.2591089) o l’associazione Nuoto Scandicci che ha sede presso la Remo Braschi (via Cassioli 4, tel 055.2577621) ed ha attivato anche un sito web (www.nuotoscandicci.it) ed una casella di posta elettronica (nuoto.scandicci@tin.it)
E per i residenti parcheggi riservati
Cambia, e cambia in meglio per chi ci abita, la sosta nelle immediate adiacenze della piscina. Per gli abitanti di via Cassioli e via D’Ancona, da gennaio e purchè residenti, entra in vigore il diritto al parcheggio nelle rispettive vie di residenza. Basterà che sia esposta fotocopia del libretto di circolazione del mezzo dove è indicato l’indirizzo, cancellando però nome e cognome del titolare a garanzia di tutela della privacy. Con questa iniziativa, frutto di un accordo a seguito di diversi incontri avuti con i cittadini, l’amministrazione comunale spera di poter ridurre ai residenti i disagi dovuti all’alto numero di frequentatori della piscina. Un altro provvedimento, sempre da gennaio, riguarda un lato di Piazza Cannicci dove i non residenti possono parcheggiare per un’ora esponendo il disco orario.

Formazione professionale
San Colombano, da centro
ad Associazione

La formazione per la pelletteria passa dalla Provincia ad una associazione pubblico-privato capeggiata da Polimoda
La Provincia di Firenze ha assegnato la gestione - a partire dal 2003 - della formazione professionale della pelletteria, finora condotta direttamente attraverso il Centro di San Colombano, ad una associazione mista di soggetti privati e pubblici capitanata da Polimoda e comprendente i comuni di Scandicci e Pontassieve. L’assegnazione è avvenuta agli inizi dello scorso mese di dicembre a seguito della partecipazione di Polimoda, in qualità di capofila del raggruppamento pubblico-privato, ad un apposito bando. Il 19 dicembre, a perfezionare e completare l’iter, Polimoda ha poi convocato tutti i partner interessati ed è stata costituita formalmente l’Associazione San Colombano per la formazione professionale della pelletteria dove la parte privata ha la maggioranza in un rapporto di 60 a 40. Per il 2003 sarà Polimoda, in attesa che sia poi l’associazione, il soggetto accreditato alla formazione. Il vecchio e prestigioso centro cambia quindi pelle e sede, ma non territorialità e funzioni.
Si trasferirà da via degli Stagnacci a via Barontini, sempre a Scandicci, quindi. Come annunciato dagli assessori allo sviluppo economico ed alla formazione dei comuni di Scandicci e Pontassieve, Marcello Dugini e Michele Raggi, era infatti questo, di dare continuità anche logistica al centro, uno degli obiettivi individuati fin dall’inizio. Soddisfatti così i due amministratori, “perché la formazione professionale per la pelletteria è uno dei terreni strategici sui quali investire per rendere il settore sempre più competitivo e riuscire a mantenere l’alta qualità della manodopera impiegata. In questa direzione è fondamentale l’impegno diretto sulla formazione professionale da parte dei privati, delle associazioni, delle categorie e delle imprese ”. Nel distretto fiorentino, dove Pontassieve e Scandicci sono i due punti di maggior concentrazione di imprese, si produce oltre il 50% del fatturato nazionale della pelletteria di lusso. (Claudio Armini)

