Case Popolari
Terreni Peep in vendita offresi
Ai cittadini il Comune propone una opportunità
per diventare proprietari, oltre che dell’appartamento,
anche del terreno - A chi sceglie questa possibilità
sconti e dilazioni nel pagamento
I terreni dove sono stati costruiti edifici di edilizia economica e popolare in vendita. I proprietari delle case Peep possono quindi diventare proprietari anche del terreno sul quale la propria abitazione è stata costruita. Tecnicamente l’operazione è definita passaggio dal diritto di superificie al diritto di proprietà.
L’operazione, deliberata dalla Giunta Comunale, è stata precedentemente concordata con le associazioni di categoria. Ma già un indirizzo del Consiglio risalente al 1996 suggeriva di procedere in questa direzione. I primi ad essere interessati sono gli abitanti dei 122 appartamenti Italposte in via Ponte di Formicola a Vingone. Poi l’offerta sarà estesa alle case della Socet, di Badia a Settimo e San Colombano, del Ponte a Greve per un totale di circa 2000 appartamenti. Si tratta, come tiene a spiegare l’assessore alle finanze Alessandro Baglioni, di una possibilità offerta ai cittadini. La scelta, quindi è facoltativa e non c’è nessun obbligo a compierla. Ci sono invece precise scadenze entro le quali farla e conseguenti benefici. Intanto l’offerta di acquisto del terreno dura un anno. Per chi scegliesse questa opzione l’Amministrazione Comunale offre diverse soluzioni vantaggiose. Chi effettua il pagamento integrale entro tre mesi pagherà il 30% in meno del costo reale. Che si ridurrà al 15% in meno se il pagamento fosse effettuato tra il quarto ed il sesto mese. Prevista, per chi compie la scelta entro i primi sei mesi, anche una forma di dilazione del pagamento: subito un 40%, il rimanente entro i 24 mesi successivi con l’aggiunta degli interessi di legge. Nessuna facilitazione invece per coloro i quali decidessero l’acquisto dopo il sesto mese dall’inizio dell’offerta.
Il ricavato dell’operazione di vendita, spiega ancora l’assessore Baglioni, sarà per una parte reinvestito in ulteriori interventi di edilizia popolare, per l’altra inserito in bilancio a compensare i sempre minori trasferimenti ai comuni da parte dello Stato. L’iniziativa ha comunque un notevole risvolto positivo soprattuto per i cittadini che vorranno realizzarla. Sborsando una cifra equa e non speculativa diventeranno infatti proprietari a pieno titolo della loro abitazione. Il loro bene si rivaluta e, se un giorno volessero decidere di venderlo, non sarà sottoposto a nessun vincolo esterno. (Cl. Ar.)
Il campo Turri
allo Scandicci Calcio
Approvata la convenzione che trasferisce
la gestione del campo principale
del Turri alla prima squadra cittadina
La gestione dello stadio Turri passa all’Acv Scandicci. E’ già stata infatti siglata dall’Assessore allo Sport Alessandro Baglioni e dal presidente della società Adriano Labardi, la convenzione che prevede il passaggio delle spese di manutenzione dell’impianto all’Acv Scandicci; questa a sua volta riceverà dal Comune un contributo di 25 mila euro l’anno, pari alla cifra spesa ogni dodici mesi con la gestione diretta.
Il documento che stipula gli impegni della convenzione è stato modificato nel passaggio in Consiglio comunale, con un emendamento di Giovanni Bellosi di An che prevede che nel campo da gioco principale potranno essere disputate anche le partite in casa del Casellina per il campionato di Terza categoria. Nella convenzione sono inoltre previsti scambi e sinergie tra il Casellina e l’Acv Scandicci per quanto riguarda l’utilizzo delle diverse strutture dell’area sportiva. L’impianto sportivo è stato interessato negli ultimi mesi da lavori di ristrutturazione con i quali è stato realizzato un nuovo manto erboso per il terreno di gioco, la tribuna coperta e nuovi locali nel sottotribuna. L’impianto rinnovato è stato inaugurato giovedì 12 dicembre con una partita amichevole tra lo Scandicci e la Florentia Viola.

