PROTEZIONE CIVILE

Nuovo centro
per la
Racchetta
Sorgerà sulle colline di Scandicci, a Marciola, al posto dell’attuale postazione da campo
Dopo oltre dieci anni dalla sua nascita -si costituisce nel 1993- e qualcosa come 14 mila interventi pari a 37 mila ore di lavoro dei suoi volontari, la Racchetta ha visto, lo scorso 22 febbraio, la posa della prima pietra, sulle colline di Scandicci, a Marciola, per il nuovo Centro operativo.
L’associazione di protezione civile che da Scandicci, nel corso degli anni, si è sempre più accreditata ed oggi opera su tutto il territorio fiorentino, ha anche diramazioni in quasi tutte le altre province della Toscana. Tanto che, nel 2003, una buona parte degli interventi di prevenzione e di spegnimento di incendi ha riguardato le zone di Arezzo e Grosseto.
La necessità di costruire il nuovo Centro operativo era particolarmente sentita sia dai volontari dell’associazione che dalla struttura organizzativa per la protezione civile. L’attuale base, infatti, se si esclude la torre di avvistamento per gli incendi, è ospitata in tende da campo.
Quindi, per rendere maggiormente efficace ed agevole il lavoro dei volontari, non si poteva rimandare oltre la scelta di dotare l’associazione di un luogo edificato in grado di ospitare tutte le funzioni e le tecnologie, anche sofisticate, idonee ad una sempre superiore efficienza degli interventi di protezione civile, di prevenzione degli eventi e di controllo del territorio. Il ruolo di primo piano che l’associazione ricopre nella provincia di Firenze ed in Toscana era stato riconosciuto pubblicamente lo scorso autunno anche dal capo dipartimento nazionale della Protezione civile Guido Bertolaso, che aveva visitato la Racchetta assieme alle altre strutture per le emergenze del territorio.
Nel 2003 la Racchetta ha compiuto complessivamente 2.376 interventi per un totale di 10.812 ore di lavoro dei volontari. La maggior parte delle operazioni, 993 pari al 41,8% sul totale, hanno riguardato la prevenzione. Gli interventi per incendi sono stati 344 (14,5%), la maggior parte concentrati nei mesi di luglio (90), agosto (121) e settembre (53).

AMBIENTE
Incentivi per cambiare veicoli
La Giunta Comunale ha approvato una delibera che, recependo un accordo di programma del 2003 ed un successivo protocollo d’intesa firmato in questo mese da Firenze e dai comuni dell’area metropolitana, consente di partecipare al programma di erogazione di incentivi per chi voglia sostituire il proprio veicolo non ecologico con mezzi elettrici, a bassa emissione di inquinanti o riconvertire da benzina ad altri carburanti meno inquinanti. Gli incentivi riguardano i mezzi privati per trasporto di persone e merci e quelli di enti pubblici, aziende ed associazioni.
Il budget, formato da risorse della Regione e dello Stato, ammonta, per tutti i comuni firmatari l’accordo, a 6,6 milioni di euro complessivi per il 2004 ed il 2005 (che diventeranno 3,5 nel 2006). Il fondo sarà ripartito, comune per comune, in base al numero degli abitanti ed ai livelli di inquinamento dell’aria registrati nei singoli territori. A Scandicci è stimato possano essere destinati 170 mila euro per ogni annualità.
La delibera approvata, in una tabella, indica l’entità di incentivi prevista per ogni categoria di mezzo. Per l’acquisto di un ciclomotore Euro 2, con o senza rottamazione, l’incentivo è di 450 euro. Per ciclomotori elettrici di 1.163 euro. Per bici elettriche di 354 euro. Per le auto a gas, metano, gpl o bifuel l’incentivo arriva a 3.000 euro con rottamazione. Per la trasformazione a gas di auto immatricolate entro 12 mesi si scende a 650 euro. Mentre per quelle non catalitiche immatricolate tra il 1988 ed il 1992 si ferma a 300 euro.Altri incentivi sono previsti per veicoli merci leggeri (inferiori a 3,5 tonnellate) con cifre variabili da 2.500 a 3.500 euro secondo il peso e con rottamazione. Per quelli compresi tra 3,5 e 6,5 tonnellate l’incentivo, sempre secondo il peso, varia da 4.000 a 6.500 euro per il passaggio da gas a metano o bifuel. Incentivi previsti anche per i mezzi (auto o merci) inferiori a 3,5 tonnellate di onlus, enti pubblici e privati ed aziende che senza rottamazione possono ricevere 1.500 euro. Per informazioni circa la modalità ed i tempi di presentazione delle domande per accedere al fondo degli incentivi gli interessati possono rivolgersi all’Ufficio ambiente del Comune di Scandicci (2° piano).

