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Ufficio Stampa
Edilizia: “La cosiddetta semplificazione del Governo? Complica assai le cose”
Oltre 130 tecnici dei Comuni della Toscana convocati da Intercom si sono riuniti a Scandicci per cercare di far chiarezza negli iter procedurali edilizi dopo l’introduzione della “Scia”, la Segnalazione certificata di inizio attività approvata dal Governo in sostituzione della Dia. Tutti i tecnici intervenuti hanno evidenziato le notevoli problematiche interpretative e le complicazioni causate dalle novità per le aree sottoposte a vincolo. Il Sindaco Gheri: “Il Governo ha presentato il provvedimento come una semplificazione, in realtà complica molto le procedure e segna un ritorno al passato”.
“La cosiddetta semplificazione edilizia del Governo con l’introduzione della Scia in realtà complica l’iter di molte pratiche”. Mercoledì 8 settembre 2010 nel Comune di Scandicci si è tenuta un’assemblea di oltre 130 tecnici dell’edilizia dei Comuni della Toscana, convocati dal coordinamento Intercom per tentare di fare chiarezza negli iter procedurali dopo l’approvazione della “Scia”, la Segnalazione certificata di inizio attività introdotta dal Governo in sostituzione della Dia. Come evidenziato dagli interventi, la Scia semplifica le procedure soltanto per le aree non sottoposte ad alcun vincolo, mentre in tutte le altre, in cui non può essere applicata, sarebbe obbligatorio tornare ai vecchi permessi a costruire, di fatto da anni superati dalle più semplici Denuncie di inizio attività (oramai superate). Durante l’assemblea, alla quale erano presenti anche i tecnici dei Comuni capoluogo Firenze, Prato, Lucca e Massa, i tecnici hanno evidenziato la ricaduta negativa di tali novità nelle procedure edilizie in Toscana, dove numerose aree sono sottoposte a vincoli paesaggistici e ambientali. “Il Governo ha presentato il provvedimento come una semplificazione – ha commentato il Sindaco di Scandicci Simone Gheri – in realtà complica molto le procedure e segna un ritorno al passato. Chiediamo che al più presto venga fatta chiarezza e si corregga un provvedimento che rende la vita difficile alle imprese e ai cittadini, e che comporta un inutile sovraccarico di lavoro per gli uffici comunali con un conseguente spreco di risorse”. Anche l’Anci nazionale e regionale si stanno muovendo in queste settimane per chiedere chiarezza al Governo sull’introduzione della Scia.