La Volkswagen
al posto del Consiag

Approvato dal Consiglio il cambio
di destinazione d’uso per l’edificio
di via Perosi che doveva ospitare l’azienda di servizi


La Cobrama, concessionaria di auto della VolksWagen, aprirà la sua nuova sede dove, in origine,avrebbe dovuto trasferire i propri nuovi uffici il Consiag. La decisione è stata approvata, dopo lunga discussione, dal Consiglio Comunale. Si conclude così una vicenda aperta da quasi dieci anni. Era infatti il 1993 quando il Consiag aveva davanti a sé la prospettiva di un forte sviluppo aziendale con la conseguente necessità di disporre di spazi molto più ampi di quelli della sede di Piazza Matteotti. Fu studiato e presentato un progetto di nuova sede da realizzare in un’area di via Don Perosi, vicino alla Gucci. Aperto il cantiere, avviati i lavori. Poi, con il passare degli anni, lo scenario aziendale è completamente mutato, sono intervenute nuove legislazioni europee e nazionali che hanno determinato una inversione di 180 gradi delle direttrici di sviluppo e gestione dei servizi di acqua e gas. Quindi quella nuova sede, con quelle dimensioni e caratteristiche, oggi non serve più. “Siamo davanti ad un atto e ad una scelta eccezionali”, ha detto l’assessore all’urbanistica Simone Gheri nel presentare al Consiglio Comunale la delibera di approvazione della modifica della destinazione d’uso dell’immobile. Non più sede del cuore e della testa di una azienda di servizi ma luogo di vendita e rappresentanza di una delle più importanti marche di auto.
Una scelta irrituale, ma “anche un atto di grande trasparenza quello di aver portato alla discussione del Consiglio una decisione così importante” ha aggiunto Gheri. Posizione sostenuta nel corso del dibattito dagli interventi di Sodi e Signorini della Margherita e del capogruppo dei Ds Brogi che ha affermato come “i problemi debbano essere risolti e non fatti incancrenire tenendo sempre presenti gli interessi complessivi dei cittadini”. Forti invece le obiezioni da parte dell’opposizione di centro destra e di Rifondazione Comunista. Tutti hanno rimarcato che questa scelta propone una soluzione di ripiego che rivela le difficoltà del governo cittadino a programmare interventi ed a prevedere le reali esigenze di sviluppo della comunità. (Cl. Ar.)