TRASPORTI
Linea, strategica per il Comune
La crisi aziendale che da alcuni mesi sta interessando Linea spa preoccupa non poco l’Amministrazione comunale di Scandicci. Una delegazione di lavoratori era stata ricevuta a febbraio, e successivamente si sono tenuti altri incontri tra i comuni serviti da Linea, la Provincia di Firenze e la direzione dell’azienda. Gli autisti ed i lavoratori di Linea sono principalmente preoccupati per il futuro dell’azienda e del loro posto di lavoro.
Denunciano inoltre le condizioni nelle quali sono costretti ad operare: assenza di un deposito, di locali per la mensa ed il riposo durante le soste, scarsa manutenzione ordinaria dei mezzi in gran parte vecchi ed alcuni non idonei al trasporto dei disabili. Da parte sua il Comune di Scandicci, come sostiene l’Assessore alla mobilità Maria Grazia Martignoni, “ritiene irrinunciabile, per lo sviluppo del sistema di trasporto pubblico, il proseguire nella direzione, intrapresa da anni, che vede come strategica la capacità di organizzare il servizio in modo sempre più articolato, capillare, flessibile, efficiente ed a costi contenuti e comunque sostenibili da parte dei comuni e della collettività”. Tali obiettivi, in alcuni dei comuni che costituiscono Ataf, tra i quali Scandicci, seppur ancora molto migliorabili, sono stati in parte raggiunti proprio grazie alle sinergie tra l’Azienda pubblica e Linea spa alla quale Scandicci ha affidato parte del servizio, sia di trasporto pubblico che scolastico, e consentito di migliorare la propria presenza, facilitare lo sviluppo aziendale, migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti ospitando sul proprio territorio il nuovo deposito.
Nella prospettiva, affermano il vicesindaco Simone Gheri e l’assessore alla mobilità Maria Grazia Martignoni, “riteniamo che questa integrazione di servizi differenziati tra le due aziende, Ataf e Linea, debba essere non soltanto mantenuta ma incrementata”. In tal senso auspicano che il nuovo Consiglio d’Amministrazione di Ataf confermi e potenzi la sinergia tra le due aziende di trasporto pubblico in modo che sia aumentato il servizio offerto e, allo stesso tempo, contenuta la spirale crescente dei costi in questo settore.




SCUOLE
La Marconi al restauro
Lavori entro la fine dell’anno – Durante i cantieri le attività scolastiche trasferite alla Anna Frank - Il progetto messo a punto dall’ufficio tecnico è già stato approvato dalla Giunta
Un progetto da oltre due milioni di euro per ristrutturare la scuola elementare Marconi di via Verdi, per un intervento che prevede l’abbattimento completo di un’ala dell’istituto e la costruzione ex novo di una palazzina di due piani per uffici e aule speciali. Con i lavori, che potrebbero iniziare entro la fine dell’anno e dureranno dodici mesi, saranno anche risistemate la palestra, la cucina, mentre la sala mensa sarà ampliata e completamente insonorizzata. La Giunta ha già approvato il progetto preliminare, redatto interamente dall’Ufficio tecnico del Comune. Si tratta del più grosso investimento in tema di ristrutturazioni al patrimonio scolastico di Scandicci.
La decisione di procedere all’intervento è stata presa in base alla presenza di amianto nelle coperture dell’ala che sarà demolita e per razionalizzare gli spazi ospitando uffici e aule in nuovi edifici costruiti con criteri moderni.
Nel progetto previsti anche il rifacimento dell’impianto elettrico ed il rinnovo degli impianti termo sanitari. L’istituto sarà adeguato anche per la sicurezza e l’accessibilità; verranno infatti realizzate due scale per l’evacuazione in caso di emergenza, posizionate all’estremità dei corridoi e integrate in un sistema di percorsi antincendio che interesseranno l’intera scuola. Per quanto riguarda gli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche è fissata anche l’installazione di un ascensore, attualmente assente nella Marconi. Nella riorganizzazione complessiva degli ambienti, con l’abbattimento di pareti tirate su nei decenni scorsi per l’esigenza di creare aule, saranno ricavati nuovi atri in uno dei quali è prevista una biblioteca open space. Una volta conclusi i cantieri la scuola elementare di via Verdi potrà ospitare un massimo di cinquecento alunni, suddivisi in venti classi, che potranno contare anche sulle nuove aule per le attività di laboratorio.
Per il periodo in cui la Marconi sarà interessata dai lavori le attività didattiche delle classi elementari verranno trasferite alla Anna Frank, mentre l’amministrazione sta mettendo a punto una soluzione per le sezioni della materna.
Sempre in tema di riorganizzazione degli spazi e delle unità amministrative delle scuole di Scandicci, è dell’altro mese la notizia della sospensione per un anno, da parte della Regione, del Piano scolastico del Comune di Scandicci. (Matteo Gucci)