Protezione civile
Una radio per le emergenze
Una antenna rotante alta 14 metri per i ponti radio da utilizzare in casi di emergenza sarà alzata in via S. Antonio, su un traliccio d’alluminio accanto alla pallazzina dove ha sede la centrale della Protezione Civile di Scandicci. L’impianto rice-trasmittente sarà gestito dall’ARI, l’associazione radioamatori italiani che è attiva sul territorio da diversi anni. L’impianto, grazie a gruppi elettrogeni capaci di mantenere energia per 6 ore in stand by e di garantire 120 minuti di trasmissione continua, permetterà, in caso di calamità ed emergenza, di tenere viva ed attiva la comunicazione necessaria a far scattare gli interventi e le operazioni di protezione civile. Il campo di frequenza, da 1,8 a 432 mhz, non creerà interferenze con altri impianti, apparecchiature o elettrodomestici. Si tratta in sostanza di una struttura indispensabile a consentire al Comune la completa autonomia di trasmissione e, se necessario, permetterà di stare in contatto con gli apparati radio di tutto il mondo. Un piccolo gioiello che aumenta il grado di efficienza della struttura di protezione civile del comune che annuncia per il prossimo futuro un programma di lezioni ed esercitazioni di evacuazione destinate alle scuole. Per prima toccherà alla Spinelli che, dopo la chiusura della Rodari per i lavori di consolidamento antisismico, si trova ad ospitare un elevato numero di studenti. In cantiere anche un progetto sovracomunale con le amministrazioni di San Casciano, Impruneta e Tavarnelle per interventi coordinati.

Palazzaccio,
una
vergogna italiana
Il Sindaco rilancia ed incalza per una soluzione rapida per l’ex Centro delle Finanze. Allo studio un protocollo d’intesa tra Governo ed Amministrazione Comunale
Il Palazzaccio è sempre lì, dietro una recinzione ogni giorno più approssimativa, con le erbacce che crescono.
In decadenza progressiva. Costato senza essere stato ultimato qualcosa come 120 miliardi di vecchie lire doveva essere il Centro del Ministero delle Finanze per la gestione dei 740 delle regioni del centro Italia. Di simili, alla fine degli anni ottanta, ne furono progettati e realizzati anche in Lombardia, Veneto e Lazio.
Alcuni con destini del tutto uguali a quello di Via del Parlamento Europeo.
Costruito tra il 1991 ed il 1994, una struttura mastodontica, in cemento, su tre piani, 28.700 metri quadrati di superficie edificata su un lotto di 58.000.
Ultimato per l’85%, poi lasciato lì perché, nel frattempo, le strategie del Ministero delle Finanze non erano più quelle e quindi la struttura, a quel punto, non serviva.
“Monumento allo spreco ed alla incapacità dello Stato e dei governi a programmare”, hanno sempre detto il Sindaco e gli amministratori locali. Una protesta mai interrotta e che gli organi di informazione hanno sempre seguito. O rinfocolato, come è successo di recente. Prima con “Ufficio Reclami”, la trasmissione di Andrea Agresti su RTV 38, poi con Striscia la notizia. Riprese sullo stato dell’edificio, all’esterno ed all’interno, intervista al Sindaco Giovanni Doddoli, e l’idea di andare a bussare direttamente a Roma, al Ministero delle Finanze per capire se esiste una soluzione. A Roma, comunque, la cosa è calda. Da alcuni mesi è aperta infatti una trattativa tra Amministrazione Comunale e Governo. Quest’ultimo pare orientato a mettere in vendita l’immobile, ma chiede a Scandicci una variante al piano regolatore per modificare la destinazione d’uso dell’edificio, da direzionale a produttivo, recettivo, terziario. La cosa permetterebbe di trovare più facilmente un compratore e di vendere al meglio. Il Comune è disponibile, ma chiede al Governo che una parte della cifra ricavata sia reinvestita sul territorio in opere pubbliche. Dice il Sindaco: “Abbiamo subito e sopportato questo insediamento. Siamo disponibili, pur di risolvere al meglio la cosa, ad affrontare una procedura di variante al piano regolatore per nulla semplice, banale, scontata e politicamente assai impegnativa”. Ma davanti alla richiesta di una ricaduta in investimenti pubblici sul nostro territorio il Governo risponde picche, perché la nuova Finanziaria, contrariamente ad una norma prima esistente, non lo prevedrebbe. E qui la trattativa è al momento arenata. (Cl. Ar.)

