A1 come sarà

La galleria artificiale di Casellina

A Scandicci, i lavori per la terza corsia autostradale e tutte le opere connesse di nuova viabilità e di miglioramento ambientale, dalla galleria artificiale a Casellina alle barriere acustiche a Vingone, partiranno nei primi mesi del 2005. Secondo il programma praticamente definito da Autostrade per l’Italia in accordo con l’Amministrazione comunale dureranno fino al 2008. L’intervento, frutto di una lunga e serrata concertazione tra Amministrazione e Autostrade, permetterà di abbattere di molto gli effetti negativi della grande arteria di comunicazione che attraversa la città. Tra gli interventi che saranno realizzati anche la riorganizzazione della viabilità cittadina, la sostituzione e l’ampliamento dei sovrappassi sia in rapporto al nuovo casello autostradale che alla tranvia ed al parcheggio scambiatore di Villa Costanza.
L'Autostrada del Sole corre per circa sei chilometri e mezzo nel comune di Scandicci passando attraverso la zona industriale ed i centri residenziali di Casellina e Vingone. Società Autostrade ha accolto le richieste del Comune di Scandicci per realizzare, insieme alla terza corsia, opere di miglioramento ambientale, di abbattimento e contenimento dell’inquinamento acustico e di riorganizzazione della viabilità locale. Gli interventi più significativi sul nastro autostradale sono il nuovo casello Firenze-Scandicci, la realizzazione della galleria artificiale di Casellina, il posizionamento di barriere acustiche, il parcheggio scambiatore di Villa Costanza, la seconda galleria del Melarancio in direzione sud.
Su questi sei chilometri e mezzo, il settanta per cento degli investimenti di Autostrade per l’Italia riguarda il nastro autostradale. Il rimanente trenta per cento è per le opere e la viabilità urbane. Tutto il progetto è seguito dall’assessore Simone Naldoni che ha concordato con Autostrade per l’Italia di predisporre una specifica campagna di informazione nei confronti dei cittadini. Già su internet è possibile vedere i progetti collegandosi al sito www.osservatorioterzacorsia.it, ma, a partire con questo numero del giornale, anche l’amministrazione direttamente organizzerà una propria attività di comunicazione.
Il nuovo casello sarà più a nord rispetto all’attuale. Sarà ad Ugnano, nel Comune di Firenze. La sua realizzazione ed il suo potenziamento garantiranno una maggiore scorrevolezza dei flussi, in entrata ed uscita. Con il nuovo casello, e la dismissione del vecchio, gli accessi alla superstrada Firenze Pisa Livorno risulteranno più fluidi. Allo stesso tempo sarà riorganizzata tutta la viabilità locale. Il nuovo casello, almeno questa è la richiesta del Comune, dovrebbe chiamarsi Firenze-Scandicci
La galleria artificiale di Casellina è un’opera di elevato valore ambientale e sociale. Lunga 461 metri, larga 40. Una altezza variabile tra gli 11 ed i 12 metri. Si tratta di una vera e propria opera di architettura e di paesaggio. Una volta realizzata, risolverà gran parte dell’inquinamento acustico e dell’impatto ambientale e visivo che attualmente ricadono sul quartiere di Casellina e sui residenti.
Le soluzioni estetiche ed architettoniche progettate la rendono esternamente uno spazio attrezzato, verde e vivibile. Un vero e proprio giardino pensile di 17 mila metri quadri con circa 11 mila tra piante ed arbusti e 380 alberi. Tre piccole piazze per altri 2340 metri di superficie, un sentiero che le collega per 343 metri e 900 metri complessivi di piste ciclabili. Sul lato di via Codignola una hall a vetri, dalla quale si accede ad un passaggio pedociclabile per attraversare la galleria. La hall, dalla quale si potrà accedere anche al giardino pensile tramite un ascensore, è progettata per ospitare anche la piccola stazione per la tranvia: il Piano strutturale riserva infatti un corridoio proprio per il prolungamento della tranvia che passa da Casellina prima di attestarsi all’area del Cdr dove è previsto un centro commerciale.
Un’area verde, pubblica ed attrezzata, sarà realizzata sul lato di via Codignola, davanti agli edifici della Nuova Italia. Giochi per bambini, una pista di skateboard di 850 metri, una pista ciclabile di altri 330, poi una piazza pavimentata di 2300 metri quadri, aree a prato per altri 9330 ed un parcheggio con 55 posti auto.
Le opere collaterali al nastro autostradale serviranno a riorganizzare e migliorare la viabilità connessa al nuovo casello autostradale, al raccordo con la Firenze-Pisa-Livorno, al parcheggio scambiatore ed al terminal della tranvia. Insieme verranno ricostruiti ed ampliati tutti i sovrappassi e, conseguenza della galleria artificiale di Casellina, il sottopasso della via Pisana.
L’obiettivo di questi interventi è quello di smistare al meglio il traffico, fluidificare lo scorrimento, proporre alternative di percorso a seconda delle mete da raggiungere: i diversi quartieri di Scandicci, la sua zona industriale, la fascia pedecollinare e le colline, oppure Firenze.
Il parcheggio scambiatore a Villa Costanza è strategico nell’organizzazione del rapporto autostrada – città. Qui il trasporto pubblico, collettivo, moderno, silenzioso e non inquinante, la tranvia, intercetta quello privato, le auto ed i pullman dei turisti. 650 posti per le auto e 70 per i pullman, tutti interni all’autostrada. Altri 95 esterni. Un centro per servizi ai viaggiatori, ed il capolinea della tranvia Scandicci-Firenze. Si lascia l’auto, si scende dai bus per salire sulla tranvia. In un batter d’occhio si arriva a Scandicci, dove si potrà fermarsi nel cuore del nuovo centro cittadino, che l’architetto Richard Rogers sta progettando. Da qui, ancora con la tranvia, in quindici minuti si arriva a Firenze, alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella.
Lungo i sei chilometri e mezzo di autostrada verranno collocate barriere acustiche di tipologie, materiali e forme diverse ma tutte con un unico obiettivo: abbattere il rumore. L’intervento più significativo riguarda il passaggio dell’autostrada nel quartiere di Vingone. 1680 metri di dune antirumore che degradano a terrazze, 600 metri di barriere in cristallo, piantumazioni di alberi. L’intervento, su un area di oltre 53 mila metri quadri, dei quali 16 mila a verde pubblico, intende garantire il massimo di riduzione dell’inquinamento acustico ed una elevata qualità dell’ inserimento paesaggistico.
Galleria del Melarancio, ultimo cantiere della tratta nel comune di Scandicci. Qui viene realizzata una galleria ex novo per il traffico verso Roma. Il tunnel attuale verrà percorso invece esclusivamente in direzione Milano. Siamo di fronte ad un opera di rilevante consistenza.
Non dovrà preoccupare il momentaneo e forte cambiamento che il cantiere produrrà nella percezione visiva del paesaggio.
L’equilibrio ambientale e la sua armonia tradizionale verranno completamente recuperati: la collina sovrastante la nuova galleria diventerà una grande oliveta, elemento tipico del paesaggio collinare fiorentino e toscano. (Claudio Armini)

