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Infanzia, l'esperienza di Scandicci un modello per Kinshasa
Si è concluso a Scandicci, con l'incontro tra il Centro affidi e la delegazione del governo della Repubblica democratica del Congo, un confronto che, iniziato con il convegno della scorsa domenica nell'ambito della Fiera, ha visto le due amministrazioni confrontarsi sul tema dell'aiuto all'infanzia e del contrasto all'abbandono dei minori. Il fenomeno è particolarmente drammatico in quel paese africano e nella sua capitale, Kinshasa, dove ogni giorno circa 300 bambini vengono abbandonati dalle loro famiglie.L'esperienza acquisita dall'amministrazione di Scandicci nei nove anni di lavoro svolto dal Centro affidi, hanno sostenuto gli ospiti africani, rappresenta per Kinshasa, “un patrimonio di buone pratiche e di sicuro ausilio alla nascente struttura del welfare congolese”. In particolare il “modello Scandicci”, che si basa sull'istituto dell'affido temporaneo, rappresenta un' alternativa al ricorso alle strutture residenziali per minori, la qual cosa garantisce una migliore qualità di vita ai bambini oltre ad un più profondo coinvolgimento personale delle famiglie affidatarie. L'incontro di Scandicci con i rappresentanti del Congo è stato organizzato dall'assessorato alla cooperazione internazionale che, come ha affermato l'assessore Marco Pagani, “ha come obiettivo principale quello di essere d'aiuto al ripristino di condizioni di vita accettabili nei paesi emergenti, fattore fondamentale per ridurre l'intensità flussi migratori che interessano tutta l'Europa, ed in particolare la nostra penisola”.
Pubblicata Martedì 19 Ottobre 2010 16:35
Ultimo aggiornamento Venerdì 22 Ottobre 2010 08:54