SENTENZA ALBACOM
Dugini assolto perché innocente
Il 24 febbraio scorso, al termine del processo in rito abbreviato, il giudice per le indagini preliminari Isabella Improta ha assolto l’assessore Marcello Dugini che era stato coinvolto in una inchiesta per presunta corruzione da parte di Albacom. I fatti risalgono al maggio 2001, ed hanno riguardato anche il sindaco e l’assessore ai lavori pubblici di Lastra a Signa, Carlo Moscardini e Carlo Nannetti, a loro volta assolti con la stessa formula.
L’assoluzione per non aver commesso il fatto, ha dichiarato il Sindaco di Scandicci Giovanni Doddoli, “ha smantellato il teorema accusatorio in base al quale si era mosso il pubblico ministero Giulio Monferini e ristabilita l’assoluta estraneità ai fatti di corruzione della nostra Amministrazione e dell’assessore”.
Durante l’inchiesta l’Amministrazione e l’assessore Dugini hanno sempre collaborato con la magistratura e gli inquirenti, nel più assoluto rispetto istituzionale dei poteri dello Stato, confidando nella piena capacità ed indipendenza della giustizia nell’arrivare a ristabilire la verità dei fatti. “La conclusione della vicenda, attesa con rispetto, ha altresì confermato”, sostiene ancora il Sindaco, “ l’assoluta trasparenza e competenza dell’operato dell’ Amministrazione e dell’assessore Dugini, ed ha restituito a lui, alla sua famiglia, a tutti noi ed alla nostra città quella serenità fondamentale per continuare nel nostro lavoro”.
Da parte del Sindaco anche il riconoscimento alle forze politiche cittadine di non aver mai smarrito, durante gli oltre due anni e mezzo nei quali si è svolta la vicenda, la fiducia nell’Amministrazione e nell’assessore Dugini e di non aver mai ceduto, segno questo di grande maturità e senso di responsabilità, ad atteggiamenti e comportamenti speculativi.

FIUME ARNO
Argini pedociclabili
In bici o a piedi da Lastra a Signa e da Scandicci fino all’Argingrosso, fino quasi al centro di Firenze, in un percorso protetto lungo la riva dell’Arno.
I tre Comuni hanno infatti sottoscritto un protocollo d’intesa che fissa la progettazione unitaria di una pista pedociclabile sulla riva sinistra dell’Arno. I costi del progetto, che ammontano a 2 milioni e 306 mila euro, saranno ripartiti tra i comuni in funzione della lunghezza del tratto di percorso e delle relative opere di competenza: 1.848.200 euro a carico di Firenze, 332.600 euro da Scandicci e 125.200 per Lastra a Signa.
Nelle settimane scorse un accordo simile era stato firmato dai comuni che si affacciano sulla sponda opposta del fiume, per la sistemazione di un percorso di collegamento tra le Cascine e Signa. Si tratta di opere previste tra i progetti integrati di sviluppo locale, per una riqualificazione ambientale lungo Arno, Greve e Bisenzio.
I due percorsi sono pensati per il tempo libero ed il turismo, ma tra gli obiettivi vi è anche quello di un utilizzo delle piste ciclabili, specialmente nella bella stagione, come alternativa all’auto per raggiungere il capoluogo dal sud ovest fiorentino. La realizzazione della pista di sinistra, l’intervento più importante sarà l’attraversamento della Greve all’altezza della confluenza con l’Arno, potrebbe iniziare nel 2005.
Il 23 febbraio la Provincia, i comuni bagnati dall’Arno e l’autorità di bacino hanno invece firmato un accordo per studiare la fattibilità di un parco metropolitano dell’area fluviale, costo dello studio 150 mila euro, 2700 dei quali toccheranno a Scandicci.
Infine è entrato in funzione il secondo lotto del depuratore di San Colombano, che adesso tratta gli scarichi equivalenti di 400 mila cittadini contro i soli 200 mila del primo lotto: per costruirvi un parco attorno è ovvio che il fiume debba essere più pulito.