GALLERIA ARTIFICIALE DI CASELLINA
Un “monoblocco” di 461 metri di lunghezza per 40 di larghezza con un altezza variabile tra gli 11,25 ed i 12 metri. Il progetto intende “rompere” l’uniformità dell’oggetto per diventare “architettura” e “paesaggio” che qualifica il tessuto urbano, ma anche elemento di “cerniera” del sistema degli spazi aperti che si verrà a costituire dopo la realizzazione di tutti gli interventi previsti a Casellina. La Galleria è composta da cinque elementi principali:
1 il giardino pensile, con le colline a protezione della vegetazione dai venti dominanti 2 una piazza nel punto centrale di risalita da Via Respighi 3 le testate frangisole, in acciaio corten, per schermare la luce all’ingresso in galleria 4 il bastione verde, lungo il lato di Via Respighi, che costituisce il lato morbido della galleria 5 il bastione di roccia, lungo il lato di Via Codignola, che costituisce il lato duro della galleria.
Dimensioni dell’intervento: giardino pensile: 17.000 mq, falda artificiale: 15.805 mq, piazza del vento e le due piazze di testa: 2.343 mq, ingresso di via Respighi: 6.802 mc, sentiero dei giardini tematici: 343 m, piste ciclabili: 892 m, bastione verde: 11.248 mq, bastione di roccia: 5.603 mq, alberi: n° 382, cespugli e gli arbusti: n° 10.737, aree a prato: 9.288 mq.