Cantieri 1
Matteotti, a gennaio
lavori in piazza

Partono insieme gli interventi per la ristrutturazione
dello spazio ottocentesco ed il restauro del palazzo storico.
Chiusura del cantiere ed inaugurazione
della nuova piazza prevista per la fine del 2003
Sarà restaurata anche la facciata e l’esterno del palazzo ottocentesco, ex municipio e adesso biblioteca comunale, assieme alla realizzazione del progetto su piazza Matteotti, per il quale sono già stati affidati i lavori. Le previsioni indicano l’apertura del cantiere nel tempo di qualche settimana e la chiusura tra l’autunno e l’inverno prossimi. Quella di inaugurare la piazza ridisegnata dalla matita di Sandro Bonannini in contemporanea con l’edificio storico restaurato è una decisione presa dalla Giunta e confermata dal Consiglio Comunale.
Per integrare l’intervento già previsto con quello nuovo, l’amministrazione comunale ha stanziato 400 mila euro ricavati con il passaggio delle farmacie comunali alla gestione della nuova società Farma.net spa.
Intanto, anche a seguito degli incontri tra l’assessore allo sviluppo economico Marcello Dugini e i commercianti della piazza, è già stato predisposto un piano di cantierizzazione che prevede nel periodo dei lavori il mantenimento a turnazione di alcuni spazi per il parcheggio. Allo studio anche diverse ipotesi di viabilità alternative per la zona. Il progetto del livornese Bonannini che rinnoverà radicalmente la piazza era già stato illustrato nel primo piano del numero di febbraio 2002 di Città Comune Notizie. Il progettista nel dicembre del 2000 aveva vinto un concorso d’idee on line al quale erano pervenuti ben 54 progetti. A valutare gli elaborati arrivati via internet fu una commissione presieduta dal Sindaco Giovanni Doddoli e composta dal Sovrintendente Mario Lolli Ghetti, dal Docente di Storia dell’ Architettura contemporanea Gianni Pettena, da Raffaella Saraconi dell’ Ordine professionale degli Architetti, da Francesco Vacca dell’Ordine professionale degli Ingegneri, dal Presidente di Scandicci Cultura Sergio Staino, dall’architetto Andrea Martellacci e da Temistocle Antoniadis, operatore di moda della Gucci spa. A conclusione dei lavori le due piazze Matteotti e Piave saranno uno spazio unico, con la chiusura della strada che adesso le separa; tutto intorno vi sarà un perimetro di luci studiate con simulazioni tridimensionali, una nuova pavimentazione con fontane a terra e spazi di seduta al posto della ghiaia presente adesso e lo spostamento del monumento ai caduti di Alimondo Ciampi, che sarà anche restaurato, in posizione laterale. Davanti al palazzo ottocentesco, e questa è forse la novità più importante, sarà realizzata una tettoia “bree soleil”, sorretta da elementi di metallo, sotto la quale sarà possibile ripararsi dalle intemperie, dal sole e incontrarsi seduti su panche e sedili mobili. A lavori ultimati vi saranno più di centotrenta posti auto, più parcheggi riservati alle due ruote. La piazza, rispettosa anche nel nuovo disegno dell’originaria impostazione ottocentesca, sarà uno dei due punti di partenza per le passeggiate lungo il futuro “asse commerciale naturale” che raggiungerà all’altro estremo il castello dell’Acciaiolo. (Matteo Gucci)

Servizi
Un progetto per
certificare la qualità

Siamo solo all’inizio. Ma la strada è stata intrapresa con decisione. La Giunta ha deliberato l’avvio di una procedura per l’individuazione di alcuni servizi da testare per giungere, alla fine, alla loro certificazione di qualità. L’intenzione è chiara. Si vogliono introdurre sistemi di gestione e valutazione che conducano al miglioramento delle prestazioni in termini di efficacia, efficienza, economicità. Ridurre il gap tra prestazione e risultati. Ma soprattutto adeguare i sistemi di lavoro, produzione degli atti, dei servizi ai bisogni dei cittadini in costante e rapido mutamento. In termini tecnici, tutto questo ha un nome ed una sigla: Uni En Iso 9001:2000. Che tradotto significa “la qualità totale”. Due i settori sui quali si concentrerà inizialmente l’attenzione: l’uffico edilizia privata ed i servizi demografici. Il primo, di forte impatto con il mondo delle professioni e di grande importanza in questa fase di redazione del nuovo piano strutturale. Il secondo tra quelli più frequentati dai cittadini. L’intervento, che sarà seguito direttamente dalla Direzione Generale del Comune, avrà una fase preliminare di monitoraggio delle attività dei due settori teso ad individuare le criticità operative. Saranno poi introdotti sistemi di valutazione e gestione conformi alle norme di certificazione. Alla fine i risultati saranno sottoposti a verifica esterna così che sia attestato l’effettivo funzionamento da parte di un apposito ente di certificazione di qualità.
(Cl.Ar)

Cantieri 2
La rinascita
del rudere
Il rudere a lato del Palazzo Comunale recintato, le ruspe in posizione. Dopo la firma della convenzione tra Comune e Cna che stabilisce la concessione del diritto di superficie per 60 anni all’ associazione di categoria degli artigiani , e trascorsi i tempi tecnici necessari, sono finalmente partiti i lavori di recupero e ristrutturazione. Due anni, questo il tempo previsto per la loro conclusione. Costo preventivato per le opere, 750 mila euro. Alla fine la torre trecentesca, l’edificio adiacente, in tutto una superficie di circa 400 metri quadrati, diventeranno la nuova sede cittadina della Cna, che trasferirà qui tutti i suoi uffici e servizi rivolti alle 900 imprese associate che contano oltre 2500 addetti. Inoltre nella palazzina troverà la sua collocazione più coerente anche uno sportello della Camera di Commercio.