Il Premio UBU a Kinkaleri
Lo spettacolo “OTTO” migliore creazione di teatrodanza dell'anno
Kinkaleri, compagnia residente dal 2001 al Teatro Studio di Scandicci, ha ottenuto il Premio Ubu per il teatro danza. Il prestigioso riconoscimento, assegnato con votazione a doppio turno da una giuria comprendente 63 critici teatrali, è stato consegnato alla compagnia fiorentina al Piccolo Teatro di Milano, nella sede storica di via Rovello, in una serata aperta da Franco Quadri, fondatore del premio, e condotta da Gioele Dix. I giurati hanno giudicato l’ultima produzione della compagnia, “OTTO”, il miglior spettacolo di teatro danza della stagione 2001-2002.
“OTTO” è una danza sul vuoto in forma di caduta. Un meccanismo basato sulla ripetizione e sulla variazione, sull’attesa e sulla sorpresa improvvisa, materiato di rari oggetti emblematici estratti dal nostro quotidiano consumismo, con azioni e suoni ridotti a riflessi, echi, brusii, incidenti. Un "atto senza parole" beckettiano e post-pop, minimale. Lo spettacolo, che è stato presentato nella stagione 2001-2002 in forma di studi, debutterà in prima nazionale nella sua forma definitiva il 16 gennaio 2003 al Teatro Studio di Scandicci (fino al 23 gennaio). In questa stagione la compagnia Kinkaleri presenterà al Teatro Studio un’altra prima nazionale, Tono (dal 28 febbraio al 5 marzo 2003), spettacolo realizzato in collaborazione con un deejay e preparato nel Monty Teatro di Anversa, nel corso di una residenza durata un mese. (S.N.)
Da via Foscolo spunta il neolitico
Un vasto insediamento di epoca neolitica, databile forse intorno al 5.200 avanti Cristo, è emerso dal cantiere aperto per la realizzazione di un parcheggio auto privato sotterraneo nell’area compresa tra via Foscolo, via Deledda e via Carducci. Un piano di ciottoli su cui insiste un livello di limitato spessore, costituito di manufatti, coperto da un ampio livello di concotto, forse da attribuire ad una abitazione distrutta da un incendio: un ritrovamento, secondo il dottor Angelo Bottini, Soprintendente per i beni archeologici della Toscana, “di notevolissimo interesse dal momento che strutture di questo periodo sono rarissime non solo a Scandicci, ma in tutto il circondario”. Da qui l’ ordine per uno scavo d’urgenza dell’insediamento sotto la supervisione scientifica del professor Martini, dell’Università di Firenze e direttore del Museo di Preistoria. I lavori di cantiere per il parcheggio sono stati temporaneamente interrotti. Da parte della Soprintendenza un ringraziamento all’impresa per “la sensibilità con la quale ha seguito le indicazioni di tutela del sito archeologico e per la collaborazione prestata con l’utilizzo dei propri mezzi ed operai nell’intervento di scavo”. Con questo ennesimo ritrovamento Scandicci si conferma luogo di rilevante interesse archeologico.
Adotta un animale
I comuni di Firenze, Sesto, Campi, Bagno a Ripoli e Scandicci, hanno lanciato la campagna “Prendimi con te, ti amerò per sempre” , per promuovere l’adozione di cani e gatti provenienti dai canili municipali. Il progetto è realizzato in collaborazione con Endas, che fornirà supporto a chi adotterà l’animale, e con l’ Ordine dei veterinari che offrirà varie agevolazioni sanitarie. Da un punto di vista organizzativo ed operativo la conduzione del progetto è nelle mani dell’Endas. Gli interessati possono rivolgersi all’associazione nei seguenti giorni ed orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9.30 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 19; il martedì ed il giovedì dalle ore 16 alle ore 19. L’Endas ha la propria sede in via di Mezzo 39r a Firenze e risponde ai numeri telefonici 055.240949 - 055.234522 – 335.7891990