Bilancio 2003
Un bilancio di passione
Il Consiglio Comunale ha approvato il bilancio di previsione del 2003 – Ferma l’Ici per la prima casa - Aumenta la Tarsu - Sindaco e Giunta contro la Finanziaria del Governo che riduce drasticamente i finanziamenti agli enti locali

Un documento "presentato non senza difficoltà", ma che comunque è "il risultato di una lunga e complessa collaborazione con il Consiglio comunale, la Commissione consiliare, la Direzione generale e i dirigenti". Un bilancio che, per l’assessore Baglioni, "dovrà essere periodicamente monitorato per quanto riguarda le entrate e le spese, al fine di assicurare il pareggio economico".
Nessun incremento dell’Ici sulla prima casa, mentre per gli altri immobili l’aliquota passa dal 6,9 al 7 per mille. La Tarsu, che per legge dovrà trasformarsi in tariffa, aumenta mediamente del 4,5% (3,78% sulle abitazioni civili). Crescono del 2% le tariffe dei servizi a domanda individuale. Queste alcune delle caratteristiche del documento di previsione 2003 che è stato approvato dal Consiglio Comunale nella seduta dell’11 febbraio, con i voti favorevoli della maggioranza di centro sinistra e quelli contrari del Polo per le libertà e di Rifondazione comunista. Un Bilancio per il quale è stato ottenuto "apprezzamento e consenso sul metodo e sul merito” dalle Organizzazioni sindacali”, con le quali è stato firmata un’intesa, ma anche dalle Associazioni di categoria e dai Consigli di circoscrizione. "Per i comuni aumentano compiti e funzioni- ha detto Baglioni nella relazione introduttiva al dibattito – ma la legge finanziaria taglia i trasferimenti agli enti locali di 1620 milioni di euro”. Secondo l’assessore si possono anche accettare, nella difficile situazione economica e dei vincoli comunitari, misure restrittive per il risanamento della finanza pubblica, “ma non è possibile farlo con imposizioni, anche illogiche, che incidono sui servizi, e senza preoccuparsi degli effetti che ne possono conseguire per i cittadini”. Ancora più severo il Sindaco che nel suo intervento di conclusione del dibattito ha definito questa Finanziaria una delle peggiori degli ultimi anni.

Le entrate
Nel bilancio sono introdotti meccanismi che garantiranno il pareggio finanziario, come operazioni di utilizzazione dei proventi di beni patrimoniali, operazioni di Interest rate swap, ripartizione di utili di società partecipate e maggiori entrate provenienti dalla gestione dei servizi comunali, queste ultime per 300 mila euro.
La spesa
Vengono tagliati 200 mila euro con interventi sul trasporto pubblico, ovvero con l’eliminazione del bus a chiamata e la conseguente riconversione di parte delle risorse al miglioramento del trasporto interno; viene ridotta la spesa per 300 mila euro nei vari settori della macchina comunale e vengono utilizzati un milione e 200 mila euro degli introiti dalla privatizzazione delle farmacie per ridurre l'indebitamento da mutui non assunti nel 2002.
Gli investimenti
Il bilancio prevede "una forte mole di interventi per il 2003, assicurata prevalentemente dalla proficua privatizzazione delle farmacie, che rendono ancora più pregnante il programma delle opere relativamente alle manutenzioni stradali, all'arredo urbano, alla qualificazione dei giardini e degli spazi espositivi, culturali, sportivi e commerciali della città". (Matteo Gucci)

Variante aree aperte
San Vincenzo
corregge il by pass
Sono giunte sul tavolo del vicesindaco ed assessore all’urbanistica Simone Gheri le osservazioni al tracciato di nuova viabilità per San Vincenzo a Torri. Il progetto è contenuto nella variante alle aree aperte approvata il 17 dicembre del 2002 dal Consiglio Comunale ed in consultazione pubblica sino allo scorso 22 febbraio proprio per raccogliere le eventuali richieste di modifiche da parte dei cittadini delle zone interessate. In particolare i cittadini della frazione collinare affacciata nella Val di Pesa si sono mobilitati per richiedere che il tracciato ipotizzato dall’Amministrazione sia modificato. Nelle carte del Comune il nuovo percorso segue infatti una linea tra il letto della Pesa e l’attuale via Empolese. Troppo vicino alle case, sostengono gli abitanti di San Vincenzo che propongono di spostare a valle il bypass, quasi addossandolo al corso del fiume. L’osservazione, sottoscritta da circa 500 abitanti del paese e della zona interessata, è condivisa dall’assessore Gheri che sottolinea però come il tracciato disegnato dall’Amministrazione sia stato sostanzialmente imposto dai vincoli dettati sia dall’Autorità di Bacino che dalla Provincia di Firenze. Le due amministrazioni, infatti, non consentono, per ragioni di sicurezza, di passare con la strada troppo vicino al letto del fiume. “Avevamo preso l’impegno di una nuova viabilità durante un’assemblea con gli abitanti di San Vincenzo, e l’impegno è stato mantenuto”, ricorda Gheri. Che ora chiama i firmatari delle osservazioni ad una posizione comune da tenere nei confronti della Provincia e dell’Autorità di Bacino con le quali ci sarà da studiare un tracciato che possa soddisfare al meglio le richieste degli abitanti della zona. Da un punto di vista delle procedure, le osservazioni alla variante per le aree aperte dovranno essere sottoposte alla discussione ed alla votazione del Consiglio Comunale. Solo dopo la variante sarà definitivamente approvata. L’iter, secondo le previsioni dell’assessore Gheri, potrebbe essere concluso entro il prossimo mese di luglio.

Nomine
Sospesa la delibera
del difensore civico

Il Consiglio Comunale (12 febbraio) ha approvato un ordine del giorno presentato da Firmando Giovannetti (Indipendenti per Scandicci) con il quale si chiedeva il rinvio alla prossima legislatura della nomina del Difensore civico. Secondo il consigliere Giovannetti “la procedura per il bando ha determinato tempi tali da rendere pressoché inutile nella legislatura questa figura che invece finirebbe per condizionare per tutto il quinquennio successivo, dal 2004 al 2009, il lavoro del nuovo Consiglio Comunale”. L’ordine del giorno ha suscitato molta discussione e polemica. Soprattutto il Polo delle Libertà ha accusato la maggioranza di non aver voluto procedere alla nomina di questa figura ritenendola un intralcio all’attività dell’amministrazione anziché una tutela ai diritti dei cittadini. Pronta la replica del capogruppo dei ds, Raffaello Brogi, il quale ha detto che “sono stati proprio i consiglieri del Polo delle Libertà ad avere avuto, nel corso della vicenda, una visione di parte. Infatti , ancor prima del dibattito consiliare, questa parte politica aveva già scelto il proprio candidato”. Per i Ds, comunque, il fatto che il Consiglio Comunale abbia introdotto, con volontà unanime, la figura del difensore civico nel nuovo Statuto Comunale, costituisce “la garanzia massima che sulla scelta compiuta non si torna indietro se non mettendo in moto un processo di modifica delle norme statutarie stesse”. La sospensione della nomina è stata approvata con i voti dei gruppi del centrosinistra ad esclusione de I democratici, il cui unico consigliere si è schierato insieme al centro destra ed a Rifondazione nel voto contrario.