AREA A VERDE ATTREZZATO
Costituisce il prolungamento ed il completamento degli interventi per la galleria artificiale. Ripropone e reinterpreta la maglia geometrica dei sistemi agrari di pianura che caratterizzano la zona. E’ composta da sette elementi principali:
1 la barriera visuale e antirumore lungo l’autostrada che è anche rampa di accesso 2 gli spazi a verde nella fascia di rispetto autostradale 3 la piazza al centro dell’area in corrispondenza dell’ingresso principale da Via Codignola 4 il prato polivalente, fulcro di differenti attività e punto di incontro 5 giochi per bambini e ragazzi , panchine e una pista per skate-board e pattini 6 il parcheggio in linea, alberato e di servizio all’area a verde 7 l’accessibilità e la percorribilità garantite da due ingressi principali e tre ingressi secondari.
Dimensioni dell’intervento: superficie dell’area: 20.000 mq., la barriera: 2.970 mq., la piazza: 2.335 mq., Il prato polivalente: 6.771 mq., giochi : n° 5, la pista da skate-board: 845 mq., il percorso centrale: 252 m., le piste ciclabili: 332 m., il parcheggio: 55 posti auto, alberi: n° 429, cespugli e gli arbusti: n° 617, aree a prato: 9.334 mq.

PARCHEGGIO SCAMBIATORE
L’ inserimento paesaggistico riguarda tutto il sistema delle barriere antirumore; il sistema di rampe di accesso ed uscita dal parcheggio; l’inserimento paesistico dell’area del parcheggio. Il progetto prevede di:
- caratterizzare e valorizzare il parcheggio per evitare l’effetto “piazzale” - indicare la vegetazione di nuovo impianto con caratteristiche diverse per le varie aree - usare nel parcheggio specie vegetali che offrano colori e forme di effetto stagionali - usare specie vegetali rustiche e comunque resistenti.
Dimensioni dell’intervento: posti auto: n.650, posti bus: n. 70, pavimentazione drenante color Terre Toscane: 27.041 mq., alberi: n°185, cespugli e arbusti: n°15.856, aree a prato: 12.725 mq.

BARRIERE ACUSTICHE DELL’AREA VINGONE
L ’inserimento paesaggistico riguarda tutto il sistema delle barriere antirumore ed il raccordo tra le previste dune antirumore e le aree a verde pubblico esistenti alla Socet. Il progetto prevede:
- soluzioni di buona qualità, sia paesaggistiche che di fruibilità - garanzie di uguale livello di riduzione del rumore che di percezione del paesaggio - ricerca di un collegamento con la duna lungo l’area a verde pubblico della Socet - continuità delle aree connesse alla duna antirumore per un’unica zona a verde pubblico - continuità formale all'intero intervento - ricostruzione delle rotture paesistiche e ambientali con nuova vegetazione.
Dimensioni dell’intervento: superficie dell’area: 53.422 mq., dune antirumore terrazzate: 1.680 m., barriere antirumore in cristallo: 600 m., area a verde pubblico: 16.104 mq., percorsi pedonali: 1.430 m., alberi: n° 874, cespugli e gli arbusti: n° 19.428, aree a prato e ad idrosemina: 15.743 mq.


Progettazione stradale ed urbanistica SPEA Ingegneria Europea S.p.A. con PROITER S.r.l.
Progettazione degli interventi di recupero, sistemazione a verde ed inserimento ambientale delle opere Prof. Arch. Lorenzo Vallerini

POST-IT
Cara, vecchia Autosole

Vecchia: Nasce negli anni ’60, gli anni del boom economico, quando gli italiani passarono dalla vespa e dalla lambretta alla cinquecento.
Stretta: Perché da allora ad oggi, di macchine, per ogni famiglia, ce ne sono due.
Rumorosa: Perché il traffico è incredibilmente cresciuto, ed insieme alle macchine viaggiano tantissimi autotreni.
Parlare di Autostrada del Sole, sulle carte automobilistiche A1, significa parlare della storia dell’Italia degli ultimi quarant’anni e soprattutto del suo modello di sviluppo: quello che in tanti hanno chiamato il modello Fiat. La princiapale azienda del paese costruisce macchine, e le macchine, sempre più numerose e veloci, hanno bisogno di strade per andare. Oggi succede che, su quella autostrada pensata per altri tempi, un lungo serpentone di vetture e mezzi pesanti parte da Milano e arriva a Napoli. Ridurre il numero delle auto e dei veicoli merci che viaggiano per l’Italia, incrementando ed incentivando il trasporto alternativo, come il treno, e per le merci anche le cosiddette autostrade del mare: uno scenario auspicabile ma che, in un paese lungo e stretto, fatto di valli, appennini e mille città non pare essere risolutivo. Allora di strade c’è bisogno: più larghe, migliori e sicure per chi viaggia e per chi ci vive intorno. Come dice Giovanni Doddoli: “le strade sono come la salute: non ce n’è mai abbastanza”. Una efficace metafora.
(Cl. Ar.)